Novara di Sicilia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Età preistorica: i ritrovamenti in contrada Casalini e le rudimentali abitazioni scavate all'interno della roccia Sperlinga, documentano l'esistenza di un complesso mesolitico. Età greco-romana: l'antica città romana di Noa è menzionata da [[Plinio il Vecchio|Plinio]], che chiama i suoi abitanti "noeni". Con la caduta dell'Impero Romano nel V secolo, i Vandali occuparono la parte occidentale dell'isola e altre tribù barbare effettuarono incursioni in Sicilia, tra cui i [[Franchi]], i [[Goti]], i [[Visigoti]] e gli [[Unni]]. Così, nel 479, i Goti occuparono la Sicilia e il territorio di Novara dove costruirono mura, torri e castelli, di cui ancora oggi sono visibili i resti. I Bizantini e successivamente gli Arabi occuparono l’antica Novara.
IntornoNel alIX 1061 - 1072secolo i normanni[[berberi]] fondaronocostruiscono un nuovocastello centroche abitato e costruironodiventa il castello.[https://archive.wikiwix.com/cache/index2.php?url=http%3A%2F%2Fwww.celeste-ots.it%2Fcomuni%2FProvinciaMessina%2FProvinciaMessina063.htm#federation=archive.wikiwix.com&tab=url]nuovo Lecentro traccedella dell’anticovita Monasterocivile cistercensesostituendo (sec.quello XII)nell'attuale dicontrada VallebonaCasalini, aabitato 5fino chilometria dallatutta città,l'[[Impero sonobizantino|epoca segnibizantina]].<ref>{{Cita evidentiweb|url=https://www.comunedinovaradisicilia.me.it/cenni-storici.html|titolo=Cenni dellastorici notevole{{!}} importanzaComune chedi esso ha avuto per la storiaNovara di NovaraSicilia|sito=comunedinovaradisicilia.[https://www.icastellime.it/|lingua=it/sicilia/messina/novara|accesso=2023-di09-sicilia04}}</castello-di-novara-di-sicilia]ref> Intorno al 1061-72 si insedia anche una colonia di [[Lombardi di Sicilia|lombardi]], di religione cattolica con rito latino, probabilmente nei luoghi in cui sorge l'attuale paese. Nel 1171 è fondata da [[Ugo di Novara di Sicilia|sant'Ugo]], sotto re Ruggero II, l'[[Abbazia di Santa Maria di Novara|abbazia di Santa Maria Nucaria]], prima edificazione cistercense in Sicilia. Nel XIII secolo viene edificata una struttura fortificata per opera di [[Ruggero di Lauria]]; nel 1298 l'abitato di Novara è già censito come ''castrum Nucariae''. XIV secolo, terra e castello sono possedimento della famiglia di derivazione normanna [[Palizzi (famiglia)|Palizzi]] nelle persone di [[Palizzi (famiglia)#Nicol.C3.B2 Palizzi|Nicolò]] [[1299]] e [[Matteo Palizzi|Matteo]] nel [[1337]] e, in seguito, di [[Vinciguerra d'Aragona]] nel [[1364]] sotto il regno di [[Federico IV d'Aragona]].
 
Tra il XVII ed il XVIII secolo Novara cambiò più volte feudatario. Nel* [[1641]], ilInvestitura generale e ammiraglio Marcantonio V Colonna (1606-1659) lo acquistò per poi donarlo alla mogliedi Isabella Gioeni già, principessa di Castiglione., Nelmoglie 1723di i[[Marcantonio Duchi d'Angiò che ne erano entrati in possesso lo attribuirono alla famiglia Gioeni di CataniaV Colonna]].<ref>{{cita libro|p= 8 |autore= Abate [[Francesco Sacco]] |titolo= Dizionario geografico del Regno di Sicilia |url= https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC |città= Palermo |editore= Reale Stamperia |anno= 1800 }}</ref>.
Dopo la morte di Vinciguerra d'Aragona, Novara entrò nel demanio regio e fu sotto la diretta giurisdizione dei re di Sicilia fino al 1391 quando il re Martino I di Sicilia la cedette a Guglielmo Raimondo di Montecateno. Il 19 novembre 1397 quest'ultimo venne espulso dal re per reato e subito dopo Bartolomeo Gioeni, gran cancelliere del regno, si inventò una relazione con la defunta moglie di Raimondo e richiese pertanto le terre di Novara. Il re allora glieli concesse senza verificare le sue dichiarazioni e solo un anno dopo scoprì la verità e riebbe Novara. Bartolomeo Gioeni si presenta allora al Parlamento siciliano il quale decide che Novara non è territorio demaniale ma baronale e quindi recupera il borgo.
* [[1723]], Investitura casa [[Gioieni]] dei [[Angioini|Duchi d'Angiò]].
 
