Giornata del movimento per la lingua: differenze tra le versioni

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=== Prodromi ===
[[File:Partition of India 1947 it.svg|upright=1.4|miniatura| I possedimenti britannici nel [[subcontinente indiano]] ottennero l'indipendenza nel 1947 e nel 1948, dando così vita a quattro nuovi stati autonomi: l'[[Dominion dell'India|India]], la [[Birmania]], [[Sri Lanka|Ceylon]] e il [[Dominion del Pakistan|Pakistan]] (che allora comprendeva il Bengala Orientale, chiamato [[Bangladesh]] dal 1971).]]
A seguito della spartizione dell'India nel 1947, il neoformato [[Dominion del Pakistan]] contava 69 milioni di abitanti, di cui la maggioranza (44 milioni) risiedevano nel Bengala orientale, una provincia geograficamente disconnessa dal territorio della capitale.<ref name="Banglapedia">{{cita libro|cognome=Al Helal |nome=Bashir |anno=2012 |capitolo=Language Movement |url_capitolo=http://en.banglapedia.org/index.php?title=Language_Movement |titlolotitolo=Banglapedia: National Encyclopedia of Bangladesh |titolotradotto= Banglapedia: enciclopedia nazionale del Bangladesh| edizione=2 |editore =Asiatic Society of Bangladesh |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307033428/http://en.banglapedia.org/index.php?title=Language_Movement |dataarchivio=7 marzo 2016 | lingua=en}}</ref> CionnondimenoCiò nondimeno, era il personale del Pakistan occidentale a detenere il controllo del governo, dei servizi civili e dell'esercito.<ref name=JSToldenburg>{{cita pubblicazione | cognome = Oldenburg | nome = Philip |data=agosto 1985 | titolo= 'A Place Insufficiently Imagined': Language, Belief, and the Pakistan Crisis of 1971 | titolotradotto="Un luogo immaginato non a sufficienza": lingua, credo e la crisi pachistana del 1971 | rivista= The Journal of Asian Studies | volume = 44 | numero= 4 | pp= 711–733 | issn = 0021-9118 | doi = 10.2307/2056443 | jstor=2056443| s2cid = 145152852 | lingua=en}}</ref> Nel 1947 un vertice nazionale sull'istruzione tenutosi a [[Karachi]] giunse a un'importante risoluzione in cui si raccomandava l'[[Lingua urdu|urdu]] come unica lingua di Stato e l'uso esclusivo di questa lingua nei [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] e nelle scuole.<ref>{{Cita news | pubblicazione=Morning News | data =7 dicembre 1947}}</ref> In risposta, sorsero repentinamente movimenti di opposizione e protesta; studenti di [[Dacca]] manifestarono sotto la guida di Abul Kashem, segretario dell'organizzazione culturale islamica bengalese [[Tamaddun Majlish]]. Nel corso di un incontro, si stabilì che il bengalese avrebbe dovuto assurgere a lingua ufficiale del Dominion del Pakistan, al pari dell'urdu, e che spettasse al bengalese, e non all'urdu, il ruolo di lingua primaria dell'istruzione nel Bengala orientale.<ref name="umarharv1">{{Cita libro|cognome=Umar |nome=Badruddin |anno=1979 |titolo=পূর্ব বাংলার ভাষা আন্দোলন ও তাতকালীন রজনীতি |url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.265835/page/n53/mode/1up |città=Dacca|editore=Agamee Prakashani |p=35 |lingua=bn}}</ref> Tuttavia, la [[Pakistan Public Service Commission|Commissione pachistana per il servizio pubblico]] rimosse unilateralmente il bengalese dall'elenco delle materie approvate, nonché dalle banconote e dai francobolli. Il ministro dell'Istruzione centrale [[Fazlur Rahman (politico)|Fazlur Rahman]] mise inoltre in atto ampi preparativi per rendere l'urdu l'unica lingua di Stato del Dominion del Pakistan.<ref>{{cita libro|cognome=Al Helal |nome=Bashir |anno=2003 |titolo=Bhasa Andolaner Itihas |città=Dhaka |editore=Agamee Prakashani |pp=227–228 |isbn=984-401-523-5 |lingua=bn}}</ref> Disordini pubblici si diffusero nel Bengala e molti studenti bengalesi accorsero all'[[Università di Dacca]] l'8 dicembre 1947 per richiedere formalmente un'ufficializzazione della lingua bengalese; la protesta studentesca diede vita a processioni e manifestazioni. Il movimento linguistico contribuì così a diffondere tra la popolazione del Bengala orientale (poi chiamato Pakistan orientale) l'idea di un'identità nazionale a sé stante, distinta dal resto del Pakistan (poi chiamato Pakistan occidentale).<ref>{{Cita news|url=https://www.daily-sun.com/post/293072/University-of-Dhaka-Language-Movement-and-Birth-of-a-Nation-|titolo=University of Dhaka, Language Movement and Birth of a Nation| pubblicazione=Daily Sun|accesso=20 gennaio 2020|dataarchivio=21 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210221195049/https://www.daily-sun.com/post/293072/University-of-Dhaka-Language-Movement-and-Birth-of-a-Nation-|urlmorto=no |lingua=en}}</ref>
}}</ref><ref>{{Cita news | pubblicazione=[[The Azad]]| editore=Abul Kalam Shamsuddin| città=Dacca | data =11 dicembre 1948| lingua= bn }}</ref> In risposta, sorsero repentinamente movimenti di opposizione e protesta; studenti di [[Dacca]] manifestarono sotto la guida di Abul Kashem, segretario dell'organizzazione culturale islamica bengalese [[Tamaddun Majlish]]. Nel corso di un incontro, si stabilì che il bengalese avrebbe dovuto assurgere a lingua ufficiale del Dominion del Pakistan, al pari dell'urdu, e che spettasse al bengalese, e non all'urdu, il ruolo di lingua primaria dell'istruzione nel Bengala orientale.<ref name="umarharv1">{{Cita libro|cognome=Umar |nome=Badruddin |anno=1979 |titolo=পূর্ব বাংলার ভাষা আন্দোলন ও তাতকালীন রজনীতি |url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.265835/page/n53/mode/1up |città=Dacca|editore=Agamee Prakashani |p=35 |lingua=bn}}</ref> Tuttavia, la [[Pakistan Public Service Commission|Commissione pachistana per il servizio pubblico]] rimosse unilateralmente il bengalese dall'elenco delle materie approvate, nonché dalle banconote e dai francobolli. Il ministro dell'Istruzione centrale [[Fazlur Rahman (politico)|Fazlur Rahman]] mise inoltre in atto ampi preparativi per rendere l'urdu l'unica lingua di Stato del Dominion del Pakistan.<ref>{{cita libro|cognome=Al Helal |nome=Bashir |wkautore=Bashir Al Helal |anno=2003 |titolo=Bhasa Andolaner Itihas |titolotradotto=Storia del movimento per la lingua |città=Dhaka |editore=[[Agamee Prakashani]] |pp=227–228 |isbn=984-401-523-5 |lingua=bn}}</ref> Disordini pubblici si diffusero nel Bengala e molti studenti bengalesi accorsero all'[[Università di Dacca]] l'8 dicembre 1947 per richiedere formalmente un'ufficializzazione della lingua bengalese; la protesta studentesca diede vita a processioni e manifestazioni. Il movimento linguistico contribuì così a diffondere tra la popolazione del Bengala orientale (poi chiamato Pakistan orientale) l'idea di un'identità nazionale a sé stante, distinta dal resto del Pakistan (poi chiamato Pakistan occidentale).<ref>{{Cita news|url=https://www.daily-sun.com/post/293072/University-of-Dhaka-Language-Movement-and-Birth-of-a-Nation-|titolo=University of Dhaka, Language Movement and Birth of a Nation| titolotradotto=Università di Dacca, movimento linguistico e nascita di una nazione| pubblicazione=Daily Sun|accesso=20 gennaio 2020|dataarchivio=21 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210221195049/https://www.daily-sun.com/post/293072/University-of-Dhaka-Language-Movement-and-Birth-of-a-Nation-|urlmorto=no |lingua=en}}</ref>
 
