D. B. Cooper: differenze tra le versioni

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[[File:Rwr727tail.jpg|thumb|left|Un [[Boeing 727]] con portellone posteriore aperto e scaletta estesa]]
 
La vicenda ebbe inizio nel tardo pomeriggio di mercoledì 24 novembre 1971, quando all'[[aeroporto Internazionale di Portland]], nell'[[Oregon]], arrivò un uomo che portava una valigetta nera, che si identificò con il nome di Dan Cooper; solo in seguito, a causa di un errore di comunicazione dei [[mass media]], il personaggio è diventato noto come D. B. Cooper.<ref name="newyork2" /> Esso acquistò al banco della [[Northwest Airlines|Northwest Orient Airlines]] un biglietto di sola andata per il volo 305 della [[Volo Northwest Orient Airlines 710|Northwest Orient Airlines]], diretto a [[Seattle]] (nello stato di [[Washington (Stato)|Washington]]), un volo della durata di trentasoli 30 minuti<ref name="newyork" />; imbarcatosi sull'aereo, un [[Boeing 727|Boeing 727-100]] (registrazione [[Federal Aviation Administration|FAA]] N467US), si accomodò nel posto 18C, nella parte posteriore, dove si accese una sigaretta e ordinò [[bourbon]] e soda. Testimoni oculari a bordo del velivolo lo descrissero, in seguito, come un uomo dall'aspetto assolutamente normale, di età intorno ai quarantacinque45 anni, alto circa un metro e ottanta, che indossava un impermeabile nero leggero, mocassini, giacca e pantaloni scuri, una camicia bianca ben stirata, una cravatta nera e un fermacravatta di madreperla.<ref name="SFChronicle">{{cita news|titolo=D.B. Cooper – the search for skyjacker missing since 1971|autore=Tomas A. Tizon|data=4 settembre 2005|url=http://www.sfgate.com/crime/article/D-B-Cooper-the-search-for-skyjacker-missing-2611758.php|pubblicazione=[[San Francisco Chronicle]]|accesso=4 novembre 2016|lingua=en}}</ref> Il volo, sul quale si trovavano trentasette37 passeggeri e sei membri dell'equipaggio, decollò alle 14:50. Poco dopo il decollo Cooper passò un biglietto all'[[assistente di volo]] Florence Schaffner, seduta vicino a lui.<ref name="himmel">{{cita libro|autore=Ralph P. Himmelsbach|autore2=Thomas K. Worcester|anno=1986|titolo=Norjak: The Investigation of D. B. Cooper|url=https://archive.org/details/norjakinvestigat0000himm|editore=Norjak Project|città=[[West Linn]]|isbn=978-0-9617415-0-1|lingua=en}}</ref> La Schaffner pensò di avere a che fare con un uomo d'affari solitario che le stava dando il suo numero di telefono e mise il foglio nella sua borsetta, ma Cooper si chinò verso di lei sussurrando: «''Signorina, farebbe meglio a dare un'occhiata a quel biglietto. Ho una bomba''».<ref name="PI">{{cita news|titolo=When D.B. Cooper Dropped From Sky: Where did the daring, mysterious skyjacker go? Twenty-five years later, the search is still on for even a trace|autore=Richard Steven|data=24 novembre 1996|pagina=A20|pubblicazione=[[The Philadelphia Inquirer]]|lingua=en}}</ref> Sul biglietto c'era scritto, a lettere maiuscole, con un pennarello: «''Ho una bomba nella mia valigetta. La userò, se necessario. Voglio che si sieda accanto a me. State per essere dirottati''».<ref name="newyork2">{{cita news|url=https://nymag.com/news/features/39593/index1.html|pubblicazione= [[New York Magazine]]|titolo=Unmasking D.B. Cooper - D.B. Cooper executes his plan|lingua=en|data=21 ottobre 2007|autore=Geoffrey Gray|accesso=4 novembre 2016}}</ref> Il foglio fu ritirato successivamente dal dirottatore e l'esatto contenuto del messaggio è frutto di ricostruzione da parte dei testimoni, che concordano sul fatto che in realtà terminasse con la frase «''no funny business''», comunemente utilizzata in situazioni in cui in italiano si direbbe "non fate scherzi".<ref name="crime">{{cita web|url=http://www.crimemuseum.org/crime-library/d-b-cooper/|sito=crimemuseum.org|lingua=en|accesso=4 novembre 2016|titolo=D.B. Cooper}}</ref> La Schaffner accolse la richiesta, poi tranquillamente chiese di vedere la bomba, quindi Cooper aprì la valigetta a sufficienza perché si potessero intravedere otto cilindri rossi con dei fili collegati a una batteria.
Poco dopo il decollo Cooper passò un biglietto all'[[assistente di volo]] Florence Schaffner, seduta vicino a lui.<ref name="himmel">{{cita libro|autore=Ralph P. Himmelsbach|autore2=Thomas K. Worcester|anno=1986|titolo=Norjak: The Investigation of D. B. Cooper|url=https://archive.org/details/norjakinvestigat0000himm|editore=Norjak Project|città=[[West Linn]]|isbn=978-0-9617415-0-1|lingua=en}}</ref> La Schaffner pensò di avere a che fare con un uomo d'affari solitario che le stava dando il suo numero di telefono e mise il foglio nella sua borsetta, ma Cooper si chinò verso di lei sussurrando: «''Signorina, farebbe meglio a dare un'occhiata a quel biglietto. Ho una bomba''».<ref name="PI">{{cita news|titolo=When D.B. Cooper Dropped From Sky: Where did the daring, mysterious skyjacker go? Twenty-five years later, the search is still on for even a trace|autore=Richard Steven|data=24 novembre 1996|pagina=A20|pubblicazione=[[The Philadelphia Inquirer]]|lingua=en}}</ref> Sul biglietto c'era scritto, a lettere maiuscole, con un pennarello: «''Ho una bomba nella mia valigetta. La userò, se necessario. Voglio che si sieda accanto a me. State per essere dirottati''».<ref name="newyork2">{{cita news|url=https://nymag.com/news/features/39593/index1.html|pubblicazione= [[New York Magazine]]|titolo=Unmasking D.B. Cooper - D.B. Cooper executes his plan|lingua=en|data=21 ottobre 2007|autore=Geoffrey Gray|accesso=4 novembre 2016}}</ref> Il foglio fu ritirato successivamente dal dirottatore e l'esatto contenuto del messaggio è frutto di ricostruzione da parte dei testimoni, che concordano sul fatto che in realtà terminasse con la frase «''no funny business''», comunemente utilizzata in situazioni in cui in italiano si direbbe "non fate scherzi".<ref name="crime">{{cita web|url=http://www.crimemuseum.org/crime-library/d-b-cooper/|sito=crimemuseum.org|lingua=en|accesso=4 novembre 2016|titolo=D.B. Cooper}}</ref> La Schaffner accolse la richiesta, poi tranquillamente chiese di vedere la bomba, quindi Cooper aprì la valigetta a sufficienza perché si potessero intravedere otto cilindri rossi con dei fili collegati a una batteria.
 
