Sergej Pavlovič Korolëv: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Žytomyr
|LuogoNascitaAlt = 30 dicembre [[1906]] del [[calendario giuliano]]{{Nota calendario|Russia}}
|GiornoMeseNascita = 12 gennaio
|AnnoNascita = 1907
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|Immagine = Korolyov (1934).jpg
}}
Fu un progettista di [[razzo|razzi]], conosciuto semplicemente come il ''Capo progettista''<ref name=jap>{{Cita pubblicazione|url=https://www.physiology.org/doi/full/10.1152/jappl.2001.91.4.1501|nome=John B.|cognome=West|titolo=Historical aspects of the early Soviet/Russian manned space program|rivista=Journal of Applied Physiology|editore=American Physiological Society|volume=91|numero=4|anno=2001|mese=ottobre|pp=1501-1511|lingua=en|accesso=30 giugno 2019}}</ref>. È considerato il principale artefice del [[programma spaziale sovietico]], che ha diretto durante la [[corsa allo spazio]] tra gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e l'[[Unione Sovietica]] negli [[anni cinquanta]] e [[anni sessanta|sessanta]]<ref name=jap/>. Tra i suoi principali successi il [[Vettore (astronautica)|razzo vettore]] [[R-7 (missile)|R-7]] da lui progettato, lo [[Sputnik 1]] che fu il primo [[satellite artificiale]] lanciato in orbita attorno alla Terra, l'invio della cagnolina [[Laika]] a bordo dello [[Sputnik 2]]. Il più grande trionfo di Korolëv fu l'invio del primo essere umano nello spazio, [[Jurij Gagarin]], a bordo della [[Vostok 1]]<ref name=jap/>.
 
CresciutoKorolëv, cresciuto a [[Odessa]], Korolëv studiò come progettista aeronautico e nel [[1926]] venne ammesso all'[[università tecnica statale moscovita N. Ė. Bauman]], dove si laureò nel [[1929]], avendo avuto come supervisore [[Andrej Nikolaevič Tupolev|Andrej Tupolev]]. Nel [[1938]] venne arrestato con la falsa accusa di essere un controrivoluzionario e venne rilasciato solo sei anni dopo, avendo in questo periodo speso anche sei mesi presso il [[gulag|campo di lavoro]] di [[Kolyma]]<ref name=jap/>. Dopo il suo rilascio divenne rapidamente uno dei più affermati progettisti sovietici di razzi, entrando a far parte del programma spaziale sovietico e diventandone il direttore. Divenne membro dell'[[Accademia russa delle scienze]] e supervisionò i programmi [[Programma Sputnik|Sputnik]] e [[Programma Vostok|Vostok]], che portarono il primo uomo nello spazio e misero l'[[Unione Sovietica]] in vantaggio sugli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nella corsa allo spazio. La sua improvvisa morte nel gennaio [[1966]] interruppe i suoi piani per raggiungere la [[Luna]] prima degli statunitensi. Noto solamente come il ''Capo progettista'' per proteggerlo da possibili attentati nel corso della [[guerra fredda]], la sua identità venne svelata solo dopo la sua morte. È sepolto presso la [[necropoli delle mura del Cremlino]].
 
== Biografia ==
=== Gioventù e studi ===
Sergej Pavlovič Korolëv nacque il 30 dicembre [[1906]] (data del [[calendario giuliano]] corrispondente al 12 gennaio 1907 nel calendario gregoriano) a [[Žytomyr]], nel [[Governatorato della Volinia]] dell'[[Imperoimpero russo]] (oggi Žytomyr è in [[Ucraina]]), figlio di Pavel Jakovleyč Korolëv e Marija Nikolaevna Moskalenko<ref name=bio>{{Cita web|url=http://epizodsspace.airbase.ru/bibl/koroleva-n/otets/koroleva-otets-t1-2007.pdf|titolo=S.P. Korolëv|lingua=ru|formato=PDF|accesso=30 giugno 2019}}</ref>. Dal lato paterno aveva origini russe, dal lato materno aveva origini legate ai [[Cosacchi|cosacchi ucraini]], ma anche greche e polacche<ref name=bio/>. Tre anni dopo la nascita di Sergej i genitori si separarono, anche a causa delle difficoltà economiche che stavano affrontando<ref name=bio/>. Sergej si trasferì con la madre a [[Nižyn]], città di origine dei nonni materni, dove crebbe senza più rivedere il padre, che morì nel 1929<ref name=bio/>. La madre si risposò nel 1916 con Grigorij Michailovič Balanin, un ingegnere elettrico. Quando quest'ultimo ottenne un lavoro nelle ferrovie regionali, la coppia si trasferì a [[Odessa]] nel 1917<ref name=bio/>. Qui la coppia andò incontro agli eventi tumultuosi che caratterizzarono la [[rivoluzione russa]], finché nel 1920 i [[Bolscevismo|bolscevichi]] presero il potere. Le scuole vennero chiuse e il giovane Sergej dovette continuare i suoi studi a casa, sostenuto dalla madre insegnante e dal padrigno, nonostante si fosse anche ammalato di [[Febbre tifoide|tifo]]<ref name=bio/>.
Sergej Pavlovič Korolëv nacque il 30 dicembre [[1906]] (data del [[calendario giuliano]] corrispondente al 12 gennaio 1907 nel calendario gregoriano) a [[Žytomyr]], nel [[Governatorato della Volinia]] dell'[[Impero russo]] (oggi Žytomyr è in [[Ucraina]]), figlio di Pavel Jakovleyč Korolëv e Marija Nikolaevna Moskalenko<ref name=bio>{{Cita web|url=http://epizodsspace.airbase.ru/bibl/koroleva-n/otets/koroleva-otets-t1-2007.pdf|titolo=S.P. Korolëv|lingua=ru|formato=PDF|accesso=30 giugno 2019}}</ref>. Dal lato paterno aveva origini russe, dal lato materno aveva origini legate ai [[Cosacchi|cosacchi ucraini]], ma anche greche e polacche<ref name=bio/>. Tre anni dopo la nascita di Sergej i genitori si separarono, anche a causa delle difficoltà economiche che stavano affrontando<ref name=bio/>. Sergej si trasferì con la madre a [[Nižyn]], città di origine dei nonni materni, dove crebbe senza più rivedere il padre, che morì nel 1929<ref name=bio/>. La madre si risposò nel 1916 con Grigorij Michailovič Balanin, un ingegnere elettrico. Quando quest'ultimo ottenne un lavoro nelle ferrovie regionali, la coppia si trasferì a [[Odessa]] nel 1917<ref name=bio/>. Qui la coppia andò incontro agli eventi tumultuosi che caratterizzarono la [[rivoluzione russa]], finché nel 1920 i [[Bolscevismo|bolscevichi]] presero il potere. Le scuole vennero chiuse e il giovane Sergej dovette continuare i suoi studi a casa, sostenuto dalla madre insegnante e dal padrigno, nonostante si fosse anche ammalato di [[Febbre tifoide|tifo]]<ref name=bio/>.
 
