Martin Lutero: differenze tra le versioni

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È dunque esclusivamente Dio che salva poiché, in quanto onnipotente, è in grado di trattare come giusto ciò che per sua natura è ingiusto. Infatti per i protestanti è solo la grazia di Dio che salva, attraverso la fede. La [[Chiesa cattolica]], in merito al problema della giustificazione, crede nella necessità sia della grazia divina che della cooperazione umana, fatta di fede e opere: l'uomo è sì corrotto dal peccato originale, ma il suo libero arbitrio non è completamente annullato, e dunque trova, con l'aiuto della grazia divina, la forza per risorgere. L'affermazione che per ottenere la salvezza sono necessarie, oltre alla fede, anche le opere di bene viene fondata su Matteo 25, 31-46 e Giovanni 2,14-16. Ma per capirli correttamente, bisogna tener conto anche dei chiari passaggi di San Paolo nelle sue lettere, ad esempio Romani cap. 3, dove spiega che, sì, la salvezza sarebbe per opere, ma quelle nostre sono tutte macchiate dal peccato, come già sostenuto da [[Agostino d'Ippona|Agostino]], con il concetto di ''massa damnationis'', nel ''[[De diversis quaestionibus ad Simplicianum]]''. Quindi, la teologia luterana, echeggiando le Sacre Scritture, afferma la salvezza per opere, non quelle nostre perché macchiate, ma unicamente per quelle di Cristo, e attraverso unicamente la fede in Lui, per pura grazia e misericordia di Dio.
 
Una seconda differenza sta nel fatto che per la teologia cattolica posteriore al [[Concilio di Trento]] la giustificazione è un effetto reale operato nel fedele dalla grazia di Dio, mentre per la teologia luterana, e per parte della teologia cattolica anteriore al [[Concilio di Trento]], la giustificazione del fedele è la stessa grazia di Dio, ossia è uno dei modi in cui Dio può decidere di considerare un peccatore: il modo di considerarlo come giustificato. Resta fermo che per i teologi di entrambe le confessioni l'uomo non merita, da sé, la grazia di Dio. E se non lo merita, la salvezza non può essere per opere del fedele.
 
Mentre il cattolico, tramite i [[sacramenti]], può presumere di avere ottenuto il perdono ed essere in grazia di Dio, il luterano ne é certo, basato sulle stesse promesse divine nelle Scritture, il cui Autore, Dio stesso, non può mentire. Tuttavia il protestante non può, in vita, sapere se la sua fede è stata "salvifica", perché nemmeno la fede dell'uomo è un suo merito.<ref>Diversamente da Lutero, [[Giovanni Calvino|Calvino]] riterrà che il fedele, che, tramite il [[lavoro]], ottiene successo e benessere, possa supporre di essere predestinato alla salvezza. Questi, cioè, saranno in qualche modo segni della grazia di Dio. {{cita libro |titolo=[[L'etica protestante e lo spirito del capitalismo]]|autore=[[Max Weber]]|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1997}}</ref>