Historia ecclesiastica gentis Anglorum: differenze tra le versioni

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Nel quinto e ultimo libro, Beda racconta delle operazioni di evangelizzazione dei popoli germanici al di fuori della Britannia a partire dall’ultimo quarto del VII secolo, ad opera di predicatori anglosassoni. Nella fattispecie, l’autore racconta delle opere di conversione dei [[Pitti (popolo)|Pitti]], nell’odierna Scozia, e delle popolazioni germaniche continentali di [[Frisia (provincia)|Frisia]], l’odierna Olanda, e di [[Sassonia]]. Il quinto libro, dunque, dimostra che nell’epoca di poco precedente e contemporanea a Beda, la Chiesa anglosassone si trovava in una situazione ormai così ampiamente consolidata, tanto da indurla a proseguire opere di evangelizzazione nel nord dell’Europa continentale. Importante infine menzionare, a proposito del quinto libro, la nota autobiografica che Beda il Venerabile dà di se stesso.
 
Di seguito, '''un breve schema riepilogativo dei contenuti''' ''dell’Historia ecclesiastica gentis Anglorum'', tratta dall’introduzione di Lapidge alla sua edizione critica<ref name=":0" />:
 
'''Libro 1'''. Storia della Britannia romana e antefatti dell’insediamento anglosassone, fino alla missione inviata da [[Papa Gregorio I|Gregorio]], con la conversione del re Aethelberht e l’introduzione del cristianesimo a Canterbury e nel Kent.