Meccanismo di protezione civile dell'UE: differenze tra le versioni

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==Storia==
L'idea di un meccansimomeccanosmo di protezione che favorisse la cooperazione tra le autorità di protezione civile nazionali risale già al 2001. Fu approvata con decisione del [[Consiglio dell'Unione europea]] il 23 ottobre 2001.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32001D0792&from=IT |titolo=DECISIONE DEL CONSIGLIO del 23 ottobre 2001 che istituisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile |autore= |sito=eur-lex.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref> Si calcola che dalla sua creazione il meccanismo sia stato attivato più di 420 volte in tutto il mondo.
 
Visto il grande successo del meccanismo, fu deciso di potenziarlo nel 2013 e nel gennaio del 2014 entrò in vigore il Meccanismo Unionale di Protezione Civile che metteva l'accento sulle misure di prevenzione delle catastrofi, in modo da ridurne l'impatto economico. Con questa decisione si creò '''rescEU'''. Questo strumento permette alla [[Commissione europea]] di dotarsi di mezzi propri capaci di rispondere rapidamente alle emergenze in caso di incendi, estese inondazioni e terremoti, nonché un
ospedale da campo e squadre mediche. Sempre grazie a questa decisione fu creato anche l'Emergency Response Coordination Centre più conosciuto con il suo acronimo '''ERCC'''. Lo scopo dell'ERCC è quello di agevolare la cooperazione negli interventi di protezione civile in occasione di grandi emergenze. È il centro di coordinamento ed è a lui che lo Stato membro in difficoltà deve rivolgersi per ottenere l'intervento di rescEU.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32013D1313 |titolo=DECISIONE N. 1313/2013/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 su un meccanismo unionale di protezione civile |autore= |sito=eur-lex.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref>
 
Seguendo questa linea si ebbe un nuovo rafforzamento con la decisione del [[Parlamento europeo]] del marzo 2019. Furono forniti nuovi mezzi per far fronte anche a incidenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare. Inoltre furono stanziate nuove risorse per favorire la formazione e la condivisione di conoscenze fra gli Stati membri. A seguito di questa decisione la Commissione fu incaricata d'istituire una rete unionale della conoscenza in materia di protezione civile.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32019D0420 |titolo=DECISIONE (UE) 2019/420 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 marzo 2019 che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile |autore= |sito=eur-lex.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref> La prima flotta antincendio fu creata nel maggio del 2019 e comprendeva 2 aeri messi a disposizione dalla [[Croazia]], 1 dalla [[Francia]], 2 dall'[[Italia]] e 2 dalla [[Spagna]] nonché su 6 elicotteri messi a disposizione dalla [[Svezia]].<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/italy/news/20190521_rescEU_istituisce_prima_flotta_antincendio_it |titolo=RescEU: l'UE istituisce una prima flotta antincendio per la prossima stagione di incendi boschivi |autore= |sito=ec.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref>
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La decisione di esecuzione (UE) 2021/88 modifica la decisione di esecuzione (UE) 2019/570, ampliandone lo scopo di applicazione per coprire le capacità di rescEU nella decontaminazione da agenti CBRN di infrastrutture, edifici, veicoli, attrezzature e prove fondamentali. La capacità può anche includere un'adeguata decontaminazione delle persone colpite, anche in caso di incidenti mortali.
 
Nel giungogiugno 2020 la Commissione annunciava che la flotta era stata incrementata passando a 13 aerei di cui: 2 dalla [[Croazia]], 2 da [[Cipro]], 1 dalla [[Francia]], 2 dalla [[Grecia]], 2 dall'[[Italia]], 2 dalla [[Spagna]] e 2 dalla [[Svezia]].<ref>{{Cita web|url=file:///C:/Users/Hp/Downloads/Incendi_boschivi__La_Commissione_dota_la_flotta_di_rescEU_di_nuovi_velivoli_in_vista_dell_estate.pdf |titolo=Incendi boschivi: La Commissione dota la flotta di rescEU di nuovi velivoli
in vista dell'estate |autore=commissione europea. Comunicato stampa |sito= |data= |lingua= |accesso=27 giugno 2021}}</ref>
 
==Struttura e funzionamento==
La protezione civile europea viene attivata su richiesta dell'ERCC, che opera 24 ore al giorno 7 giorni su 7. L'ERCC è dotata di un sistema comune di comunicazione e informazione chiamato ('''CECIS'''), questo sistema di emergenza permette lo scambio di informazioni in tempo reale. Quando uno Stato membro richiede assistenza l'ERCC contatta tutti gli Stati partecipanti al meccanismo, via i suoi punti di contatto nazionale, chiamato '''"pool volontario di risorse nazionali'''". Se le risorse del pool non sono sufficienti, vengono attivate le risorse di rescEU.<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/echo/files/aid/countries/factsheets/thematic/civil_protection_it.pdf |titolo=Protezione civile europea |autore= |sito=ec.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref>
 
Il sistema di protezione civile europea è stato utilizzato nel 2020 per rimpatriare più di 82.000 cittadini europei rimasti bloccati a causa delle soppressioni di voli dovuti alla [[Pandemia di COVID-19 nel mondo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20200304STO73957/covid19-rafforziamo-la-capacita-dell-ue-di-rispondere-alle-emergenze |titolo=COVID19: Rafforziamo la capacità dell'UE di rispondere alle emergenze |autore= |sito=europarl.europa.eu |data= |lingua= |accesso=22 aprile 2021}}</ref>