Il dirottatore quindi richiuse la valigetta ed espresse le sue richieste: duecentomila200.000 dollari in "valuta americana negoziabile", quattro [[paracadute]] (due primari e due di riserva) e un'autobotte pronta a Seattle per il rifornimento dell'aereo all'arrivo. L'assistente di volo portò le istruzioni in cabina di pilotaggio.<ref name="newyork2" /> Quando ritornò da Cooper, questi si era spostato al posto 15F, vicino al finestrino, e aveva indossato degli occhiali scuri.<ref name="aftermath">{{cita libro|titolo=D.B. Cooper - aftermath|url=https://archive.org/details/dbcooperaftermat0000elmo|autore=Gene Elmore|editore=iUniverse|anno=2010|ISBN=978-1-4502-1546-6|lingua=en}}</ref> Il comandante del volo 305, William Scott, contattò il controllo del traffico aereo dell'[[Aeroporto Internazionale di Seattle-Tacoma|aeroporto di Seattle-Tacoma]], che avvisò le autorità locali e federali. I trentasei36 passeggeri vennero informati che il loro arrivo a Seattle sarebbe stato ritardato a causa di un "problema meccanico minore". Il presidente della Northwest Orient [[Donald Nyrop]] autorizzò il pagamento del riscatto, preoccupato per una possibile pubblicità negativa per la compagnia aerea. Cooper ordinò la restituzione del messaggio da parte del pilota, al fine di eliminare ogni indizio utile alla sua identificazione.<ref name="crime" />
[[File:727db.gif|thumb|Un'animazione della possibile evasione di Dan Cooper dal 727 in volo]]
 
