Edoardo VII del Regno Unito: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = britannico
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|FineIncipit = è stato re del [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]], re dei [[Dominion|Domini britannici]] e
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Figlio della regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]], si trovò a gestire l'[[
Contribuì a riavvicinare il [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] agli [[Stati Uniti d'America]], alla [[
Mantenne più che buoni i rapporti con gli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]], ma nel
Per le sue capacità diplomatiche fu soprannominato “Pacificatore” (''Peacemaker''). Per le sue parentele con diversi monarchi d'Europa, per cui risultava zio (naturale o acquisito) dello zar [[Nicola II di Russia]], del Kaiser Guglielmo II di Germania e
== La famiglia e la gioventù (fino al 1863) ==
[[File:Alfie-and-Bertie.jpg|thumb|left|upright=0.8|Edoardo, a destra, e il fratello [[Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha|Alfred]] nel 1855]]
Edoardo nacque il 9 novembre
Il neonato fu battezzato Alberto Edoardo nella [[Saint George's Chapel|Cappella di San Giorgio]] del [[
Oltre al titolo di [[Principe di Galles]], tradizionalmente assegnato all'erede al trono, Alberto Edoardo ricevette diversi altri titoli<ref>[[Duca di Cornovaglia]], Conte di Chester e [[Duca di Rothesay]] che comprendeva i titoli di Conte di Carrick e Dublino, Barone di Renfrew, Lord delle Isole e Principe e Gran Custode di Scozia. Vedi ''Almanach de Gotha 1899'', Justus Perthes, Gotha, 1898, p. 43.</ref> oltre al nomignolo di ''Bertie'', diminutivo di Albert, il primo nome che da adulto rifiuterà.
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[[File:L'Opéra-visite de la reine Victoria 1855.jpg|upright=1.5|thumb|Il ballo di corte al teatro di Versailles in onore della regina Vittoria, al quale partecipò anche il tredicenne Edoardo nel 1855]]
L'infanzia di Edoardo fu probabilmente grigia. I pochi momenti luminosi incominciarono durante l'adolescenza e vennero dall'estero. La prima delle esperienze di questo genere fu la settimana che egli trascorse tra il 20 e il 27 agosto 1855, all'età cioè di quasi 14 anni, a [[Parigi]]. La regina Vittoria e il suo erede furono festeggiatissimi, grazie anche all'alleanza con [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] appena conclusa e alla comune partecipazione contro la
Edoardo si vide concedere ben presto permanenze all'estero più lunghe. Il 26 luglio
Il viaggio successivo lo portò in Italia e nel Mediterraneo e si svolse nei primi sei mesi del
=== Il viaggio in America del nord ===
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[[File:Prince of Wales Edward (1841-1910).jpg|thumb|upright=0.8|Il giovane Edoardo in divisa da Ussaro]]
Dopo
A New York ebbe un'accoglienza euforica, così come l'aveva avuta a Saint Louis, e il 12 ottobre partecipò al gran ballo in suo onore alla New York Academy of Music. Il risultato del viaggio fu importante, poiché Edoardo sul piano politico contribuì a riavvicinare i due Paesi e su quello individuale apparve per la prima volta come una personalità internazionale<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 34-36.</ref>.
=== Lo scandalo di Curragh e il matrimonio ===
Nel
Lo scandalo di Curragh sollecitò a corte il problema del matrimonio del Principe di Galles. L'aspirante fidanzata doveva rispettare i seguenti requisiti: non essere [[Chiesa cattolica|cattolica]], appartenere a un regno con il quale la Gran Bretagna aveva buoni rapporti, essere elegante e piacere a Edoardo. Dopo un'estenuante ricerca la scelta cadde sulla [[Alessandra di Danimarca|principessa Alessandra]], figlia maggiore
La regina Vittoria, tuttavia, si accontentò e Edoardo vide per la prima volta Alessandra nel settembre 1861. L'occasione fu una visita combinata alla [[cattedrale di Spira]], nel territorio della [[Regno di Baviera|Baviera]] occidentale. Un anno dopo Edoardo e Alessandra erano fidanzati ufficialmente. Le nozze furono celebrate il 10 marzo
== La vita in Inghilterra ==
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La coppia dei principi di Galles designò [[Marlborough House]], a [[Londra]], come proprio palazzo di rappresentanza, mentre la vera loro dimora finì con l'essere [[Sandringham House]], nel [[Norfolk]]. A Londra Edoardo dimostrò subito la sua originalità promuovendo la fondazione del circolo di Marlborough che diventò uno dei club più anticonformisti della capitale. Il Principe di Galles praticava la caccia e gli sport nautici, ma fu la sua inclinazione per le corse di cavalli, aborrita dalla regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]], che lo avvicinò alle masse degli inglesi<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 45, 50-52.</ref>.
