Inno al Re: differenze tra le versioni

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L''''Inno al Re''' è un componimento di elogio al Re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando di Borbone]]. Scritto e musicato su commissione del Re nel [[1787]] e poi adottato {{sf|nel [[1816]]}} come [[inno nazionale]] del [[Regno delle Due Sicilie]],<ref name="Petronio ANSA" /><ref>{{cita libro|autore=Tarquinio Maiorino|autore2=[[Giuseppe Marchetti Tricamo]]|autore3=Piero Giordana|titolo=Fratelli d'Italia: la vera storia dell'inno di Mameli|anno=2001|editore=Mondadori|città=Milano|p=24|isbn=88-04-49985-0|citazione=La Penisola era di nuovo frammentata in staterelli, fra cui solo il Regno di Sardegna con capitale a Torino, lo Stato della Chiesa che andava dalla Romagna a Terracina e il Regno delle Due Sicilie, retto a Napoli dai Borbone, avevano un ragionevole respiro territoriale. In questi diversi luoghi della Penisola, capitando a una cerimonia pubblica, si sarebbe visto che le bande musicali adoperavano ovviamente spartiti diversi. In particolare nel Regno sabaudo si andava avanti con una militaresca ''Marcia sarda'' (a cui subentrò nel 1831 la ''Marcia reale'' scritta da Giuseppe Gabetti), mentre lo Stato borbonico usava un inno nazionale delle Due Sicilie che recava la firma di un musicista illustre, Giovanni Paisiello.}}</ref> viene generalmente attribuito a [[Giovanni Paisiello]].<ref>{{Cita web|url=https://imslp.org/wiki/Inno_del_Re_di_Napoli_(Paisiello,_Giovanni)|titolo=Inno del Re di Napoli (Paisiello, Giovanni) - IMSLP|sito=imslp.org|accesso=2023-06-05}}</ref><ref>{{cita| Paolo Petronio|p. 90}}</ref>
 
Non si sa con certezza quale fosse il testo esatto (che nel tempo subì diverse modifiche), ma venne ritrovata una [[partitura]] che conteneva anche il testo dell'inno, datata tra il [[1835]] e il [[1840]].
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La partitura prevede l'esecuzione con due parti di canto: soprano e basso, mentre gli strumenti utilizzati sono: [[Flauto traverso|flauti]], [[Clarinetto|clarinetti in do]], [[Oboe|oboi]], [[Corno (strumento musicale)|corni in fa]], [[Tromba|trombe in do]], [[fagotto]] e [[Serpentone (strumento musicale)|serpentone]].
 
Paolo Petronio, musicologo triestino, sostiene nel suo saggio "Gli inni nazionali del mondo"<ref>{{cita| Paolo Petronio |pp. 89-91}}</ref> sia il quarto inno composto al mondo<ref name="Petronio ANSA">https://www.ansa.it/campania/notizie/2020/10/08/petizione-non-toccate-l-inno-di-paisiello_f77fdc3b-859b-4331-a6c7-21141c3d50e1.html</ref>, dopo [[God Save The Queen|quello del Regno Unito]], della [[Marcha Real|Spagna]] e della [[Der er et yndigt land|Danimarca]].
 
== Testo ==