Francisco Solano López (politico): differenze tra le versioni

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Dopo varie sconfitte, si ritirò con i resti dell'esercito sul Cerro Corá, nel Nord del Paese, e lì fu ucciso in uno scontro con i brasiliani (1º marzo [[1870]]). A guerra finita, l'economia del Paraguay era distrutta e la popolazione (secondo alcune stime compresa tra 420000 e 450000 persone prima della guerra) si era ridotta a 150000-160000 individui.<ref>Thomas L. Whigham, Barbara Potthast, ''The Paraguayan Rosetta Stone: New Insights into the Demographics of the Paraguayan War, 1864-1870'', Latin American Research Review, Vol. 34, No. 1 (1999), pp. 174-186</ref><ref>Thomas Whigham, Barbara Potthast, ''Refining the Numbers: A Response to Reber and Kleinpenning'', Latin American Research Review, Vol. 37, No. 3 (2002), pp. 143-148</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
Nel suo romanzo dal titolo "Il Tesoro del Presidente del Paragay" (1894), [[Emilio Salgari]] elaborò una visione positiva di Solano López, facendo agire e con successo Diego e Cardoso, eroi di questo romanzo, in difesa degli interessi di López come dell'intero popolo paraguayano in guerra.
 
Lo scrittore [[Eduardo Galeano]] nel suo noto libro "[[Le vene aperte dell'America Latina]]", ha interpetato in chiave anti-imperialistica la figura di Solano López e la guerra della triplice allenza.
 
== Onorificenze ==