Neotantra: differenze tra le versioni

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Rimuovo parti che, ance se con altre fonti indicate, sono una copia integrale da https://www.tantralove.biz/tantra-e-neotantra/
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Il neo-tantra considera la meditazione in unione unione sessuale una componente importante sul percorso spirituale, perché come nessun'altra pratica, trova l'essere umano pienamente coinvolto nell'intensità della vita: con la mente, il corpo, i sentimenti, la relazione, l'alta eccitazione.
Miranda Shaw nella sua ricerca storica in [[Tibet]] arriva alla conclusione che la meditazione in unione sessuale non è un'invenzione del neotantra, ma stava alle radici del tantra stesso, quando il tantra veniva insegnato dalle donne<ref>Miranda Shaw, ''Passionate Enlightenment, Woman in Tantric Buddhism'', Princeton 1994, Chapter 5.</ref>. Addirittura il tantra tibetano, che dall'anno mille in poi è diventato una religione patriarcale e gerarchicamente organizzata, ha una radice femminile: [[Padmasambhava]], il fondatore del [[buddhismo tantrico]], aveva imparato da una donna e trasmise l'essenza dei suoi insegnamenti fino alla liberazione completa a molte discepole attraverso pratiche sessuali, come ci racconta Yeshe Tsogyel nella sua biografia<ref>Yeshe Tsogyal, ''Der Lotosgeborene im Land des Schnees – Wie Padmasambhava den Buddhismus nach Tibet brachte'', Frankfurt 1997, p. 45-47.</ref>.
 
== Definizione ==
=== Inquadramento ===
Il neotantra, come pure il tantra tradizionale, non è una corrente codificata. Ogni scuola e ogni maestro lo interpreta in modo leggermente diverso, includendo le proprie esperienze personali e la sua cultura negli insegnamenti. In generale si può dire che le scuole negli Stati Uniti sono più concentrate sul percorso personale e sullo sviluppo del piacere<ref>Margo Anand, ''The Art of Sexual Ecstasy – The Path of Sacred Sexuality for Western Lovers'', Los Angeles 1989.</ref>, mentre in Europa si orientano a una fusione del percorso personale con quello spirituale.
 
=== Distinzioni dal tantra tradizionale ===
==== Distinzione negli obiettivi ====
Se il tantra tradizionale ha come obiettivo l'illuminazione, il neotantra mira prevalentemente al benessere, all'armonia nella coppia, al raggiungimento di alti piaceri e all'estasi.
==== Distinzione nei metodi ====
Sul piano dei metodi le differenze prevalenti sono due. Il tantra tradizionale enfatizza la meditazione intesa come presenza totale al proprio corpo, alla mente e all'esistenza, per coltivare il testimone interiore. Il neotantra invece focalizza molto al passaggio dal cosiddetto falso sé al vero sé, e in minor misura alla pura presenza.
 
==== Distinzione nella didattica ====
Nel tantra tradizionale le pratiche sono prevalentemente individuali e il maestro insegna in sessioni a due all'allievo. Nel neotantra l'insegnamento avviene spesso in gruppo.
 
==== Riferimento alle fonti ====
Nel tantra a seconda dell'appartenenza della scuola (buddhista, induista, ecc.) il maestro si riferisce ai rispettivi testi sacri. Nel neotantra dei testi tradizionali si considerano soltanto alcuni principi che vengono combinati con nozioni e metodi della [[psicologia umanistica]], della sessuologia, del [[counseling]] di coppia e transpersonale.
 