=== Proteste ===
[[File:1952 Bengali Language movement.jpg|miniatura|250x250px| Cordoni di manifestanti sfilano il 21 febbraio 1952 a [[Dacca]].]]
Alle nove di mattina del 21 febbraio 1952 alcuni studenti si diedero convegno presso le sedi dell'Università di Dacca, sfidando così la Sezione 144 del [[codice penale pachistano]], che legiferava sui casi di assemblea illegale. Il vicerettore dell'università e altri funzionari erano presenti sul posto mentre poliziotti armati circondavano l'ateneo. Alle 11:15 gli studenti si diresssero verso il cancello dell'università e tentarono di rompere la linea di blocco della polizia; in risposta, gli agenti lanciarono [[Gas lacrimogeno|lacrimogeni]] verso il cancello per avvertire gli studenti.<ref name="Banglapedia"/> Un gruppo di studenti si diresse al [[Dhaka Medical College and Hospital|Dhaka Medical College]], mentre altri si mossero verso le sedi dell'università inseguiti da cordoni di agenti. Il vicerettore ordinò allora alla polizia il cessate il fuoco e chiese agli studenti di lasciare l'area. Mentre alcuni studenti tentavano di andarsene, la polizia eseguì degli arresti sulla base della violazione della Sezione 144. Adirati per gli arresti, gli studenti si riunirono attorno all'edificio dell'[[Assemblea legislativa del Bengala Orientale]]: serrando la strada ai legislatori, chiesero che le loro istanze fossero presentate in sede d'assemblea. Allorché un gruppo di studenti tentò l'irruzione nell'edificio, gli agenti di polizia aprirono il fuoco e freddarono un gruppo di manifestanti, tra cui [[Abdus Salam (attivista)|Abdus Salam]], [[Rafiq Uddin Ahmed]], [[Abul Barkat]] e [[Abdul Jabbar]].<ref name="Banglapedia"/><ref>{{Cita news|titolo=Dhaka Medical College Hostel Prangone Chatro Shomabesher Upor Policer Guliborshon. Bishwabidyalayer Tinjon Chatroshoho Char Bekti Nihoto O Shotero Bekti Ahoto|data=1952-02-21|pubblicazione=The Azad |lingua=bn}}</ref> Quando la voce dell'eccidio si sparse, scoppiarono tumulti e disordini in tutta la città. I negozi e gli uffici vennero chiusi, i trasporti pubblici interrotti e scoppiò uno sciopero generale.<ref name=UStudies>{{cita libro |curatore= James Heitzman |curatore2=Robert Worden |url= http://countrystudies.us/bangladesh/ |titolo = Bangladesh: A Country Study | titolotradotto=Bangladesh: lo studio di un paese| accesso= 16 giugno 2007 | capitolo= Pakistan Period (1947–71) | url_capitolo= http://countrystudies.us/bangladesh/14.htm | editore = Government Printing Office, Country Studies US |anno= 1989 |isbn= 0-16-017720-0 | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110622211513/http://countrystudies.us/bangladesh/21.htm | dataarchivio = 22 giugno 2011 | lingua=en }}</ref> All'assemblea sei legislatori, tra cui [[Manoranjan Dhar]], Boshontokumar Das, Shamsuddin Ahmed e Dhirendranath Datta, invitarono il primo ministro pachistano [[Nurul Amin]] a far visita agli studenti ospedalizzati feriti e chiesero all'assemblea d'interrompere i lavori in segno di lutto.<ref name=bashir377393>{{cita libro |cognome=Al Helal |nome=Bashir |wkautore =Bashir Al Helal |anno=2003 |titolo=Bhasa Andolaner Itihas |titolotradotto=Storia del movimento per la lingua |città=Dacca|editore=[[Agamee Prakashani]] |pp=377–393 |isbn=984-401-523-5|lingua=bn}}</ref> La mozione fu sostenuta da alcuni dei membri del banco del tesoro, tra cui Maulana Abdur Rashid Tarkabagish, Shorfuddin Ahmed, Shamsuddin Ahmed Khondokar e Mosihuddin Ahmed;<ref name="bashir377393" /> Nurul Amin, invece, espresse il suo diniego di fronte alle richieste.<ref name="Banglapedia" /><ref name="bashir377393" />
 