Durante i suoi studi, prevalentemente votati alla [[carpenteria]], Sergej dimostrò una particolare predisposizione per l'[[Ingegneria aerospaziale|ingegneria aeronautica]], soprattutto dopo aver preso parte a un'esibizione di volo nel 1913. Inoltre, a [[Odessa]] era presente un distaccamento di aerei militari, che contribuì ad aumentare l'interesse per il mondo aeronautico nel giovane Sergej. Ai suoi studi affiancò questa sua passione, iniziando a progettare [[Aliante|alianti]] e entrando nel locale club di alianti. Nel 1923 entrò a farfare parte della società di aviazione e navigazione aerea dell'Ucraina e della Crimea (OAVUK), iniziando a prendere lezioni di volo dopo essere entrato nello squadrone di idrovolanti di Odessa e volando più volte come passeggero. Nel 1924 progettò un prototipo di aliante, chiamato K-5, per la OAVUK<ref name=bio/>. Nello stesso 1924 si iscrisse all'[[Istituto Politecnico di Kiev]], presso il quale si tenevano corsi di aeronautica<ref name=bio/>. A [[Kiev]] viveva con lo zio Jurij e lavorava per pagarsi gli studi<ref name=bio/>. I suoi studi erano prevalentemente orientati verso gli aspetti pratici, includendo corsi di ingegneria, fisica e matematica; e fu in questi corsi che Sergej incontrò la sua futura moglie Xenia Vincentini<ref name=bio/>. Nel 1925 venne ammesso a un corso a numero chiuso sulla progettazione degli alianti e si ruppe anche due costole in un volo di prova di un aliante da lui progettato. Nel luglio [[1926]] venne ammesso alla prestigiosa [[università tecnica statale moscovita N. Ė. Bauman]]<ref name=jap/>. Qui Sergej ebbe modo di approfondire i suoi studi aeronautici e continuò a progettare alianti, finché nel [[1929]] volò su un aliante da lui progettato nel corso di una competizione. Nello stesso [[1929]] il [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito comunista sovietico]] decretò un'accelerazione degli studi ingegneristici per andare incontro alle necessità nazionali, cosicché Sergej ottenne il diploma grazie al progetto di un velivolo, avendo come supervisore [[Andrej Nikolaevič Tupolev|Andrej Tupolev]]<ref name=gua>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/science/2011/mar/13/yuri-gagarin-first-space-korolev|titolo=Sergei Korolev: the rocket genius behind Yuri Gagarin|lingua=en|data=13 marzo 2011|accesso=30 giugno 2019}}</ref>.
 
=== Primi anni di carriera ===
Una volta laureatosi, Korolëv iniziò a lavorare coicon i migliori progettisti sovietici nella quarta sezione sperimentale di progettazione di aeroplani OPO-4, guidata dal costruttore di aeroplani francese Paul Richard, che si era trasferito in [[Unione Sovietica]] negli [[Anni 1920|anni venti]]<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=iVilfSI_5sAC&lpg=PA122&dq=Paul%20Richard%20korolev&pg=PA122#v=onepage&q=Paul%20Richard%20korolev&f=false|nome=Asif|cognome=Siddiqi|titolo=The red rockets' glare. Spaceflight and the Soviet imagination, 1857–1957|editore=Cambridge University Press|ISBN=0-521-89760-2}}</ref>. Al suo lavoro continuò ad affiancare la progettazione di alianti che fossero in grado di compiere acrobazie. Nel 1930, mentre lavorava nel gruppo che stava progettando il bombardiere pesante [[Tupolev ANT-6|Tupolev TB-3]], iniziò a interessarsi alla possibilità di usare [[Motore a razzo|motori a razzo]] a combustibile liquido per dare propulsione agli aeroplani. Nello stesso 1930 Korolëv ottenne il brevetto di pilota e iniziò a pilotare gli alianti da lui stesso progettati.
Una volta laureatosi, Korolëv iniziò a lavorare coi migliori progettisti sovietici nella quarta sezione sperimentale di progettazione di aeroplani OPO-4, guidata dal costruttore di aeroplani francese Paul Richard, che si era trasferito in [[Unione Sovietica]] negli [[Anni 1920|anni venti]]<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=iVilfSI_5sAC&lpg=PA122&dq=Paul%20Richard%20korolev&pg=PA122#v=onepage&q=Paul%20Richard%20korolev&f=false|nome=Asif|cognome=Siddiqi|titolo=The red rockets' glare. Spaceflight and the Soviet imagination, 1857–1957|editore=Cambridge University Press|ISBN=0-521-89760-2}}</ref>. Al suo lavoro continuò ad affiancare la progettazione di alianti che fossero in grado di compiere acrobazie. Nel 1930, mentre lavorava nel gruppo che stava progettando il bombardiere pesante [[Tupolev ANT-6|Tupolev TB-3]], iniziò a interessarsi alla possibilità di usare [[Motore a razzo|motori a razzo]] a combustibile liquido per dare propulsione agli aeroplani. Nello stesso 1930 Korolëv ottenne il brevetto di pilota e iniziò a pilotare gli alianti da lui stesso progettati.
 
