Mombasiglio: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Piemonte|maggio 2011}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Mombasiglio
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'''Mombasiglio''' (''Mombasili'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 611 abitanti della [[provincia di Cuneo]] in [[Piemonte]]. È posto fra [[Mondovì]] e [[Ceva]] a guardia della [[Valle Mongia]].
 
== Storia ==
=== Mombasiglio preromana e romana ===
 
Il territorio di Mombasiglio era abitata in [[Italia preistorica e protostorica|età preromana]] dalla tribù degli [[Liguri#Area "piemontese"|Epanteri Montani]], noti per il carattere aspro e "selvaggio". Nel 180 a.C. i Montani subirono un attacco dalla tribù costiera dei [[Liguri|Liguri Ingauni]] che nel 210 a.C. si alleò con i Romani.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://archeocarta.org/mombasiglio-cn-reperti-di-eta-romana-e-medievale/|titolo=Mombasiglio (CN) : reperti di età romana e medievale|accesso=6 luglio 2023}}</ref>
 
Costretti alla resa da questi ultimi, l'area dell'alta [[Val Tanaro]] entrò nell’orbita della romanizzazione sotto la dipendenza dalla città costiera di [[Albingaunum]], la moderna [[Albenga]], che sembrava tuttavia priva di organizzazione politica.<ref name=":0"/>
 
Questo venne poi confutazione dalla presenza di un magistrato Mombasiglio, attestato da un'[[Altare|ara]] in marmo grigio di [[Impero romano|età romana imperiale]] con raffigurazione di [[Ercole]] e da un [[seviro]] sito a [[Sale delle Langhe]] su una stele conservata presso la chiesa parrocchiale, che documentano il raggiungimento, nel [[II secolo]], di un pieno statuto municipale. <ref name=":0"/>
 
=== Prima del marchesato di Ceva ===
 
Attorno all'anno [[1000]] con la costruzione del [[castello di Mombasiglio]], la località fu feudo dei signori di Carassone.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.galmongioie.it/home/castello-di-mombasiglio-mombasiglio.html|titolo=Castello di Mombasiglio (Mombasiglio)|accesso=6 luglio 2023}}</ref>
È molto probabile che poi Mombasiglio passò in mano [[Olderico Manfredi II]]. In una carta del 1024 infatti, nella quale Olderico Manfredi vende il castello di [[Lesegno]] ad un Prete Ayfredo, lo stesso Olderico dichiara Lesegno confinante da tre parti con i suoi poderi e la quarta parte con il Tanaro, comprendendo quindi Mombasiglio fra i suoi possedimenti.<ref name=":1:">{{Cita web|url=https://www.comune.mombasiglio.cn.it/Guidaalpaese?IDDettaglio=27541|titolo=Origini del comune|accesso=6 luglio 2023}}</ref>
 
Non si sa più nulla di Mombasiglio sino al 1095 quando nel documento relativo alla donazione fatta da [[Bonifacio di Savoia]] ai monaci dell'[[Abbazia di Fruttuaria]] viene citato certo Ottone di Mombasiglio suo Vassallo.<ref name=":1:"/>
 
=== Gli statuti e le carte di franchigia ===
 
Nel 1222 Mombasiglio entrò nell'orbita del [[marchesato di Ceva]], diventando uno dei donzeni in cui il marchesato era diviso.<ref>{{Cita libro|autore=Giovanni Olivero|titolo=Memorie storiche della città e marchesato di Ceva|url=https://it.m.wikisource.org/wiki/Memorie_storiche_della_citt%C3%A0_e_marchesato_di_Ceva|via=[[Wikisource]]|anno=1858|capitolo=Capo IX - Segue la cronologia di casa Ceva secondo il Moriondo ed altri.|url_capitolo=https://it.m.wikisource.org/wiki/Memorie_storiche_della_citt%C3%A0_e_marchesato_di_Ceva/Capo_IX_-_Segue_la_cronologia_di_casa_Ceva_secondo_il_Moriondo_ed_altri.}}</ref> Da qui bisogna risalire sino al 1331 per ritrovare un documento che permetta di continuare a descriverne la storia. Queato documento è il codice pergamenato contenente gli "Statuti di Mombasiglio" voluti da Almerico e Giovanni marchesi di Ceva.<ref name=":1:"/>
 
Sino al 1492 Mombasiglio fu dipendente politicamente dal marchesato di Ceva, in quell'anno viene confiscato come attesta la [[Franchigia (storia)|carta di franchigia]], concessa a [[Parigi]] il 27 aprile 1492.<ref name=":1:"/>
 
Successivamente il feudo fu donato dal [[re di Francia]] a Ettore di Montanard (o Montemar), suo luogotenente e governatore di [[Asti]] che, l'8 novembre 1501, lo vendete al [[vescovo di Asti]], il cardinale [[Papa Giulio II|Giuliano Della Rovere]].<ref name=":1:"/>
 
La prima metà del XVI secolo vide un rapido alternarsi di signori: Sebastiano de Sauli, Giorgio Spinola e Alfonso Del Carretto.
 
In seguito, passato a Casa Savoia, il feudo di Mombasiglio venne eretto a contado (12 luglio 1602) e ceduto alla nobile famiglia Trotti-Sandri di [[Fossano]] dietro il corrispettivo di 16 mila scudi d'oro. Morto senza lasciare eredi Francesco Luigi Trotti Sandri, il 14 maggio 1759, il feudo di Mombasiglio passa al marchese Marco Adalberto Pallavicino delle Frabose.<ref name=":1:"/>
 
=== Periodo Napoleonico ===
 
Il 18 aprile 1796 [[Napoleone Bonaparte]] fissò il suo Quartier Generale a [[Lesegno]] e impartì immediatamente l'ordine di forzare la posizione di San Michele. Il generale [[Jean Mathieu Philibert Sérurier]] che aveva passato il [[Mongia]] lo stesso 18 aprile, entrò in azione, con la sua divisione, il giorno successivo e sceso da [[Battifollo]] e da [[Scagnello]] occupò Mombasiglio.<ref name=":1:"/>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==