Chavalit Yongchaiyudh: differenze tra le versioni

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Nel 1985 fu nominato [[capo di stato maggiore]] dell'esercito e l'anno successivo [[comandante in capo]]. Nel 1987 fu promosso comandante in capo del quartier generale del comando supremo.<ref name=cabinet/> La sua ascesa nella gerarchia militare fu inusuale per un militare come lui del Dipartimento comunicazioni, questi gradi di comando erano di solito riservati ai militari che facevano parte della [[Fanteria]], [[Artiglieria]] o dei [[carristi]]. La carriera di Chavalit fu dovuta alla collaborazione con il potente generale e primo ministro Prem, nonché alla propria strategia e acume come militare e politico.<ref name=suchit/>
 
Sotto la sua [[leadership]], l'esercito intraprese progetti per lo sviluppo delle aree rurali tra i quali vi furono il "Verde [[Isan]]" (''Isan Khiao''), per le aree sottosviluppate in [[Thailandia del Nordest]], e il "Nuova speranza" (''Khwam Wang Mai'') teso a risolvere i problemi legati all'[[insurrezione nella Thailandia del Sud]]. Questi progetti si basarono sulle idee dei "soldati democratici" e sugli ordini che portarono alla dissoluzione del Partito Comunista, secondo i quali la sicurezza nazionale dipendeva anche dallo sviluppo economico e dalla risoluzione dei problemi regionali.<ref>{{Cita libro |authoreautore= James Ockey |titolo= Thailand: The Struggle to Redefine Civil-Military Relations |editore= Stanford University Press |anno= 2001 |p= 197 |lingua= en }}</ref> Per la realizzazione di questi progetti Chavalit assicurò lucrosi contratti a grandi aziende del settore agricolo.<ref name="MccargoUkrist33">{{Cita|McCargo e Pathmanand, 2004 |p. 33}}.</ref> I progetti gli attirarono i sospetti della monarchia, che lo considerò un repubblicano. Andò in pensione nel 1990.<ref name=dictionary/>
 
===Carriera politica===