Lucio Battisti: differenze tra le versioni

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|contenuto = {{doppia immagine|right|Lucio Battisti Rimini 07-08-1970.jpg|200|Lucio Battisti fotografato in concerto al Palasport di Torino (ottobre 1970).jpg|210|Battisti durante una sua esibizione all'''Altro Mondo'' di [[Rimini]], il 7 agosto 1970|Il 13 ottobre 1970 mentre si esibisce al Palasport di [[Torino]] interpretando ''[[Anna (Lucio Battisti)|Anna]]'' e ''[[Fiori rosa fiori di pesco]]'', per la trasmissione televisiva ''Seimilauno''}}
 
Dopo quello del 1969, il tour dell'estate 1970 è il secondo ma anche l'ultimo della carriera di Battisti. Secondo le sue stesse dichiarazioni, unaun primaprimo motivazionemotivo per la decisione di non fare più concerti è il maggiore tempo a disposizione, con ripercussioni positive sia in campo artistico che personale:.<ref name="Cucco" />
 
{{Citazione|UnUna musicista,seconda semotivazione laè propriada musicaricercare comunicanella edvolontà emozionadi realmente,essere nongiudicato haesclusivamente nullaper dala spiegaresua emusica, null'altroessendo dadel aggiungerepensiero ache quelloun cheartista sidebba ascoltacomunicare neicon suoiil LPpubblico solo attraverso il suo lavoro.<ref>{{Cita|Sabatini|p. 23}}.</ref><ref>Fulvio Fiore, Primo Bonali, ''Lucio Battisti: l'autore, l'artista''</ref><ref name="Secolo XIX">{{Cita news|titolo=Lucio Battisti: la vera storia dell'intervista esclusiva|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2010/11/24/AMFjmxHE-intervista_battisti_esclusiva.shtml|pubblicazione=Il secolo XIX}}</ref>}}
{{Citazione|Intanto, non vivi e, come ho detto, io intendo seguire questa professione, intendo guadagnare, intendo divertirmi, intendo avere successo, ma intendo anche vivere. […] Non solo, ma le ripercussioni più grandi quali sono? Proprio quelle del lavoro: e chi me lo dà il tempo di stare la mattina, da quando mi alzo, dalle otto alle quattro del pomeriggio, con la chitarra a suonare? Perché, ripeto, le canzoni mica scaturiscono così. […] Intendo conservare la mia autonomia, la mia personalità per quanto possibile, e una delle cose che ti spersonalizzano al massimo sono le serate.|Battisti, dicembre 1970<ref name="Cucco" />}}
 
Secondo l'amico e fotografo [[Cesare Montalbetti]], inoltre, un altro fattore che lo portò a questa decisione fu l'impossibilità di riprodurre dal vivo la "perfezione" dei suoni ottenuti in [[studio di registrazione]].<ref>{{Cita|Montalbetti|p. 66}}.</ref>
Inoltre, una seconda motivazione è da ricercare nella volontà di essere giudicato esclusivamente per la musica composta, e di eliminare qualsiasi altro fattore "di disturbo":
 
{{Citazione|Faccio il musicista, non l'attore o il giornalista; le mie cose le dico tutte, complete, sui miei dischi; la mia musica dice tutto di me, i testi che canto mi stanno bene, li adatto a me, li sento. Se facessi l'attore parlerei, se facessi il giornalista userei la macchina da scrivere, se fossi un critico spiegherei. Non credo di dover spiegare quello che faccio; guai, significherebbe che non mi faccio capire da tutti...|Battisti, 1973<ref>Fulvio Fiore, Primo Bonali, ''Lucio Battisti: l'autore, l'artista''</ref>}}
 
