Banca Carige: differenze tra le versioni

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Nel 2015 finisce l'era della Fondazione Carige costretta a diluire la sua partecipazione superiore al 40% in quanto non riesce a far fronte ai debiti della banca. Così in marzo entra come nuovo azionista nell'istituto di credito [[Vittorio Malacalza]] che rileva con la sua holding, controllata con il 48% dai figli Davide e Mattia, il 10,5% del capitale con un investimento di 66 milioni.<ref>{{cita web|url=https://www.adnkronos.com/soldi/finanza/2015/03/02/malacalza-entra-banca-carige-rileva-dalla-fondazione_UdJOsdGr8Jw4h4479HC39J.html|titolo=Malacalza entra in Banca Carige, rileva il 19,5% dalla Fondazione|data=2 marzo 2015|accesso=21 settembre 2019}}</ref> Una ventina di giorni più tardi sale al 14,9% per arrivare poi al 17,8% in seguito alla sottoscrizione all'aumento di capitale di 800 milioni di euro. In poco tempo la famiglia Malacalza, che ha un "tesoretto" grazie all'uscita dalla partecipazione detenuta nella Camfin-Pirelli, investe nella banca più di 263 milioni.<ref name = "inv">{{cita web|url=https://it.businessinsider.com/quanto-ha-guadagnato-e-perso-la-famiglia-malacalza-tra-lacciaio-pirelli-e-banca-carige/|titolo=Quanto ha guadagnato (e perso) la famiglia Malacalza tra l'acciaio, Pirelli e banca Carige|data=9 settembre 2017|accesso=21 settembre 2019}}</ref> In seguito subirà una minusvalenza pari all'87%.<ref name = "inv"/>
 
Nella primavera del 2016 Malacalza sfiducia i vertici della banca (Castelbarco e Montani)<ref name = "sfi">{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/economia/padre-padrone-daltri-tempi-che-litiga-i-suoi-manager-1551807.html|titolo=Quel padre-padrone d'altri tempi che litiga con i suoi manager|data=11 luglio 2018|accesso=7 novembre 2020}}</ref> per le scelte attuate nel settore assicurativo e sostiene le nomine dell'ex presidente della [[Corte Costituzionale]] [[Giuseppe Tesauro]] nel ruolo di presidente e di [[Giuliano Bastianini]] (ex [[Banca Profilo]]) in quello di amministratore delegato. Vittorio Malacalza, il maggior azionista della banca, diventa vicepresidente. Nel dicembre 2016 Bastianini assume come responsabile della finanza un ex Mps, Arturo Betunio, quasi contemporaneamente i rapporti tra Bastianini e Malacalza si deteriorano (temi caldi: conversione in azioni di un bond di 160 milioni nell'ambito di un aumento di capitale di 450 milioni e il prezzo di vendita di 2,4 miliardi di crediti deteriorati da mettere in una società-veicolo)<ref>{{cita web|url=https://genova.repubblica.it/cronaca/2017/05/31/news/bastianini_verso_l_addio_un_anno_vissuto_pericolosamente_al_timone_di_carige-166918993/|titolo=Bastianini verso l'addio, un anno visuto pericolosamente al timone di Carige|data=1º maggio 2017|accesso=21 settembre 2019}}</ref> e nel maggio 2017 l'amministratore delegato viene sfiduciato.<ref name = "sfi"/><ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/economia/2017/05/31/news/carige-nella-bufera-malacalza-sfiducia-l-ad-bastianini-1.34609552|titolo=Carige nella bufera, Malacalza sfiducia l'ad Bastianini|data=5131 maggio 2017|accesso=21 settembre 2019}}</ref> Al suo posto è nominato [[Paolo Fiorentino]].
 
=== Lo scontro dell'estate 2018 ===