Pensionante del Saraceni: differenze tra le versioni

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La sua personalità artistica è stata interamente ricostruita sulla base di osservazioni di origine stilistica e la sua identità, ad oggi, è ancora ignota. Il suo stile ricorda da vicino quello del veneziano [[Carlo Saraceni]], [[Caravaggismo|caravaggista]] della prima ora al cui ambito sicuramente appartenne (da qui l'origine del nome, coniato da [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Longhi]]).
 
Fu anch'egli, e forse più del Saraceni, un seguace del [[Caravaggio]], che imitò soprattutto, oltre che nell'impianto luministico e nell'utilizzo di sfondi neutri, nella scelta dei soggetti: dei pochi quadri a lui attribuiti, una dozzina, molti raffigurano [[Pittura di genere|scene di genere]] e uno è una [[natura morta]]. Le sue opere sono normalmente caratterizzate dalla presenza di [[Piano (fotografia)|mezze figure]] intente in scene di vita quotidiana: i loro gesti misurati e la luce soffusa contribuiscono, tra le altre cose, ad attribuire ai quadri un'atmosfera sospesa e pacata<ref name=Gallery>{{Cita web|url= https://www.nga.gov/collection/artist-info.15456.html#biography|titolo=Dati stilisticiPensionante appenadel Saraceni|sito= [[National Gallery of Art]]|lingua= riportatien}}</ref>.
 
== Storia ==
[[File:Roberto Longhi.jpg|miniatura|Roberto Longhi, il critico che ha coniato il nome del Pensionante|173x173px]]
La personalità artistica del "Pensionante del Saraceni" fu introdotta alla critica nel [[1943]] da [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], che riunì in un importante articolo pubblicato su "Proporzioni"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Roberto Longhi|anno=1943|titolo=Ultimi studi su Caravaggio e la sua cerchia|rivista=Proporzioni|volume=I|pp=5-63}}</ref> un gruppo di quattro opere stilisticamente affini tra loro e molto vicine alla maniera di [[Carlo Saraceni]], databili al secondo decennio del [[XVII secolo|Seicento]]<ref>{{Cita web|urlname=https://www.nga.gov/collection/artist-info.15456.html|titolo=InformazioniGallery sull'artista}}</ref>. Notando nelle tele in questione un'aria generale che le avvicinava alla pittura francese dell'epoca, e soprattutto sulla base della vicinanza del Saraceni con la [[Francia]] ricordata dal [[Giovanni Baglione|Baglione]]<ref>{{Cita libro|autore=Giovanni Baglione|titolo=Le vite de' pittori, scultori ed architetti|anno=1642|editore=Andrea Fei|città=Roma|p=147}}</ref> e della presenza di pittori francesi nella sua bottega tramandata da fonti e documenti, Longhi avanzò l'ipotesi che l'artista fosse un collaboratore d'oltralpe del veneziano. Scelse per questo ignoto autore il nome di "Pensionante" per indicare un'appartenenza all'ambito artistico del Saraceni senza necessariamente che vi fosse nei suoi confronti un rapporto d'alunnato da parte del primo. Negli anni la critica ha aggiunto al ''corpus'' delle opere del Pensionante varie altre tele, giungendo ad attribuirgliene una dozzina<ref>{{Cita web|urlname=https://www.nga.gov/collection/artist-info.15456.html|titolo=NotizieGallery sull'artista}}</ref>; ultimamente è stato proposto di restituire alcune di queste opere al catalogo del Saraceni<ref>{{Cita web|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ks5lt9JAyzkJ:https://www.civita.it/Sala-stampa/CARLO-SARACENI-1579-1620.-Un-Veneziano-tra-Roma-e-l-Europa/Il-Pittore-e-le-opere-in-mostra-a-cura-di-Maria-Giulia-Aurigemma+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Informazione nel paragrafo "Sala VI"}}</ref>. La ricostruzione della personalità artistica del Pensionante è comunque unicamente basata sull'esercizio critico della ''[[connoisseurship]]'': l'unico appoggio documentario che si conosce è la citazione del ''Fruttivendolo'' di [[Detroit Institute of Arts|Detroit]] in un inventario del [[1626]] della collezione del [[Giacomo Sannesio|cardinal Sannesio]], morto nel [[1621]], in cui però non è riportato il nome dell'autore<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=49tCUna5GQU|titolo=Minuti 34-36}}</ref>. Pressoché tutti i critici sono concordi nell'accettare l'ipotesi della nazionalità francese dell'artista; sono stati avanzati i nomi di [[Guy François (pittore)|Guy François]] e [[Jean Le Clerc]], i due più noti collaboratori francesi del Saraceni, così come quelli di area fiamminga di [[François Walschartz]], di [[Liegi]], e [[Jacob Van Oost il Vecchio]] di [[Bruges]]<ref>{{Cita web|urlname=https://www.nga.gov/collection/artist-info.15456.html|titolo=IpotesiGallery di identificazione}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2012/so-baroni-n08857/lot.10.html|titolo=Informazioni sull'artista in una scheda di catalogo d'asta}}</ref>. Comunque sia, allo stato attuale degli studi non è ancora stato possibile dare un nome certo al Pensionante, la cui identità resta uno dei maggiori enigmi della pittura romana del primo Seicento. L'alta qualità delle sue opere e, in parte, il mistero che avvolge il pittore ne hanno determinata una certa fortuna, riscontrabile anche nelle elevate quotazioni assegnate ai suoi quadri in sede d'asta<ref>{{Cita web|url=https://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2012/so-baroni-n08857/lot.10.html|titolo=Ragazzo morso da un gambero d'acqua dolce. Asta del 2013, stima di 300.000-400.000 dollari, prezzo di aggiudicazione 278.500 dollari}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2018/master-paintings-n09875/lot.66.html|titolo=Negazione di Pietro. Asta del 2018, stima di 150.000-200.000 dollari, prezzo di aggiudicazione di 187.500 dollari (con attribuzione incerta)}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.christies.com/lot/lot-2912920|titolo=Stessa opera, presentata in asta del 1991 come "Giobbe deriso dalla moglie", stima di 7.000-10.000 sterline e prezzo di aggiudicazione di 30.800 sterline nonostante la dicitura "copia da"}}</ref>.
 
