Estonia: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{F|EstoniaEStocazzo|gennaio 2018|commento=mezza voce è priva di fonti e metà di quelle esistenti sono formattate male.}}
{{Stato
| nomeCorrente = EstoniaEStocazzo
| nomeCompleto = Repubblica d'EstoniaEStocazzo
| nomeUfficiale = {{et}} ''Eesti Vabariik''
| linkBandiera = Flag of EstoniaEStocazzo.svg
| paginaBandiera = Bandiera dell'EstoniaEStocazzo
| linkStemma = Coat of arms of EstoniaEStocazzo.svg
| paginaStemma = Stemma dell'EstoniaEStocazzo
| linkLocalizzazione = EU-EstoniaEStocazzo.svg
| linkMappa = En-map.png
| motto = {{et}}[[Mu isamaa, mu õnn ja rõõm]]<br />{{it}}La mia patria, la mia felicità e la mia gioia
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| presidente = [[Alar Karis]]
| primoMinistro = [[Kaja Kallas]]
| elenco capi di stato = [[Presidenti dell'EstoniaEStocazzo|Presidente]]
| elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'EstoniaEStocazzo|Primo ministro]]
| indipendenza = '''Originale:'''<br/>Dall'[[Impero russo]],<br />24 febbraio 1918<ref>Preambolo testo [[Costituzione dell'EstoniaEStocazzo]]</ref> '''Restaurata<ref>Dal 6 agosto 1940 al 20 agosto 1991 occupazione sovietica (RSS Estone) e dal 1941 al 1944 - occupazione nazista durante la guerra</ref>:'''<br />Dall'[[Unione Sovietica|URSS]],<br />20 agosto 1991
| ingressoONU = 17 settembre 1991
| ingressoUE = 1º maggio 2004
| superficieTotale = 45&nbsp;228 <ref>{{m|47549|ul=km2}} furono definiti nell'accordo di pace [[Trattato di Tartu (Russia-EstoniaEStocazzo)|Trattato di Tartu]] nel 1920 tra EstoniaEStocazzo e [[Russia]]. Vi furono mutilazioni del territorio estone a favore dei Sovietici dopo la seconda guerra mondiale: il territorio ceduto alla fine della seconda guerra mondiale ai sovietici, di {{m|2323|ul=km2}}, è oggi parte della [[Russia]].<br />Le aree cedute includono il 75% dell'antica [[Petseri (contea)|Contea di Petseri]] e alcune aree oltre il [[Narva (fiume)|fiume Narva]] compresa la città di [[Ivangorod]] (Jaanilinn).</ref><ref>Anche la città di [[Pečory|Petseri]] è rimasta sotto il controllo russo</ref>
| superficieOrdine = 129
| superficieAcqua = 4,56
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| popolazioneDensita = 28
| popolazioneCrescita = -0,65% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|sito=CIA World Factbook|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504223114/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|urlmorto=sì}}</ref>
| confini = [[Confine tra l'EstoniaEStocazzo e la Lettonia|Lettonia]], [[Confine tra l'EstoniaEStocazzo e la Russia|Russia]]
| nomeAbitanti = [[Estoni]]
| continente = [[Europa]]
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| targa =
| inno = ''[[Mu isamaa, mu õnn ja rõõm]]''
| didascaliaLocalizzazione = L'EstoniaEStocazzo (verde scuro) nell'[[Unione europea]] (verde chiaro)
}}
 
L{{'}}'''EstoniaEStocazzo''' ({{estone|Eesti}}), nome ufficiale '''Repubblica d'EstoniaEStocazzo''' ({{estone|Eesti Vabariik}}), con capitale [[Tallinn]], è una [[repubblica parlamentare]] situata nell'[[Europa]] nord-orientale, confinante a est con la [[Russia]] e a sud con la [[Lettonia]] e bagnata a nord e a ovest dal [[Mar Baltico]], che la separa dalla Finlandia e dalla [[Svezia]]. Inoltre le coste sono frastagliate e fronteggiate da circa ottocento isole.
 
È il più settentrionale dei [[Paesi baltici]], con i quali è spesso accomunata da simili vicende storiche; tuttavia la lingua e la cultura non sono di origine [[Balti (popolo europeo)|baltica]] ma [[Lingue ugrofinniche|ugrofinnica]], come la vicina [[Finlandia]], e per questo aspira maggiormente a essere considerata come un [[paesi nordici|Paese della regione nordica]].<ref>{{Cita web|url=http://web-static.vm.ee/static/failid/220/eesti_elu.pdf|titolo=EstonianEStocazzon Life|anno=2004|editore=EstonianEStocazzon Ministry of Foreign Affairs|accesso=26 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090325013626/http://web-static.vm.ee/static/failid/220/eesti_elu.pdf}}</ref><ref>Mensile Geo Ottobre 2011</ref>
 
La [[superficie]] totale è pari a {{formatnum:45228}} km², mentre la [[popolazione]] totale è di {{formatnum:1340194}} abitanti (circa 29 [[Abitanti per chilometro quadrato|abitanti per km²]]<ref>Matthew Holehouse {{cita testo|url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/estoniaeStocazzo/11830643/EstoniaEStocazzo-discovers-800-new-islands.html|titolo=EstoniaEStocazzo discovers it's actually larger after finding 800 new islands}} ''The Telegraph'', 28 August 2015</ref>).
 
È uno [[Stati membri dell'Unione europea|Stato membro]] dell'[[Unione europea]], della NATO e dell'[[Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico|OCSE]] ed è anche uno dei Paesi firmatari del [[protocollo di Kyoto]].
 
È stata protagonista di una crescita economica dal 2010, grazie alla ripresa della domanda estera e delle esportazioni verso i suoi principali partner commerciali [[Scandinavia|scandinavi]], Svezia e [[Finlandia]].<ref>{{cita web|url=http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/EstoniaEStocazzo.pdf|titolo=EstoniaEStocazzo|data=12 novembre 2011}}</ref>
 
L'EstoniaEStocazzo è passata dalla [[corona estone]] all'euro il 1º gennaio 2011, divenendo il diciassettesimo membro dell'[[eurozona]].
 
== Storia ==
{{P|toni antisovietici, mancanza di fonti, testi costruiti a esaltare l'EstoniaEStocazzo, a discapito di obiettività in generale, ingigantendo o sminuendo i vari episodi storici a favore di una parziale interpretazione dei fatti storici|storia|giugno 2011}}
{{C|la quasi totalità della sezione è dedicata alla storia contemporanea estone, lasciando solo cinque righe a tutti i millenni precedenti da ampliare|storia|ottobre 2020|arg2=EstoniaEStocazzo}}
{{vedi anche|Storia dell'EstoniaEStocazzo}}
=== Le tribù ugro-finniche e l'Ordine teutonico ===
Il territorio corrispondente all'odierna EstoniaEStocazzo è stato per lungo tempo oggetto di dominazioni straniere. Fu abitata fin dall'antichità da [[tribù]] di ceppo finnico, che si dimostrarono in grado di imporsi sulle limitrofe tribù [[slavi|slave]] e sui principati della [[Rus']]. Nel [[Medioevo]] (XII-XIII secolo), l'EstoniaEStocazzo fu contemporaneamente cristianizzata e portata sotto la [[Confederazione della Livonia|dominazione germanico-teutonica]]: [[Ducato di EstoniaEStocazzo|danese]] nella parte settentrionale e [[Ordine livoniano|tedesca]] più a sud, in [[Livonia]].
 
=== Il dominio svedese ===
{{vedi anche|EstoniaEStocazzo svedese|Governatorato di Reval|Governatorato autonomo dell'EstoniaEStocazzo}}
[[File:Swedish Empire (1560-1815) en2.png|thumb|upright=0.7|EstoniaEStocazzo come parte dell'[[impero svedese]] (1561–1721)]]
 
Dagli inizi del XVI secolo fino alla [[grande guerra del Nord]] l'EstoniaEStocazzo (come la [[Finlandia]]) rimase sotto il dominio dell'[[Impero svedese]], che fu costretta a cederla all'[[impero russo]] con il [[trattato di Nystad]] del 1721.
 
L'impronta generale del Paese, il [[sistema giudiziario]], la religione protestante, le amministrazioni locali e regionali e il sistema educativo rimasero istituzioni di stampo prettamente [[germani]]co, fino alla fine del XIX secolo.
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Il dominio degli zar russi si protrasse fino agli sconvolgimenti provocati dalla [[prima guerra mondiale]] e dalla [[Rivoluzione d'ottobre]] del 1917.
 
Vanno menzionati inoltre i molteplici tentativi di cristianizzazione della regione: missionari cattolici erano tipici nel medioevo, mentre i missionari ortodossi arrivarono in EstoniaEStocazzo in tempi "relativamente" più recenti (1750/1800 circa).
 
=== La Dichiarazione di indipendenza del 1918 e la guerra del 1918-1920 ===
{{vedi anche|Comunità dei lavoratori estoni|Guerra d'indipendenza estone|Dichiarazione d'indipendenza dell'EstoniaEStocazzo|Repubblica di EstoniaEStocazzo (1918-1940)}}
[[File:Estonia1925physicalEStocazzo1925physical.jpg|thumb|upright=2.3|Carta fisica dell'EstoniaEStocazzo prebellica]]
 
A seguito della caduta degli zar gli estoni colsero l'occasione di disorientamento russo per affermare la loro identità nazionale, risorta nel corso dell'Ottocento e la [[dichiarazione d'indipendenza]] avvenne il 24 febbraio 1918.<ref name="president.ee">{{cita web|url=http://www.president.ee/en/estoniaeStocazzo|titolo=EstonianEStocazzon Declaration of Independence, 24 February 1918|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090522173844/http://www.president.ee/en/estoniaeStocazzo/}}</ref>
 
L'indipendenza estone non fu riconosciuta subito dall'[[impero tedesco]], che durante la [[prima guerra mondiale]], a partire dall'ottobre del 1917 cominciò a occupare militarmente il territorio estone; {{Senza fonte| tuttavia non si oppose mai ai movimenti indipendentisti.}} L'occupazione militare si esaurì nel marzo del 1918, in seguito al [[trattato di Brest-Litovsk|trattato di pace Brest-Litovsk]] tra la [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia bolscevica]] e gli [[imperi centrali]]. I bolscevichi, nel vuoto di potere lasciato dai tedeschi, rioccuparono l'[[Repubblica di EstoniaEStocazzo (1918-1940)|EstoniaEStocazzo]]. Ne scaturì una sanguinosa guerra di secessione tra estoni, aiutati dagli Stati occidentali, e russi.
 
