Battaglia di Isandlwana: differenze tra le versioni

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== Le forze in campo ==
=== Le colonne N. 2 e 3 ===
Visto il rifiuto del governo di Londra di inviare ulteriori rinforzi in Sudafrica, Chelmsford dovette accontentarsi di quanto già disponibile nella regione. La spina dorsale della colonna N. 3 di Glyn era rappresentata da due [[battaglione|battaglioni]] di fanteria regolare britannica, il 1º e il 2º Battaglione del [[South Wales Borderers|24th Regiment of Foot]] (ex 2nd Warwickshire); era relativamente raro che due battaglioni di uno stesso [[reggimento]] si trovassero a combattere insieme: il nuovo ordinamento militare prevedeva che uno dovesse rimanere in patria mentre l'altro prestava servizio oltremare e, anche se le esigenze del vasto impero coloniale britannico facevano ormai venire meno tale schema, era frutto del caso il fatto che due battaglioni di uno stesso reggimento prestassero servizio congiuntamente<ref name=zulunet>{{en}} {{cita web |url=http://www.zulunet.co.za/izl/isandlwana.htm |titolo=The Battle of Isandlwana |sito=zulunet.co.za |accesso=4 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928150914/http://www.zulunet.co.za/izl/isandlwana.htm |urlmorto=sì }}</ref>. Il 1º battaglione (1/24º) si trovava in Sudafrica dal 1875 ed era stato intensamente impiegato contro gli Xhosa, mentre il 2/24º era arrivato nella colonia solo nel 1878 e aveva di conseguenza meno esperienza bellica<ref>{{Cita|Castle & Knight|p. 18}}.</ref>; ogni battaglione aveva otto [[compagnia (unità militare)|compagnie]] con una forza teorica di cento uomini ciascuna: i fanti britannici erano armati con l'affidabile fucile [[Martini-Henry]] calibro .45 (11,43 [[millimetro|mm]]), a [[retrocarica]] a colpo singolo. La guerra anglo-zulu fu l'ultima in cui tutta la fanteria di linea vestiva la tradizionale [[Giubbe rosse (Inghilterra)|giubba rossa]]<ref>{{Cita|Knight|p. 26}}.</ref>.
 
Poiché non vi erano reparti di cavalleria regolare in Sudafrica, Chelmsford dovette arrangiarsi in vario modo: venne formato un contingente di [[fanteria montata|fanteria a cavallo]] (Imperial Mounted Infantry) composto da soldati regolari capaci di cavalcare, ma il grosso delle truppe montate venne fornito da varie milizie locali semi-regolari reclutate tra i coloni bianchi del Natal: la colonna N. 3 disponeva di piccoli distaccamenti della Natal Mounted Police, dei Natal Carbineers, dei Newcastle Mounted Rifles e dei Buffalo Border Guard, oltre ad uno [[squadrone]] di fanteria a cavallo<ref>{{Cita|Castle & Knight|p. 21}}.</ref>. Nonostante l'opposizione dei coloni ad armare la popolazione nera, Chelmsford ordinò di reclutare diversi reggimenti del Natal Native Contingent (NNC) tra i gruppi indigeni tradizionalmente ostili agli zulu, e due battaglioni del 3º reggimento NNC accompagnarono la colonna N. 3: ogni battaglione aveva dieci compagnie composte da cento soldati di colore e nove ufficiali bianchi (generalmente coloni, spesso mal disposti verso i loro stessi soldati)<ref name=CastleKnight-25>{{Cita|Castle & Knight|p. 25}}.</ref>; arruolati poco prima dell'inizio delle ostilità, i membri dell'NNC avevano avuto poco tempo per addestrarsi e, sempre per l'opposizione dei coloni, solo un uomo ogni dieci era stato dotato di un'arma da fuoco, in genere vecchia od obsoleta, mentre gli altri erano armati con le lance e gli scudi tradizionali<ref>{{Cita|Knight|p. 27}}.</ref>. Completavano l'organico della colonna N. 3 i sei cannoni da 7 [[libbra|libbre]] ad [[avancarica]] e [[Rigatura|rigati]] della batteria N della [[Royal Artillery]], oltre una compagnia di [[genio militare|genieri]] regolari ed una di [[Pioniere (militare)|pionieri]] di colore.