Istituto per le Opere di Religione: differenze tra le versioni

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→‎Punti istituzionali cruciali: inseriti riferimenti a ruolo di Papa Pio XI, fine statuto promulgato da Papa Giovanni Paolo II e inserimento di alcuni collegamenti
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== Struttura e finalità ==
Secondo quanto stabilisce il suo Statutostatuto, modificato nel 2023<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/03/07/0183/00394.html|titolo=Statuto dell'Istituto per le Opere di Religione|sito=press.vatican.va|accesso=2024-03-22}}</ref>, l'Istituto ha lo scopo di ''provvedere alla custodia e all'amministrazione dei beni mobili e immobili ad esso trasferiti o affidati da persone fisiche o giuridiche e destinati a opere di religione e carità.<br/>''
''L'Istituto pertanto accetta beni con la destinazione, almeno parziale e futura, di cui al precedente comma, secondo le modalità legittimamente stabilite.'' L’Istituto, in conformità al diritto canonico o vaticano, accetta depositi di beni da parte di Enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. (''Statuto 2023, art. II'').
 
Ha una sola sede, collocata nel torrione Niccolò V costruito nel [[1453]] addossato al [[Palazzo Apostolico|Palazzo "Sisto V"]], residenza del pontefice all'interno dello [[Stato della Città del Vaticano]].<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/sp_ss_scv/informazione_generale/sp_ss_scv_info-generale_it.html |titolo=SANTA SEDE STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO|editore=Sala stampa della Santa Sede|data=15 settembre 2006|accesso=23 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070111021731/http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/sp_ss_scv/informazione_generale/sp_ss_scv_info-generale_it.html|urlmorto=no}}</ref>
 
L'istituto è gestito da professionisti bancari e guidato da un Presidentepresidente, non necessariamente un consacrato o un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di cinquesei [[Cardinale|cardinali]], nominati dal Papa e in carica per un quinquennio, e al Papa (o al [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|cardinale camerlengo]] durante un periodo di [[sede vacante]]). Al 31 dicembre 2022 lo IOR constava di 117 dipendenti di ruolo.
 
Fino al 2013 il [[Bilancio d'esercizio|bilancio]] e tutti i movimenti fatti dall'Istituto sono stati noti solo ed esclusivamente al Papa, al collegio dei cardinali che lo gestiscono, al Prelato dell'Istituto, al Consiglio di Sovrintendenzasovrintendenza, alla Direzione generale ed ai revisori dei conti<ref name="Chirografo-1990">{{Cita web|url=http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/letters/1990/documents/hf_jp-ii_let_19900301_ist-opere-religione.html |titolo=Chirografo di Giovanni Paolo II con il quale viene data nuova configurazione all'«Istituto per le opere di religione»|editore=Libreria Editrice Vaticana |data=1º marzo 1990|accesso=23 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100211233003/http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/1990/documents/hf_jp-ii_let_19900301_ist-opere-religione_it.html|urlmorto=no}}</ref>. ll bilancio dello IOR è stato pubblicato per la prima volta il 1º ottobre [[2013]] sul sito dell'Istituto<ref name="autogenerato4">{{Cita news|autore=|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-01/bilancio-2012-utile-netto-081252.shtml?uuid=Ab77gAhI|titolo=Per la prima volta lo Ior pubblica il bilancio: utile netto quadruplicato nel 2012. Nel 2013 spese straordinarie per processo riforma|pubblicazione=Il Sole 24 ore|giorno=1|mese=ottobre|anno=2013|accesso=2 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131012162259/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-01/bilancio-2012-utile-netto-081252.shtml?uuid=Ab77gAhI|urlmorto=no}}</ref>.
 
Secondo il bilancio 2022 <ref name="Rapporto-2019">https://www.ior.va/content/ior/it/media/rapporti-annuali/rapporto-annuale-2022.html</ref><ref>http://www.ior.va/content/dam/ior/documenti/ComunicatiStampaNotizie/2020/italiano/Comunicato%20Stampa%20Bilancio%202019%20-%20ITA%20%20v.FINALE.pdf</ref>, lo IOR possiede un [[patrimonio]] di 578,5 milioni di euro, con un [[Profitto|utile netto]] di 29,6 milioni di euro. L'accesso ai servizi dell'Istituto è riservato a persone fisiche e giuridiche legate alla Chiesa Cattolica in conformità al diritto canonico o vaticano.
 
Il [[ISO 9362|codice SWIFT]] dello IOR è <code>IOPRVAVX</code>:
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Così, fra il 1929 e l'inizio della [[seconda guerra mondiale]], Nogara riuscì ad investire i capitali vaticani in numerosi segmenti dell'[[economia italiana]], specialmente nell'energia elettrica, nelle comunicazioni telefoniche, nel credito bancario, nelle ferrovie locali, nella produzione di macchine agricole, nel cemento, nell'acqua e nelle fibre tessili sintetiche. Fra le società controllate spiccavano l'[[Italgas]] e, nel settore tessile, la Società Italiana della Viscosa, La [[Supertessile]], la Società Meridionale Industrie Tessili e La Cisaraion, unite poi nella [[holding]] CISA-Viscosa, poi assorbita nella [[SNIA|SNIA Viscosa]].
 