== Opere ==
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=== Caratteri generali ===
Al di là delle questioni attributive su alcune singole opere, che originano dalla contiguità stilistica tra il Pensionante e il [[Carlo Saraceni|Saraceni]] stesso, le tele del primo hanno in generale un carattere facilmente riconoscibile: esse raffigurano, nella gran parte dei casi, scene di genere con personaggi ritratti a mezza figura e caratterizzati da posture statiche, tendenti all'immobilità<ref>{{Cita web|urlname=https://www.nga.gov/collection/artist-info.15456.html|titolo=Descrizione sintetica dello stile delGallery Pensionante}}</ref>. L'espressività dei personaggi è affidata quasi esclusivamente alla mimica facciale (è emblematico in questo senso il caso del ''Ragazzo morso da un gambero d'acqua dolce'' che, privo della torsione del [[Ragazzo morso da un ramarro|movimentato modello merisiano]], trova l'azione solo nella smorfia di dolore del fanciullo e nella contrazione dei muscoli del collo) e, in misura ancora maggiore, alla gestualità delle mani, solitamente messe in risalto dalla luce (come nella ''Negazione di Pietro''). Nelle occasioni in cui il pittore si addentra nel territorio delle composizioni a figura intera mostra una certa incertezza nella resa dell'impaginato prospettico, come nel caso del ''San Gerolamo penitente nello studio'' di Ottawa<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=49tCUna5GQU|titolo=Minuti 30:40-31:30 circa}}</ref>.
 
=== Rapporti con lo stile del Saraceni e del Caravaggio ===