== Conseguenze ==
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Il 7 maggio 1954 l'Assemblea costituente legiferò, con il sostegno della [[Lega Musulmana Panindiana|Lega mussulmana]], a favore dello status ufficiale del bengalese. Il riconoscimento come seconda lingua ufficiale del Pakistan avvenne il 29 febbraio 1956 e l'articolo 214(1) della [[Costituzione del Pakistan|Costituzione pachistana]] venne emendato per garantire che "le lingue di Stato del Pakistan fossero l'urdu e il bengalese".
 
Tuttavia, il governo militare presieduto da [[Ayyub Khan]] seguitò a mettere in atto dei tentativi di ripristino dell'urdu come unica lingua nazionale. Il 6 gennaio 1959 il regime militare emise però un comunicato ufficiale in cui veniva ribadita la decisione costituzionale del 1956 riguardo alle due lingue di Stato.<ref name="lambert">{{cita pubblicazione| cognome = Lambert |nome = Richard D. |titolo = Factors in Bengali Regionalism in Pakistan |rivista titolotradotto=Fattori nelFar regionalismoEastern bengaleseSurvey in|volume Pakistan= 28|rivistanumero = Far4 Eastern|data=aprile Survey1959 |volumeissn = 28 0362-8949 | pp=49–58|doi = 10.2307/3024111|jstor = 3024111 | lingua=en}}</ref>
|numero = 4 |data=aprile 1959 |issn = 0362-8949 | pp=49–58
|doi = 10.2307/3024111|jstor = 3024111 | lingua=en
}}</ref>
 