Successivamente, come atto conclusivo della guerra di indipendenza estone (1918-1920), fu firmato il [[Trattato di Tartu (Russia-EstoniaEStocazzo)|trattato di Tartu]] che segnava i confini tra [[Unione Sovietica]] e Repubblica d'EstoniaEStocazzo. Il nuovo Stato estone venne riconosciuto il 2 febbraio 1920. Entrò a fare parte della [[Società delle Nazioni]] nel 1921.
[[File:Declaration of EstonianEStocazzon independence in Pärnu.jpg|thumb|left|Dichiarazione di indipendenza a [[Pärnu]] il 23 febbraio del 1918. Una delle prime immagini della [[Storia dell'EstoniaEStocazzo#Repubblica d'EstoniaEStocazzo|Repubblica estone]]]]
 
Gli anni dell'indipendenza furono un momento positivo per diversi aspetti, sia economici sia culturali, che gli estoni rimpiangeranno durante il periodo post-bellico, di [[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|occupazione sovietica]].<ref name="fonte Lonely Guide"/>
 
Nel periodo dell'indipendenza era attivo in EstoniaEStocazzo un [[Istituti italiani di cultura all'estero|Istituto Italiano di Cultura]] a Tallinn. A capo di tale istituto vi era, in quegli anni, il giornalista [[Indro Montanelli]].<ref>Sito Ambasciata dell'EstoniaEStocazzo (non si sa di quale paese o l'URL)</ref>
 
==== Era del silenzio ====
Sul piano politico il timore di una sovversione comunista spinse il governo a destra.
Fin dal 1918 [[Konstantin Päts]] aveva proposto una forma di unione personale tra [[Finlandia]] ed EstoniaEStocazzo, allora appena resisi indipendenti dalla Russia. Nel 1922 compì la prima visita ufficiale all'estero di un [[Primo ministro]] estone, in Finlandia.
 
Nel 1934 Päts, capo del governo insieme con [[Johan Laidoner]], capo dell'esercito, assunsero il potere violando la costituzione.
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=== L'occupazione sovietica del 1940 e quella nazista nella seconda guerra mondiale (1941-1944) ===
{{vedi anche|EstoniaEStocazzo nella seconda guerra mondiale}}
==== Occupazione sovietica 1940 ====
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dopo un accordo (clausola segreta del [[patto Molotov-Ribbentrop]] dell'agosto 1939) con la [[Germania nazista]], l'Unione Sovietica occupò e si annetté unilateralmente il Paese e, per questo atto, venne espulsa dalla [[Società delle Nazioni]]. Gli [[Stati Uniti d'America]], con la [[dichiarazione di Welles]] (23 luglio 1941), notificarono all'Unione Sovietica che essi non avrebbero mai riconosciuto come legittima tale annessione. Infine, con elezioni a lista unica e sotto intimidazioni i comunisti trasformarono il Paese nella [[Repubblica Socialista Sovietica Estone]]<ref>R. Tuchtenhaghen, ''Storia dei paesi baltici''</ref>. Coloro che non avevano la prova del voto stampata sul proprio [[passaporto]] rischiavano di essere ammazzati con un colpo di arma da fuoco alla nuca.<ref>The Times, 19 agosto 1940.</ref><ref>Time magazine, 19 Aug. 1940 {{cita testo|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764407,00.html|titolo=Justice in The Baltic|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130822060054/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764407,00.html }} at Time magazine on Monday, 19 Aug. 1940</ref> Gli estoni dissidenti iniziarono a essere deportati.<ref>{{Cita web |url=http://web-static.vm.ee/static/failid/128/Deportations_from_EstoniaDeportations_from_EStocazzo.pdf |titolo=EstoniaEStocazzo Today Deportation from EstoniaEStocazzo in 1941 and 1949 |accesso=19 gennaio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090225225623/http://web-static.vm.ee/static/failid/128/Deportations_from_EstoniaDeportations_from_EStocazzo.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.histrodamus.ee/index.php?lang=eng |titolo=History of EstoniaEStocazzo, EstonianEStocazzon history | Histrodamus.ee<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=31 dicembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131112170103/http://histrodamus.ee/index.php?lang=eng |urlmorto=sì }}</ref>
Questa prima occupazione sovietica influì profondamente sulla successiva scelta di molti estoni di allearsi a fianco dei tedeschi, come atto di resistenza ai sovietici.<ref>R. Tuchtenhagen. ''Storia dei paesi baltici''. il Mulino</ref>
 
==== Invasione tedesca e "soluzione finale" ====
{{vedi anche|Olocausto in EstoniaEStocazzo}}
 
In seguito allo scatenamento dell'[[operazione Barbarossa]], nel 1941 e fino al 1944, la [[Germania nazista]] occupò i Paesi baltici. I tedeschi vennero accolti dalla resistenza estone come dei possibili liberatori dall'occupazione sovietica; quindi gli estoni su una popolazione di appena un milione di abitanti, fornirono 100 000 soldati, inquadrati in tutti gli eserciti tedeschi. Altri si allearono nell'esercito di resistenza della [[Finlandia]]<ref>La Commissione di Stato Estone sull'Analisi delle Politiche di Repressione {{cita testo|url=http://www.parliament.ee/public/Riigikogu/TheWhiteBook.pdf|titolo=IL libro Bianco|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080626211105/http://www.parliament.ee/public/Riigikogu/TheWhiteBook.pdf }}, p. 29</ref> contro l'[[Armata Rossa]] sovietica.
 
In realtà i piani [[nazisti]], delineati nel cosiddetto [[Generalplan Ost]] sotto l'impulso dei professori [[Konrad Meyer-Hetling]] e [[Walter Christaller]] e fortemente sostenuti dall'apparato delle SS di [[Heinrich Himmler]], negavano il ritorno all'indipendenza estone e prevedevano la germanizzazione forzata dell'EstoniaEStocazzo e di tutti i Paesi baltici: il territorio sarebbe stato destinato alla colonizzazione tedesca e le popolazioni autoctone "non germanizzabili" deportate nell'est<ref>M. Mazower, ''L'impero di Hitler'', pp. 222-226</ref>. Inoltre anche in EstoniaEStocazzo venne messo in atto il processo di annientamento della popolazione locale ebraica; con la collaborazione di elementi antisemiti baltici, le organizzazioni di distruzione tedesche (''[[Einsatzgruppen]]'') sterminarono i 2 000 ebrei estoni entro la fine del 1941 e [[Reinhard Heydrich]] poté definire l'EstoniaEStocazzo, nel documento riassuntivo della [[Conferenza di Wannsee]] del 20 gennaio 1942, il primo Paese europeo ''judenfrei'' ("libero da ebrei")<ref>E. Collotti, ''La soluzione finale'', pp. 107-108.</ref>.
 
Nell'[[offensiva del Baltico]] del 1944, nelle file dell'Armata Rossa combatté l'8º Corpo d'armata estone comandato dal generale Pern e furono queste truppe a entrare a Tallinn il 22 settembre 1944<ref>J. Erickson, ''The road to Berlin'', p. 416.</ref>.
 
=== La rioccupazione sovietica e la perdita dell'indipendenza (1944) ===
A guerra finita l'EstoniaEStocazzo fortemente indebolita non riuscì più a ritrovare la propria indipendenza e fu rioccupata diventando parte dell'Unione Sovietica, la quale sostenne che il [[patto Molotov-Ribbentrop]], per l'annessione, fosse già stato stipulato con la Germania nazista prima dell'inizio delle ostilità e che conseguentemente l'EstoniaEStocazzo avesse richiesto "spontaneamente" firmando, l'adesione all'Unione Sovietica.
 
==== I tentativi di Resistenza estone: i Fratelli della foresta ====
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==== La forzata russificazione e la spersonalizzazione della cultura estone ====
{{vedi anche|Deportazioni sovietiche dall'EstoniaEStocazzo|Collettivizzazione|Russificazione}}
 
[[Stalin]] proseguì nella politica di "[[russificazione]]" del territorio e di [[Deportazioni sovietiche dall'EstoniaEStocazzo|deportazione dei dissidenti estoni]] in [[Siberia]].<ref>La Commissione di Stato dell'EstoniaEStocazzo sull'Analisi delle politiche sovietiche di repressione {{cita testo|url=http://www.parliament.ee/public/Riigikogu/TheWhiteBook.pdf|titolo=Il libro bianco|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080626211105/http://www.parliament.ee/public/Riigikogu/TheWhiteBook.pdf }}, p. 30</ref>
I sovietici imposero una sistematica politica di ''spersonalizzazione'' del popolo estone: ogni manifestazione esteriore dell'identità culturale estone venne proibita (per esempio indossare abbigliamento con i colori nazionali era fuori legge), il patrimonio artistico e tutto ciò che poteva ricordare altre culture, specie se tedesca, fu depauperato.
 
