Carlo Meliciani: differenze tra le versioni

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Nel marzo del [[1954]] venne indetto un concorso dalla [[RAI]] per un concerto lirico sinfonico in occasione della Fiera internazionale di Milano (aprile 1954), concerto inaugurale della nascente televisione italiana. Meliciani vinse il concorso e partecipò al concerto, usando il cognome della madre, cantando i seguenti brani: ''Cruda funesta smania'' (Lucia di Lammermoor), ''Oh Santa Medaglia'' (Faust), ''Vien Leonora'' (Favorita), ''Il Prologo'' (Pagliacci); soprano del concerto Rosetta Noli, direttore d'orchestra Alfredo Simonetto. Nel mese di giugno del 1954 vince il concorso dell'ASLICO con l'opera ''I Pagliacci'' (Tonio) e in tutte le 4 recite dovette bissare il Prologo. Un mese dopo interpretò il ruolo di Tonio in ''Pagliacci'' a fianco di Gigli (Villa Rotta, Regio Emilia). Ha tenuto successivamente altri concerti con Gigli, tra i quali viene ricordato quello del 24 agosto 1954 al Castello di San Giusto, nel cortile delle Milizie (Trieste). La città giuliana era ancora divisa in zona A e zona B; il concerto fu a beneficio dei profughi Giuliani e Istriani, organizzato dal Madrinato Italico: il successo fu enorme dal finale patriottico. Sempre nell'anno 1954 venne scritturato dal Teatro "La Fenice" di Venezia per un concerto in occasione della "Festa delle Luci" e per alcune recite dell'opera ''I Pagliacci'' programmate nel 1956.
 
Nel mese di settembre 1954 partecipò al Festival dell'Opera Italiana a Montreax[[Montreux]] (Svizzera) con le opera ''Il barbiere di Siviglia'' (Figaro) e ''I Pagliacci'' (Tonio), quest'ultima eseguita anche a Zurigo nel mese di novembre. Nel dicembre 1954 interpretò Enrico nell'opera ''Lucia di Lammermoor'' a Teatro Massimo di Palermo. Dal 1955 al 1980 Carlo Meliciani ha calcato tutti i palcoscenici del Mondo, dall'Europa alle due Americhe, all'Asia e il ricordo non è pari al valore dell'interprete ed agli entusiasmi che seppe suscitare. Nessuna meraviglia: è la sorte di chi ha lasciato poschepoche testimonianze discografiche dovute anche a questioni di contratti tra agenzie. Fu scritturato per venti anni consecutivi dal Teatro alla Scala (1959-1980). Nel maggio 1961 fu scelto dal Maestro [[Antonino Votto]] per partecipare all'esecuzione del finale del secondo atto dell'opera ''Lucia di Lammermoor'' di [[Gaetano Donizetti]], in onore della regina [[Elisabetta II d'Inghilterra|Elisabetta d'Inghilterra]], in quel periodo in visita in Italia.
 
L'esecuzione fu tenuta a porte chiuse e la Regina e il suo seguito presero posto nel palco reale, allestito per l'occasione di rose. L'esecuzione fu preceduta dagli inni nazionali. Gli interpreti furono: Joan Sutherland (Lucia), Gianni Raimondi (Edgardo) Carlo Meliciani (Enrico), Giuseppe Modesti (Raimondo), Regolo Romani (Arturo), direttore d'Orchestra Antonino Votto. Nell'aprile 1962 in occasione dell'apertura della Fiera Internazionale di Milano, il Teatro alla Scala allesti una serata di gala con l'opera "La Favorita" di Donizetti, dove furono presenti il Presidente della Repubblica Francese [[Charles De Gaulle]] e il Presidente della Repubblica Italiana [[Giovanni Gronchi]]. Gli esecutori furono Giulietta Simionato (Eleonora), Gianni Raimondi (Fernando), Carlo Meliciani (Alfozo), direttore d'Orchestra Gianadrea Gavazzeni.