Il 6 agosto [[1931]] Korolëv si sposò con Xenia Vincentini, dopo che nel 1924 lei aveva rifiutato la proposta per poter completare i suoi studi<ref name=bio/>. Nello stesso 1931 Korolëv e [[Fridrich Arturovič Cander|Fridrich Cander]] parteciparono alla fondazione del Gruppo per lo studio del moto reattivo (GIRD ''Группа изучения реактивного движения''), tra i primi centri statali per lo sviluppo di razzi in [[Unione Sovietica]]<ref name=gird>{{Cita web|url=http://mentallandscape.com/S_GIRD.htm|titolo=Group for the Study of Jet Propulsion|lingua=en|accesso=30 giugno 2019}}</ref>. Nel maggio 1932 Korolëv venne nominato capo del gruppo di lavoro, che arrivò a sviluppare tre differenti sistemi di propulsione. Il primo lancio di un razzo a combustibile liquido fu quello del GIRD-X che avvenne nel marzo [[1933]]<ref name=gird/>. Nel successivo mese di agosto venne effettuato il lancio del razzo GIRD-09, nel quale entrava in camera di combustione anche l'ossigeno liquido che era prevalentemente parte del sistema di raffreddamento<ref name=gird/>. Visto il crescente interesse militare in queste applicazioni, il gruppo GIRD venne unito nello stesso 1933 al gruppo di gasdinamica (GID), che aveva sede a [[San Pietroburgo|Leningrado]], nel nuovo istituto per la ricerca della propulsione a reazione (RNII, ''Реактивный научно-исследовательский институт''). Il nuovo gruppo era guidato dall'ingegnere militare Ivan Kleimënov e vennero inseriti nel gruppo molti validi ingegneri, tra i quali [[Valentin Petrovič Gluško|Valentin Gluško]]. Korolëv venne nominato vice capo dell'istituto e supervisionò la progettazione e lo sviluppo di [[Missile da crociera|missili da crociera]] e di alianti a propulsione.
 
Il 10 aprile 1935 nacque la sua prima figlia, Natalja, e nello stesso anno divenne ingegnere capo del RNII. Sotto la sua direzione, il gruppo di lavoro continuò lo sviluppo dei motori a razzo, con una particolare attenzione alla stabilità e al controllo. In particolare, venne sviluppato un sistema di controllo della stabilità di tipo [[Effetto giroscopico|giroscopico]], che consentiva di avere voli stabili su una traiettoria programmata. Nel [[1936]] venne sviluppato il missile [[212 (missile)|212]], un [[missile aria-superficie]].
 
