Storia dell'automobile: differenze tra le versioni

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Fu un'occasione presa al volo dalle dittature [[fascismi nel mondo|fasciste]], che vedevano lo sviluppo di beni di consumo come fattore di piena occupazione e stabilità della base. Si diede così inizio una prima diffusione di autovetture in [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] o in [[Germania nazista|Germania]]. Il [[1936]] fu infatti l'anno di nascita di modelli come la [[Fiat Topolino#La 500 .22Topolino.22|Fiat Topolino]] e la [[Volkswagen Maggiolino]]. Enorme fu lo sforzo intrapreso da [[Hitler]] per dotare negli [[anni 1930]] il [[terzo Reich]] di una vera e propria rete autostradale: secondo il Führer l'auto era infatti un modo di far conoscere il territorio del Reich alla popolazione tedesca, più che un mezzo di trasporto urbano. L'auto doveva costare meno di 10.000 [[Marco tedesco|marchi]].<ref name="ariannaeditrice"/>
 
Dopo la guerra, lo sviluppo industriale consentì innovazioni sempre diverse e più raffinate: glii [[pneumatico|pneumatici]] radiali fecero la loro comparsa sul mercato nel [[1948]]; tre anni più tardi, era la volta del [[Iniezione (motore)|motore ad iniezione]].
Il secondo dopoguerra fu per molti paesi europei come l'Italia un momento assai importante. Il parziale smantellamento dell'industria di guerra e il [[Miracolo economico italiano|boom economico]] favorirono la diffusione massiccia di questo mezzo di locomozione.
 
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La== Sviluppi recentiLa tendenza dei modelli odierni non è affatto contraria alla diversificazione del carburante. Il bisogno di un sistema alternativo alla benzina si fece notare ad esempio durante la [[Crisi energetica (1973)|crisi del petrolio]], nel [[1973]]. Il sistema diesel continuò quindi ad affermarsi accanto a quello a benzina, mentre in tempi successivi anche l'automobile elettrica, quella ad alcool e quella a gas ([[Gas di petrolio liquefatti|GPL]]) tornarono ad essere sviluppate. Sarebbe emersa tra l'altro l'[[Veicolo ibrido|auto ibrida]], ovvero alimentata sia da benzina che dal gas o dall'energia elettrica. ==
== Sviluppi recenti ==
La tendenza dei modelli odierni non è affatto contraria alla diversificazione del carburante. Il bisogno di un sistema alternativo alla benzina si fece notare ad esempio durante la [[Crisi energetica (1973)|crisi del petrolio]], nel [[1973]]. Il sistema diesel continuò quindi ad affermarsi accanto a quello a benzina, mentre in tempi successivi anche l'automobile elettrica, quella ad alcool e quella a gas ([[Gas di petrolio liquefatti|GPL]]) tornarono ad essere sviluppate. Sarebbe emersa tra l'altro l'[[Veicolo ibrido|auto ibrida]], ovvero alimentata sia da benzina che dal gas o dall'energia elettrica.
 
Nel clima sociale, ambientale ed economico stabilitosi alla fine del [[XX secolo]], acquisiscono un ruolo di sempre maggiore importanza i concetti di [[mobilità sostenibile]] e di [[energia rinnovabile]] puntando verso combustibili come l'idrogeno o addirittura su [[Impianto fotovoltaico|sistemi fotovoltaici]] da applicare alle auto. Ad esempio, il [[Brasile]] è un paese che in virtù delle proprie risorse utilizza largamente il [[bioetanolo]] per autovetture con il [[motore Flex]]. Infatti, in questo paese la [[Raffineria di petrolio|raffinazione]] di [[canna da zucchero]] è una delle fonti di energia più importanti. D'altro canto, l'utilizzo di terreni agricoli per la produzione di carburante è stato criticato per il fatto di contribuire al [[disboscamento]] e alla lievitazione dei prezzi degli alimentari.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/ambiente/biocarburante-crimine/biocarburante-crimine/biocarburante-crimine.html La repubblica]</ref>