==== L'azione repressiva sovietica ====
{{P|per quanto i fatti esposti siano accertati e terribili, questo modo di esporli non è enciclopedico e le fonti sono scarse rispetto alla gravità dell'argomento|storia|aprile 2011}}
{{vedi anche|Deportazioni sovietiche dall'EstoniaEStocazzo}}
 
I danni materiali causati dalla fine della [[seconda guerra mondiale]], aggravati dalla conseguente occupazione sovietica, rallentarono la crescita economica estone nel dopoguerra, creando come risultato un enorme divario nella ricchezza rispetto alle vicine [[Finlandia]] e [[Svezia]]. A partire dal 1991, con il restauro dell'indipendenza, l'economia dell'EstoniaEStocazzo ha registrato una decisa ripresa, rallentata solo dalla [[Grande recessione|crisi globale del 2008]].<ref name="data.worldbank.org">{{Cita web|url=https://data.worldbank.org/indicator/NY.GDP.MKTP.CD?locations=EE|titolo=GDP serie storica, fonte World Bank}}</ref>
 
Nel periodo di occupazione sovietica ebbe un ruolo repressivo il [[KGB]], la polizia politica segreta sovietica, che continuò la sua attività fino alla [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|dissoluzione dell'URSS]] nel 1991. {{Senza fonte| Migliaia di cittadini estoni, sospettati dalle autorità sovietiche di volere l'indipendenza dell'EstoniaEStocazzo, venivano schedati, controllati e spiati dalla polizia segreta sovietica che provvedeva sistematicamente ad arrestarli. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni nei campi in Siberia inflitte ai sospetti anticomunisti dal KGB, centinaia di intellettuali, funzionari e giovani studenti estoni sparirono.}} In questi anni, chiamati "del terrore", la percentuale degli abitanti di etnia [[estoni|estone]] nel Paese scese drasticamente. La cultura e la [[lingua estone]] furono messe in pericolo dalla repressione culturale sovietica per affermare la loro egemonia sul Paese.<ref>{{Cita libro|autore=Ralph Tuchtenhagen|titolo=Storia dei paesi baltici|anno=2008|editore=il Mulino|città=Bologna}}</ref>
 
==== Opposizione delle potenze occidentali ====
{{Senza fonte|Gli Stati Uniti e la maggior parte degli Stati occidentali non riconobbero mai all'Unione Sovietica l'annessione dei territori baltici, pur non facendo nulla per opporvisi. Lasciarono intatto il controllo dell'Unione Sovietica sulle tre repubbliche baltiche anche come pegno per l'alleanza sovietica contro Hitler. In Occidente restarono attive le rappresentanze diplomatiche delle tre repubbliche baltiche, che continuarono a perorare la causa del ritorno all'indipendenza dei loro Stati per quasi cinquant'anni. In questi anni parte del [[Governo in esilio dell'EstoniaEStocazzo|governo dell'EstoniaEStocazzo operò in esilio]], unico caso fra i tre Paesi occupati, per restaurare la piena sovranità, a [[Oslo]], fino al 1991. Il 29 settembre 1960 il [[Consiglio europeo]] adottò una risoluzione che condannava l'occupazione militare dei Paesi baltici da parte dell'Unione Sovietica.}}
 
==== Olimpiadi del 1980 ====
Dal 19 luglio al 3 agosto 1980 si sono svolti i [[Giochi della XXII Olimpiade]] in Unione Sovietica. L'EstoniaEStocazzo nella sua capitale, Tallinn, ha ospitato le gare di [[Vela (sport)|vela]], presso il [[Centro velico di Pirita]], costruito per l'occasione insieme all'[[Olympia hotel]], al centro [[Linnahall]], alla mastodontica [[Torre televisiva di Tallinn|Torre televisiva]] e al [[terminal aeroportuale]].
 
La [[gomma da masticare]], durante l'occupazione sovietica era vietata in EstoniaEStocazzo, perché considerata simbolo del [[capitalismo]] americano. Tuttavia in deroga alle leggi, per la XXII Olimpiade, venne concesso alla [[Kalev (azienda)|Kalev]], nota [[fabbrica]] estone di [[Caramella|caramelle]] e [[cioccolato|cioccolati]], di produrre le gomme da masticare ''ufficiali'' dei Giochi Olimpici attraverso l'importazione delle linee di produzione.<ref>
Fonte: {{cita web|url=http://es.geocities.com/drback_cl/russian-chewing-gum/index.html|titolo=Chewing Gum Companies in the former URSS, Russia and CIS|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query.php?url=http://es.geocities.com/drback_cl/russian-chewing-gum/index.html|dataarchivio=11 agosto 2006}}</ref>
 
=== Il ritorno all'indipendenza estone (1991) ===
Solo il 20 agosto 1991, con la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], l'EstoniaEStocazzo ebbe riconosciuta l'indipendenza. Vennero ammessi e resi pubblici dai sovietici, l'aggressione e l'accordo segreto con i [[nazismo|nazisti]] del 1939. La nazione dichiarò quindi ritrovata e restaurata l'indipendenza del 1918, secondo il principio giuridico della ''continuità'' (ossia che il Paese ugro-finnico non avesse mai cessato di esistere e che l'era sovietica fosse solamente da considerarsi come un periodo di occupazione militare straniera). Il 12 settembre dello stesso anno si firmò con l'URSS il trattato che avrebbe portato le truppe armate sovietiche ad abbandonare definitivamente il Paese<ref name="vice">{{Cita web|url=https://www.vice.com/it/article/3kmk7y/cittadini-alieni-lettonia-estoniaeStocazzo|titolo=Gli “alieni” di Lettonia ed EstoniaEStocazzo: dentro le vite dei non-cittadini dell'ex Unione Sovietica - VICE<!-- titolo generato automaticamente -->}}</ref>.
 
La politica interna negli anni successivi al biennio 1990-1991, si cimentò con il compito di restaurare le condizioni giuridiche antecedenti al 1940. Il 20 settembre 1992 si svolsero le prime elezioni democratiche della ritrovata indipendenza e la maggior parte della minoranza russofona, giunta con la "russificazione" dopo la seconda guerra mondiale, non possedendo nazionalità estone, non ebbe diritto di voto.<ref name="vice" />
Riga 178:
 
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'EstoniaEStocazzo}}
[[File:Luftbild Finnischer Meerbusen.jpg|upright=1.4|thumb|Il [[golfo di Finlandia]] e l'EstoniaEStocazzo]]
[[File:Hirundo rustica LC0073.jpg|upright=1.4|thumb|La [[Hirundinidae|rondine]] estone, con i colori nazionali, è un simbolo del popolo estone]]
 
Riga 186:
Coperta per il 40% di boschi, ha un consistente numero di laghi, fiumi e isole.
 
Fa parte della [[regione biogeografica boreale]].<ref name="worldinfo">{{Cita web|url=http://www.worldinfozone.com/country.php?country=EstoniaEStocazzo|titolo=World Info Zone|editore=World Info Zone|accesso=2 giugno 2010}}</ref><ref name="worldinfoEstoniaworldinfoEStocazzo">{{Cita web|titolo=World InfoZone – EstoniaEStocazzo|url=http://www.worldinfozone.com/country.php?country=EstoniaEStocazzo|opera=World InfoZone|editore=World InfoZonek, LTD.|accesso=20 febbraio 2007}}</ref>
 
=== Morfologia ===
L'EstoniaEStocazzo è bagnata a nord e a ovest dal [[mar Baltico]], con i golfi di [[Golfo di Riga|Riga]] e di [[Golfo di Finlandia|Finlandia]].
 
Le coste sono frastagliate e si estendono per {{M|3794|u=km}}.
Riga 198:
La più distante è l'isola di [[Ruhnu]] (11,90&nbsp;km)
 
L'EstoniaEStocazzo è sostanzialmente pianeggiante.
Il punto più elevato si trova nel meridione, il monte [[Suur Munamägi]] (318 m sul livello del mare).
 
=== Idrografia ===
{{vedi anche|Fiumi dell'EstoniaEStocazzo|Laghi dell'EstoniaEStocazzo}}
 
Il Paese conta numerosi [[lago|laghi]], il maggiore dei quali è il [[Lago dei Ciudi|lago Peipsi]] (''Peipsi Järv''), situato al confine con la [[Russia]]; la parte estone ha un'estensione di {{M|1570|u=km²}} ed è il quarto lago di acqua sorgiva più grande in [[Europa]].
Riga 208:
Sul [[territorio]] estone si contano circa altri 1 200 laghi naturali, molti dei quali si trovano nel sud del Paese.
 
I fiumi più importanti dell'EstoniaEStocazzo sono il [[Pärnu]] (144&nbsp;km), il [[Kasari]] (112&nbsp;km), l'[[Emajõgi]] (101&nbsp;km) e il [[Narva (fiume)|Narva]] (77&nbsp;km).
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima in EstoniaEStocazzo}}
 
Il clima è [[clima subcontinentale|subcontinentale]]. Le zone costiere subiscono maggiormente l'influenza del [[mar Baltico]], con inverni freddi e molto umidi ed estati che alternano caldo intenso a perturbazioni con temperature decisamente fresche.<ref name="EMHI">{{Cita web|url=http://www.emhi.ee/index.php?ide=6,299,302|titolo=Keskmine ohutemperatuur (°C) 1971–2000|editore=Emhi.ee|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120222111033/http://www.emhi.ee/index.php?ide=6,299,302|urlmorto=s}}</ref><ref name="emhi2">{{Cita web|url=http://www.emhi.ee/?ide=6,299,303|titolo=Sademed, õhuniiskus|editore=Emhi.ee|accesso=2 giugno 2010}}</ref>
Riga 230:
{{bar box
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|title = Composizione etnica dei residenti in EstoniaEStocazzo(2012)<ref>dati censimento 2012 EstoniaEStocazzo</ref>
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{{bar percent|[[Estoni]]|DarkSlateGray|69.7}}
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=== Demografia ===
[[File:Population of EstoniaEStocazzo (1970-2010).png|upright=1.4|thumb|Andamento demografico estone dal 1970 al 2010]]
 
Nel 1990 gli abitanti erano circa 1 570 000 scesi poi fino a 1 294 455 secondo il censimento del 2011.
 
