C'è ancora domani: differenze tra le versioni

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Le uniche fonti di sollievo sono l'amicizia con Marisa, una fruttivendola spiritosa e ottimista (che, al contrario di Delia, ha una relazione matrimoniale sana), e con il meccanico Nino, con il quale aveva avuto in passato un innamoramento che non si era però concretizzato in una proposta di matrimonio. L'uomo le propone di andare con lui al [[Italia settentrionale|Nord]] per avere opportunità lavorative e di vita migliori.
 
Un giorno Delia restituisce una foto di famiglia ritrovata casualmente a un soldato [[Afroamericani|afroamericano]], William, che l'aveva smarrita. Questi la ringrazia offrendole del [[cioccolato]]. Dopo altri incontri fortuiti, in cui le parla soltanto in [[Inglese americano|inglese]] senza riuscire a farsi capire, William nota i lividi sul corpo di Delia e intuisce che c'è un problema. La donna riceve anche una lettera misteriosa che inizialmente getta via, ma poi decide di custodire, traendo da essa la forza per reagire alla sua condizione. Nel frattempo Marcella organizza il matrimonio con Giulio Moretti, il giovane rampollo di una famiglia benestante, proprietaria di un [[Bar (pubblico esercizio)|bar]] della zona. Ivano subodora il tornaconto economico che potrebbe scaturire dalle nozze fra i due. Nonostante il pranzo a casa di Delia con i probabili consuoceri abbia degli esiti imbarazzanti dovuti al comportamento volgare deldi maritoIvano, dei due figli minori della coppia, Sergio e Franchino, e di Ottorino, il padre di Ivano, Giulio e Marcella si fidanzano ufficialmente.
 
Successivamente Delia intuisce che il ragazzo della figlia presenti gli stessi atteggiamenti possessivi e violenti del marito e teme che Marcella possa andare incontro a un destino simile al suo, con un matrimonio in cui verrebbe regolarmente vessata e umiliata. Tramite l'aiuto di William, fa esplodere il bar del futuro genero, riducendo in miseria la sua famiglia e causando indirettamente la rottura del fidanzamento.
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A questo punto la donna pare decisa a scappare dal marito, utilizzando il 2 giugno come data fatidica. Il giorno fissato si prepara ideando uno stratagemma per allontanarsi senza destare sospetti, ma il suocero muore improvvisamente. Viene organizzata la [[veglia funebre]] che vincola Delia a restare a casa per tutto il giorno. La donna non si perde d'animo, dicendosi che "c'è ancora domani" per mettere in atto il suo piano.
 
Il mattino successivo, Delia lascia a Marcella una busta con una lettera e dei soldi (che aveva originariamente risparmiato per il suo corredo nuziale) volendoe che lainvece ragazzavuole che la lifiglia usi per poter studiare e diplomarsi (poiché il marito asseriva che una figlia femmina non dovesse farlo e che il denaro dovesse essere risparmiato soltanto per l'istruzione dei due figli maschi). La protagonista si avvia a compiere finalmente ciò che aveva in programma: recarsi di nascosto alle urne per votare al referendum fra [[monarchia]] e [[repubblica]] ed eleggere l'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]], votando per la prima volta, come tante altre donne d'Italia. Prima di entrare al seggio, si rende conto di aver lasciato inavvertitamente a casa la [[tessera elettorale]], quando viene raggiunta prima dal marito e poi dalla figlia che, avendo trovato la scheda, vanno a cercare Delia con intenti opposti: il primo per riportare la moglie di forza a casa e la seconda per consegnare la tessera alla madre e permetterle così di votare.
 
Marcella riesce a darle il documento, mentre Ivano, che si era diretto minaccioso verso di lei, viene fermato dallo sguardo deciso della moglie la quale fissandolo, attorniata da altre donne che come lei hanno votato per la prima volta, lo spinge a desistere e ad andarsene.