A neanche un anno dal matrimonio, l'8 gennaio
=== Le amicizie femminili ===
Al tempo della nascita dell'ultima figlia, Maud, le amicizie amorose di Edoardo erano diventate troppe perché fosse possibile soffocare i pettegolezzi. In quel periodo infatti si cominciò a fare apertamente il nome della prima delle donne di spettacolo che entrarono nella sua vita, la cantante
Alla Langtry subentrò come amante ufficiale dal 1891 fino al 1898 Daisy Brooke (1861-1938), moglie di Francis Greville, V conte di Warwick. Tuttavia, l'ultimo e, presumibilmente, il più grande amore di Edoardo fu Alice Keppel (1868-1947), figlia minore dell'ammiraglio William Edmonstone (1810-1888) di antico lignaggio scozzese e moglie di George Keppel, dei conti di Alberarle. Le doti di Alice Keppel che più sedussero il principe di Galles furono probabilmente la sua naturale gaiezza e la sua prorompente vitalità. A differenza di Daisy Brooke era la quintessenza della discrezione e, a differenza di Lillie Langtry, era molto signorile. Lei ed Edoardo si incontrarono a un pranzo il 27 febbraio
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=== I contatti con la Russia ===
Al contrario della Francia, che frequentava spesso, Edoardo ebbe contatti con la [[
La successiva occasione di viaggio in Russia si presentò nel 1881, a causa dell'assassinio di [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]]. Edoardo insistette per rappresentare la regina [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]], sia ai funerali del vecchio Zar, sia alle cerimonie di incoronazione del successore Alessandro III. Fu irremovibile, inoltre, nella decisione di assegnare al nuovo imperatore russo la più alta onorificenza britannica: l'[[Ordine della Giarrettiera]]<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 84-85.</ref>.
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[[File:The Coronation of King Edward VII.jpg|upright=1.7|left|thumb|La cerimonia dell'incoronazione di Edoardo VII avvenuta il 9 agosto 1902]]
Il 22 gennaio
In campo internazionale, invece, il nuovo re fu confortato dalla buona notizia della fine della [[Seconda guerra boera|guerra anglo-boera]]. Quanto alla [[
== Il viaggio a Lisbona, Roma e Parigi (1903) ==
[[File:HMY Victoria and Albert (1899).jpg|upright=1.5|thumb|Lo yacht ''Victoria and Albert'' sfila di fronte a un'unità della marina britannica. Fu il mezzo più utilizzato da Edoardo nei suoi numerosi viaggi in mare.]]
Divenuto sovrano, Edoardo VII si dedicò ben presto alla sua attività politica principale: il viaggio diplomatico. La missione della primavera del
Edoardo non solo ebbe l'idea, ma elaborò per conto suo anche i dettagli, con la collaborazione dei suoi fidi, i quali operarono nella massima segretezza. Il governo non ebbe sentore di queste mosse iniziali, e quando si vide sottoporre il piano completo ed espresse i propri dubbi, Edoardo respinse con calma tutte le obiezioni<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 177-178.</ref>.
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=== A Lisbona ===
Lo yacht reale, il ''Victoria and Albert'', salpò per il [[Regno del Portogallo|Portogallo]] da [[Portsmouth]] il 31 marzo
Il 6 aprile Edoardo assistette allo spettacolo di una corrida allestita appositamente per lui e la mattina dopo si imbarcò con il suo seguito sul ''Victoria and Albert'' che ridiscese l'estuario del fiume [[Tago]]<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 198-199.</ref>.
