Delia Scala: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Primi anni ===
Seconda di quattro figli, una sorella e due fratelli, visse i primi anni a [[Bracciano]], in [[provincia di Roma]], dove frequentò le prime classi delle scuole elementari. Il padre Aldo Bedogni era sottufficialeSottufficiale collaudatoreCollaudatore di stanza all'[[Aeroporto di Vigna di Valle|aeroporto militare di Vigna di Valle]], la madre Iolanda Redighieri, casalinga, la volle chiamare Odette per amore della canzone ''Odette bella pupa di Parigi''.<ref>{{Cita pubblicazione|data=ottobre 2018|titolo=A Bracciano nasce una stella: Delia Scala|rivista=Gente di Bracciano|numero=21}}</ref><ref name="gazzettadireggio" /><ref>{{Cita web |autore=Gianfranco Gramola |url=http://intervisteromane.net/interviste%20pronte%202/delia_scala.htm |sito=Interviste Romane |titolo=Delia Scala (suoubrette). Un'attrice che ha detto no a Hollywood |data=31 gennaio 1999 |accesso=30 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121215022626/http://intervisteromane.net/interviste%20pronte%202/delia_scala.htm |dataarchivio=15 dicembre 2012 |urlmorto=no }}</ref>
 
Quando il padre venne trasferito all'[[aeroporto di Malpensa]], la famiglia si spostò a [[Gallarate]] ([[provincia di Varese|VA]]), non lontano da [[Milano]]. Nei primi anni quaranta, congedatosi il padre dalla [[Regia Aeronautica]], la famiglia si trasferì a [[Campagnola Emilia]] ([[provincia di Reggio Emilia|RE]]), nella casa dei nonni materni. Tuttavia, desiderosa di continuare gli studi di [[danza]], la piccola Odette tornò temporaneamente a Milano, in via Libia, nell'appartamento di una zia, poi a pensione a [[Vimodrone]].<ref>{{Cita web|url=https://tototruffa2002.it/galleria-multimediale/la-stampa/articoli-d-epoca-altri-artisti-e-altri-temi/delia-scala/delia-scala-ho-ritrovato-me-stessa.html|titolo=Delia Scala: «ho ritrovato me stessa»|autore=Delia Scala, «Tempo», anno XVI, n 43, 28 ottobre 1954|sito=tototruffa2002.it|lingua=it-it|accesso=2022-09-25}}</ref> Terminata la frequentazione della scuola di danza, tornò a Campagnola.<ref>{{Cita pubblicazione|data=5 ottobre 1978|titolo=È sempre più difficile diventare Carla Fracci|rivista=[[Corriere della Sera]]|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NjovZXMvaXQvcmNzZGF0aWRhY2kxL0A1NjQxNw%3D%3D|urlmorto=sì|accesso=2 agosto 2019|dataarchivio=11 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170911212504/http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NjovZXMvaXQvcmNzZGF0aWRhY2kxL0A1NjQxNw%3D%3D}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Leoncarlo Settimelli |url=https://archivio.unita.news/assets/main/2004/01/16/page_020.pdf |titolo=La forza di Delia |rivista=[[L'Unità]] |data=16 gennaio 2004 |formato=pdf}}</ref>