Partito Socialista Italiano: differenze tra le versioni

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Invece di proseguire queste positive esperienze riformiste, il Congresso di Ancona del 1914 in nome dell'intransigenza bocciò l'ipotesi di alleanze con le altre forze popolari, come i repubblicani e i popolari, per le [[Elezioni amministrative italiane del 1914|elezioni amministrative del giugno 1914]] e sancì l'incompatibilità tra l'iscrizione al partito e l'appartenenza alla [[massoneria]], il che porta a un grave indebolimento del PSI, con l'espulsione di molti quadri e dirigenti storici del partito, appartenenti per lo più all'ala riformista.
 
Nella polemica per l'intransigenza ideologica e contro la massoneria si distinse il battagliero direttore dell{{'}}''[[Avanti!]]'' [[Benito Mussolini]], insediato l'anno prima alla direzione del quotidiano socialista dopo l'estromissione del riformista [[Claudio Treves]]. Gli tenne testa un giovane delegato del [[Polesine]], [[Giacomo Matteotti]], quasi anticipando quella contrapposizione che dieci anni dopo avrebbe condotto all'[[Assassinio di Giacomo Matteotti|assassinio di Matteotti]] con l'avallo del capo politico del [[fascismo]]. Il congresso approvò con quasi i tre quarti dei voti l'ordine del giorno Zibordi-Mussolini che sancì l'immediata incompatibilità tra socialismo e massoneria.<ref>{{Cita libro|titolo=Luce sul Grande Oriente. Due secoli di massoneria in Italia|autore=Massimo Della Campa|editore=Sperling & Kupfer|città=Milano|anno=2005|pp=62-63}}</ref>
 
Il Congresso avallò a grande maggioranza le scelte massimaliste, riconfermando segretario [[Costantino Lazzari]]. Mussolini colse un grande successo personale con una mozione di plauso per i ottimi risultati di diffusione e di vendite dell{{'}}''Avanti!'', tributatagli personalmente dai congressisti.<ref>cfr. [http://www.avantionline.it/2014/04/ancona-1914-la-sconfitta-del-riformismo-italiano/#.V12VYtex16A Alfonso Maria Capriolo, ''Ancona 1914: la sconfitta del riformismo italiano'', in ''Avanti! online'', 25 aprile 2014] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160919171305/http://www.avantionline.it/2014/04/ancona-1914-la-sconfitta-del-riformismo-italiano/#.V12VYtex16A |data=19 settembre 2016 }}</ref> Infatti nel breve periodo di direzione Mussolini l{{'}}''Avanti!'' era salito da {{formatnum:30000}}–{{formatnum:45000}} copie nel 1913 a {{formatnum:60000}}–{{formatnum:75000}} copie nei primi mesi del 1914.<ref>Cfr. [[Valerio Castronovo]] ''et alii'', ''La stampa italiana nell'età liberale'', Laterza, 1979, p. 212. Vd. anche [[Renzo De Felice]], ''Mussolini il rivoluzionario, 1883-1920'', Collana Biblioteca di cultura storica, Einaudi, Torino, 1965, pag. 188.</ref>