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=== A Roma ===
[[File:Edoardo VII e Vittorio Emanuele III Roma 1903.jpg|thumb|left|upright=0.8|Una stampa italiana dell’epoca che ricorda l’incontro di Edoardo VII (a destra) con Vittorio Emanuele III a Roma nel 1903]]
Dopo
Quel giorno di fine di aprile del 1903, Edoardo VII incominciò la sua permanenza nella capitale d'Italia percorrendo [[Via Nazionale (Roma)|Via Nazionale]] pavesata con i colori e i simboli delle due nazioni. Il giorno dopo, al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], pronunciò un brindisi spontaneo<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 208.</ref>. Rivolto a Vittorio Emanuele III disse:
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Fu tuttavia il pomeriggio del 28 aprile che il re inglese mise a segno il suo colpo migliore. Durante una passeggiata in carrozza, che aveva lo scopo di consentire alla folla la vista dei sovrani e all'ospite di ammirare le antichità romane, questi fece fermare il corteo e scese: erano di fronte a [[Porta Pia]]<ref>Luogo della [[presa di Roma]] del 1870.</ref> e Edoardo VII si era scoperto il capo. Vittorio Emanuele III, commosso, scese anch'egli e gli si mise al fianco sull'attenti<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 209-210.</ref>.
Dopo una disputa telegrafica con il primo ministro [[Arthur James Balfour|Balfour]] su come e se rendere una visita al papa, Edoardo si recò in [[Città del Vaticano|Vaticano]] il pomeriggio del 29 aprile 1903. Ottenne di non sottostare al gesto del bacio dell'[[anello piscatorio]] e l'anziano [[papa Leone XIII]] adattò il protocollo pontificio fino a stringere la mano a tutti i componenti del seguito del sovrano. L'incontro andò molto bene e il Papa ringraziò in particolare l'interlocutore per il trattamento di cui i cattolici godevano in Inghilterra<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 210-214.</ref>.
Il pomeriggio seguente
=== A Parigi ===
[[File:Edward VII at the Paris Opera 1903 (Petit Journal).jpg|thumb|upright=1|La prima pagina della rivista francese ''Le Petit Journal'' del 10 maggio 1903. Vi è rappresentato l'ingresso di Edoardo VII (al centro con la divisa rossa) all'Opéra di Parigi.]]
Il 1º maggio
{{Citazione|Confido che il periodo conflittuale fra i nostri due Paesi sia ormai felicemente concluso… L’Inghilterra e la Francia possono essere considerate paladine e pioniere del progresso pacifico e della civiltà […] La Divina Provvidenza ha voluto che la nazione a noi più prossima sia la Francia e, spero, la nostra migliore amica, ora e sempre. Non vi sono altri due Paesi al mondo la cui reciproca prosperità sia più interdipendente.|Brook-Shepherd, ''Lo zio d’Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 224.}}
Concluse con un appello affinché si eliminassero tutte le cause di dissenso sostituendole con un sentimento di cordiale solidarietà e aggiunse: «Il conseguimento di questo obiettivo è il mio immancabile desiderio»<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 224.</ref>.
