Storia di Siracusa nel periodo post-unitario: differenze tra le versioni
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{{Citazione|5 giugno combattimento navale. Alle 6 ½ lavoravo da un’ora tranquillamente in Museo, quando fui scosso da un violento cannoneggiamento di tutte le batterie della difesa costiera di Siracusa; quattro batterie compresa una da 120 [...] Centinaia di persone, parlo più del popolo, svegliate dal sonno mattutino assistevano dai bastioni al tragico e doloroso spettacolo [...]|[[Paolo Orsi]], Siracusa 5 giugno 1918; attacco navale tedesco presso la costa.}}
Il 10
{{Citazione|10
L'Orsi, nel frattempo, divenne responsabile delle colonie di sfollati di guerra che dal Nord ebbero riparo in città: i siracusani accolsero circa 4.000 profughi tra [[Veneto|veneti]] (tra cui molti [[venezia]]ni), [[istria]]ni e [[Friuli-Venezia Giulia|friulani]].<ref name=Orsi>''Paolo Orsi, la guerra e Palazzolo Acreide: diario di viaggio nell'estate del 1918'' di Beatrice Basile, Anita Crispino, in ''Viaggio in Sicilia. Racconti, segni e città ritrovate. Atti del X Convegno di Studi'' (a cura di ), [[Caltanissetta]] 2014, pp. 331-351 {{ISBN|9788882414412}}.</ref>
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