Ciclopi: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Ciclope (disambigua)|Ciclope}}
[[File:Odilon Redon - The Cyclops, c. 1914.jpg|thumb|[[Odilon Redon]], ''Le Cyclope'', museo Kröller-Müller]]
I '''Ciclopi''' sono delle figure della [[mitologia greca]]. Sono in genere uomini giganteschi con un [[occhio]] solo al centro della fronte, a volte dipinto come unico organo visivo della creatura, altre volte invece accompagnato da una coppia di occhi. Creature presenti in vari racconti della mitologia greca, la loro descrizione varia a seconda dell'autore: nella [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia di Esiodo]] vengono rappresentati come artigiani e fabbri eccezionali, figli di [[Urano (divinità)|Urano]] e [[Gea]], mentre nell'[[Odissea]] di [[Omero]] diventano delle creature rozze, violente e selvagge dedite alla pastorizia e, occasionalmente, all'[[antropofagia]]; di quest'ultimo gruppo fa parte uno dei ciclopi più noti, ossia [[Polifemo]].
 
Il nome deriva dal greco "κύκλος" (cerchio) e "ὤψ" (occhio).
 
Eccellenti forgiatori, muratori, pastori e guerrieri, erano considerati tecnici straordinari, che si riunivano in confraternite segrete ed erano seduti al [[rito di iniziazione]] dei giovani. Si diceva che la loro capacità e la loro intelligenza fossero dovute al fatto di possedere un occhio straordinario o situato in una posizione eccezionale, l'occhio della veggenza e del sapere (il [[Terzo occhio (esoterismo)|terzo occhio]]).<ref> Paul Faure, La vita quotidiana in Grecia ai tempi della guerra di Troia, Rizzoli, 1975, p. 115 </ref>
 
== Il mito ==