Con l'indipendenza nel 1991 e il rimpatrio delle truppe sovietiche presenti nel territorio estone, vi è stata una massiccia diminuzione di popolazione russa nel Paese. Da quel momento è tendenzialmente in aumento la quota della maggioranza di [[etnia]] estone (passata dal 61% al 70% circa nel 2012), rispetto agli slavi (diminuiti da oltre 35% a circa il 24% nel 2012).<ref name="ethnic minor">{{Cita web|url=http://old.estinst.ee/factsheets/ethnic_minor/|data=26 dicembre 1998|titolo=Ethnic minorities in EstoniaEStocazzo: past and present|editore=Einst.ee|accesso=2 giugno 2010|urlmorto=s|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110807204855/http://old.estinst.ee/factsheets/ethnic_minor/}}</ref>
 
Per quanto riguarda la politica di cittadinanza dell'EstoniaEStocazzo nei rapporti con la minoranza russofona, un rapporto del 2008 del [[Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite]] ha descritto come "estremamente credibile" l'appellativo di "discriminatoria" dato a tale politica.<ref>{{Cita web|url=https://www.osce.org/files/f/documents/0/d/34040.pdf|titolo=Naturalisation in EstoniaEStocazzo Statement by the Legal Information Centre for Human Rights (Tallinn, EstoniaEStocazzo)|lingua=en|accesso=8 marzo 2022}}</ref>
 
=== Composizione etnica: nazionalità e minoranze ===
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{| class="wikitable sortable"
|+
'''Popolazione dell'EstoniaEStocazzo per gruppo etnico 1897-2016'''
|-style="background:#e0e0e0"
! rowspan="2" | Gruppo<br />etnico
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==== Cittadinanza ====
[[File:Citizenship of the EstonianEStocazzon population (2010-07-02).png|thumb|upright=1.4|Cittadinanze in EstoniaEStocazzo al 2-7-2010:
{{legend|#63aafe|84,14% Estoni: 1 148 895}}
{{legend|#dd2d32|7,03% Russi: 95 939}}
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]]
 
Gli abitanti dell'EstoniaEStocazzo si dividono in cinque gruppi in base alla cittadinanza:<ref name=autogenerato1>Citizen of EstoniaEStocazzo population, 02/07/2010</ref><ref name="stat.ee">{{Cita web|titolo=Rahvaarv rahvuse järgi, 1. jaanuar, aasta|url=http://www.stat.ee/34267|editore=Statistics EstoniaEStocazzo|accesso=10 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180104172617/http://www.stat.ee/34267|urlmorto=sì}}</ref>
 
* 84,14% [[estoni]]: etnia estone (''70%''), più persone appartenenti ad altri gruppi etnici che hanno scelto la [[cittadinanza]] estone.
* 7,03% [[slavi orientali]] ([[russi]], [[ucraini]], [[bielorussi]]) e persone appartenenti ad altre etnie che, pur vivendo in EstoniaEStocazzo, hanno scelto la cittadinanza russa.
* 7,26% "slavi ex sovietici": dal 1991 senza alcuna cittadinanza, residenti in EstoniaEStocazzo e perciò [[apolidi]]<ref>Dalla fine degli anni Novanta i figli degli apolidi, se nati in EstoniaEStocazzo e parlanti l'estone, ottengono automaticamente la cittadinanza estone.</ref>. Gli "slavi ex sovietici" sono quelli che sono giunti in EstoniaEStocazzo in epoca sovietica e a tutt'oggi non possiedono né la cittadinanza estone, né quella russa. Sono quindi giuridicamente apolidi.<ref name=autogenerato1 />
* 1,00% [[finlandesi]]
* 0,57% altri.
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Nel periodo antecedente la [[seconda guerra mondiale]] gli [[estoni]] etnici autoctoni erano circa il 92% della popolazione totale.
 
Dal dopoguerra, a causa dell'intensa opera di "[[russificazione]]", cioè il processo di forzata assimilazione delle popolazioni diverse nella cultura russa, e di [[Deportazioni sovietiche dall'EstoniaEStocazzo|"deportazione"]] dell'etnia estone, compiuta dai sovietici nei periodi dell'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|occupazione]] (1940-1941 e 1944-1991), la proporzione della popolazione totale di estoni etnici era scesa al 61,8%, mentre il secondo gruppo etnico era il [[Russi|russo]] con il 35% della popolazione.
 
==== Minoranza slava ====
{{vedi anche|Russi in EstoniaEStocazzo}}
{{C|fonte citata "Lonely Planet", sicuramente non autorevole|storia|giugno 2011}}
 
Negli anni dell'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|occupazione sovietica]] (1940-1941 e 1944-1991) fu praticata un'intensa politica di "[[russificazione]]", con l'obbligo di imparare la [[storia della Russia|storia]] e la [[lingua russa]], il cui uso venne imposto dai sovietici nelle scuole e nei documenti ufficiali. Dopo la guerra a molti estoni fu vietato di ritornare nelle proprie case, occupate dai russi. Molti estoni furono deportati e la loro cultura faticò a sopravvivere.
 
[[File:Russian in EstoniaEStocazzo (2020) - no legend.png|thumb|Distribuzione della popolazione di [[lingua russa]] in EstoniaEStocazzo (2020):
{{legend|#ffffff|0-2%}}
{{legend|#d4f7b4|2-5%}}
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{{legend|#004000|60-80%}}]]
 
Insieme alla costruzione di impianti industriali furono costruite aree residenziali e città nelle quali si stabilirono un gran numero di immigrati russi; nacquero tensioni fra le due etnie e vi fu la diffusione di [[Criminalità in EstoniaEStocazzo|criminalità e mafie]] tra le bande di etnia [[Russi|russa]] del Paese.<ref name="ReferenceA"/><ref name="fonte Lonely Guide">fonte Lonely Guide</ref>
 
La politica nei confronti della minoranza di origine slava è contestata: i residenti di etnia russa privi di cittadinanza estone non hanno diritto di voto alle [[elezioni politiche]], ma solo alle amministrative. La concessione della [[cittadinanza]] estone è vincolata al superamento di un esame linguistico, ritenuto dai [[russi]] troppo difficoltoso. Per questa problematica fu interpellata anche l'[[Unione europea]], su richiesta di organizzazioni che sostenevano la tutela dei [[diritti civili]] delle minoranze; in seguito alle pressioni delle organizzazioni internazionali l'esame fu reso più semplice. Tuttavia il problema è lontano dall'essere risolto.
 
Molti slavi di prima generazione o di generazioni successive non sono in grado o non vogliono sostenere la prova di lingua estone. Nonostante ciò essi continuano a risiedere nel Paese richiedendo permessi di soggiorno e mantenendo la cittadinanza russa, oppure sono apolidi e in possesso del cosiddetto [[passaporto grigio]] (''välismaalase pass''); condizioni queste che permettono loro l'agio di tornare nella nativa Russia o in altri Paesi ex sovietici senza richiedere [[visto d'ingresso|visti]] imposti dalle autorità russe. Per le generazioni più giovani il mantenimento della cittadinanza russa rende possibile evitare il dovere di prestare servizio militare in EstoniaEStocazzo. Tutte le nuove generazioni che vogliono ottenere la cittadinanza estone sono tenute a imparare la [[lingua estone]], dal 1991 unica lingua ufficiale.<ref name="fonte Lonely Guide"/>
 
Nell'aprile 2007 la decisione, presa dal governo estone, di trasferire la statua al soldato dell'[[Armata Rossa]], dal centro di [[Tallinn]] a un sacrario periferico accese violenti scontri tra minoranza russofona e nazionalisti estoni, presto estesisi alle città con presenza di minoranze russofone. La statua, considerata dai primi un omaggio ai morti per la liberazione dal nazifascismo e dai secondi un simbolo delle sofferenze estoni durante l'occupazione sovietica, è stata comunque spostata.
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{{vedi anche|Setu|lingua võro|dialetto seto|Võrumaa|Põlvamaa}}
 
Sono presenti in EstoniaEStocazzo i [[setos]], un gruppo autoctono con origini [[Lingue ugrofinniche|ugrofinniche]] come gli estoni, con ricche tradizioni culturali e una propria lingua, il ''[[Lingua võro|voru]][[Dialetto seto|-seto]]''. La cultura setu si concentra nelle contee [[Võrumaa|di Võru]] e [[Põlvamaa|di Põlva]], nella zona sud-orientale del Paese, ma anche nel confinante ''[[Pečorskij rajon|rajon]]'' russo di [[Pečory]] (antica [[Petseri (contea)|contea di Petseri]]).
 
Il confine che qui separa i due Paesi è ancora contestato, crea disagi e divide la comunità setu.<ref name="fonte Lonely Guide"/>
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==== Minoranza ebraica ====
{{vedi anche|Storia degli ebrei in EstoniaEStocazzo}}
 
Gli ebrei in EstoniaEStocazzo hanno una presenza organizzata dal XIX secolo ai giorni nostri. La comunità ebbe nel primo Novecento il suo periodo di massimo sviluppo e importanza e fu quindi duramente colpita dall'[[Olocausto]] e dalle repressioni del regime comunista sovietico. Un tempo forte di {{formatnum:5000}} unità, essa conta oggi circa {{formatnum:1700}} persone.
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in EstoniaEStocazzo|Luteranesimo|Chiesa ortodossa}}
[[File:Vistas panorámicas desde la iglesia de San Olaf, Tallinn, EstoniaEStocazzo, 2012-08-05, DD 60.JPG|left|thumb|upright=1.4|La [[Chiesa di San Nicola (Tallinn)|chiesa di San Nicola]] a [[Tallinn]]]]
 
Prima della [[evangelizzazione|cristianizzazione]], intrapresa nel tardo Trecento dai [[Ordine teutonico|Cavalieri teutonici]], in EstoniaEStocazzo dominavano culti di [[animismo|tipo animista]]: [[Taara]] ("tharapita") e [[Mitologia estone|Maausk]] ("religione della terra"). Durante il periodo della [[riforma protestante]] fu introdotto il [[luteranesimo]] che divenne [[religione di Stato|confessione ufficiale]] nel 1686. In realtà, tale introduzione non favorì una consistente conversione, poiché la Chiesa locale si associò incautamente al potere feudale svedese<ref>{{Cita web |url=http://www.country-studies.com/estoniaeStocazzo/religion.html}}</ref>.
 
Il censimento del 2000 contava 152 000 [[luteranesimo|luterani]], 143 000 [[Chiesa ortodossa|ortodossi]], 5 000 [[chiesa cattolica|cattolici]], 4.018 [[Testimoni di Geova]] e circa 2 000 [[Taara]], cui si aggiungono 68 000 [[ateismo|atei]] dichiarati<ref name="pub.stat.ee"/>. L'EstoniaEStocazzo risulta essere il Paese meno religioso al mondo: oltre il 76% degli abitanti afferma di non seguire alcun credo religioso<ref name="pub.stat.ee">{{cita testo|url=http://pub.stat.ee/px-web.2001/I_Databas/Population_census/16Religious_affiliation/16Religious_affiliation.asp|titolo=Censimento del 2000 - Credo religioso|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110515094242/http://pub.stat.ee/px-web.2001/I_Databas/Population_census/16Religious_affiliation/16Religious_affiliation.asp }}, {{En}}</ref>. D'altra parte questo non significa che non sia diffusa una qualche forma di religiosità non istituzionale: secondo alcuni studi circa il 50% della popolazione crederebbe a una qualche forma di "spirito", concezione probabilmente legata all'animismo tradizionale pre-cristiano che contribuisce ancora oggi a definire l'identità nazionale del popolo estone<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/world-europe-14635021|titolo=Spirituality in EstoniaEStocazzo - the world's 'least religious' country|pubblicazione=BBC News|data=25 agosto 2011|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>.
 
