Omicidio di Giulio Regeni: differenze tra le versioni

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Dopo aver lavorato a Il Cairo per l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale|UNIDO]] e aver svolto per un anno ricerche per conto della società privata di analisi politiche Oxford Analytica<ref>{{cita web|url=https://www.polis.cam.ac.uk/about-us/news/giulio-regeni-1988-2016|titolo=la pagina dedicata a Giulio Regeni da Polis, la facoltà di Cambridge che aveva assegnato a Giulio la ricerca di dottorato|data=31 marzo 2016|accesso=26 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160616194258/https://www.polis.cam.ac.uk/about-us/news/giulio-regeni-1988-2016|urlmorto=sì}}</ref>, stava conseguendo un dottorato di ricerca presso il Girton College dell'Università di Cambridge e si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani presso l'[[Università Americana del Cairo]]. In alcuni articoli, scritti anche con lo pseudonimo di Antonio Drius<ref>{{cita news|autore=Andrea Pasqualetto|titolo=La madre di Regeni: Giulio voleva collaborare, ''il manifesto'' disse no|pubblicazione=Corriere della Sera|url=http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_05/madre-regeni-giulio-voleva-collaborare-manifesto-disse-no-b9709172-cc32-11e5-9a08-fa096d82f9d2.shtml|data=5 febbraio 2016|urlarchivio=https://archive.today/20160406211713/http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_05/madre-regeni-giulio-voleva-collaborare-manifesto-disse-no-b9709172-cc32-11e5-9a08-fa096d82f9d2.shtml|dataarchivio=6 aprile 2016|accesso=6 aprile 2016}}</ref> e pubblicati dall'agenzia di stampa Nena<ref>{{cita news|autore=Antonio Drius|titolo=Il movimento operaio egiziano tra scioperi e divisioni|url=https://www.inventati.org/cortocircuito/2016/01/15/il-movimento-operaio-egiziano-tra-scioperi-e-divisioni/|data=15 gennaio 2016|pubblicazione=|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160417141550/http://www.inventati.org/cortocircuito/2016/01/15/il-movimento-operaio-egiziano-tra-scioperi-e-divisioni/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|autore=Antonio Druis|titolo=L'Egitto degli scioperi cerca l'unità sindacale|editore=Near East News Agency|url=http://nena-news.it/legitto-degli-scioperi-cerca-lunita-sindacale|data=14 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161202072102/http://nena-news.it/legitto-degli-scioperi-cerca-lunita-sindacale/|urlmorto=no}}</ref> e, postumi, da ''[[il manifesto]]''<ref>{{cita news|autore=Giulio Regeni|titolo=In Egitto, la seconda vita dei sindacati indipendenti|pubblicazione=[[Il manifesto]]|data=5 febbraio 2016|url=http://ilmanifesto.info/in-egitto-la-seconda-vita-dei-sindacati-indipendenti/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160410103006/http://ilmanifesto.info/in-egitto-la-seconda-vita-dei-sindacati-indipendenti/|urlmorto=no}}</ref>, ha descritto la difficile situazione sindacale dopo la rivoluzione egiziana del 2011.
 
Il 25 gennaio 2016 il ricercatore italiano inviò alle 19:41 un SMS alla fidanzata in [[Ucraina]], dicendo che stava uscendo<ref name=Stille/><ref>{{cita news|titolo=Chi ha ucciso Giulio Regeni?|pubblicazione=Il Post|data=6 ottobre 2016|url=http://www.ilpost.it/2016/10/06/chi-ha-ucciso-giulio-regeni/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161222223434/http://www.ilpost.it/2016/10/06/chi-ha-ucciso-giulio-regeni/|urlmorto=no}}</ref>. Poco dopo, la studentessa Noura Wahby, amica di Regeni conosciuta nel [[2014]] a [[Cambridge]], denunciò sul proprio profilo [[Facebook]] la scomparsa del ricercatore, il quale, qualche ora prima, doveva incontrare delle persone in [[piazza Tahrir]] per festeggiare il compleanno di un amico<ref>{{cita news|autore=Katia Riccardi|titolo=Giulio Regeni, da Cambridge al Cairo: il ricercatore appassionato di Egitto|pubblicazione=Repubblica|url=http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/03/news/giulio_regeni_egitto_ricerche_scomparso-132630236/|data=2 marzo 2016|accesso=20 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160609094618/http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/03/news/giulio_regeni_egitto_ricerche_scomparso-132630236/|urlmorto=no}}</ref>. Durante i giorni della scomparsa, vennero lanciati su [[Twitter]] gli [[hashtag]] ''#whereisgiulio'' e ''#جوليو_ـفين'' (letteralmente: ''#doveègiulio'').
=== L'omicidio ===
Il 25 gennaio 2016 il ricercatore italiano inviò alle 19:41 un SMS alla fidanzata in [[Ucraina]], dicendo che stava uscendo<ref name=Stille/><ref>{{cita news|titolo=Chi ha ucciso Giulio Regeni?|pubblicazione=Il Post|data=6 ottobre 2016|url=http://www.ilpost.it/2016/10/06/chi-ha-ucciso-giulio-regeni/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161222223434/http://www.ilpost.it/2016/10/06/chi-ha-ucciso-giulio-regeni/|urlmorto=no}}</ref>. Poco dopo, la studentessa Noura Wahby, amica di Regeni conosciuta nel [[2014]] a [[Cambridge]], denunciò sul proprio profilo [[Facebook]] la scomparsa del ricercatore, il quale, qualche ora prima, doveva incontrare delle persone in [[piazza Tahrir]] per festeggiare il compleanno di un amico<ref>{{cita news|autore=Katia Riccardi|titolo=Giulio Regeni, da Cambridge al Cairo: il ricercatore appassionato di Egitto|pubblicazione=Repubblica|url=http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/03/news/giulio_regeni_egitto_ricerche_scomparso-132630236/|data=2 marzo 2016|accesso=20 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160609094618/http://www.repubblica.it/esteri/2016/02/03/news/giulio_regeni_egitto_ricerche_scomparso-132630236/|urlmorto=no}}</ref>. Durante i giorni della scomparsa, vennero lanciati su [[Twitter]] gli [[hashtag]] ''#whereisgiulio'' e ''#جوليو_ـفين'' (letteralmente: ''#doveègiulio'').
 
Il corpo nudo e atrocemente mutilato di Giulio Regeni fu trovato il 3 febbraio 2016<ref>https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/Non_solo_Regeni_Buio_sul_Nilo.html</ref> in un fosso lungo la strada del [[deserto]] Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo. La ministra [[Federica Guidi]], che in quel momento si trovava in Egitto in missione diplomatica con un gruppo di imprenditori, interruppe immediatamente la visita e rientrò in Italia<ref>{{cita web|titolo=Cordoglio del Ministro Gentiloni per scomparsa del connazionale Giulio Regeni|sito=Ministero degli Esteri|data=3 febbraio 2016|url=http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/cordoglio-del-ministro-gentiloni.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220121131/http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/cordoglio-del-ministro-gentiloni.html|urlmorto=no}}</ref>.