=== Arresto e prigionia ===
Il 27 giugno [[1938]], durante le [[Grandigrandi purghe|purghe staliniane]], Korolëv venne arrestato dalla [[Commissariato del popolo per gli affari interni|NKVD]] con l'accusa di averavere rallentato deliberatamente il lavoro di ricerca dell'istituto, essendo stato accusato da Kleimënov, dal suo vice [[Georgij Ėrichovič Langemak|Georgij Langemak]] e da [[Valentin Petrovič Gluško|Valentin Gluško]]<ref name=arr>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=VykZgN3hZyoC&pg=PA110&lpg=PA110&dq=Korolev+was+arrested+by+the+NKVD&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q=Korolev%20was%20arrested%20by%20the%20NKVD&f=false|nome=Francis|cognome=French|nome2=Colin|cognome2=Burgess|titolo=Into That Silent Sea: Trailblazers of the Space Era, 1961-1965|editore=University of Nebraska Press|ISBN=9780803206977|p=110}}</ref>. Venne condotto presso le prigioni della [[Lubjanka]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove venne anche torturato finché confessò le sue colpe<ref name=arr/>. Venne processato e condannato alla pena di 10 anni di lavori forzati nel [[gulag|campo di lavoro]] di [[Kolyma]], nella [[Siberia orientale]]<ref name=rsw>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/korolev.html|titolo=Sergei Korolev|lingua=en|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. Nel 1939, con la caduta di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Nikolaj Ežov]], al vertice della NKVD arrivò [[Lavrentij Pavlovič Berija|Lavrentij Berija]], il quale decise di ridurre la pena detentiva di Korolëv<ref name=arr/>. Nel frattempo, Korolëv era già arrivato a Kolyma, dove passò circa cinque mesi a lavorare come minatore nelle miniere d'oro, soffrendo per le proibitive condizioni di lavoro e perdendo molti dei suoi denti<ref name=arr/>. Venne rispedito a Mosca e nel marzo [[1940]] la sua pena venne ridotta a otto anni e venne rinchiuso nella prigione della Butyrskaja<ref name=rsw/>. Venne successivamente trasferito in una ''[[šaraška]]'', una sorta di prigione speciale per tecnici e scienziati all'interno dei [[gulag]], molto probabilmente grazie all'intervento in suo favore di [[Andrej Nikolaevič Tupolev|Tupolev]] e dello stesso Gluško<ref name=rep>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/korolev-sputnik/korolev-sputnik/korolev-sputnik.html|titolo=Dallo spazio ai lavori forzati riabilitato l'uomo dello Sputnik|data=28 gennaio 2007|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. Korolëv arrivò nella šaraška chiamata CKB-29, dove poté tornare a dedicarsi allo studio dei missili e della propulsione aeronautica<ref name=rsw/>. Qui ritrovò molti scienziati sovietici, tra i quali Tupolev, che coordinava il gruppo di lavoro<ref name=rsw/>, e [[Roberto Oros di Bartini]], un ingegnere aeronautico italiano trasferitosi in Russia, che Korolëv considerava un "maestro"<ref>{{Cita web|url=http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2007/07_Luglio/02/bartini_sputnik.shtml|titolo=110 anni fa nasceva l'italiano ispiratore dello Sputnik|data=6 luglio 2007|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. In questa šaraška nel corso della [[seconda guerra mondiale]] vennero sviluppati il [[Tupolev Tu-2]] e il [[Petlyakov Pe-2]]. Nel 1942 Korolëv venne trasferito nella šaraška OKB-16, guidata da Gluško, dove partecipò alla progettazione di razzi di tipo [[JATO]] per aeroplani e alla progettazione del motore a reazione RD-1 kHz, che venne testato senza successo su un [[Lavochkin La-7]]. Il 27 luglio [[1944]] Korolëv venne rilasciato, assieme a molti degli altri scienziati, ma venne riabilitato ufficialmente, come altri suoi colleghi, con l'avvio della [[destalinizzazione]] voluta dall'allora segretario del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]] [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Chruščёv]], nel [[1957]].
Il 27 giugno [[1938]], durante le [[Grandi purghe|purghe staliniane]], Korolëv venne arrestato dalla [[Commissariato del popolo per gli affari interni|NKVD]] con l'accusa di aver rallentato deliberatamente il lavoro di ricerca dell'istituto, essendo stato accusato da Kleimënov, dal suo vice [[Georgij Ėrichovič Langemak|Georgij Langemak]] e da [[Valentin Petrovič Gluško|Valentin Gluško]]<ref name=arr>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=VykZgN3hZyoC&pg=PA110&lpg=PA110&dq=Korolev+was+arrested+by+the+NKVD&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q=Korolev%20was%20arrested%20by%20the%20NKVD&f=false|nome=Francis|cognome=French|nome2=Colin|cognome2=Burgess|titolo=Into That Silent Sea: Trailblazers of the Space Era, 1961-1965|editore=University of Nebraska Press|ISBN=9780803206977|p=110}}</ref>. Venne condotto presso le prigioni della [[Lubjanka]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove venne anche torturato finché confessò le sue colpe<ref name=arr/>. Venne processato e condannato alla pena di 10 anni di lavori forzati nel [[gulag|campo di lavoro]] di [[Kolyma]], nella [[Siberia orientale]]<ref name=rsw>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/korolev.html|titolo=Sergei Korolev|lingua=en|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. Nel 1939 con la caduta di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Nikolaj Ežov]], al vertice della NKVD arrivò [[Lavrentij Pavlovič Berija|Lavrentij Berija]], il quale decise di ridurre la pena detentiva di Korolëv<ref name=arr/>. Nel frattempo, Korolëv era già arrivato a Kolyma, dove passò circa cinque mesi a lavorare come minatore nelle miniere d'oro, soffrendo per le proibitive condizioni di lavoro e perdendo molti dei suoi denti<ref name=arr/>. Venne rispedito a Mosca e nel marzo [[1940]] la sua pena venne ridotta a otto anni e venne rinchiuso nella prigione della Butyrskaja<ref name=rsw/>. Venne successivamente trasferito in una ''[[šaraška]]'', una sorta di prigione speciale per tecnici e scienziati all'interno dei [[gulag]], molto probabilmente grazie all'intervento in suo favore di [[Andrej Nikolaevič Tupolev|Tupolev]] e dello stesso Gluško<ref name=rep>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/korolev-sputnik/korolev-sputnik/korolev-sputnik.html|titolo=Dallo spazio ai lavori forzati riabilitato l'uomo dello Sputnik|data=28 gennaio 2007|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. Korolëv arrivò nella šaraška chiamata CKB-29, dove poté tornare a dedicarsi allo studio dei missili e della propulsione aeronautica<ref name=rsw/>. Qui ritrovò molti scienziati sovietici, tra i quali Tupolev, che coordinava il gruppo di lavoro<ref name=rsw/>, e [[Roberto Oros di Bartini]], un ingegnere aeronautico italiano trasferitosi in Russia, che Korolëv considerava un "maestro"<ref>{{Cita web|url=http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2007/07_Luglio/02/bartini_sputnik.shtml|titolo=110 anni fa nasceva l'italiano ispiratore dello Sputnik|data=6 luglio 2007|accesso=1º luglio 2019}}</ref>. In questa šaraška nel corso della [[seconda guerra mondiale]] vennero sviluppati il [[Tupolev Tu-2]] e il [[Petlyakov Pe-2]]. Nel 1942 Korolëv venne trasferito nella šaraška OKB-16, guidata da Gluško, dove partecipò alla progettazione di razzi di tipo [[JATO]] per aeroplani e alla progettazione del motore a reazione RD-1 kHz, che venne testato senza successo su un [[Lavochkin La-7]]. Il 27 luglio [[1944]] Korolëv venne rilasciato, assieme a molti degli altri scienziati, ma venne riabilitato ufficialmente, come altri suoi colleghi, con l'avvio della [[destalinizzazione]] voluta dall'allora segretario del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]] [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Chruščёv]], nel [[1957]].
 