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== L{{'}}''Entente cordiale'' ==
{{vedi anche|Entente cordiale}}
Dopo l'importante successo ottenuto da Edoardo VII a Parigi, nel luglio 1903 il presidente della Repubblica francese [[Émile Loubet|Loubet]] ricambiò la visita. In occasione dei vari banchetti in onore dell'ospite, il re continuò a insistere sul tema dell'amicizia anglo-francese. Fu così ampiamente agevolata un'intesa fra le due nazioni che, dopo faticose trattative condotte da [[Henry Petty-Fitzmaurice, V marchese di Lansdowne|Lansdowne]] e da Delcassé, venne firmata nella capitale britannica l'8 aprile
Il trattato, alla cui stesura partecipò anche Edoardo VII, prevedeva la soluzione delle dispute coloniali fra Gran Bretagna e Francia assegnando, fra l'altro, l'[[Egitto]] alla sfera
Durante il perfezionamento dell'accordo anglo-francese scoppiò in Estremo Oriente, nel febbraio 1904, la [[guerra russo-giapponese]]. Ciò avrebbe potuto mettere in pericolo l'intesa poiché la Russia era alleata della Francia e il [[Giappone]] della Gran Bretagna. Edoardo VII intervenne soprattutto assicurando l'ambasciatore russo a Londra, Aleksandr Konstantinovič Benkendorf (1849-1917), che mai la Gran Bretagna sarebbe intervenuta a fianco del Giappone contro la Russia e che il nipote [[Nicola II di Russia|Nicola II]] avrebbe dovuto sapere che il re d'Inghilterra non avrebbe fatto nulla contro di lui. Tale legame parentale risultò decisivo nel placare gli animi nel momento più acuto della crisi, quando, per errore, dei pescherecci inglesi furono affondati dalla flotta russa del Baltico il 21 ottobre 1904<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 276-279.</ref>.
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[[File:Wilhelm II and Edward VII Kiel 1904.jpg|thumb|upright=0.8|Guglielmo II di Germania (a sinistra) ed Edoardo VII durante la visita di quest'ultimo a Kiel, nel giugno 1904]]
[[File:Edward VII (Puck magazine).jpg|thumb|left|upright=0.8|La caricatura di Edoardo VII apparsa sulla prima pagina del ''Puck'' di New York nel 1901]]
Diffusasi la notizia dell{{'}}''Entente cordiale'' tra Gran Bretagna e Francia, Guglielmo II di Germania credette opportuno invitare lo zio Edoardo VII a [[Kiel]], città simbolo del riarmo navale tedesco. Il porto, nonostante il parere negativo del cancelliere [[Bernhard von Bülow]], accolse per ordine del Kaiser tutta la flotta da guerra della Germania. Ciò dovette fare una certa impressione al re d'Inghilterra quando, accettando l'invito del nipote, vi sbarcò il 25 giugno
Guglielmo II aveva chiamato tutti i ministri del governo a ricevere l'ospite, mentre Edoardo era accompagnato dal primo Lord dell'Ammiragliato William Palmer, conte di Selborne (1859-1942) e dall'ammiraglio di origine tedesca [[Luigi di Battenberg]]. Il giorno dell'arrivo dei visitatori inglesi ebbe luogo un pranzo a bordo dell{{'}}''Hohenzollern'', lo yacht imperiale tedesco, occasione nella quale Edoardo alzò il calice brindando ai sovrani della Germania<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol II, pp. 25-26.</ref>.
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Dopo aver contribuito a migliorare i rapporti del Regno Unito con [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (da Principe di Galles), [[Portogallo]], [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e [[Terza Repubblica francese|Francia]], Edoardo trovò il modo di perfezionare anche le relazioni con la [[Spagna]].
Oltre a compiere numerosi viaggi a Parigi, elesse due località europee a corti secondarie. La prima era Marienbad (oggi [[Mariánské Lázně]]), in [[Austria-Ungheria]], e la seconda era [[Biarritz]] in Francia meridionale, sulla costa atlantica, al confine con la Spagna. A partire dal
Poco più a sud di Biarritz cominciava, fra le asperità dei [[Pirenei]], il territorio della Spagna, che era governata dal giovane re [[Alfonso XIII di Spagna|Alfonso XIII]], il quale, nonostante la sua cultura cattolica, desiderava sposare un'inglese. A differenza del Portogallo, che era saldamente ancorato alla Gran Bretagna, la Spagna avrebbe potuto schierarsi con la Germania e la scelta di Alfonso avrebbe potuto influenzare il corso della diplomazia di Madrid<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 315-316.</ref>.
A un ballo organizzato per lui a [[Buckingham Palace]]
Edoardo VII si adoperò con tutte le sue forze per favorire, dietro le quinte, il matrimonio, mirando al successo diplomatico che in effetti la Gran Bretagna ottenne con l'unione delle due dinastie<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 321.</ref>.