L'aereo sorvolò l'area dello [[stretto di Puget]] per circa due ore, durante le quali la polizia di Seattle e l'[[FBI]] si adoperarono per raccogliere i soldi del riscatto, reperire i quattro paracadute e mobilitare il personale d'emergenza e i tiratori scelti da posizionare sull'aeroporto.<ref name="newyork2" /> Florence Schaffner ricordò che Cooper sembrava avere familiarità con il territorio locale, in quanto disse «''Sembra [[Tacoma]] laggiù''» proprio quando l'aereo sorvolava effettivamente Tacoma. Disse correttamente anche che la base aerea militare di McChord era a venti minuti di auto dall'aeroporto Seattle-Tacoma. Sempre la Schaffner disse che, oltre ad essere elegante e distinto, era caratterizzato da modi di fare tranquilli, garbati e gentili, non risultando affatto assimilabile agli stereotipi popolarmente associati alla pirateria aerea e alla delinquenza in generale. Tina Mucklow, un'altra assistente di volo, fu d'accordo: «''Non era nervoso''», disse agli investigatori, «''sembrava piuttosto gentile, non è mai stato crudele, violento o cattivo, è stato premuroso e tranquillo per tutto il tempo''». Ordinò un secondo [[bourbon]], pagando regolarmente e insistendo per lasciare il resto come mancia, e si offrì per richiedere il pasto per tutto l'equipaggio durante la sosta a Seattle.<ref name="himmel" />
 
Gli agenti dell'FBI raccolsero i soldi del riscatto da diverse banche della zona di Seattle, ottenendo diecimila banconote da venti dollari non segnate ma che per la maggior parte avevano numeri di serie che iniziavano con la lettera di emissione "L", che indicava la provenienza dalla [[Federal Reserve System|Federal Reserve Bank]] di [[San Francisco]], ed appartenevano alla "serie 1969-C"; venne anche fatto un [[microfilm]] di ciascuna di esse.<ref name=aftermath/> Cooper rifiutò i [[Paracadute#Sistemi di apertura|paracadute militari ad apertura vincolata]] offerti dalle autorità, chiedendo invece dei [[Paracadute#Sistemi di apertura|paracadute civili con sistema di apertura manuale]], che la polizia di Seattle ottenne da una scuola di paracadutismo locale.<ref name=crime/> Alle 17:24 Cooper venne informato che le sue richieste erano state soddisfatte e alle 17:39 l'aereo atterrò a Seattle-Tacoma. Il dirottatore ordinò al comandante Scott di far [[Rullaggio|rullare]] l'aereo in una pista isolata e di spegnere le luci in cabina per scoraggiare i cecchini della polizia. Al Lee, Operations Manager della Northwest Orient di Seattle, si avvicinò al velivolo in abiti civili, per evitare la possibilità che Cooper potesse scambiare la sua uniforme della compagnia aerea per quella di un agente di polizia, e consegnò all'assistente di volo Mucklow uno zaino con il denaro e i paracadute attraverso la scaletta di poppa. Una volta ottenuti i soldi ed i paracadute, Cooper consentì a tutti i passeggeri, alla Schaffner e all'assistente di volo senior Alice Hancock di lasciare tranquillamente l'aereo.<ref name="himmel" />
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[[File:Money stolen by D. B. Cooper.jpg|thumb|Parte del denaro rinvenuto da Brian Ingram nel 1980]]
 