La dirigenza di Nogara permise anche forti partecipazioni nell'[[Istituto di Credito Fondiario]], nelle [[Assicurazioni Generali]], nella [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali]], nell'[[Istituto Romano di Beni Stabili]] (una compagnia immobiliare), nella Società Elettrica ed Elettrochimica del Caffaro, nella CONDOR Società per l'industria petrolifera e chimica, nella Società Mineraria e Metallurgica Pertusola, nella [[Società Adriatica di Elettricità]] e nelle [[Cartiere Burgo]]. Per quanto riguarda il settore bancario, il controllo dei capitali vaticani si estese al [[Banco di Roma]], il [[Banco di Santo Spirito]] e la [[Cassa di Risparmio di Roma]]<ref name=pinotti>{{Cita web|url=http://www.disinformazione.it/ior.htm|titolo=Poteri Forti - IOR, una lunga storia |autore=Ferrucci Pinotti|sito=disinformazione.it|editore=BUR|data=2005|accesso=23 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080409103709/http://www.disinformazione.it/ior.htm |urlmorto=no}}</ref>. Nello stesso periodo [[Papa Pio XI]] approva lo Statuto della Commissione che diventa la “Commissione Prelatizia Amministratrice delle Opere di Religione”.
 
All'arrivo della crisi degli anni '30, Nogara riuscì a vendere all'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale|IRI]] gli interessi mobiliari del Banco di Roma, del Banco di Santo Spirito e del Credito sardo a prezzi di mercato, nonostante il loro deprezzamento pressoché totale, con un guadagno di circa 630 milioni di dollari.
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=== L'Istituto per le Opere di Religione ===
Il 27 giugno [[1942]] [[papa Pio XII]] fonda con [[chirografo]] l'”Istituto per le Opere di Religione” (IOR) con personalità giuridica propria assorbendo l'”Amministrazione per le Opere di Religione”<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-34-1942-ocr.pdf|titolo=Chirographus in civitate vaticana institutum caritatis religionisque operibus tutandis conditur|autore=Papa Pio XII|editore=Acta Apostolicae Sedis|lingua=la|volume=XXXIV - 1942|pp=217-219}}</ref>.
 
Il 31 dicembre [[1942]] il ministro delle Finanze del governo italiano [[Paolo Thaon di Revel (1888-1973)|Paolo Thaon di Revel]] emise una circolare che prevedeva l'esenzione dello IOR dal pagamento delle imposte sui [[dividendi]]<ref name=pinotti/>.
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==== Punti istituzionali cruciali ====
Il 1º marzo 1990, Papa Giovanni Paolo II ha approvato con Chirografo lol'attuale Statuto dell'Istituto, che insieme con le norme collegate stabilisce lo scopo e la corporate governance dello IOR. Da allora, e fino al 7 agosto 2019, la struttura dello IOR è composta di cinque elementi: La Commissione Cardinalizia di Vigilanza, il Prelato, il Consiglio di Sovrintendenza, la Direzione e il Collegio dei Revisori.<ref name="Chirografo-1990" />
 
A seguito di diverse vicende giudiziarie riguardanti infrazioni della normativa antiriciclaggio compiute dallo IOR, il 30 dicembre [[2010]] il Vaticano si è impegnato a dare piena applicazione alla convenzione monetaria firmata con l'[[Unione europea]] il 17 dicembre [[2009]], introducendo leggi volte alla lotta al riciclaggio, che sono entrate in vigore il 1º aprile [[2011]]<ref name="reuters">{{Cita news|autore=|url=http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE6BT08S20101230|titolo=Vaticano emana nuove norme antiriciclaggio|pubblicazione=Reuters Italia|accesso=5 gennaio 2010|giorno=30|mese=dicembre|anno=2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004235053/http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE6BT08S20101230}}</ref>. In continuità con tali impegni, Promontory Financial Group, una società americana, nel luglio 2013 è stata incaricata di certificare il pieno rispetto degli standard internazionali anti-riciclaggio<ref>{{Cita web|url=http://www.lettera43.it/economia/finanza/ior-il-controllo-di-promontory-financial-group-sul-vaticano_43675111609.htm|titolo=Ior, il controllo di Promontory financial group sul Vaticano|sito=lettera43.it|data=21 ottobre 2013|accesso=17 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160701062905/http://www.lettera43.it/economia/finanza/ior-il-controllo-di-promontory-financial-group-sul-vaticano_43675111609.htm|urlmorto=sì}}</ref>.