Stato federale: differenze tra le versioni

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Proprio dalla moneta si arguisce la possibilità di una linea diversa, di tipo federalista, per costituire organizzazioni internazionali sicuramente differenti dalle esistenti: organizzazioni volte a costruire un vero Stato internazionale, che sia composto dagli Stati membri. Questo Stato altro non può essere che uno Stato federale. Lo renderebbero necessario alcune considerazioni: la moneta non esiste senza lo politica monetaria che la sorregge. La politica monetaria altro non è che una parte piccola della politica economica complessiva che un Governo pone in essere. Un Governo non esiste senza una maggioranza che lo sorregga, sempre che non si tratti di una dittatura che si regge sulla forza e il terrore. Una maggioranza, se vuole durare nel tempo, è composta dai partiti e dal voto democratico a maggioranza che li ha scelti. Se questo processo è normale nel conteso dello [[Stato di diritto]] vuole dire che la forma democratica, che con la colonizzazione venne estesa anche a tutte le loro ex colonie, si estese anche a questi Stati nel momento in cui divennero indipendenti. Se poi una parte di loro non mantenne la democrazia (si pensi ai paesi indipendenti del [[Medio Oriente]]) questo non esclude che altri lo siano, laddove abbiamo mantenuto questa forma di governo. Esempio è l'[[India]], paese con una popolazione che si aggira oggi sul miliardo di persone, costituita in Stato federale dal 1948, nonostante le vicende più o meno lineari, dal secondo dopoguerra oggi mantiene una democrazia che si può definire la più grande del Mondo.
 
Del resto gli Stati europei, titolari di questo passato storico, sono degli [[Stato-nazione|Stati nazionali]] proprio come le ex-colonie, in buon numero, sono Stati nazionali: quasi tutti Stati chiusi, che dividono la loro popolazione da quella dei vicini, a cui talvolta sia per la lingua, sia per l'etnia, sia per la cultura non sono diversi. L'Africa è un esempio di queste difficili realtà. Se si vuole andare oltre questi limiti e si accetta la lezione che nasce dalla Rivoluzione americana, conclusasi con la realizzazione dello Stato federale d

egli Stati Uniti d'America, si devono affrontare i problemi posti dagli Stati nazionali promuovendo delle organizzazioni internazionali in cui essi possano diventare membri e vengano coinvolti in processi di costruzione di Stati federali. Da qui la diversità dello scopo e pure la diversità della linea di politica internazionale che si deve seguire.
 
L'esempio più importante è sicuramente la dichiarazione di Robert Schumann (9 maggio 1950) nella quale si propose agli Stati che intendevano costruire la Comunità europea di predisporre un meccanismo internazionale in cui l'organizzazione sia nel tempo destinataria di parti della sovranità statale che la avrebbe esercitata, dal momento della sua costituzione, secondo un metodo comune democratico al posto degli Stati membri. Incominciando dal carbone e dall'acciaio e poi passando per l'energia atomica, le [[Comunità europee]] furono un nuovo esempio di Organizzazione internazionale in cui le attribuzioni proprie venivano esclusivamente assegnate agli organi comunitari. Gli organi di quelle organizzazioni, quindi, erano titolari di una ''sovranità nuova'' che si attuava imponendosi direttamente a tutti i consociati nello stesso modo indipendentemente dallo Stato in cui essi risiedevano<ref>Moccia Luigi, ''La cittadinanza nella prospettiva della federazione europea'', Milano : Franco Angeli, Cittadinanza europea : VIII, 2, 2011.</ref>. Gli organi della Organizzazione internazionale erano quindi superiori a quelli degli Stati membri, i quali erano subordinati alla organizzazione internazionale. In più la scelta di settori strategici spingevano e spingono gli Stati membri a trasformarsi in Stati federati subordinati alla Stato federale in cui dovrà trasformarsi la stessa organizzazione internazionale.