{{Citazione|Un musicista, se la propria musica comunica ed emoziona realmente, non ha nulla da spiegare e null'altro da aggiungere a quello che si ascolta nei suoi LP.|Battisti<ref name="Secolo XIX">{{Cita news|titolo=Lucio Battisti: la vera storia dell'intervista esclusiva|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2010/11/24/AMFjmxHE-intervista_battisti_esclusiva.shtml|pubblicazione=Il secolo XIX}}</ref>}}
 
{{Citazione|Non faccio tournée né spettacoli perché mi sembra di vendermi, di espormi in vetrina: io voglio che il pubblico compri il disco per le qualità musicali e non per l'eventuale fascino del personaggio.|Battisti, 1980<ref>{{Cita|Sabatini|p. 23}}.</ref>}}
 
Secondo l'amico e fotografo [[Cesare Montalbetti]], inoltre, un altro fattore che lo portò a questa decisione fu l'impossibilità di riprodurre dal vivo la perfezione dei suoni ottenuti in [[studio di registrazione]].<ref>{{Cita|Montalbetti|p. 66}}.</ref>
 
Altri sostengono inoltre che la decisione sia dovuta, almeno in parte, anche alla [[timidezza]] di Battisti, che lo rendeva poco adatto a intrattenere grandi folle, o ancora alle controverse doti vocali dell'artista,<ref>Intervento di [[Mario Luzzatto Fegiz]] in {{Cita TV|trasmissione=[[Target (programma televisivo)|Target]]|titolo=Ci ritorni in mente|canale=[[Canale 5]]|data=1994}} ([http://www.luciobattisti.info/?p=280 vedere scheda su luciobattisti.info])</ref> che non gli avrebbero permesso di eseguire dal vivo performance soddisfacenti.
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Durante il 1972 compone ''[[Ma che amore/Il mio bambino|Il mio bambino]]'' per [[Iva Zanicchi]], ''Io mamma'' per [[Sara (cantante)|Sara]], ''È ancora giorno'' e ''Segui lui'' per [[Adriano Pappalardo]], ''Mondo blu'' per i [[Flora Fauna Cemento]], ''Aeternum'' (di cui scrive il testo), ''Sognando e risognando'' e ''Storia di un uomo e di una donna'' per la [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]] e ''Prima e dopo la scatola'' per [[Alberto Radius]]. Non comporrà più per altri cantanti, ad eccezione di due brani nel 1976.
 
{{doppia immagine|leftright|RAI Teatro 10 Lucio Battisti Mina 1972.jpg|295|Mina Battisti Teatro 10 1972.jpg|218|Duetto Battisti-[[Mina (cantante)|Mina]] a ''[[Teatro 10]]'', 23 aprile 1972|Mina e Battisti prima dell'esibizione}}
 
Il 23 aprile partecipa alla trasmissione televisiva ''[[Teatro 10]]''. Presentato da [[Alberto Lupo]], canta in anteprima ''[[I giardini di marzo]]'' (in playback) e si esibisce dal vivo in un [[duetto]] con [[Mina (cantante)|Mina]], interpretando un [[medley]] composto da ''Insieme'', ''[[Mi ritorni in mente]]'', ''[[Il tempo di morire]]'', ''[[E penso a te (brano musicale)|E penso a te]]'', ''[[Io e te da soli]]'', ''[[Eppur mi son scordato di te]]'' ed ''[[Emozioni (brano musicale Lucio Battisti)|Emozioni]]'', accompagnati da [[Massimo Luca]] alla [[chitarra acustica]], [[Angel Salvador]] al [[Basso elettrico|basso]], [[Gianni Dall'Aglio]] alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Gabriele Lorenzi]] alle [[tastiera elettronica|tastiere]] e [[Eugenio Guarraia]] alla [[chitarra elettrica]]. Il duetto è ritenuto una delle esibizioni più importanti della musica pop italiana<ref>{{Cita|Mirenzi|p. 158}}.</ref><ref>{{Cita|Casarini|}}.</ref> e sarà l'ultima apparizione televisiva di Battisti in [[Italia]].