Paradosso di Fermi: differenze tra le versioni

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La soluzione più semplice è che la probabilità che la [[vita]] si [[evoluzione|evolva]] spontaneamente nell'Universo fino a produrre una civiltà evoluta sia estremamente bassa.
 
Molti sono gli elementi contemporaneamente necessari perché la vita come la intendiamo, basata sul [[carbonio]], possa evolversi su un pianeta però e paradossale se un unico pianeta siamo fatti di [[particella|particelle]] e [[molecola|molecole]] fondamentali e non di solo carbonio. Fattori astronomici, come la posizione all'interno della [[galassia]], l'[[orbita]] percorsa dal [[pianeta]] intorno alla sua [[stella]] centrale e la [[Classificazione stellare|tipologia di quest'ultima]], la sua [[ellitticità]] e l'inclinazione dell'orbita, nonché la presenza di [[satellite naturale|satelliti naturali]] dalle caratteristiche della [[Luna]], sono i fattori determinanti alla predisposizione alla vita. Soprattutto, in presenza di condizioni ambientali favorevoli, i componenti genetici della vita, a partire dalle molecole complesse di DNA con capacità di autoreplicazione, sono entità chimiche di elevatissima complessità, per lo sviluppo delle quali non si hanno allo stato attuale modelli provati e verificabili. Inoltre, la nascita della vita nella forma conosciuta, lo sviluppo di forme di vita [[intelligenza|intelligente]] e quindi di civiltà richiede che si verifichino molte altre coincidenze. Gli studi sul nostro [[Sistema solare]] sembrano confermare l'eccezionalità della vita sulla [[Terra]]<ref>Brownlee, Donald. Ward, Peter D. "Rare Earth". Copernicus. 2000</ref> ([[ipotesi della rarità della Terra]]).
 
Questa tesi può essere contestata sostenendo che la vita non debba necessariamente essere come la si osserva sulla Terra, ma possa evolversi in condizioni differenti, e che [[Biochimiche ipotetiche|non debba necessariamente basarsi sul carbonio]]<ref>William Bains, ''Many Chemistries Could Be Used to Build Living Systems'', Astrobiology. June 2004, 4(2): 137-167. doi:10.1089/153110704323175124.</ref>. Tuttavia si tratta di una argomentazione completamente speculativa perché di fatto al momento l'unico tipo di vita osservata e sperimentabile è quella presente sulla Terra e basata sulla chimica del carbonio. Inoltre molta dell'incertezza deriva dal fatto che i meccanismi che portano alla nascita della vita sono ignoti e quindi è molto difficile, o impossibile, stimarnestimarle la [[probabilità]]. Tuttavia l'occorrenza della vita è ritenuta un evento poco probabile anche da parte di alcuni sostenitori dell'esistenza di civiltà aliene. Per scavalcare il problema hanno formulato l'ipotesi della [[panspermia]], o il [[problema dei due corpi]] cioè la vita può diffondersi facilmente attraverso l'Universo o addirittura, nella forma sostenuta da [[Francis Crick]], può essere deliberatamente diffusa da civiltà evolute. Quest'ipotesi non risolve il problema ma lo sposta su qualche altro mondo, per il quale si può fare la stessa obiezione di estrema improbabilità.
 
=== Le civiltà evolute hanno breve durata ===