Ursus arctos: differenze tra le versioni

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→‎L'orso bruno sulle Alpi: Aggiunte informazioni riguardo avvistamenti
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Un tempo diffuso su tutto l'arco [[alpi]]no della parte settentrionale del paese, a causa dell'eccessiva caccia la situazione all'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] era drammatica, poiché era presente un'unica popolazione di orsi, ridotta a non più di 2-3 individui relegati nelle [[Dolomiti di Brenta|Dolomiti del Brenta]], che aveva superato la soglia dell'estinzione e per cui una ripresa naturale era considerata assolutamente improbabile. In questo contesto, nel [[1996]], ha preso avvio mediante finanziamenti Life dell'[[Unione europea]] il «''Progetto Life Ursus – tutela della popolazione di orso bruno del Brenta''» promosso dal [[Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta|Parco naturale dell'Adamello-Brenta]], in collaborazione con la [[Provincia Autonoma di Trento]] e con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Il progetto prevedeva la reintroduzione di 10 esemplari provenienti dalla [[Slovenia]] poiché, grazie a studi preventivamente effettuati, si era appurato che quello fosse il numero di animali necessario per arrivare ad avere, nel giro di circa 30 anni, una popolazione minima vitale di circa 40-60 individui. Il progetto ha certamente avuto successo poiché gli esemplari si sono ben adattati al nuovo territorio di vita e la popolazione è caratterizzata da un'espansione sia numerica (circa 25 individui nel 2007, una trentina nel 2010, 40-50 nel 2014<ref>{{Cita web|titolo=Provincia Autonoma di Trento - Rapporto Orso 2014|url=http://www.orso.provincia.tn.it/binary/pat_orso/rapporto_orso/rapportoORSO_2014.1430852897.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150618214652/http://www.orso.provincia.tn.it/binary/pat_orso/rapporto_orso/rapportoORSO_2014.1430852897.pdf }}</ref>, nel 2015 grazie a 7 nuove cucciolate il numero di orsi è arrivato a 60 esemplari, nel 2019 la stima è di 82-93 orsi) che territoriale. Nel 2020 sono stimati 100 esemplari. Recenti avvistamenti risalenti al [[2005]], al [[2008]] e all'aprile [[2010]] sono avvenuti in [[Vallarsa]], sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni in [[provincia di Vicenza]], in [[provincia di Bergamo]], a [[Magasa]], [[Val Vestino]] e [[Tremosine sul Garda]] in [[provincia di Brescia]] e stanno a indicare un'espansione territoriale di caccia del [[plantigrado]]<ref>"''Gli orsi scendono a lago''", articolo della "Voce del Popolo online" del 28 aprile 2010.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/l-orso-torna-in-paese-e-finisce-su-facebook-1.295637 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100501180802/http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/l-orso-torna-in-paese-e-finisce-su-facebook-1.295637 |titolo= Articolo del quotidiano il "Giornale di Brescia"}}</ref>. Questa sottospecie di orso bruno è il carnivoro più grande d'Italia, può arrivare a pesare al massimo fino a 350–400&nbsp;kg e arrivare fino a 2,5 metri di altezza, mentre le femmine sono il 25% più piccole.
 
Dal 2019 al 2023 vi sono stati diversi avvistamenti documentati con video o fototrappole anche in Valle Camonica in provincia di Brescia.
 
Presso il comune di [[Spormaggiore]] nella [[provincia di Trento]], si trova un parco faunistico che permette ai visitatori di osservare da vicino tre esemplari di orsi, oltre che altri animali autoctoni.<ref>{{Cita web|url=https://www.belpark.it/|titolo=Belpark Parco Faunistico Spormaggiore|data=20 ottobre 2020|lingua=it|accesso=4 luglio 2022}}</ref>.
 
{{Senza fonte|Dal 2020 la specie è arrivata fino in Piemonte; in Val d'Ossola è accertata la presenza sia di un esemplare con cuccioli sia di un maschio.}}