== Gli incontri con Francesco Giuseppe ==
[[File:Edward vii england.jpg|thumb|upright=0.8|Edoardo VII si impegnò a mantenere buoni i rapporti con la casa
[[File:Charles Hardinge01 crop.jpg|thumb|upright=0.8|[[Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst|Charles Hardinge]], sottosegretario agli Esteri, fu il più assiduo consulente diplomatico di Edoardo VII]]
=== A Vienna ===
Edoardo VII, convinto com'era dell'importanza dei rapporti umani, trovava indispensabile che il sovrano della più importante corte protestante e quello della più importante corte cattolica dialogassero. Il 31 agosto
Prima di ripartire da Vienna, Edoardo parlò della questione con il ministro degli Esteri austriaco [[Agenor Maria Gołuchowski]] sollecitandolo ad avere un atteggiamento energico ma pacifico con l'[[Impero ottomano]]. Fra l'altro dichiarò:
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=== A Bad Ischl ===
[[File:Hubert Sattler Ischl 1863.jpg|upright=1.5|thumb|left|[[Bad Ischl]], qui in un dipinto di metà 800, fu il luogo
Nonostante Francesco Giuseppe non avesse potuto (o voluto) ricambiare la visita di Edoardo a Vienna, quest'ultimo riuscì a incontrarlo informalmente, prima a [[Mariánské Lázně|Marienbad]] e poi nel soggiorno favorito dell'imperatore: [[Bad Ischl]]. In questa seconda stazione termale i due si trovarono per la prima volta nell'agosto
L'argomento era sempre la Macedonia. Il punto di vista britannico, di cui Edoardo VII era il portavoce più attivo, sosteneva che bisognava rimuovere alla radice il problema costringendo i turchi a cessare le violenze razziali nella regione. Si sarebbe così anche neutralizzata la minaccia di una guerra che dai [[
Il dibattito si protrasse fino all'estate del 1907 quando Edoardo VII e il sottosegretario agli Esteri [[Charles Hardinge, I barone Hardinge di Penshurst|Hardinge]] tornarono da Francesco Giuseppe a Bad Ischl. Questa volta presenziava anche il nuovo ministro degli Esteri austriaco [[Alois Lexa von Aehrenthal]]. L'incontro, lungi dal risolvere la complicatissima questione macedone, servì a chiarire l'atmosfera tra la Gran Bretagna e l'Austria, e a rendere Aehrenthal meno diffidente nei confronti di Londra e il ''[[Foreign Office]]'' meno diffidente nei confronti del ministro austriaco<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 340-343.</ref>.
Un ultimo importante incontro si ebbe a Bad Ischl fra Edoardo VII e Francesco Giuseppe. Si svolse il 12 agosto
== I rapporti con la Russia ==
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=== L'accordo per l'Asia ===
{{vedi anche|Accordo anglo-russo per l'Asia}}
Edoardo era preoccupato per l'impressione che avrebbe avuto sul popolo una sua visita a un monarca autocratico come [[Nicola II di Russia]]. Tuttavia, un'occasione di riaprire il discorso si presentò quando, il 31 agosto
=== L'incontro di Reval con Nicola II ===
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Di fronte a questi sviluppi, la questione ideologica passò in secondo piano e il 5 giugno 1908 il ''Victoria and Albert'' salpò dal porto di [[Sheerness]] per condurre Edoardo in [[Impero russo|Russia]] nell'unica visita che vi fece da sovrano. A causa della ripresa degli attentati, Nicola II dispose per sicurezza un incontro con lo zio in mare, nel porto di Reval (oggi [[Tallinn]]). Tra i partecipanti inglesi alla visita comparivano anche il generale [[John French]] e l'ammiraglio [[John Fisher, I barone Fisher|John Fisher]]<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 370-371.</ref>.
L'incontro si svolse fra il 9 e il 10 giugno
Nonostante l'atmosfera familiare, Edoardo affrontò con il Primo ministro [[Pëtr Arkad'evič Stolypin]] il problema degli [[ebrei]] che in Russia erano sottoposti a discriminazioni e persecuzioni sempre più pesanti. La questione, che gli era stata sollecitata in Inghilterra dai [[Rothschild]], lo spinse anche a invitare l'ambasciatore britannico a [[San Pietroburgo]] [[Arthur Nicolson]] a intervenire presso Stolypin e chiedergli conto dei ''[[pogrom]]''<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, p. 381.</ref>.
