Ville di Livorno: differenze tra le versioni

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*Villa Aghib: ubicata nella zona di [[Stradario di Livorno|via Montebello]] e oggi ridotta ad un rudere, risale al [[XVIII secolo]] e fu costruita per volere di Jacob Aghib. Completamente trasformata negli interni, una volta completamente affrescati, di recente è stata suddivisa in appartamenti.
* [[Villa Attias]]: oggi scomparsa, sorgeva in pieno centro cittadino, dove oggi si apre [[piazza Attias]]. La villa, di origini [[XVIII secolo|settecentesche]], fu ampiamente rimaneggiata negli [[anni 1870|anni settanta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ma dopo il [[1968]] fu demolita per far posto ad alcuni vasti complessi edilizi. La piazza antistante ne mantiene il nome.
* Villa Borsi: si trova in [[Stradario di Livorno|via dell’Ambrogiana]] e la prima notizia certa risale al [[1782]]. Era corredata di pubblica cappella posta sull'angolo della via. Apparteneva al conte Finocchietti che la usò per la sua famiglia come residenza estiva. Tipico esempio di residenza signorile settecentesca toscana, l'edificio rivela nelle sue linee semplici un gusto raffinato e classicheggiante, seppure con gli apporti [[Barocco|barocchi]] del suo tempo, evidenziato nel [[Timpano (architettura)|timpano]] della facciata e nelle decorazioni di ornato in marmo. L'ingresso principale è in asse con la porta posteriore che si affaccia sul grande giardino, innescando un proporzionato equilibrio tra le volumetrie della villa ed il verde circostante. Interessante l'imponente cancello d'ingresso. Il parco che si trova sul lato ovest, confinante con la villa Micheli Cardinali Micheli al quale era collegata da un ingresso interno ai parchi, possedeva un doppio filare di palme, distrutte dalla gelata dei primi anni del 1980. Oltre la cappella e ai vari edifici posti a ridosso dei muri di cinta, nella zona sud si trovava una fontana di marmo di Carrara. Nel parco, abitato da decine di tartarughe centenarie, vi era anche una storica voliera. La villa passò in eredità alla famiglia Borsi a inizio dell’Ottocento.
* Villa Cardinali Micheli è in via dell'Ambrogiana. Di origini antiche, risulta già essere esistente nel [[XVII secolo]]. Una parte ancora più antica, risalente al [[XVI secolo]], è la sua torre posta ad ovest, adiacente a Villa Borsi; i parchi delle due ville erano collegati, fino agli anni '70, da una porta poi murata. La parte centrale del '700 – con sette arcate al piano terra, dove all’interno si trova la veranda (come si evince da ''Liburni Civitas'') – dà nel prospetto del parco al lato sud. Il corpo sud-est con prospetto principale al lato est fu realizzato tra fine '700 inizio '800. Accedendo dall’ingresso principale, nel lato est del parco si trovano dei caseggiati posti a ridosso della parte posteriore degli edifici su via Roma; vicino l’ingresso principale si trova un pozzo monumentale. Al pianterreno del corpo sud-est si trovava, posta su due livelli, la biblioteca del letterato [[Pietro Micheli (scrittore)|Pietro Micheli]], importante luogo di incontro dal quale sono passati, tra gli altri: [[Giovanni Pascoli|Pascoli]], [[Giosuè Carducci|Carducci]], [[Pietro Mascagni|Mascagni]], [[Giovanni Marradi|Marradi]], [[Dino Provenzal|Provenzal]], [[Luigi Capuana|Capuana]]. La villa venne ereditata dalle tre sorelle Cardinali Micheli – Anna in Martinez, Cesarina in Borsi, Gilda in Pozzi – dalla madre Caterina Micheli Cardinali fu Guglielmo, sorella di Pietro e Augusto Micheli. Negli anni '60 cedettero la loro parte al nipote prof. Luciano Pozzi. «La famiglia Micheli – riporta ''“[[Il Tirreno]]”'' – una delle famiglie più importanti e facoltose di Livorno, annovera tra i suoi membri letterati come Pietro Micheli e personaggi notevoli come [[Giuseppe Micheli (ingegnere)|Giuseppe Micheli]] (famoso ingegnere navale, progettista tra l’altro della ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1885)|Andrea Doria]]'', della ''[[Ruggiero di Lauria (nave da battaglia)|Ruggero di Lauria]]'' e della ''[[Francesco Morosini (incrociatore ausiliario)|Morosini]]'') al quale è intitolata la Piazza dei Quattro Mori. Il figlio Alfredo fu il progettista, tra le altre, della ''[[Regina Margherita (nave da battaglia)|Regina Margherita]]''. Tutte le generazioni della famiglia Micheli, per tradizione secolare, terminati gli studi si recavano in Inghilterra a trascorrere lunghi periodi di formazione». Parente era anche il pittore [[Guglielmo Micheli]] – allievo preferito del [[Giovanni Fattori|Fattori]] – che a sua volta fu il maestro del [[Amedeo Modigliani|Modigliani]].
* Villa Cardinali Micheli è adiacente alla Villa Borsi, in via dell'Ambrogiana. D'origini antiche, risulta già essere esistente nel [[XVII secolo]].
* Villa Cheloni: si apre col suo imponente ingresso sul tratto rettilineo della via dell'Ambrogiana. È ritenuta una delle ville storiche più eleganti e signorili della zona. Il conte Gaetano Cheloni ne divenne proprietario nel [[1864]]. Dall'ingresso si apre in prospettiva un breve viale circondato da piante ed alberi secolari che si biforca davanti alla villa con un'ampia aiuola centrale. La villa si rivela come un corpo rettangolare e massiccio su due piani in uno stile estremamente semplice e sobrio, ma non privo di quelle piccole decorazioni delle cornici e delle lunette che ne ornano le finestre del piano nobile, che riflettono l'eleganza e la dignità dell'edificio. Al centro della facciata si apre un balcone con una ricca ringhiera in ghisa. L'interno, viceversa, era ricco e curato anche con un'ornamentazione plastica e pittorica, rappresentata da stucchi, affreschi con soggetti floreali, pavimenti a mosaico, porte con legni intarsiati, vetrate colorate, ampi saloni di rappresentanza. Dopo anni di semiabbandono la villa è ritornata in un'unica proprietà e restaurata.
* [[Villa Dello Strologo]]: posta nelle adiacenze della Villa Maria, fu costruita su progetto di [[Piero Bottoni]] tra il [[1934]] ed il [[1935]]. Si tratta di un edificio che si richiama ai modelli del [[Movimento Moderno|razionalismo]] europeo.