=== Indipendenza del Bangladesh ===
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Malgrado la questione delle lingue ufficiali fosse già risolta nel 1956, il regime militarista di Ayyub Khan continuò a promuovere gli interessi del Pakistan occidentale a discapito del Pakistan orientale. Pertanto, pur costituendo la maggioranza numerica della popolazione nazionale, i cittadini del Pakistan orientale seguitarono a essere sottorappresentati nei servizi civili e militari e a ricevere una minoranza di finanziamenti statali e di altre forme di assistenza governativa. Emergeva quindi il problema della mancanza di una [[Democrazia|rappresentanza democratica]] nel neonato Stato pachistano. Gli squilibri economici regionali accrebbero le disuguaglianze tra le due regione, dando forza alle istanze della Lega Awami, di stampo nazionalista bengalese, che diede vita al "[[movimento dei sei punti]]" per una maggiore autonomia provinciale. Si richiedeva, ad esempio, che il Pakistan orientale venisse ribattezzato "Bangladesh" ({{Lett|terra dei bengalesi}}); questo fermento politico sfociò poi nella [[guerra di liberazione bengalese]].<ref name="JSToldenburg" />
 
Dopo la formazione di un governo locale sotto il [[Unueca Fronta (Orienta Pakistano)|Fronte unito]], nell'aprile 1954, l'anniversario del 21 febbraio fu dichiarato giorno festivo.<ref name=Islam>{{Cita libro|titolo=Essays on Ekushey: The Language Movement 1952| titolotradotto= Saggi su Ekushy: il movimento per la lingua del 1952 |cognome=Islam|nome=Syed Manzoorul|wkautore=Syed Manzoorul Islam|anno=1994|città=Dacca|editore=[[Bangla Academy]]|ISBN=984-07-2968-3|lingua=bn}}</ref>
 
== UNESCO e Giornata della lingua madre ==
{{vedi anche|Giornata internazionale della lingua madre}}
Traendo ispirazione dalla lotta per il riconoscimento della lingua bengalese,<ref>{{cita news| url=https://zeenews.india.com/india/bhasha-diwas-why-21-february-is-observed-as-bengali-language-movement-day-significance-and-history-2575650.html| titolo=Bhasha Diwas: Why 21 February Is Observed As Bengali Language Movement Day? Significance And History | titolotradotto=Bhasha Diwas: perché il 21 febbraio è celebrato come il giorno del movimento linguistico bengalese? Significato e storia | sito=Zeenews| accesso=26 agosto 2023| data=21 febbraio 2023| lingua=en}}</ref> nel novembre 1999 la Conferenza Generale dell'[[UNESCO]] scelse il 21 febbraio per indire la [[Giornata internazionale della lingua madre]], avallando una proposta avanzata dai delegati del Bangladesh;<ref>{{cita web|url=https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000117961.page=38| titolo=Draft report of Commission II| titolotradotto=Abbozzo di relazione della Commissione II| editore=Unesco| accesso=2023-08-17|lingua=ar, en, es, fr, ru, zh}}</ref> la giornata intende diffondere e accrescere la consapevolezza intorno ai temi della salvaguardia della diversità e dell'[[Diritti linguistici|inclusione linguistiche]] e promuovere un modello d'"istruzione [[multilingue]] basata sulla lingua madre o sulla prima lingua".<ref name=maternelle>{{cita web|url=https://www.un.org/fr/observances/mother-language-day| titolo=Journée internationale de la langue maternelle 21 février|editore= Organizzazione delle Nazioni Unite |accesso=2023-08-17|lingua=ar, en, es, fr, ru, zh}}</ref>
21 février | titolotradotto= Giornata internazionale della lingua madre 21 febbraio|editore= Organizzazione delle Nazioni Unite |accesso=2023-08-17|lingua=ar, en, es, fr, ru, zh}}</ref>
 
L'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] accolse con favore la proclamazione della giornata in una sua risoluzione del 2002.<ref>{{cita web|url=https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=A%2FRES%2F56%2F262&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False| editore=Organizzazione delle Nazioni Unite| titolo= A/RES/56/262 | accesso=2023-08-17|lingvolingua=ar, en, es, fr, ru, zh}}</ref>
Il 16 maggio 2007 l'Assemblea generale nella risoluzione A/RES/61/266 chiese agli Stati membri di "promuovere la conservazione e la protezione di tutte le lingue utilizzate dai popoli del mondo".<ref name=maternelle />
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.virtualbangladesh.com/history/ekushe.html| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928040051/http://www.virtualbangladesh.com/history/ekushe.html| dataarchivio= 2007-09-28| titolo=Virtual Bangladesh : History : Ekushe February | nome=Mohammad | cognome=Bari | anno=1998| lingua=en}}
 
{{portale|linguistica|Bangladesh|Nazioni Unite}}