Francesco Bacone: differenze tra le versioni

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Nacque il 22 gennaio 1561, nella [[York House]]<ref>La York House è un'ala storica di [[St James's Palace]]</ref> di [[Londra]], la residenza di suo padre, sir [[Nicholas Bacon]], che nei primi vent'anni del regno d'[[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I Tudor]], aveva tenuto il [[Guardasigilli|Gran Sigillo]]. Sua madre era Lady [[Anne Bacon|Anne Cooke]], donna di grande cultura e [[poliglotta]], cognata di [[William Cecil, I barone Burghley|Lord Burghley]], che fu [[Lord gran tesoriere|Lord Tesoriere]] della Regina Elisabetta, e uno degli uomini più potenti d'Inghilterra.
 
Nel [[1573]] a 12 anni iniziò a frequentare il [[Trinity College (Cambridge)|Trinity College]] dell'[[Università di Cambridge]], ma dopo tre anni se ne allontanò generando un'accesa ostilità verso il culto di [[Aristotele]] volendo allontanare la filosofia dalla disputa [[scolastica (filosofia)|scolastica]] per portarla su campi più pratici per illuminare ed accrescere l'umana felicità<ref>[[Will Durant]], ''Gli eroi del pensiero'', a cura di Ettore e Mara Fabietti, ed. Sugar Editore, 1964</ref><ref>Agli inizi del seicento Francesco Bacone paragonò Aristotele un despota Ottomano che fece uccidere i suoi familiari temendo che gli fossero rivali, e sottolineò l'importanza di raccogliere i pochi resti pervenuti degli altri filosofi che che furono capaci di gettare uno sguardo più penetrante sulla [[physis|natura]]. Cfr. {{cita web|url=https://ilmanifesto.it/presocratici-i-maestri-di-verita-riletti-con-burkert|titolo=Presocratici: i maestri di verità riletti con Burkert|autore=[[Giuseppe Cambiano]]}}</ref>. Francis Bacon entrò nel giugno del [[1576]] nel [[Gray's Inn]] di Londra una delle scuole dove si formavano i giureconsulti e gli avvocati.
 
Tre mesi più tardi partiva per la Francia al seguito di sir Amias Paulet nuovo ambasciatore alla corte di [[Enrico III di Francia|Enrico III]]: della Francia ebbe un'impressione negativa della quale resterà traccia nelle ''Note sul presente stato della cristianità'' (''Notes on Present State of Christendom'') composte nel [[1582]]. Nelle ''Note'' dice che il re gli pare un uomo dagli sregolati piaceri, dedito alle danze, ai festini, alle cortigiane, la Francia un paese profondamente corrotto, male amministrato, povero e prossimo alla rovina.