La successiva analisi del volo mise in discussione la stima iniziale della zona di atterraggio di Cooper. Scott, che stava pilotando l'aereo manualmente a causa delle particolari richieste di velocità e di altitudine, stabilì in seguito che la traiettoria di volo era stata significativamente più a est di quanto inizialmente assunto. Ulteriori dati provenienti da varie fonti, in particolare dalle dichiarazioni del pilota Tom Bohan della [[Continental Airlines]], che volò quattro minuti dopo il volo 305, indicarono che la direzione del vento presa in considerazione nel calcolo della zona di caduta era sbagliata, forse anche di ottanta gradi. Questo e altri dati supplementari hanno suggerito che la zona effettiva di atterraggio di Cooper fu probabilmente a sud-sud-est della stima originale, andando a collocarsi nei pressi del fiume [[Washougal]], affluente del [[Columbia (fiume)|Columbia]], nello Stato di Washington. Negli anni successivi la [[Washougal Valley]] e i suoi dintorni sono stati setacciati anche da molteplici gruppi privati, ma non è stato trovato nulla che fosse direttamente riconducibile al dirottamento.<ref name=seattle/> Uno degli iniziali sospettati, successivamente non ritenuto dall'FBI però coinvolto nel caso, fu [[Richard McCoy]], che, quattro mesi dopo il caso D. B. Cooper, dirottò un aereo passeggeri della United Airlines e ottenne un riscatto di cinquecentomila dollari. Le similitudini tra i due casi sono molteplici.
 
Nessuna prova conclusiva è emersa a svelare la sorte di Cooper e numerose teorie si sono succedute nel corso degli anni, senza tuttavia essere mai state confermate. Alcuni indizi sono però venuti alla luce in periodi successivi: il primo riguarda Brian Ingram, all'epoca dei fatti un bambino di otto anni, che nel 1980, nove anni dopo i fatti, trovò sulle sponde del fiume Columbia circa 5.800 [[Dollaro statunitense|$]] in tre pacchetti di banconote da venti (uno con novanta banconote e gli altri due con cento banconote), notevolmente deteriorate.<ref>{{cita news|url=http://articles.latimes.com/1986-05-22/news/mn-6995_1_hijacking|pubblicazione=Los Angeles Times|titolo=Boy to Split $5,520 of D. B. Cooper's Loot|lingua=en|accesso=5 novembre 2016|data=22 maggio 1986}}</ref> I tecnici dell'FBI confermarono che il denaro era effettivamente una parte del riscatto e che le banconote erano tutte disposte nello stesso ordine di quando furono consegnate a Cooper. La seconda prova invece riguarda un foglio di istruzioni trovato alla fine del 1978 da un cacciatore a poca distanza dall'ipotetica zona di lancio di Cooper, contenente dettagli sulla scala di accesso di un Boeing 727.<ref name=himmel/> Al contrario, vari ritrovamenti di oggetti che inizialmente si credeva fossero collegati al caso Cooper non sono stati accreditati dalla polizia come tali: ad esempio un paracadute ritrovato il 27 marzo 2008 ad Amboy, nello Stato di Washington (circa 9,7 km sud del lago Merwin), da alcuni bambini mentre giocavano in una fattoria;<ref>{{cita news|titolo=Did children find D.B. Cooper's parachute?|pubblicazione=NBC News|data=26 marzo 2008|url=http://www.msnbc.msn.com/id/23801264/|accesso=5 novembre 2016|lingua=en}}</ref> le indagini provarono che era di seta e non di nylon come quelli consegnati a Cooper.<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.nbcnews.com/id/wbna23903655#.WB3xXxKzk1I|titolo=Parachute absolutely not D.B. Cooper's|pubblicazione=NBC News|data=1 aprile 2008|accesso=5 novembre 2016}}</ref> Nel 2021 lo storico Eric Ulis ha affermato che il mancato ritrovamento di Cooper potrebbe essere dovuto a una ricerca nei luoghi sbagliati da parte delle autorità, che avrebbero calcolato male il punto di atterraggio di Cooper.<ref name=":0" />
 
Nel corso degli anni molte persone hanno affermato di essere D. B. Cooper e sono stati indicati molti sospettati (800, stando a quanto dichiarato dalla polizia federale),<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.esquire.com/it/cultura/tv/a34806453/dan-cooper-dirottatore/|titolo=Lo strano caso di Dan Cooper, il dirottatore scomparso nel nulla con 200 mila dollari|autore=Germano D'Acquisto|data=2020-12-15|accesso=2020-12-29}}</ref> senza mai riuscire ad indirizzare le indagini su un unico soggetto.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/20_agosto_04/nuovo-indizio-mistero-db-cooper-dirottatore-scomparso-cieli-d-america-49-anni-fa-b089bde0-d64b-11ea-b09b-c444f41468ab.shtml|titolo=Un nuovo indizio nel mistero di D.B. Cooper, dirottatore scomparso nei cieli d’America 49 anni fa|autore=Guido Olimpio|data=2020-04-08|accesso=2020-12-14}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==