=== Missili balistici ===
[[File:Russia-Moscow-VDNH-Rocket R-7-1.jpg|thumb|Il missile [[R-7 (missile)|R7]], primo [[Missile balistico intercontinentale|ICBM]] della storia]]
Nel [[1945]] venne nominato colonnello dell'[[Armata Rossa]] e, nel mese di settembre, venne inviato in [[Germania]] assieme ad altri scienziati, per acquisire la tecnologia tedesca dei [[Missile balistico|missili balistici]] [[V2 (Aggregat 4)|V2]], che i sovietici avevano catturato ai tedeschi alla fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref name=gua/>. Il gruppo di scienziati entrò in contatto con alcuni degli scienziati tedeschi che lavoravano sulle V2 ([[Wernher von Braun]] e il suo gruppo erano stati catturati dagli statunitensi, assieme a missili V2 completi) e con la relativa tecnologia. Nel 1946 venne creato presso [[Podlipki]], un sobborgo di Mosca, l'[[NII-88]], un ufficio di ricerca dedicato allo sviluppo di missili, e Korolëv venne nominato capo progettista della sezione 3 dell'ufficio incaricato della progettazione e realizzazione di una copia sovietica della V2<ref name=cof>{{Cita web|url=http://www.centennialofflight.gov/essay/SPACEFLIGHT/energia/SP41.htm|titolo=Energia and Khrunichev|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060923121343/http://www.centennialofflight.gov/essay/SPACEFLIGHT/energia/SP41.htm|lingua=en|accesso=3 luglio 2019}}</ref>. Nel 1947 la sezione 3 fu in grado di produrre il missile [[R-1]], che venne lanciato con successo dal [[cosmodromo di Kapustin Jar]]<ref name=cof/>. Grazie a questo successo, venne deciso di iniziare la produzione in serie dei missili R-1. Il gruppo di Korolëv, rinominato [[OKB]]-1, continuò a lavorare sulla tecnologia missilistica, puntando a incrementare la [[gittata]] dei razzi. Nel 1948 l'OKB-1 sviluppò l'[[R-2]], che riprendeva la tecnologia dell'R-1, aumentandone dimensioni e potenza per avere una gittata doppia. Questo missile, però, venne ritenuto da una commissione di esperti inferiore rispetto al G-1, progettato da [[Helmut Gröttrup]]<ref>{{Cita web|url=http://www.astronautix.com/g/g-1.html|titolo=G-1|lingua=en|accesso=3 luglio 2019}}</ref>. Di conseguenza, Korolëv dovette rivedere il progetto della R-2 per soddisfare la richiesta di avere gittate di circa 3000 chilometri, iniziando la progettazione dell'R-3. Poiché agli scienziati e tecnici tedeschi non era concesso di partecipare attivamente a progetti di ricerca segreti sovietici, il loro contributo tecnico risultò limitato, finché vennero rimpatriati. Le attività sull'R-3 subì un rallentamento e nel [[1952]] il programma venne cancellato<ref>{{Cita web|url=http://www.astronautix.com/r/r-3.html|titolo=R-3|lingua=en|accesso=3 luglio 2019}}</ref>. Tutta la tecnologia fino ad allora sviluppata venne impiegata nella successiva progettazione del missile [[R-5 (missile)|R-5]], che aveva una gittata ridotta e che venne testato con successo nel 1953. Nel 1954 Korolëv ottenne l'autorizzazione dal governo sovietico di iniziare la progettazione di un [[missile balistico intercontinentale]] (ICBM), rinominato [[R-7 (missile)|R-7 "Semërka"]]. Il 21 agosto [[1957]], dopo una serie di insuccessi, venne testato con successo dal [[cosmodromo di Bajkonur]] il primo ICBM sovietico e primo ICBM della storia<ref name=cof/>. Si trattava di un [[razzo]] a due stadi, i cui motori utilizzavano [[ossigeno]] e [[cherosene]], e che aveva una gittata di circa {{formatnum:8800}} [[chilometro|km]] e con una precisione di {{formatnum:5000}} [[metro|m]]metri. Venne lanciato dal cosmodromo di Bajkonur in [[Kazakistan]] fino alla penisola della [[Kamčatka]]<ref>{{Cita web|url=https://www.energia.ru/english/energia/launchers/rocket-r7.html|titolo=Rocket R-7|lingua=en|accesso=3 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190703205339/https://www.energia.ru/english/energia/launchers/rocket-r7.html|urlmorto=sì}}</ref>. Nonostante il successo ottenuto, Korolëv non ottenne pubblici riconoscimenti, poiché, per ragioni di sicurezza, la sua identità veniva tenuta segreta<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/scienza/2019/07/02/news/i-due-russi-che-scalarono-lo-spazio-sognando-la-luna-1.36636485|titolo=I due russi che scalarono lo spazio sognando la Luna|data=2 luglio 2019|accesso=3 luglio 2019}}</ref>. Qualche mese prima, il 19 aprile 1957, Korolëv era stato pienamente riabilitato dal governo sovietico, che aveva riconosciuto come ingiusta la sentenza che lo aveva condannato nel 1938.
 
