San Gennaro Vesuviano: differenze tra le versioni
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La Fiera cominciò ad attrarre un numero crescente di pellegrini visitatori attratti anche dal fatto che gli scambi fossero franchi cioè liberi da gabella, ad indicarne la totale esenzione tributaria; altri benefici includevano il diritto di portare armi per difesa personale. Nel tempo fu istituita la figura del "Catapano" (anche detto "Mastro-giurato"), un notabile della zona investito annualmente del compito di partecipare alla inaugurazione formale ed in particolare responsabile della vigilanza. Nel 2007 il Catapano è stato Luigi Chiarolanza (titolare dello storico Tabacchi di Piazza Margherita). La Fiera era un'occasione di scambio e baratto dove si scambiavano principalmente i prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato locale. In particolare si vendevano cavalli ed altro bestiame, i vari prodotti della terra, vini e formaggi, utensili e masserizie largamente impiegati dalla locale economia contadina e terriera (scale, sedie e sgabelli, falci, roncole, zappe e badili, [[Cesoia (giardinaggio)|cesoie]] etc.).
Gli scambi commerciali erano del tutto sospesi il giorno 19 per la celebrazione della messa in memoria del santo (San Gennaro) effettuata dal Padre superiore dall'alto del balcone del convento.
== Economia ==
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