== Metodologia ==
=== Presupposto per la scelta dei metodi ===
In un sondaggio condotto dall'Istituto Maithuna si è visto «''per la maggior parte delle persone una buona vita sessuale e una certa armonia nei rapporti affettivi sono prioritari rispetto alla meditazione. Man mano che la sessualità e la relazione con il partner diventano più serene e più soddisfacenti, gli spazi interiori per la meditazione emergeranno da soli, con estrema naturalezza. Molte persone, per esempio, raggiungono il silenzio interiore solo dopo l'orgasmo, e da qui nasce in loro il desiderio di sperimentarlo anche al di fuori del sesso''».<ref>Elmar e Michaela Zadra, ''Tantra e meditazione'', Milano 2006, p. 30</ref>
=== Articolazione del percorso ===
Di solito un training di tantra<ref>Vedi [http://www.maithuna.it/c_training.php Training] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100503070549/http://www.maithuna.it/c_training.php |date=3 maggio 2010 }}.</ref> ha la durata di uno o più anni, si svolge in gruppo e si articola in una successione di quattro fasi:
# La prima parte è dedicata all'esplorazione del sé, alla conoscenza e alla risoluzione dei principali blocchi corporei e dei conflitti mentali, come ad un'integrazione tra corpo e mente, che nella nostra cultura vengono spesso percepiti come separati nel senso cartesiano, p.e. “Sono convinto di una cosa, ma i sentimenti mi dicono il contrario”.
# La seconda parte mira ad una migliore comunicazione con il partner, sia sul piano verbale che su quello corporeo, per evitare le classiche dinamiche di coppia distruttive. In altre parole: «''Prima che la coppia pensi a fare l'amore per ore, deve abituarsi a guardarsi per dieci minuti negli occhi''».<ref>Michaela Zadra, ''Le dinamiche di coppia – Seminario a Camugnano'', aprile 2010.</ref>
# La terza fase si orienta a coltivare il piacere sensuale e sessuale come all'intimità profonda dell'incontro. Suona paradossale, ma benché tutti teoricamente desiderano maggiore piacere, pochi sono preparati a sostenerlo quando si manifesta nella pratica. Il sistema corpo-mente deve abituarsi ai grandi piaceri (che vanno oltre l'orgasmo) e all'intensa intimità prima di iniziare le pratiche tantriche.
# Soltanto allora si può iniziare con le meditazioni in unione sessuale, nella quale lo scopo non è quello di arrivare all'orgasmo, bensì all'estasi, cioè a una profonda fusione del sé con il partner e con il Tutto. Questa viene raggiunta, portando l'energia sessuale attraverso i sette [[chakra]] fino a vibrare in tutto il corpo. Successivamente riempie anche lo spazio attorno al corpo (l'aura) e porta la mente al silenzio. Questa trasformazione del piacere ordinario in estasi spirituale avviene gradualmente, come racconta Yeshe Tsogyal, che per sette mesi meditò in una grotta con un giovane in unione sessuale: «''All'inizio questo piacere era contaminato dalla passione, ma poi diventò una passione di Consapevolezza e alla fine un flusso continuo di Consapevolezza''».<ref>Keith Dowman, ''La danzatrice nel cielo – La vita segreta e i canti di Yeshe Tsogyal'', Roma 1985, p. 87.</ref>
 
=== Il passaggio dal personale allo spirituale ===
Gli insegnanti del neotantra consigliano di fare un percorso psicoterapeutico o di counseling prima di iniziare a meditare, per un semplice motivo: finché l'io rimane un concetto astratto pieno di conflitti interiori, anziché diventare un polo sicuro e un territorio interiore ben esplorato, non puoi oltrepassarlo. Finché corpo, mente e sentimenti non si uniscono a formare un sé organizzato, è inutile cercare l'unione tra il sé e lo spazio.
Meditare, ossia osservare con la coscienza i fenomeni interiori quando questi sono talmente tanti che affollano la mente, è solo una perdita di tempo. Il testimone interiore non trova un posto tranquillo dal quale osservare la confusione mentale. Soltanto quando la psiche ha raggiunto una certa stabilità e il dialogo interiore non è combattuto tra «devo fare questo o quello, glielo dico o non glielo dico, la amo o non la amo», il testimone interiore riesce ad osservare le sensazioni sottili, i quasi-pensieri emergenti, le pulsazioni energetiche, dal core-self, cioè il centro del sé. Questi processi sottili, una volta iniziati, diventano così numerosi da non riuscire a coabitare con i pensieri e i sentimenti, poiché lo spazio della coscienza è limitato e non può contenerne troppi contemporaneamente. Soltanto quando cessano il processi psichici e mentali grossi, quelli sottili possono emergere, e quando anche questi si esauriscono, subentra la pace interiore.<ref>Elmar e Michaela Zadra, ''Tantra e meditazione'', Milano 2006, p. 209.</ref>
 
== Sesso Tantrico ==