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[[File:Edward VII The greatest show on earth (Puck magazine).jpg|upright=1.5|thumb|”Il più grande spettacolo del mondo” titola ironicamente il ''Puck'' di New York riferendosi alla processione di incoronazione di Edoardo VII]]
[[File:Edward VII and Wilhelm II in Berlin 1909.jpg|upright=1.5|thumb|Edoardo VII (a sinistra) e Guglielmo II in carrozza tra la folla durante la visita del re di Gran Bretagna a Berlino nel 1909]]
Anche i rapporti con Vienna peggiorarono: il 6 ottobre
Edoardo VII rimase impressionato dall'azione e dalle conseguenze che questa poteva avere per la pace in Europa, non sapendo che l'Austria era riuscita a strappare un vantaggioso accordo con la Russia: la Bosnia-Erzegovina in compenso di un vago interessamento (poi disatteso) di Vienna alla questione della libera circolazione della marina russa attraverso gli stretti turchi<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 362-364.</ref>.
Riga 268:
== Il viaggio a Berlino (1909) ==
Per evitare tensioni ancora più gravi, Edoardo decise di recarsi a [[Berlino]] e l'8 febbraio
A Calais Edoardo salì sul treno e proseguì il viaggio fino a [[Rathenow]] e da lì fino alla [[Lehrter Bahnhof|stazione berlinese di Lehrter]] dove, accolto da Guglielmo II di Germania, proseguì il viaggio in carrozza fino al [[Castello di Berlino|palazzo reale di Berlino]]. Nell'appartamento assegnatogli, che il Kaiser aveva deciso di rendere il più accogliente possibile, Edoardo trovò un ritratto della regina Vittoria e una stampa a colori delle vittorie navali britanniche<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 393-395.</ref>.
Riga 283:
== L'ultimo periodo ==
[[File:The Nine Sovereigns at Windsor for the funeral of King Edward VII.jpg|upright=1.5|thumb|left|I sovrani convenuti a Londra alle esequie di Edoardo VII.<ref>Da sinistra verso destra: il re [[Haakon VII di Norvegia]], lo zar [[Ferdinando I di Bulgaria]], il re [[Manuele II di Portogallo]], il kaiser [[Guglielmo II di Germania]], il re [[Giorgio I di Grecia]] e il re [[Alberto I del Belgio]]. Seduti da sinistra verso destra: il re [[Alfonso XIII di Spagna]], il re [[Giorgio V del Regno Unito]] e il re [[Federico VIII di Danimarca]].</ref> ]]
[[File:King Edward VII after death.jpg|thumb|upright=1.5|La salma di Edoardo VII]]
All'inizio del
Giunto a Londra dovette occuparsi della nomina del nuovo viceré dell'[[India britannica|India]] e affrontare la crisi politica che derivò dal tentativo di [[Herbert Henry Asquith|Asquith]] di ridurre il potere della [[Camera dei Lord]]. Fra il 30 aprile e il 1º maggio a [[Sandringham]] la bronchite lo colpì ancora. Nei giorni seguenti, a Londra, rifiutò di riposarsi e incontrò l'ambasciatore americano Whitelaw Reid (1837-1912) che notò la forte tosse<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 410-411.</ref>.
La sera del 5 maggio il Paese seppe che il re era stato colpito da una bronchite e che «le sue condizioni suscitavano qualche preoccupazione». Da quel momento il peggioramento fu rapido. Un bollettino diramato la mattina dopo riportava che le condizioni di Edoardo erano gravi, e nel pomeriggio un terzo bollettino le definiva critiche. I medici perdettero ogni speranza e la regina [[Alessandra di Danimarca|Alessandra]] provvide a far entrare nella stanza del marito gli amici che desideravano vederlo e che lui desiderava vedere, fra cui Alice Keppel. Edoardo VII morì quello stesso 6 maggio
Ai funerali solenni, che si svolsero il 20 maggio, intervennero oltre al nuovo re del Regno Unito e nuovo imperatore d'India [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] altri otto monarchi, tutti parenti di Edoardo<ref>Brook-Shepherd, ''Lo zio d'Europa Edoardo VII'', Milano, 1977, pp. 418-420.</ref>.