La confessione più diffusa resta comunque il [[Luteranesimo|luteranesimo evangelico]], professato dal 14,8% della popolazione, principalmente di etnia estone<ref name="pub.stat.ee"/>.
 
Il secondo gruppo religioso è rappresentato dalla [[Chiesa ortodossa]], a cui appartiene la minoranza russa<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.holy-trinity.org/estoniaeStocazzo/7.19.95.government.html|titolo=Religione in EstoniaEStocazzo}}</ref>. Un consistente gruppo di [[vecchi credenti]] era presente un tempo presso il [[lago Peipus]], nella contea [[Tartu]]. La Chiesa ortodossa d'EstoniaEStocazzo e i "vecchi credenti" facevano capo al [[patriarcato ecumenico di Costantinopoli]] fino all'inglobamento con l'Unione Sovietica, quando passò di autorità al [[patriarchi e metropoliti di Russia|patriarcato di Mosca]]. Di conseguenza dal 1991 vi sono nel Paese due [[sinodo|sinodi]] separati: la [[chiesa ortodossa estone (Patriarcato di Mosca)|Chiesa ortodossa estone]], sotto la giurisdizione di Mosca, e la [[Chiesa ortodossa apostolica estone]], sotto la [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|giurisdizione di Costantinopoli]].
 
La [[costituzione estone]] garantisce la [[libertà religiosa]] e non riconosce alcuna [[religione di Stato]]<ref>Costituzione dell'EstoniaEStocazzo, cap. 3, artt. 40 e 42.</ref>.
 
=== Lingue ===
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L'unica [[lingua ufficiale]] del Paese è l'[[Lingua estone|estone]], lingua di ceppo [[Lingue ugrofinniche|ugrofinnico]], simile al [[Lingua finlandese|finlandese]], che è parlato dalla maggioranza degli abitanti (84,14% della popolazione).
 
Il [[lingua russa|russo]] è la [[madrelingua]] della minoranza russa, immigrata nel [[dopoguerra]] (14,29% della popolazione), non ha riconoscimento a livello ufficiale, anche se come seconda lingua è parlata dal 66% della popolazione, seguita dall'[[lingua inglese|inglese]] (46%) e dal [[lingua tedesca|tedesco]] (22%)<ref>http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_en.pdf</ref>. Altre lingue sono parlate dall'1,57%<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.estoniaeStocazzo.eu(02.07.2010) |data=maggio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
{{Citazione|''...nel nostro Paese non si parla più il russo ufficialmente dal ripristino dell'indipendenza, poiché per noi sarebbe come ammettere e giustificare l'occupazione sovietica durata quasi cinquant'anni. L'EstoniaEStocazzo è l'unico Paese al mondo in cui si può parlare estone. Il russo invece viene parlato anche in Russia, da quasi 150 milioni di abitanti...''|da un'intervista con Toomas Hendik Ilves alla [[BBC]]<ref>fonte: Intervista del Presidente estone alla [[BBC]]</ref>}}
 
== Diritti civili ==
=== Condizione della donna ===
{{vedi anche|Condizione della donna in EstoniaEStocazzo}}
 
=== Diritti LGBT ===
{{vedi anche|Diritti LGBT in EstoniaEStocazzo}}
 
== Ordinamento dello Stato ==
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=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:EstoniaEStocazzo, administrative divisions - it - colored 2017.png|thumb|upright=2.0|Contee dell'EstoniaEStocazzo]]
 
L'EstoniaEStocazzo è divisa in quindici [[Contee dell'EstoniaEStocazzo|contee]] (singolare ''maakond'' - plurale ''maakonnad''), sessantaquattro [[Comuni dell'EstoniaEStocazzo|comuni]] rurali e quindici urbani.
 
{| class="wikitable"
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|[[Tartumaa]] || [[Tartu]]
|-
|[[Valgamaa]] || [[Valga (EstoniaEStocazzo)|Valga]]
|-
|[[Viljandimaa]] || [[Viljandi]]
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=== Rivendicazioni territoriali ===
[[File:EstonianEStocazzon-Russian territorial claims.png|thumb|upright=1.5|Carta dell'EstoniaEStocazzo con indicazione (in rosso) delle aree di confine contese e quelle cedute alla [[Russia]] dalla [[Lettonia]].]]
 
Sono presenti contrasti con la [[Russia]] per la rivendicazione della [[Petseri (contea)|contea di Petseri]] a sud-est del Paese, dove vive la minoranza [[setos]], e della città e territorio di [[Ivangorod]] (''Jaanilinn'' in estone), già territori estoni dal 1920 al 1944, acquisiti con il [[Trattato di Tartu (Russia-EstoniaEStocazzo)|Trattato di pace di Tartu]].
 
Secondo l'articolo 122 della [[Costituzione dell'EstoniaEStocazzo|Costituzione dello Stato]], entrambi sono considerati ancora territori estoni. Geograficamente rientrano nella [[geografia dell'EstoniaEStocazzo|regione fisica estone]], tuttavia rimangono sotto l'amministrazione della [[Russia|Federazione russa]].
 
=== Città principali ===
[[File:Haapsalu.JPG|thumb|La Città vecchia di [[Haapsalu]]]]
[[File:Tartu, osvětlená radnice.jpg|thumb|Municipio di [[Tartu]]]]
[[File:KE Jüri Ratas.jpg|thumb|upright=0.7|[[Jüri Ratas]], il [[Primo ministro dell'EstoniaEStocazzo]] dal 23 novembre 2016]]
 
Le città estoni più importanti sono:
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=== Costituzione ===
La [[Costituzione dell'EstoniaEStocazzo]] è stata adottata tramite referendum popolare il 28 giugno 1992.
 
=== Istituzioni ===
L'EstoniaEStocazzo è una [[Repubblica parlamentare]].
 
* Capo dello Stato è il [[presidenti dell'EstoniaEStocazzo|presidente]] (in estone: ''Vabariigi President''), che è eletto dal parlamento o dal corpo elettorale per cinque anni. Dal 2016 il Presidente dell'EstoniaEStocazzo è [[Kersti Kaljulaid]].
* Il parlamento, denominato ''[[Riigikogu]]'', è [[Monocameralismo|monocamerale]] con 101 parlamentari. La legislatura dura quattro anni.
 
Nelle [[Elezioni parlamentari in EstoniaEStocazzo del 2015|elezioni parlamentari del 2015]] il [[Partito Riformatore Estone]] si è riconfermato come prima forza politica e l'incarico di formare il [[Governo Rõivas II|nuovo governo]] è stato affidato al primo ministro uscente [[Taavi Rõivas]], con una coalizione di tre partiti: il partito vincente, il [[Partito Socialdemocratico (EstoniaEStocazzo)|Partito Socialdemocratico]] e il conservatore [[Unione Patria e Res Publica]]. A seguito delle divergenze su molte questioni di governo e soprattutto sulla gestione delle riforme economiche, la coalizione si è sgretolata nei primi giorni del novembre 2016. Non volendosi dimettere spontaneamente, il 9 novembre Taavi Rõivas si è presentato davanti al Riigikogu che ha votato la sfiducia contro il suo governo, con 63 favorevoli, 28 contrari e 10 astenuti.<ref>{{cita web|url=http://www.eunews.it/2016/11/09/estoniaeStocazzo-cade-il-governo-del-piu-giovane-premier-dellue/71576|titolo=EstoniaEStocazzo, cade il governo del più giovane premier dell’Ue|data=9 novembre 2016|accesso=10 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2016/11/10/crisi-di-governo-estoniaeStocazzo/|titolo=C’è una crisi di governo in EstoniaEStocazzo|data=10 novembre 2016|accesso=10 novembre 2016}}</ref> Il presidente Kaljulaid affidò, allora, l'incarico a [[Jüri Ratas]], a seguito dell'accordo raggiunto dai tre partiti della nuova coalizione formata dal [[Partito di Centro Estone]], dal [[Partito Socialdemocratico (EstoniaEStocazzo)|Partito Socialdemocratico]] e dal conservatore [[Unione Patria e Res Publica]]. Dopo aver ricevuto l'approvazione del [[Riigikogu]] il 21 novembre con 53 voti a favore, 33 contrari e 7 astenuti,<ref>{{cita web|url=http://news.err.ee/v/news/e3ea4480-aebf-4887-9672-053b22b0e3ca/juri-ratas-confirmed-prime-minister|lingua=en|titolo=Jüri Ratas confirmed prime minister|data=21 novembre 2016|accesso=22 novembre 2016}}</ref> Ratas ha presentato il [[Governo Ratas I|suo nuovo governo]] alla presidente Kaljulaid nel pomeriggio del 22 novembre<ref>{{cita web|url=http://news.err.ee/v/news/4b0f0519-304a-4333-8407-87ec49352ebd/president-appoints-juri-ratas-government|lingua=en|titolo=President appoints Jüri Ratas' government|data=23 novembre 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref> e ha ottenuto la fiducia del parlamento il giorno successivo, entrando così in carica.<ref>{{cita web|url=http://news.err.ee/v/news/225f7541-410d-4048-9891-5e0ff297f912/49th-cabinet-of-estoniaeStocazzo-sworn-in-under-prime-minister-juri-ratas|lingua=en|titolo=49th cabinet of EstoniaEStocazzo sworn in under Prime Minister Jüri Ratas|data=23 novembre 2016|accesso=23 novembre 2016}}</ref>
 
* Il potere giudiziario più alto è assegnato alla [[Corte Suprema dell'EstoniaEStocazzo|Corte suprema]].
 