Nel XVII secolo il borgo raggiunge il suo massimo sviluppo: risale a quest'epoca quasi tutto il tessuto edilizio conservato sino a oggi.<ref>{{cita web |url= http://www.borghitalia.it/pg.base.php?id=6&lang=it&cod_borgo=802 |titolo= Sito dell'Associazione Borghi più belli d'Italia |accesso= 7 luglio 2013 |dataarchivio= 1 luglio 2013 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130701023824/http://www.borghitalia.it/pg.base.php?id=6&lang=it&cod_borgo=802 |urlmorto= sì }}</ref> Durante la Seconda guerra mondiale un bombardamento alleato causa danni in due diverse incursioni lungo la costa tirrenica siciliana e località montane.<ref>{{Cita web|url=http://www.biografiadiunabomba.it/bombardamenti_seconda.php|titolo=Bombardamenti, Incursioni aeree Seconda Guerra Mondiale|accesso=2021-08-04|dataarchivio=26 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080926023603/http://www.biografiadiunabomba.it/bombardamenti_seconda.php|urlmorto=sì}}</ref>
Petronio Gioeni ereditò la baronia di Novara alla morte del padre e la trasmise al figlio Bartolo. Quest'ultimo non avendo eredi, fu il fratello Perrucchio a succedergli e ricevette l'investitura da re Alfonso V d'Aragona nel 1453. Novara passò poi nelle mani di Bartolomeo III Gioeni, figlio di Perrucchio, poi in quelle di suo figlio Lorenzo ed infine dal 1542 divenne proprietà del genero di quest'ultimo, il barone Colonna. L'ultimo feudatario fu Tommaso Gioeni che lo vendette al re nel XVII secolo3.
 
Intorno al 1400, nel centro storico di Novara, fu costruita la cupola di Santa Maria Assunta. Appartiene all'Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.
 
Nel 1612 Novara di Sicilia ottenne lo status di comune autonomo (all'epoca università).
Tra il XVII ed il XVIII secolo Novara cambiò più volte feudatario. Nel 1641 il generale e ammiraglio Marcantonio V Colonna (1606-1659) lo acquistò per poi donarlo alla moglie Isabella Gioeni già principessa di Castiglione. Nel 1723 i Duchi d'Angiò che ne erano entrati in possesso lo attribuirono alla famiglia Gioeni di Catania <ref>{{cita libro|p= 8 |autore= Abate [[Francesco Sacco]] |titolo= Dizionario geografico del Regno di Sicilia |url= https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC |città= Palermo |editore= Reale Stamperia |anno= 1800 }}</ref>.
Alla fine del XVII secolo venne definitivamente completata la costruzione del centro storico, che mantiene ancora oggi lo stesso aspetto, la parte più antica essendo quella del quartiere San Francesco (intorno alla chiesa omonima) poi, cronologicamente, il frazioni di San Sebastiano, San Filippo Neri (intorno all'oratorio Filippo Neri, attuale municipio del paese), San Giorgio e Sant'Antonio
 
Durante la Seconda guerra mondiale un bombardamento alleato causa danni in due diverse incursioni lungo la costa tirrenica siciliana e località montane.<ref>{{Cita web|url=http://www.biografiadiunabomba.it/bombardamenti_seconda.php|titolo=Bombardamenti, Incursioni aeree Seconda Guerra Mondiale|accesso=2021-08-04|dataarchivio=26 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080926023603/http://www.biografiadiunabomba.it/bombardamenti_seconda.php|urlmorto=sì}}</ref>
 
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