=== Programma spaziale ===
[[File:Sputnik asm.jpg|thumb|Lo [[Sputnik 1]], il primo satellite]]
Già nel maggio [[1954]] Korolëv aveva proposto un piano per lo sviluppo di satelliti artificiali al ministro dell'industria della difesa, [[Dmitrij Fëdorovič Ustinov|Dmitrij Ustinov]], inviandogli un rapporto tecnico scritto da [[Michail Klavdievič Tichonravov|Michail Tichonravov]], con una panoramica di progetti similari sviluppati all'estero<ref>{{Cita web|url=http://rgantd.ru/vzal/korolev/pics/015_025.jpg|titolo="Sulla possibilità di sviluppare satelliti artificiali della Terra|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080408193139/http://rgantd.ru/vzal/korolev/pics/015_025.jpg|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. Tichonravov aveva evidenziato che il lancio di satelliti artificiali era un passo inevitabile nello sviluppo della tecnologia missilistica<ref name=sat>{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/monograph10/korspace.html|titolo=Korolev and Freedom of Space: February 14, 1955–October 4, 1957|lingua=en|accesso=4 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210408043606/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/monograph10/korspace.html|urlmorto=sì}}</ref>. Il 29 luglio [[1955]] il presidente statunitense [[Dwight D. Eisenhower]] annunciò attraverso il suo addetto stampa che gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] avrebbero lanciato il primo satellite artificiale attorno alla [[Terra]] in occasione dell'[[anno geofisico internazionale]] (IGY), indetto dal luglio 1957 al dicembre 1958<ref name=sat/>. L'8 agosto 1955 il [[Politburo del Comitato centrale del PCUS]] approvò la proposta di realizzare e lanciare un satellite artificiale, e alla fine dello stesso mese Korolëv presentò una nuova relazione tecnica sui satelliti redatta da Tichonravov<ref name=sat/>. Sulla base di queste informazioni, la commissione governativa industriale e militare approvò la proposta di usare il missile ICBM [[R-7 (missile)|R-7]] e di lanciare un satellite del peso di una tonnellata e mezza<ref name=sat/>. Korolëv, inoltre, comunicò ai membri dell'[[Accademia russa delle scienze]] che si sarebbe potuto effettuare il lancio del satellite tra aprile e luglio 1957, prima che l'IGY iniziasse<ref name=sat/>. Solamente il 30 gennaio [[1956]] il consiglio dei ministri sovietico approvò il programma, denominando il satellite ''oggetto D''<ref name=sat/>. Korolëv e il suo gruppo di lavoro all'ufficio OKB-1 si occuparono principalmente della progettazione e sviluppo del satellite. Già sul finire del 1956 risultò evidente che non sarebbe stato possibile effettuare il lancio nel tempo previsto a causa di difficoltà tecniche legate anche al peso previsto per il satellite. Il 5 gennaio [[1957]] Korolëv propose di realizzare due satelliti più piccoli del peso di un centinaio di chilogrammi a testa, così da avere maggiori probabilità di arrivare prima degli statunitensi<ref name=sat/>. Il 15 febbraio 1957 il consiglio dei ministri approvò la proposta di Korolëv. Questi satelliti più leggeri vennero rinominati ''oggetto-PS'' e nel mese di maggio iniziarono i lanci prova dei missili R-7. Dopo tre lanci senza successo, il 21 agosto il quarto lancio ebbe successo, raggiungendo l'altezza e la velocità programmate e rientrando nell'atmosfera terrestre<ref name=sat/>. Dopo ulteriori prove di lancio Korolëv convinse la commissione statale a usare il successivo del missile R-7 per il lancio del satellite artificiale PS-1, presto ribattezzato [[Sputnik 1]]<ref name=sat/>. Il 4 ottobre 1957 venne effettuato il lancio del missile R-7 modificato per il rilascio del satellite. Sei minuti dopo il lancio lo Sputnik 1 venne eiettato dal razzo e divenne il primo satellite artificiale della storia<ref name=sat/>.
 
Subito dopo il successo dello Sputnik 1, Korolëv e [[Mstislav Keldyš|Keldyš]] lanciarono la proposta di realizzare un [[satellite artificiale|satellite]] più grande e di alloggiarvi un cane, proposta che catturò l'interesse dell'Accademia russa delle scienze. Questo nuovo satellite, rinominato [[Sputnik 2]] aveva una massa di 508,3 chilogrammi, circa sei volte superiore a quella dello [[Sputnik 1]] e venne progettato in poco tempo. Infatti, il 3 novembre 1957 venne effettuato il lancio del razzo R-7 colcon il satellite Sputnik 2, e a bordo vi era la cagnolina [[Laika]] (il vero nome era Kudrjavka, mentre Laika era la razza)<ref>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/sputnik2.html|titolo=The USSR orbits second artificial satellite with dog Laika onboard|lingua=en|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. La missione fu la prima a spedire in orbita attorno alla Terra un essere vivente, sebbene la cagnolina morì poche ore dopo il lancio, mentre il satellite rientrò nell'atmosfera terrestre il 4 aprile [[1958]]<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2367681.stm|titolo=First dog in space died within hours|lingua=en|data=28 ottobre 2002|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. Un terzo satellite, lo [[Sputnik 3]], venne lanciato nel maggio 1958, senza però riuscire a rilevare le radiazioni nelle [[fasce di Van Allen]], com'era stato programmato.
 