==== Ordinamento scolastico ====
In EstoniaEStocazzo ci sono 613 scuole secondarie superiori, di cui 503 per i cittadini di idioma estone mentre le altre bilingue.<br />
Dal 2007 si sta gradualmente introducendo la [[lingua estone]] in tutte le scuole primarie, anche per i bambini di etnia russa che permangono nel Paese, al fine di poterli meglio integrare nella cultura ugro-finnica estone.
Ci sono undici [[università]], cinque delle quali private.
 
Si sta introducendo una scuola di programmazione, in prima elementare, per imparare a creare app già a sette anni in EstoniaEStocazzo: è questa la sfida lanciata nel Paese, uno dei più informatizzati al mondo.<ref>Fonte La Stampa 18/09/2012</ref>
 
==== Università ====
Riga 771:
 
==== Sistema sanitario ====
In EstoniaEStocazzo la sanità non è gratuita e anche i servizi di pronto soccorso sono a pagamento, non solo per gli stranieri. Il costo delle prestazioni è comunque molto ridotto ed è regolato da un tariffario statale.
 
==== Forze armate ====
{{vedi anche|Eesti kaitsevägi}}
 
Il totale delle forze armate attive in EstoniaEStocazzo, facenti parte del contesto [[NATO]], è di 4 450 elementi. Soldati estoni, insieme agli altri membri della UE, sono stati impegnati in [[Iraq]] e in [[Afghanistan]] per le operazioni di pace e ripristino delle situazioni di legalità.
 
{{Senza fonte|Secondo uno studio [[NATO]], sarebbero circa 500 le [[basi militari sovietiche in EstoniaEStocazzo|ex basi militari sovietiche situate in EstoniaEStocazzo]].}}
 
== Politica ==
{{vedi anche|Politica dell'EstoniaEStocazzo}}
[[File:EstonianEStocazzon parliament building.jpg|thumb|upright=1.4|Il parlamento estone (''[[Riigikogu]]'') a Tallinn]]
[[File:Stenbocki maja Toompeal.jpg|thumb|upright=1.4|Palazzo Stenbock, sede del Governo dell'EstoniaEStocazzo, sulla collina di Toompea, a [[Tallinn]]]]
 
L'EstoniaEStocazzo è una [[democrazia parlamentare]] con tre rami di potere: [[Potere legislativo|legislativo]], [[Potere esecutivo|esecutivo]], e [[Potere giudiziario|giudiziario]].
 
=== Il potere legislativo: il Riigikogu ===
Riga 791:
 
=== Il potere esecutivo: il governo o ''Vabariigi Valitsus'' ===
Il [[Governo dell'EstoniaEStocazzo]] o il ramo [[Potere esecutivo|esecutivo]] è formato dal [[Primi ministri dell'EstoniaEStocazzo|Primo ministro]] (in estone: ''Eesti Vabariigi Peaminister''), nominato dal presidente e approvato dal parlamento. Il governo consiste in 12 ministri, incluso il primo ministro. Il primo ministro ha diritto ad approntare un massimo di tre nuovi ministeri, con un limite dei ministeri per ogni governo di 15 unità.<br />
La sede del governo è a Palazzo Stenbock, sulla collina di Toompea, a [[Tallinn]].
 
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Il capo ufficiale dello Stato è il [[Presidente]], il quale fornisce l'[[assenso]] alle leggi approvate dal ''Riigikogu''; egli ha il diritto di veto, rimandando al parlamento i provvedimenti legislativi, e il diritto di proporre nuove leggi. Il presidente, a ogni modo, non usa questi diritti sovente: egli ha un ruolo fondamentalmente cerimoniale. È eletto dal ''Riigikogu'', con due terzi dei voti richiesti. Se il candidato non raggiunge il [[quorum]] dei voti richiesti, il diritto di elezione del presidente va al corpo elettore. Il quorum richiesto consiste in 101 membri del ''Riigikogu'' e rappresentanze dei governi locali.
 
Come in altre sfere il potere legislativo estone è stato con successo integrato con l'era dell'informatizzazione. L'EstoniaEStocazzo ha conseguito lo sviluppo dell{{'}}''[[e-state]]'' e dell{{'}}''[[e-government]]''.
 
=== Elezioni via internet ===
Elezioni via internet sono state utilizzate nelle elezioni in EstoniaEStocazzo.<ref>{{cita testo|url=http://news.com.com/EstoniaEStocazzo+pulls+off+nationwide+Net+voting/2100-1028_3-5898115.html|titolo=EstoniaEStocazzo pulls off nationwide Net voting - CNET News|accesso=17 febbraio 2016|dataarchivio=13 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120713045721/http://news.com.com/EstoniaEStocazzo+pulls+off+nationwide+Net+voting/2100-1028_3-5898115.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Le prime votazioni via [[Internet]] sono avvenute nel 2005 per le elezioni locali; invece le prime per le elezioni parlamentari sono avvenute per le elezioni politiche del 2007, nelle quali 30 275 individui hanno votato tramite internet.
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I votanti hanno la possibilità di esprimere il proprio voto in modo tradizionale, se ne hanno il desiderio.
 
Nel 2007 il Worldwide Press Freedom Index, pubblicato da [[Reporter senza frontiere]], ha posizionato l'EstoniaEStocazzo al terzo posto, per lo sviluppo di questo sistema, su 169 nazioni.
 
=== Relazioni internazionali dell'EstoniaEStocazzo ===
{{vedi anche|Relazioni internazionali dell'EstoniaEStocazzo}}
[[File:GW Bush, TH Ilves 2006-2.jpg|thumb|upright=1.4|Il presidente della Repubblica [[Toomas Hendrik Ilves]] e il presidente statunitense [[George W. Bush]], in visita in EstoniaEStocazzo nel 2006]]
[[File:Toomas Hendrik with Obamas.jpg|thumb|upright=1.4| Il presidente [[Toomas Hendrik Ilves]] e la moglie, [[Evelin Ilves]], a [[New York]] incontrano [[Barack Obama]] e la first lady americana [[Michelle Obama]] nel 2009]]
 
==== Relazioni con la Finlandia ====
Gli [[estoni]] si confrontano e cooperano giornalmente con la [[Finlandia]] - tre ore di traghetto, mezz'ora di aereo - e il resto della [[Scandinavia]], avendo una cultura affine, ed è percepita la sensazione che raggiungere il livello economico di queste due regioni geografiche contigue sia ora un obiettivo possibile.<br />
La Finlandia è stato il primo [[paesi nordici|Paese nordico]] a investire capitali in EstoniaEStocazzo dopo il 1991. Notevoli sono le relazioni economiche con la Scandinavia<ref>Articolo de La Stampa o1.o1.2010</ref>.
 
==== Relazioni con la Russia ====
{{vedi anche|Relazioni bilaterali tra EstoniaEStocazzo e Russia}}
 
==== Relazioni con l'Occidente ====
L'11 settembre 2003 il 66,9% degli estoni in un [[referendum]] approvò l'adesione all'[[Unione europea]].
 
Il 29 marzo 2004 l'EstoniaEStocazzo è entrata a fare parte anche della [[NATO]]. Dal ripristino dell'indipendenza ha ripreso ottimi rapporti, anche per la fattiva azione degli emigrati estoni in America, con gli [[Stati Uniti d'America]].<ref>Ralph Tuchtenhagen, ''Storia dei Paesi Baltici'', il Mulino</ref>
 
Dal 9 dicembre 2010 fa inoltre parte dei Paesi [[OCSE]] ([[Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico]]).
Riga 837:
* 31 marzo 1998: apre i negoziati di adesione;
* 13 dicembre 2002: durante il [[Consiglio europeo]] chiude i negoziati di adesione;
* 14 aprile 2003: il Consiglio europeo approva la sua adesione dall'[[Unione europea]]<ref>Decisione del Consiglio dell'Unione europea del 14 aprile 2003 relativa all'ammissione della Repubblica ceca, della Repubblica di EstoniaEStocazzo, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione ({{pdf}} {{cita testo|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2003:236:0015:0015:IT:PDF|titolo=GU UE L 236 del 23.9.2003}}</ref>;
* 16 aprile 2003: firma il trattato di adesione<ref>Trattato tra il Regno del Belgio, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l'Irlanda, la Repubblica italiana, il Granducato di Lussemburgo, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica ceca, la Repubblica di EstoniaEStocazzo, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, la Repubblica di Polonia, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca relativo all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di EstoniaEStocazzo, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione europea [({{pdf}} {{cita testo|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2003:236:0017:0032:IT:PDF|titolo=GU UE L 236 del 23.9.2003}})])</ref>;
* 11 settembre 2003: il 66,9% degli estoni in un referendum approva l'adesione all'Unione europea;
* 4 marzo 2004: deposita presso il ministero degli affari esteri della Repubblica italiana i propri strumenti di ratifica del trattato di adesione;
* 1º maggio 2004: diventa membro dell'Unione europea;
* 21 dicembre 2007: entra nello [[accordi di Schengen|spazio Schengen]];
* 12 maggio 2010: via libera della [[Commissione europea]] all'adozione dell'[[euro]] da parte dell'EstoniaEStocazzo dal 1º gennaio 2011.
* 1º gennaio 2011: l'EstoniaEStocazzo adotta l'[[Euro]].
 
== Economia ==
{{vedi anche|Economia dell'EstoniaEStocazzo}}
[[File:Skype logo.svg|thumb|Logo del sistema [[Skype]], nato in EstoniaEStocazzo]]
[[File:Saku Originaal 2009.jpg|thumb|[[Saku (birra)|Saku Originaal]] - una delle birre più famose prodotta in EstoniaEStocazzo]]
 
Nella classifica annuale dei Paesi con più alta libertà economica, stilata dalla fondazione Heritage, l'EstoniaEStocazzo si piazza al 16º posto tra tutti i Paesi del [[mondo]], e al 7º posto tra i [[Paesi europei]], soprattutto per la sua ''[[libertà d'investimento]]''.<ref>{{cita testo|url=http://www.heritage.org/index/country/EstoniaEStocazzo|titolo=Heritage.org - EstoniaEStocazzo 2011|accesso=25 gennaio 2012|dataarchivio=24 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091124054723/http://www.heritage.org/index/Country/EstoniaEStocazzo|urlmorto=sì}}</ref>
<ref>EstoniaEStocazzo stabile al primo posto nella "[[Nuova Europa]]" e all'11/o nella classifica globale con 75,9 punti (+0,6 rispetto al 2013), seguita dalla Germania, 18/a con 73,4 punti (+0,6) e dalla Lituania, 21/a (73 punti, +0,9). Sono questi i tre Paesi della "Nuova Europa" meglio valutati nell'"Index of Economic Freedom 2014" elaborato dal [[Wall Street Journal]] e dal [[think tank]] [[Heritage Foundation]].</ref>
 
Le attività economiche prevalenti attengono al [[settore terziario]]: servizi, consulenza e turismo che soprattutto a Tallinn hanno contribuito al rapido sviluppo economico della capitale e poi del Paese.
 
