Giovanni Jacono: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Giovanni Jacono (nato Iacono) nacque in via Leggio n 10<ref>{{Cita web|url=http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Ragusa/Stato+civile+italiano/Ragusa/Nati/1873/13/007850123_00289.jpg.html|titolo=Atto di Nascita}}</ref> da una semplice famiglia di cattolici praticanti, il padre Gaudenzio Iacono (30.8.1837) era falegname mentre la madre Salvadora Arena (6.5.1849) era filandiera<ref>{{Cita web|url=https://www.familysearch.org/tree/person/details/L66H-F4M|titolo=Albero Genealogico Giovanni Iacono}}</ref> (sposati 2.2.1863), venne battezzato lo stesso giorno di nascita nella [[Cattedrale di San Giovanni Battista (Ragusa)|chiesa di San Giovanni]], oggi cattedrale di [[Ragusa]]. Dopo le scuole primarie e la scuola superiore venne assunto come muratore, ma grazie all'aiuto del suo vecchio maestro di scuola elementare fece domanda di sussidio al comune, e con questo si iscrisse alla scuola tecnica di Ragusa.
 
Dopo il diploma di maturità, dovette arruolarsi nell'esercito. Terminato il servizio militare, chiese all'arcivescovo di [[Catania]], il cardinale [[Giuseppe Francica-Nava de Bondifè]], di essere accolto nel seminario, e l'arcivescovo acconsentì a patto che dormisse dietro il portone come portinaio notturno, disfacendo ogni giorno il suo letto.