Parallelamente, Korolëv partecipò al [[programma Luna]], una serie di missioni senza equipaggio inviate dall'[[Unione Sovietica]] verso la [[Luna]]. Dopo una serie di lanci falliti nel corso dell'ultimo quadrimestre del 1958, a gennaio [[1959]] il lancio della missione [[Luna 1]] ebbe successo, ma mancò l'obiettivo di raggiungere la Luna. La missione [[Luna 2]] riuscì a raggiungere la Luna, impattando sulla superficie e diventando il primo oggetto a raggiungere il satellite naturale della Terra. Sempre nel 1959 la missione [[Luna 3]] non solo raggiunse l'orbita della Luna, ma riuscì a scattare una fotografia del lato opposto della Luna. Il lavoro di Korolëv fu legato negli anni seguenti alla possibilità di effettuare un allunaggio morbido sulla superficie lunare, obiettivo che non riuscì a vedere attuato poiché morì pochi giorni prima dell'allunaggio raggiunto con la missione [[Luna 9]] nel febbraio 1966. Collaborò, inoltre, anche allo sviluppo della prima [[attività extraveicolare]] (EVA) e dei primi mezzi, non solo sulla Luna, ma anche su [[Venere (astronomia)|Venere]]: in particolare, la progettazione della sonda [[Venera 3]] all'interno del programma spaziale [[Programma Venera|Venera]].
 
[[File:Vostok_Spacecraft_Diagram.svg|thumb|La capsula della [[Vostok 1]] che ospitò [[Jurij Gagarin]] durante il primo volo di un uomo nello spazio]]
Nel 1958, coicon i successi ottenuti dai lanci dei satelliti [[Programmaprogramma Sputnik|Sputnik]], venne accelerato lo sviluppo del [[programma Vostok]], che aveva come obiettivo principale quello di spedire esseri umani nello spazio<ref name=vos>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/spacecraft_manned_first.html|titolo=Origin of the Vostok spacecraft|lingua=en|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. Korolëv e la sua squadra presso l'[[OKB]]-1 vennero incaricati del progetto. La navicella Vostok era stata progettata in due parti: la capsula che doveva ospitare l'astronauta e un motore che sarebbe stato azionato in fase di rientro sulla Terra per rallentare la discesa della navicella<ref name=vos/>. Contemporaneamente, Korolëv stava già pensando a una nuova soluzione per il modulo di discesa, che sarebbe dovuto consistere in un rotore simile a quello di un [[elicottero]] che avrebbe consentito una migliore gestione del rientro; la soluzione, però, non venne mai implementata<ref name=vos/>. Prima del lancio con un essere umano a bordo, vennero effettuati quattro lanci di prototipi con a bordo dei cani: due missioni fallirono uccidendo i cani a bordo (due per missione), mentre le ultime due missioni ebbero successo e riportarono a terra i cani che avevano a bordo (uno per missione)<ref name=vos/>. Il 12 aprile [[1961]] venne effettuato il lancio della [[Vostok 1]], agganciato a una versione modificata del razzo [[R-7 (missile)|R-7]], che portò in orbita attorno alla [[Terra]] il primo essere umano, [[Jurij Gagarin]]<ref>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/vostok1.html|titolo=On the eve of the new era|lingua=en|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. Dopo Gagarin vennero effettuate altre cinque missioni del programma Vostok, che culminarono colcon il [[Vostok 6]] che portò in orbita nello spazio la prima donna, [[Valentina Tereškova]]<ref>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/vostok5_6.html|titolo=Vostok-5 and 6 missions|lingua=en|accesso=4 luglio 2019}}</ref>.
 
Dopo i successi conseguiti colcon il [[programma Vostok]], il passo successivo nella [[corsa allo spazio]] fu l'invio di navicelle spaziale con a bordo più di un astronauta. L'Unione Sovietica avviò il [[programma Voschod]], che prevedeva di sviluppare una [[Navicellanavicella Voschod|navicella]] che si distinguesse da quella Vostok, rimuovendo il [[seggiolino eiettabile]] per consentire l'alloggiamento di più astronauti<ref name=voschod>{{Cita web|url=http://www.russianspaceweb.com/voskhod.html|titolo=Voskhod Mission|lingua=en|accesso=5 luglio 2019}}</ref>. Inoltre, venne potenziato il razzo vettore R-7. Korolëv ebbe un ruolo importante nel programma, avendo tenuto continui contatti con il [[Comitato Centrale del PCUS]], sia per soddisfare le richieste derivanti dalla necessità di arrivare primi nella corsa allo spazio rispetto agli Stati Uniti, sia per indirizzare i nuovi obiettivi verso soluzioni tecnologiche che consentissero di arrivare in breve tempo a missioni spaziali di lunga durata<ref name=voschod/>. Korolëv si batté tanto per consentire anche a scienziati e ingegneri civili di diventare cosmonauti<ref name=voschod/>. Il programma Voschod consistette di due missioni con equipaggio. La missione [[Voschod 1]] portò nello spazio tre cosmonauti contemporaneamente, [[Vladimir Michajlovič Komarov|Komarov]], [[Boris Borisovič Egorov|Egorov]] e [[Konstantin Petrovič Feoktistov|Feoktistov]]. Nella missione [[Voschod 2]], avvenuta nel marzo [[1965]], con a bordo gli astronauti [[Pavel Ivanovič Beljaev|Beljaev]] e [[Aleksej Archipovič Leonov|Leonov]], venne effettuata la prima [[attività extraveicolare]] con Leonov che lasciò la capsula spaziale e rimase all'esterno per un periodo compreso tra i dieci e i venti minuti<ref>{{Cita web|url=http://www.bbc.co.uk/news/special/2014/newsspec_9035/index.html|titolo=The First Spacewalk. How the first human to take steps in outer space nearly didn't return to Earth|lingua=en|data=13 ottobre 2014|accesso=5 luglio 2019}}</ref>.
 
