Isaac Asimov: differenze tra le versioni

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Asimov, che da giovane si era cimentato anche con la narrativa [[fantasy]], ammirava l'opera di [[J. R. R. Tolkien]], in particolare ''[[Il Signore degli Anelli]]'', che cita in un racconto giallo della serie dei "[[Vedovi Neri]]", oltre che in ''Su Tolkien e altre cose'' ("Concerning Tolkien"), racconto contenuto in ''[[Le fasi del caos]]''. Lo stesso Tolkien, nonostante fosse anti-tecnologico, aveva affermato, in una lettera, di apprezzare le opere fantascientifiche di Asimov.<ref>J.R.R. Tolkien, ''Lettera a Charlotte e Denis Plimmer'', in ''La realtà in trasparenza'' (epistolario di Tolkien)</ref>
 
=== Comportamenti problematici verso le donne ===
Asimov usava spesso accarezzare e baciare le donne durante le convention od ovunque si trovasse senza alcun riguardo per il loro consenso. Questo è testimoniato da diversi degli scritti personali dello stesso Asimov, come ''[[The Sensuous Dirty Old Man]] (1971)'', nel quale scriveva: "''La questione non è se una ragazza debba o no essere toccata. La questione è semplicemente dove, quando, e come ella debba essere toccata''."<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.publicbooks.org/asimovs-empire-asimovs-wall/|titolo=Asimov’s Empire, Asimov’s Wall|sito=Public Books|data=2020-01-07|lingua=en-US|accesso=2021-07-21}}</ref>
 
Nell’autobiografia pubblicata nel 1979, ''Io, Asimov'', fece scrivere a Judith Merrill una nota di tre paragrafi che recitava:<blockquote>Il fatto è che Isaac (che era a quel tempo [1952] un marito spettacolarmente devoto e virtuoso) apparentemente si sentiva obbligato a ghignare, adocchiare, accarezzare e fare avances come atto di socievolezza. Quando andava, di tanto in tanto, al di là della pura godibilità sociale, sembrava non esserci modo di farglielo capire. … Asimov era conosciuto a quei tempi, da varie donne, come “l'uomo dalle cento mani”.<ref>{{Cita libro|titolo=Asimov, I. In Memory Yet Green, Avon 1980 edition, p. 653n. (Originally published by Doubleday, 1979.)}}</ref></blockquote>[[Alec Nevala-Lee]], scrittore di storia del genere fantascientifico, scrisse che il comportamento di Asimov, in qualità di autore sci-fi di spicco e personalità famosa, avesse contribuito a creare un’atmosfera poco desiderabile per le donne nella comunità fantascientifica, già dominata da una massiccia presenza maschile<ref name=":0" />. A supporto di questo, citò alcuni autori contemporanei ad Asimov come Judith Merrill, [[Harlan Ellison]] e [[Frederik Pohl]], insieme a editori come Timothy Seldes ed Edward L. Ferman.
 
In un necrologio per [[Alfred Bester]] pubblicato nell'antologia ''Nebula Awards Showcase'' del 1987, e poi più tardi in un’antologia di brevi scritti di Alfred Bester, ''[[Redemolished]]'', Asimov scriveva:<blockquote>In ogni caso, lui [Alfred Bester] mi ha sempre dato il più grande saluto possibile. Uso il termine in senso figurato, perché quello che mi ha dato più di una volta (molto più di una volta, soprattutto se mi vedeva prima che io vedessi lui) era più di un saluto verbale. Mi ha stretto in un abbraccio da orso e mi ha baciato sulla guancia. E, di tanto in tanto, se gli voltavo le spalle, non esitava a prendermi in giro.
 
Questo mi ha sconcertato in due modi. In primo luogo, è stata una sconfitta fisica diretta. Non sono abituato a essere immobilizzato da un abbraccio e poi baciato, e di certo non sono abituato a essere preso d'oca.
 
Una sconfitta più indiretta e molto peggiore è stato rendersi conto che come io mi avvicinavo ad Alfie con molta cautela quando lo vedevo prima che lui vedesse me, potrebbe essere possibile che le giovani donne si avvicinassero a me con la stessa cautela, perché non negherò che ho agito a lungo partendo dal presupposto che abbracciare, baciare e sbirciare fosse una prerogativa maschile, a condizione che il bersaglio fossero le giovani donne (non i maschi anziani). Non avete idea di quanto mi abbia rovinato il non riuscire a dimenticare che le giovani donne potevano starmi evitando.
 
Mi chiedo se Alfie lo abbia fatto apposta per ampliare la mia comprensione della natura umana e per riformarmi. No, non credo. Era solo la sua naturale esuberanza.<ref>{{Cita libro|titolo=Bester, A. Redemolished, iBooks December 2000, In Memoriam: Alfred Bester (1913–1987).}}</ref></blockquote>
 
== Giudizi critici ==