Nuriye Gülmen: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo controllo di autorità (ref)
Riga 35:
Inizialmente, le epurazioni hanno preso di mira essenzialmente i simpatizzanti del predicatore [[Fethullah Gülen]], un oppositore esiliato negli [[Stati Uniti]], considerato dalle autorità turche l'istigatore del fallito colpo di stato.<ref name=":1" /> Ma presto, questo tentativo di putsch è diventato un pretesto ideale per le autorità per reprimere e mettere a tacere qualsiasi protesta, anche da parte della società civile.<ref name=":1" />
[[File:March for Justice - Istanbul rally 03.jpg|thumb|267x267px|sinistra|Manifestanti portano uno stendardo di Nuriye Gülmen e Semih Özakça durante la marcia per la giustizia a [[Istanbul]]]]
Tra l'altro, centinaia di accademici vengono arrestati come rappresaglia per una "petizione per la pace" che chiedeva la fine dei combattimenti nel sud-est della Turchia.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Le sort de centaines d’universitaires poursuivis en Turquie mobilise en France|url=https://www.france24.com/fr/20190515-turquie-universitaires-jutice-petition-mobilisation-france-Tuna-Altinel-Fusun-ustel|pubblicazione=France 24|data=15 maggio 2019|accesso=25 marzo 2020}}</ref> Tra questi c'è [[Tuna Altinel]], insegnante all'[[Università di Lione]] che riceve il sostegno in [[Francia]] dal ministro degli Affari esteri [[Jean-Yves Le Drian]] e dal matematico e politico [[Cédric Villani]].<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Le Drian assure mettre «tout en œuvre» pour faire libérer en Turquie un professeur de Lyon|url=https://www.lefigaro.fr/actualite-france/le-drian-assure-mettre-tout-en-oeuvre-pour-faire-liberer-en-turquie-un-professeur-de-lyon-20190611|pubblicazione=Le Figaro|data=11 giugno 2019|accesso=25525 marzo 2020}}</ref>. I licenziamenti dei dipendenti pubblici nell'ambito delle epurazioni turche del 2016 hanno conseguenze di vasta portata per coloro che sono presi di mira. Perdono tutte le fonti di reddito e di protezione sociale e faticano a trovare un lavoro, essendo pubbliche le liste dei dipendenti pubblici licenziati, il che può significare la loro “morte sociale”.<ref name=":4">{{cita web|lingua=fr|titolo=Deux enseignants en grève de la faim, symbole des purges en Turquie|url=https://www.lorientlejour.com/article/1062339/deux-enseignants-en-greve-de-la-faim-symbole-des-purges-en-turquie.html|sito=L'Orient-Le Jour|data=15 luglio 2017|accesso=25 marzo 2020}}</ref><ref name=":1" />. I loro passaporti vengono spesso confiscati.<ref name=":13">{{cita web|lingua=fr|titolo=Turquie. On craint pour le bien-être de grévistes de la faim|url=https://www.amnesty.org/download/Documents/EUR4463402017FRENCH.pdf|sito=amnesty.org|data=24 maggio 2017}}</ref>
 
Secondo l'ONG Human Rights Watch, 5.800 accademici sono stati licenziati per decreto-legge nel contesto dello stato di emergenza stabilito dopo il fallito golpe.<ref name=":0">{{cita web|lingua=fr|titolo=Turquie: le limogeage d'universitaires crée un "climat de peur", selon HRW|url=https://www.lorientlejour.com/article/1115441/turquie-le-limogeage-duniversitaires-cree-un-climat-de-peur-selon-hrw.html|sito=L'Orient-Le Jour|data=14 maggio 2018|accesso=25 marzo 2020}}</ref> Nel luglio 2017, un anno dopo il tentato colpo di stato, queste epurazioni hanno preso di mira più di 33.000 insegnanti (tutti i settori)<ref name=":1">{{cita web|lingua=fr|autore=Thomas Lecomte|titolo=En Turquie, l’opposition touchée, mais pas coulée|url=https://www.lorientlejour.com/article/1062405/en-turquie-lopposition-touchee-mais-pas-coulee.html|sito=L'Orient-Le Jour|data=1 luglio 2017|accesso=25 marzo 2020}}</ref> e un totale di oltre 100.000-140.000 dipendenti pubblici.<ref name=":12">{{cita web|lingua=fr|titolo=Turquie: l'universitaire Nuriye Gülmen condamnée mais libérée|url=https://www.marianne.net/monde/turquie-l-universitaire-nuriye-gulmen-condamnee-mais-liberee|data=20 novembre 2017|accesso=25 marzo 2020}}</ref>. Viene licenziata anche Nuriye Gülmen che, dopo aver protestato nel novembre 2016 di fronte al Monumento ai diritti umani in via Yüksel ad [[Ankara]], ha dato vita al movimento con il motto "Rivoglio il mio lavoro". Viene arrestata con l'accusa di essere un membro della "organizzazione terroristica" di Fethullah Gülen. E per 324 giorni, tra il 9 marzo 2017 e il 26 gennaio 2018, Nuriye Gülmen e il collega insegnante Semih Özakça, anche lui licenziato, hanno intrapreso uno sciopero della fame parziale (mangiando solo vitamine, acqua, zucchero e sale) per protestare contro il loro licenziamento e chiedere la loro riassegnazione nell'insegnamento.<ref name=":3">{{cita web|lingua=fr|titolo=Purges en Turquie: 2 enseignants arrêtent leur grève de la faim|url=https://www.lorientlejour.com/article/1096487/purges-en-turquie-2-enseignants-arretent-leur-greve-de-la-faim.html|sito=L'Orient-Le Jour|data=26 gennaio 2018|accesso=25 marzo 2020}}</ref> Dalla sua incarcerazione nella prigione di Sincan ad Ankara,<ref>{{cita news |lingua=fr |titolo=Deux enseignants turcs en grève de la faim depuis cinq mois |pubblicazione=Le Monde |data=8 agosto 2017|url=https://www.lemonde.fr/proche-orient/article/2017/08/08/deux-enseignants-turcs-en-greve-de-la-faim-depuis-cinq-mois_5169936_3218.html |accesso=25 marzo 2020 }}</ref> Nuriye Gülmen è diventata, come il suo collega Semih Özakça, un'icona della resistenza della società civile turca di fronte alla deriva autoritaria del governo.<ref name=":5">{{cita web|lingua=fr|titolo=Turquie: icône de la résistance, une gréviste de la faim retrouve la liberté|url=https://www.lesinrocks.com/2017/12/04/actualite/actualite/turquie-icone-de-la-resistance-une-greviste-de-la-faim-retrouve-la-liberte/|pubblicazione=Les Inrocks|data=4 dicembre 2017|accesso=25 marzo 2020}}</ref><ref name=":1" />