Hindu Kush: differenze tra le versioni

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In un articolo risalente alla metà del [[XX secolo]] si parla di statue di legno originarie della [[necropoli]] di Cafiri in musei di [[Kabul]], capitale dell'[[Afghanistan]] e di [[Peshawar]], capoluogo di provincia del Pakistan. La presenza nel tempo dei Cafiri, ivi descritti come «una piccola tribù che vive nelle valli nascoste tra le montagne dell'Hindkush», il cui nome, assente in moderne Enciclopedie quali l'[[Armando Curcio Editore|Enciclopedia Universale Curcio]] (prima edizione 1963) o [[Zanichelli]] a cura di Edigeo (1995), è appena accennato nel Dizionario Enciclopedico Moderno ([[Edizioni Labor]], Milano 1943): «Cafiri o Sciaposci. Abitanti del Cafiristan». Passati alla fede mussulmana, i Cafiri scomparvero praticamente come etnia tanto che, già nello stesso articolo risalente al 1960, è scritto che «il numero di coloro che sono legati alla fede d'origine diminuisce di anno in anno sempre più; (...) sembra che oggigiorno gli autentici Cafiri siano in tutto soltanto 1500».<ref>{{cita pubblicazione |nome= Hans | cognome= Von Meiss |titolo= Le incerte origini dei Cafiri del Chitral |rivista= Le vie del mondo | editore=Touring Club Italiano |città= Milano |volume = Anno XXII |numero = 1 |anno= 1960 |mese= Gennaio|pp= 49 - 60|}}</ref>
 
== Geologia, clima, ambiente ==
L'Hindu Kush fa parte del grande complesso di catene montuose dell'Asia e dell'Europa formatosi nel corso dell'[[orogenesi]] alpino-himalaiana, a partire dalla fine del periodo [[mesozoico]]. Esso consiste principalmente di rocce [[roccia metamorfica|metamorfiche]] ([[scisto]], [[gneiss]]) e [[roccia magmatica|intrusive]] ([[granito|graniti]] e [[diorite|dioriti]]) di varia età e dimensione. In termini geologici la catena è giovane ed è soggetta a frequenti [[terremoto|terremoti]], anche di [[magnitudine (geologia)|magnitudine]] elevata.
 
=== Clima ===
I versanti meridionali sono esposti all'influenza dei [[monsone|monsoni]] estivi, con estati umide e inverni asciutti, e tra i 1300 e i 3300 metri circa di altitudine ospitano foreste di [[Sclerofillo|sclerofille]] e di [[Pinophyta|conifere]]; i versanti settentrionali e occidentali ricevono piogge più scarse (principalmente in inverno e primavera) e ospitano soltanto radi alberi e cespugli nani. Le precipitazioni sono molto scarse o assenti nelle valli più interne, che sono caratterizzate da vegetazione desertica e da arbusti lungo i corsi d'acqua.
 
Alle altitudini più elevate (al di sopra dei 5000 metri) si trovano ghiacciai, particolarmente estesi nelle regioni orientali e centrali della catena, che sono un'importante fonte d'acqua in ogni stagione dell'anno.
I versanti meridionali sono esposti all'influenza dei [[monsone|monsoni]] estivi, con estati umide e inverni asciutti, e tra i 1300 e i 3300 metri circa di altitudine ospitano foreste di [[Sclerofillo|sclerofille]] e di [[Pinophyta|conifere]]; i versanti settentrionali e occidentali ricevono piogge più scarse (principalmente in inverno e primavera) e ospitano soltanto radi alberi e cespugli nani. Le precipitazioni sono molto scarse o assenti nelle valli più interne, che sono caratterizzate da vegetazione desertica e da arbusti lungo i corsi d'acqua. Alle altitudini più elevate (al di sopra dei 5000 metri) si trovano ghiacciai, particolarmente estesi nelle regioni orientali e centrali della catena, che sono un'importante fonte d'acqua in ogni stagione dell'anno.
 
=== Ambiente ===
 
Le zone dove l'acqua è sufficiente per l'irrigazione sono coltivate: alle quote più basse, a [[Riso (alimento)|riso]] e frutta, a quelle più elevate a [[cereali]] e [[Fabaceae|leguminose]]. I versanti meglio esposti sono utilizzati anche a pascolo.