Vito Nunziante: differenze tra le versioni

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Durante il servizio in Calabria ebbe modo di osservare le precarie condizioni dei terreni [[malaria|malarici]] della [[Piana di Gioia Tauro|Piana]] compresi nel comune di [[Rosarno]], e ne chiese al governo la [[Bonifica idraulica|bonifica]].
 
Ne ottenne come risposta che, sebbene si riconoscesse che si trattava di un'opera necessaria, il governo non disponeva di fondi sufficienti per compierla. Fu quindi stipulato un contratto che impegnava il Marchese a bonificare l'area in 5 anni, ottenendo in cambio i ¾ dei territori bonificati<ref>''F. Palermo, op. cit., pag. 82''.</ref>. Per alloggiare i lavoratori occupati nelle operazioni di prosciugamento, Nunziante fondò il piccolo centro di [[San Ferdinando (Italia)|San Ferdinando]] e si fece aiutare dal botanico [[Guglielmo Gasparrini]] nella scelta delle colture da impiantare nella zona.<ref>[https://tuttostoria770638580.wordpress.com/2024/06/10/il-generale-vito-nunziante-fondatore-di-san-ferdinando-in-provincia-di-reggio-calabria/ Il Generale Vito Nunziante fondatore di San Ferdinando in Provincia di Reggio Calabria]</ref>
Si occupò anche di miniere di ferro in [[Calabria]] e di piombo nel [[Principato citeriore]] (attuale [[provincia di Salerno]]). Effettuò inoltre ricerche di [[carbon fossile]] in vari siti e avviò una cava di [[marmo]] a [[Latronico]], sul [[monte Alpi]] in Basilicata<ref>''F. Palermo, op. cit., pag. 88''.</ref>.
A [[Pescara]] affrontò e risolse il problema delle esondazioni del [[Aterno-Pescara|fiume omonimo]], facendo intervenire i vangatori cosentini già utilizzati per la bonifica a Rosarno<ref>''F. Palermo, op. cit., pagg. 91–92''</ref>.