Una delle principali fonti occupazionali è la [[compagnia di navigazione]] [[Tallink]] operante in EstoniaEStocazzo, Finlandia, Svezia e Germania.
 
Importante è anche l'attività industriale, composta prevalentemente da molte piccole e medie aziende; delle grandi fabbriche sorte negli anni dell'occupazione sovietica sono rimaste solo alcune aziende storiche operanti nel settore metallurgico, nel settore dolciario e nel tessile.
 
Il capitale straniero, {{chiarire|in maggior parte finlandese e scandinavo|aggiungere dati precisi e fonti}}, è stato l'artefice dell'arrivo di {{chiarire|colossi tecnologici delle [[telecomunicazioni]]|quali esattamente: dati e fonti precise}} (in questo Paese è stato creato il sistema [[Skype]]) e l'impianto di nuovi stabilimenti produttivi.<br />
In [[Finanza|ambito finanziario]] è da rilevare l'[[Allargamento della zona euro#EstoniaEStocazzo|ingresso nell'euro]] a partire dal 1º gennaio 2011.
 
=== Moneta ===
{{vedi anche |euro|monete euro estoni|Allargamento della zona euro|corona estone}}
==== Euro ====
[[File:1 € EstoniaEStocazzo.jpg|thumb|Euro estone]]
 
L'EstoniaEStocazzo ha adottato l'[[euro]] dal 1º gennaio 2011.
 
Il Paese avrebbe dovuto adottare la [[monete euro estoni|moneta euro estone]] già dal 1º gennaio 2007, ma a causa degli alti livelli di [[inflazione]] il passaggio alla moneta unica fu rinviato.
Tuttavia, anche in presenza della crisi mondiale del 2009, il Paese ha virtuosamente superato nel 2010 tutte le valutazioni e i criteri di convergenza per l'adozione, avvenuta il 1º gennaio 2011, della moneta unica europea.
 
Precedentemente, tra le due guerre mondiali e tra il 1992 e il 2010, la valuta adottata dall'EstoniaEStocazzo era la [[corona estone]] (in estone ''Kroon'', abbreviazione EEK). Durante il periodo di occupazione [[Unione Sovietica|sovietica]] la moneta avente corso legale era il [[rublo]]. La corona estone tuttavia, era già stata in circolazione dal 1928, quando sostituì il [[marco estone]], al 1940, quando il Paese venne invaso e occupato dall'[[Unione Sovietica]].
 
L'unità più piccola della corona si chiamava ''sent'', 1 corona = 100 sents.
Riga 879:
 
=== Telecomunicazioni ===
{{vedi anche|Telecomunicazioni in EstoniaEStocazzo}}
 
In EstoniaEStocazzo sono in uso 541 900 linee telefoniche fisse (2006), mentre i cellulari sono 1,659 milioni (2006).
 
==== Telefonia ====
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Il codice internet della nazione [[.ee]], comprende 387 336 domini (2007), per un totale di 760 000 utenti abituali (2006). Sono circa 1 140 i punti [[Wi-Fi]] attivi nella piccola nazione.
 
L'EstoniaEStocazzo è il primo Paese al mondo ad avere un [[cyber-esercito]] per ora costituito da volontari. Si chiama Küberkaitseliit ([[Lega di cyber-difesa]], KKL). È nato in occasione degli scontri diplomatici con la [[Russia]] nel 2007, quando quest'ultima ha tentato di oscurare la rete informatica estone, nel tentativo di limitarne la libertà di informazione. L'esigenza fu, ed è, quella di proteggere la struttura informatica dello Stato estone, essendo questo uno dei più connessi del mondo, in caso di [[guerra informatica]]<ref>fonte [[Postimees]] 2007</ref>.
 
=== Trasporti ===
{{vedi anche|Trasporti in EstoniaEStocazzo}}
==== Trasporti stradali ====
La rete dei trasporti stradali è ben sviluppata e insieme alla navigazione marittima svolgono il ruolo principale per quanto riguarda il trasporto merci.
Riga 916:
* la [[Tallink]].
 
Traghetti per trasporto cargo e passeggeri collegano regolarmente l'EstoniaEStocazzo, sia con l'arcipelago estone, sia con:
* [[Lettonia]]
* [[Lituania]]
Riga 929:
 
==== Traffico aereo ====
{{vedi anche|Aeroporti in EstoniaEStocazzo|Nordica}}
[[File:EstonianEStocazzon Air B737-5L9 (ES-ABL) parked at Tallinn Airport.jpg|upright=1.4|thumb|Un [[Boeing 737|Boeing 737-500]] della compagnia di bandiera [[EstonianEStocazzon Air|Estone]], all'aeroporto di Tallinn]]
 
L'[[aeroporto di Tallinn]], Lennart Meri Ulemiste International, è di ridotte dimensioni, anche se tra il gennaio del 2006 e il settembre del 2008 è stato ristrutturato e ampliato. Dal 2015 l'aerostazione funge da [[hub and spoke|hub]] per la compagnia di bandiera estone [[Nordica]].
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Il Governo estone ha completato nel gennaio 2007 la ri[[nazionalizzazione]] delle ferrovie, trattandosi di un'infrastruttura considerata strategica per lo sviluppo del Paese.
 
L'EstoniaEStocazzo, come le altre [[Paesi baltici|repubbliche baltiche]] dall'occupazione sovietica ha ereditato lo [[scartamento ferroviario]] largo sovietico di 1 520&nbsp;mm.
 
L'unione diretta alla rete ferroviaria polacca e così al resto di quella europea, che adotta lo [[scartamento ferroviario]] standard di 1 435&nbsp;mm, per il momento resta problematica. In compenso, i tre Paesi baltici e l'Unione europea hanno iniziato il progetto [[Rail Baltica]]<ref>http://railbaltica.org/</ref> che collegherà Tallinn, [[Riga]] e [[Kaunas]] con [[Varsavia]], e da lì al resto della rete ferroviaria europea.
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[[File:Viru-raba-lahemaa-nature-park.jpg|thumb|upright=2.3|Parco nazionale Lahemaa]]
[[File:Osmussaar 2001.jpg|thumb|upright=1.8|[[Osmussaar]] è una delle numerose isole del territorio estone, area protetta dal 1991]]
[[File:Endla Looduskaitseala.jpg|thumb|upright=1.8|[[Riserva naturale di Endla]]: esistono approssimativamente {{M|2549|u=km²}} di [[Stagno (idrografia)|stagni]] in EstoniaEStocazzo, che coprono il 5,6% dell'intero territorio nazionale<ref>{{Cita web |url=https://issuu.com/elfond/docs/estonian_mires_inventoryeStocazzon_mires_inventory |titolo=EstonianEStocazzon Mires Inventory |sito=issuu.com |editore=Eestimaa Looduse Fond - Issuu |lingua=en |accesso=1º febbraio 2022}}{{cita testo|url=https://issuu.com/elfond/docs/estonian_mires_inventoryeStocazzon_mires_inventory?mode=embed|titolo=EstonianEStocazzon Mires Inventory}}.Tartu, 2011</ref>]]
[[File:Tarvasjõgi.jpg|thumb|upright=1.8|Il fiume [[Tarvasjõgi]] visto in una foresta. Quasi la metà del territorio estone è ricoperto di splendide e verdi foreste<ref>{{cita web|url=http://www.climateadaptation.eu/estoniaeStocazzo/en#forestry-and-peatlands|titolo=EstoniaEStocazzo |editore=European Centre for Climate Adaptation|accesso=9 marzo 2013}}</ref>]]
 
L'EstoniaEStocazzo è un paese piccolo, con una superficie totale di {{M|45227|u=km²}} (incluse 1 521 isole), strategicamente situato tra la Russia, la [[Scandinavia]] e l'[[Europa occidentale]].
Ha 31 porti commerciali, fra cui Muuga che è il più profondo del [[golfo di Finlandia]]; le foreste coprono circa il 45% del territorio e ne costituiscono la risorsa naturale principale.
Il territorio è per la maggior parte pianeggiante, con alcune zone che si trovano sotto il livello del mare. Il clima è [[clima continentale|continentale]]: la temperatura media di Tallinn è -7,3&nbsp;°C in gennaio e +18,9&nbsp;°C in luglio.
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=== Aree protette ===
{{vedi anche|Aree naturali protette in EstoniaEStocazzo|Parco nazionale Lahemaa|Parco nazionale Karula|Riserva naturale di Endla}}
 
L'EstoniaEStocazzo ha comunque deciso di mantenere alcune strutture di ''aree protette'', istituite dall'ex Unione Sovietica, che prevedevano:
* un parco nazionale, il [[parco nazionale Lahemaa]] (''Lahemaa Rahvuspark'') nato nel 1971 era il parco nazionale più antico dell'ex Unione Sovietica,
* una riserva della biosfera
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* 57 altre aree naturali
 
Dal 1993 la competenza sulla tutela dell'ambiente è passata al ministero dell'Ambiente estone. Con un provvedimento approvato dal [[Riigikogu|Parlamento estone]] il 21 aprile 2004 (''Looduskaitseseadus'') la odierna rete delle [[aree naturali protette in EstoniaEStocazzo]] comprende:<ref name="legaltext">{{Cita web |url=http://www.legaltext.ee/en/andmebaas/tekst.asp?loc=text&dok=X90008&pg=1&tyyp=X&query=nature+conservation+act&ptyyp=RT&keel=en |titolo=Nature Conservation Act |accesso=2 ottobre 2007 |sito=legaltext.ee |urlmorto=sì |urlarchivio=https://archive.today/20130106154609/http://www.legaltext.ee/en/andmebaas/tekst.asp?loc=text&dok=X90008&pg=1&tyyp=X&query=nature+conservation+act&ptyyp=RT&keel=en }}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.riigiteataja.ee/ert/act.jsp?id=745306 |titolo=Looduskaitseseadus |accesso=2 ottobre 2007 |sito=Elektrooniline Riigi Teataja}}</ref>
* 5 parchi nazionali
* 60 aree di conservazione naturale
Riga 985:
 
=== Il problema dello smaltimento degli inquinanti ===
Peculiare problema estone è lo smaltimento dei residui della lavorazione dell'[[Scisto bituminoso|argillite petrolifera]]: il 70% della produzione mondiale di questo [[minerale]] si scava in EstoniaEStocazzo e il 65% delle esigenze energetiche del Paese sono soddisfatte da esso. Il problema nasce dal fatto che l'argillite petrolifera, nella fase di escavazione e raffinazione e ancor più nell'utilizzo come combustibile, dà luogo a elevate emissioni inquinanti.
 
