Roberto Maroni: differenze tra le versioni

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L'8 giugno 2001 Massimo Dolazza, guardia del corpo di Umberto Bossi, pubblicò un'intervista, seguita da un libro-inchiesta, nel quale denunciava i legami trasversali dei partiti politici col gruppo [[Finmeccanica]]. Nel capitolo conclusivo riportò il caso della ex moglie di Roberto Maroni, Emilia Macchi, all'epoca direttore delle risorse umane della Aermacchi. Mentre Dolazza non venne ricandidato alle elezioni politiche e ritornò a ricoprire il ruolo di consigliere leghista a [[Stezzano]], Maroni iniziò a lavorare nell'ambito della nuova coalizione della [[Casa delle Libertà]] quale delegato leghista alla definizione del programma per le [[elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]], nelle quali venne rieletto deputato nel collegio uninominale di Varese.<ref>{{cita web | url = https://www.radioradicale.it/scheda/130408/204513-le-rivelazioni-del-settimanale-bergamo-sette-pubblicate-oggi-sul-quotidiano | titolo = Le rivelazioni del settimanale "Bergamo sette", pubblicate oggi sul quotidiano Libero, sulle accuse di Massimo Dolazza a Roberto Maroni in merito alla vicenda dell'Aermacchi di Varese | data = 8 giugno 2001 | sito = [[Radio Radicale]] | via = [http://archive.is/xme5F/ archive.is] | urlarchivio = https://archive.today/20190918195431/https://www.radioradicale.it/scheda/130408/le-rivelazioni-del-settimanale-bergamo-sette-pubblicate-oggi-sul-quotidiano-libero?i=1641971 | dataarchivio = 18 settembre 2019 | urlmorto = no | accesso = 18 settembre 2019 }}</ref><ref name="linkiesta,25apr2012">{{cita web | autore = Alessandro Da Rold | url = https://www.linkiesta.it/it/article/2012/04/25/denunciai-finmeccanica-e-la-mia-lega-mi-mise-in-un-angolo/6765/ | titolo = “Denunciai Finmeccanica, e la mia Lega mi mise in un angolo” | data = 25 aprile 2012 | sito = [[Linkiesta]].it | via = [http://archive.is/Zq9wX/ bergamonews.it] | urlarchivio = https://archive.today/20190918193341/https://www.linkiesta.it/it/article/2012/04/25/denunciai-finmeccanica-e-la-mia-lega-mi-mise-in-un-angolo/6765/ | dataarchivio = 18 settembre 2019 | urlmorto = no | accesso = 18 settembre 2019 }}</ref>
 
A partire da giungogiugno 2001 Maroni ricoprì l'incarico di [[Ministri del lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Italiana|ministro del lavoro e delle politiche sociali]] nei governi [[Governo Berlusconi II|Berlusconi II]] e [[Governo Berlusconi III|III]], avvalendosi della collaborazione del giuslavorista [[Marco Biagi]], che [[Omicidio di Marco Biagi|venne tuttavia assassinato]] dalle [[Nuove Brigate Rosse]], malgrado la sollecitazione del ministro a rinnovargli la scorta.<ref>{{Cita news|autore=Cristina Giudici|autore2=Marianna Rizzini|titolo=La nuova vita da ministro, provando a salvare il Welfare e Marco Biagi|url=https://www.ilfoglio.it/politica/2011/11/07/news/la-nuova-vita-da-ministro-provando-a-salvare-il-welfare-e-marco-biagi-960745/|pubblicazione=[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=7 luglio 2011}}</ref> Tra le norme volute da Maroni vi fu la [[legge delega]] 23 agosto 2004, nº 243 e il successivo decreto legislativo 5 dicembre 2005, nº 252 in base ai quali venne innalzata l'età pensionabile dai cinquantasette ai sessant'anni; la manovra entrò in vigore nel 2008 e venne aspramente criticata dalle forze di [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]; il [[governo Prodi II]] procedette poi a rimodularlo. A partire dal 2004 cominciò a stringersi attorno a Bossi il cosiddetto "cerchio magico", composto dai suoi collaboratori più vicini, ma dal quale però Maroni si vide escluso.<ref name="Giudici126">{{Cita|Giudici|p. 126}}.</ref>
 
=== Dal 2006 al 2008 ===