== L'appartenenza alla Massoneria ==
Nel
== Ascendenza ==
Riga 335:
== Onorificenze ==
[[File:Coat of Arms of Albert Edward, Prince of Wales (1841-1901).svg|thumb|upright=0.6|Lo stemma di Edoardo, principe di Galles (
[[File:Cypher of Edward VII.svg|thumb|upright=0.6|Il monogramma personale
[[File:Dual Cypher of King Edward VII and Queen Alexandra of Great Britain.svg|thumb|upright=0.6|Il monogramma dei consorti re Edoardo VII e regina Alessandra.]]
=== Onorificenze britanniche ===
Riga 511:
* [[Edoardo VII principe di Galles]]
* [[King Edward Point]]
== Altri progetti ==
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|carica = [[Sovrani del Regno Unito|Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]] e dei [[Dominion|Dominion britannici d'oltremare]]
|immagine = Royal Standard of the United Kingdom.svg
|periodo = 22 gennaio
|precedente = [[Vittoria del Regno Unito|Vittoria]]
|successivo = [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]]
Line 529 ⟶ 528:
|carica2 = [[Impero Anglo-Indiano|Imperatore d'India]]
|immagine2 = British Raj Red Ensign.svg
|periodo2 = 22 gennaio
|precedente2 = idem
|successivo2 = idem
Line 537 ⟶ 536:
|carica = [[Linea di successione al trono britannico|Erede al trono britannico]]
|immagine = Coat of Arms of Albert Edward, Prince of Wales (1841-1901).svg
|periodo = ''Erede apparente''<br />9 novembre
|precedente = [[Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (1840-1901)|Vittoria, principessa reale]]
|successivo = [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio, principe di Galles]]<br />poi sovrano
}}
{{Box successione multiplo
Line 545 ⟶ 544:
|carica = [[Principe di Galles]]
|immagine = Prince of Wales's feathers Badge.svg
|periodo = 8 dicembre
|precedente = [[Giorgio IV del Regno Unito|Giorgio, principe di galles]]<br />poi sovrano
|successivo = [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio, principe di Galles e duca di York]]<br />poi sovrano
|tipologia2 = titolo nobiliare
|carica2 = [[Duca di Cornovaglia]]
|immagine2 = Arms of the Duchy of Cornwall.svg
|periodo2 = 8 dicembre
|precedente2 = idem
|successivo2 = idem
Line 557 ⟶ 556:
|carica3 = [[Duca di Rothesay]]
|immagine3 =
|periodo3 = 8 dicembre
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|successivo3 = idem
Line 563 ⟶ 562:
|carica4 = [[Conte di Chester]]
|immagine4 = Prince of Wales's feathers Badge.svg
|periodo4 = 8 dicembre
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|successivo4 = idem
Line 571 ⟶ 570:
|carica = Conte di Dublino
|immagine = Saint Patrick's Saltire.svg
|periodo = 17 gennaio
|precedente = [[Edoardo Augusto di Hannover (1767-1820)|Edoardo Augusto, conte di Dublino]]
|successivo = Titolo unito alla Corona
Line 579 ⟶ 578:
|carica = [[Gran Loggia Unita d'Inghilterra|Gran Maestro della Gran Loggia Unita d'Inghilterra]]
|immagine = Square compasses.png
|periodo = 4 settembre
|precedente = [[George Robinson, I marchese di Ripon]]
|successivo = [[Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha (1850-1942)|Arturo, duca di Connaught e Strathearn]]
Line 587 ⟶ 586:
|carica = [[Ordine del Bagno|Gran Maestro dell'Ordine del Bagno]]
|immagine = Flag of England.svg
|periodo =
|precedente = [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha]]
|successivo = [[Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha (1850-1942)|Arturo, duca di Connaught e Strathearn]]
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