Già dall'inizio degli [[Anni 1960|anni sessanta]] Korolëv e il suo gruppo di lavoro nell'ufficio OKB-1 stavano lavorando sul vettore spaziale [[N1 (lanciatore)|N1]], progettato per portare due o tre cosmonauti sulla [[Luna]]<ref name=n1>{{Cita web|url=https://ocw.mit.edu/courses/science-technology-and-society/sts-471j-engineering-apollo-the-moon-project-as-a-complex-system-spring-2007/readings/soviet_mand_lunr.pdf|titolo=The Soviet manned Lunar program|lingua=en|formato=PDF|autore=Marcus Lindroos|accesso=5 luglio 2019}}</ref>. Per la realizzazione dei razzi motore era stato inizialmente incaricato [[Valentin Petrovič Gluško|Gluško]] e il suo ufficio OKB-456, ma a causa di dissidi con Korolëv sulle scelte progettuali, decise di abbandonare il progetto<ref name=n1/>. Al suo posto venne incaricato [[Nikolaj Dmitrievič Kuznecov|Nikolaj Kuznecov]] e il suo [[OKB Kuznetsov|OKB-276]], che sviluppò il [[motore a razzo]] a [[propellente liquido]] [[NK-33|NK-15]]<ref name=n1/>. L'N-1 venne dotato di ben 30 razzi NK-15 per poter consentire la spinta necessaria date le enormi dimensioni dell'N-1. Anche il [[programma Sojuz]] partì sotto la direzione di Korolëv con l'obiettivo di realizzare una navicella spaziale in grado di trasportare sulla Luna un equipaggio di astronauti.
 
=== Morte ed eredità ===
Sin dall'inizio degli [[anni sessanta]] Korolëv aveva iniziato a soffrire di [[Infarto miocardico acuto|attacchi cardiaci]] e la sua salute iniziava a risentire del tempo passato nel [[gulag]] e del trattamento ricevuto sempre nel campo di lavoro<ref name=gua/>. Nel dicembre 1965 gli venne diagnosticato un [[Polipo (medicina)|polipo]] nell'[[intestino crasso]] e venne ricoverato il 5 gennaio 1966 per un intervento chirurgico. Durante l'operazione del 14 gennaio 1966 soffrì di un'emorragia, i dottori cercarono di intubarlo, ma i danni ricevuti dalla mandibola e dalla gola nel gulag ne ostacolarono il passaggio<ref name=gua/>. Korolëv morì lo stesso 14 gennaio [[1966]]. Venne comunicato ufficialmente che era stato trovato un [[tumore maligno]] nell'addome.
 
La morte di Korolëv ebbe come conseguenza un notevole rallentamento delle attività di progettazione del razzo [[N1 (lanciatore)|N1]], che fallì quattro lanci di fila finché il programma venne cancellato nel 1974, e che impedì all'Unione Sovietica di portare il primo uomo sulla Luna prima degli statunitensi<ref name=gua/>. Il suo vice, [[Vasilij Pavlovič Mišin|Vasilij Mišin]], venne successivamente nominato capo dell'ufficio OKB-1, continuando il lavoro iniziato da Korolëv.
 
Il nome, la vita e il lavoro di Korolëv furono sempre coperti, per ragioni di sicurezza (si temeva potesse essere ucciso da agenti statunitensi), dallo stretto segreto fino alla sua morte. In vita, era semplicemente conosciuto come ''Главный Конструктор'' (Glavnyj Konstruktor), cioè il "Capo costruttore" o "Capo progettista". Usava firmare i suoi articoli con lo [[pseudonimo]] "K. Sergeev". Dopo il lancio dello Sputnik, la commissione per l'assegnazione del [[premio Nobel]] chiese all'[[Unione Sovietica]] chi ne fosse l'artefice,; lo stesso [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Chruščëv]] rispose dicendo che "non possiamo indicare una singola persona, è l'intero popolo che sta costruendo la nuova tecnologia"<ref name=rep/>; questo causò la sua esclusione dalla possibilità di vincita del premio. Il segreto cadde subito dopo il suo funerale. Korolëv venne cremato e le sue ceneri riposano presso la [[necropoli delle mura del Cremlino]], il più alto onore per un cittadino sovietico.
 
== Onorificenze ==
[[File:The Soviet Union 1969 CPA 3731 stamp (Sergei Korolev).jpg|thumb|Francobollo sovietico da 10dieci copechi colcon il volto di Korolëv, emesso nel 1969.]]
 
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Medaglia commemorativa per l'800º anniversario di Mosca
|collegamento_onorificenza = Medaglia commemorativa per l'800º anniversario di Mosca
|motivazione =
|data = 1947
}}
 
== Intitolazioni ==
Sono stati emessi in suo onore diverse serie di [[Francobollo|francobolli]] dall'[[Unione Sovietica]] prima e da [[Russia]], [[Ucraina]] e [[Kazakistan]] dopo.
 
Nella sua città natale [[Žytomyr]], in [[Ucraina]], è stato istituito il [[Museo della cosmonautica Sergej Pavlovič Korolëv]].
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File:Korolyov in cockpit.jpg|Korolëv all'interno della carlinga di un aereo, 1940
 
File:R-7 prototipo.svg|Prototipo del missile [[R-7 (missile)|R7]], primo [[Missilemissile balistico intercontinentale|ICBM]] della storia
File:Stamps 2007 Ukrposhta 859.jpg|Francobollo ucraino raffigurante Korolëv e [[Valentin Petrovič Gluško|Gluško]] con lo [[Sputnik 1]] al centro
File:N1 rocket drawing.png|Disegno del razzo [[N1 (lanciatore)|N1]], progettato da Korolëv in vista dello [[sbarco sulla Luna]]