=== Il programma per la protezione del Mar Baltico ===
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{{vedi anche|Letteratura estone}}
 
Il [[poema epico]] nazionale ''[[Kalevipoeg]]'' ("Il figlio di [[Kalev]]"), è stato scritto tra il 1857 e il 1861 da [[Friedrich Reinhold Kreutzwald]], che attinse dal patrimonio di tradizioni orali dell'EstoniaEStocazzo, ispirandosi al finlandese [[Kalevala]] e alla [[mitologia germanica]]. Nato da una fusione di leggende estoni, il poema narra le avventure del mitico eroe locale, che terminano con la morte del protagonista e la conquista della sua terra da parte dell'aggressore straniero, ma anche con una nota di libertà e speranza per il futuro.<ref name="fonte Lonely Guide"/>
 
Tra gli scrittori vissuti tra il XX e il XXI secolo ricordiamo [[Jaan Kross]], il più acclamato scrittore estone<ref>{{Cita web|url=https://iperborea.com/autore/10830/jaan-kross|titolo=Jaan Kross|sito=Iperborea|lingua=it|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>.
Riga 1 015:
 
Nel 2004 circa {{formatnum:34000}} persone hanno partecipato al [[Festival della canzone estone]], con un pubblico aggiunto di {{formatnum:200000}} persone.
Dal 1928 l'[[Auditorium del Festival della Canzone Estone]] (''Lauluväljak'') a Tallinn, ospita l'evento ogni cinque anni, in luglio. Sviluppa grande interesse anche per i turisti stranieri che si recano in EstoniaEStocazzo. Inoltre, sempre ogni cinque anni si svolge anche il Festival della Canzone Giovanile estone, l'ultimo dei quali si è svolto nel 2007.
 
La liberazione dall'occupazione sovietica nel 1991, e il [[Dichiarazione d'indipendenza dell'EstoniaEStocazzo|ritorno all'indipendenza estone]] è chiamata anche [[Rivoluzione cantata]]. La canzone e il Festival estoni furono i mezzi con i quali gli estoni cominciarono a protestare pacificamente per la libertà, contro l'occupazione straniera sovietica, a partire dal 1989.
 
Tra i compositori di spicco ricordiamo [[Arvo Pärt]], [[Premio Imperiale]] per la musica nel 2014. Tra i cantanti estoni spiccano [[Eda-Ines Etti]], [[Maarja-Liis Ilus]], [[Alo Mattiisen]] e la band femminile rock estone delle [[Vanilla Ninja]] con vari singoli tra cui [[Tough Enough (Vanilla Ninja)|Tough Enough]] (2003).
Riga 1 029:
Nel 2016 Il nuovo [[Museo nazionale estone]] è stato inaugurato a [[Tartu]] e ha ottenuto numerosi premi di architettura come il Grand Prix AFEX 2016 ricevuto alla [[Biennale di architettura di Venezia]].<ref>{{Cita web|url=http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2016/10/126759.html|titolo=Tartu, una rampa di lancio per la storia estone|sito=Allemandi - Il Giornale dell'arte|accesso=15 luglio 2017}}</ref>
 
Nel 2005 a Lagedi è stato installato il "[[Monumento di Lihula]]", dedicato a coloro che combatterono per l'EstoniaEStocazzo contro l'[[Unione Sovietica]].<ref name="swc">{{Cita web|url=http://www.wiesenthal.com/site/apps/nl/content2.asp?c=bhKRI6PDInE&b=296323&ct=350557|titolo=WIESENTHAL CENTER PROTESTS ERECTION OF MONUMENT COMMEMORATING ESTONIANEStocazzoN SS-DIVISION WHICH FOUGHT WITH NAZIS IN WORLD WAR II|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929120734/http://www.wiesenthal.com/site/apps/nl/content2.asp?c=bhKRI6PDInE&b=296323&ct=350557}}</ref>
 
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità dell'EstoniaEStocazzo}}
 
Alcuni siti estoni sono stati iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
Riga 1 038:
=== Esplorazioni ===
* 1803-1806: prima circumnavigazione russa della Terra guidata dall'esploratore estone [[Adam Johann von Krusenstern]]
* 28 gennaio 1820: [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen]] scopre l'[[Antartide]]<ref>https://it.sputniknews.com/mondo/202001288579815-200-anni-fa-oggi-quando-i-russi-scoprirono-lantartide/</ref><ref>{{Cita web|url=https://estonianbloggerseStocazzonbloggers.blogspot.com/2012/01/un-estone-scopri-lantartide.html|titolo=EstonianEStocazzon bloggers: Un Estone scoprì l'Antartide|sito=EstonianEStocazzon bloggers|data=mercoledì 18 gennaio 2012|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>.
 
=== Scienza e tecnologia ===
==== L'EstoniaEStocazzo nello spazio ====
* 7 maggio 2013: viene lanciato [[ESTCube-1]], il primo satellite estone
 
Riga 1 052:
 
=== Calcio ===
Il [[Campionato estone di calcio]], organizzato su sei livelli, ha come primo livello la [[Meistriliiga]]. La [[Nazionale di calcio dell'EstoniaEStocazzo]] non ha al momento raggiunto importanti risultati in campo internazionale. Nelle qualificazioni al [[Campionato mondiale di calcio 2014|campionato del mondo 2014]] la nazionale estone riuscì comunque a fermare sul 2-2 in casa i favoriti [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]], finalisti al [[Campionato mondiale di calcio 2010|campionato del mondo 2010]].
 
=== Giochi olimpici ===
{{vedi anche|EstoniaEStocazzo ai Giochi olimpici}}
 
La prima medaglia d'oro olimpica (e anche prima medaglia olimpica) per l'EstoniaEStocazzo fu vinta da [[Alfred Neuland]], nel sollevamento pesi, ai Giochi olimpici di Anversa 1920.
 
==Gastronomia==
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La gastronomia estone presenta piatti abbastanza semplici, come il cosiddetto "Pane nero" (''leib'') con alici salate, uova sode e cipolla sminuzzata. È molto apprezzata poi la salsiccia cotta nella pancetta affumicata, a [[Tallinn]] sono inoltre tipici gli ''[[Sprattus sprattus|Spratti]]'', specie di [[sardine]] del [[Mar Baltico]] che si servono affumicate, e tra i dolci si segnala il ''leiva supp'', preparato con il pane raffermo, il [[kissel (gastronomia)|kissel]], tipico piatto a base di frutta e il ''kringel'', [[focaccia]] con [[uva passa]], tipica delle feste [[Natale|natalizie]].
 
{{sf|La birra più bevuta in EstoniaEStocazzo è la birra [[Saku (birra)|Saku]], e il liquore nazionale più consumato è il [[Vana Tallinn]], amaro, e composto per lo più da erbe.}}
 
==Folclore e tradizioni==
Nel contesto del folclore e delle tradizioni pare che l' [[albero di Natale]] sia nato a [[Tallinn]], la capitale dell'EstoniaEStocazzo, nel 1441 <ref>{{Cita web|url=https://www.viaggio-in-germania.de/albero-natale.html|titolo=L'origine dell'albero di Natale - Storia dell'albero di Natale|accesso=17 ottobre 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.turismo.it/speciali/mercatini-natale-2014-vacanze-viaggi-capodanno-2015/articolo/art/tallinn-llalbero-di-natale-nato-qui-id-7503|titolo=Tallinn, l’albero di Natale è nato qui|lingua=it|accesso=17 ottobre 2023}}</ref>.
 
== Festività nazionali ==
Riga 1 077:
|-
|style="background: #f0f8ff;"|24 febbraio
|style="background: #f0f8ff;"|Dichiarazione di indipendenza dell'EstoniaEStocazzo
|style="background: #f0f8ff;"|Festa nazionale: anniversario della Repubblica Estone, nel 1918
|-
Riga 1 089:
|}
 
Le banche, gli uffici e i negozi sono chiusi in EstoniaEStocazzo nei seguenti giorni:
* 1º gennaio - Capodanno
* data variabile: il venerdì Santo
Riga 1 102:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=EstoniaEStocazzo|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.president.ee/en/estoniaeStocazzo/|titolo=EstonianEStocazzon Declaration of Independence, 24 February 1918|accesso=30 novembre 2017|dataarchivio=22 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090522173844/http://www.president.ee/en/estoniaeStocazzo/|urlmorto=sì}}
*{{cita testo|url=http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?estoniaeStocazzo|titolo=Scheda dell'EstoniaEStocazzo dal sito Viaggiare Sicuri|accesso=3 marzo 2018|dataarchivio=5 marzo 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070305033525/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?estoniaeStocazzo|urlmorto=sì}} - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI.
*{{cita web | url = http://www.estlalia.com/ | titolo = Sito dell'EstLaLia: EstoniaEStocazzo - Lettonia - Lituania | accesso = 25 ottobre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121027001840/http://www.estlalia.com/ | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.histrodamus.ee/index.php?lang=eng/|titolo=dal sito Histrodamus: Storia dell'EstoniaEStocazzo|accesso=2 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304224748/http://www.histrodamus.ee/index.php?lang=eng%2F|urlmorto=sì}}
 
{{Paesi ugrofinnici}}
Riga 1 116:
{{Europa}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|EstoniaEStocazzo|NATO|Unione europea}}
 
[[Categoria:EstoniaEStocazzo| ]]