Risiera di San Sabba: differenze tra le versioni

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e mettiamole queste citazioni, una buona volta! Se no sembra che calunniamo dei poveri nazisti indifesi.
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Per i cittadini incarcerati nella Risiera, intervenne in molti casi, presso le autorità germaniche, il [[Diocesi di Trieste|vescovo di Trieste]], monsignor Santin; in alcuni casi con una soluzione positiva (liberazione di Giani Stuparich e famiglia) ma in altri senza successo.
[[Immagine:Risiera di San Sabba 2.JPG|thumb|left|150px|Luogo dove si trovava il forno crematorio]]
{{cn|I [[nazismo|nazisti]], dopo aver utilizzato per le esecuzioni i più svariati metodi, come la morte per gassazione utilizzando automezzi appositamente attrezzati, si servirono all'inizio del [[1944]] dell'essiccatoio della risiera, prima di trasformarlo definitivamente in un forno crematorio<ref>http://www.}}trieste.com/cultura/musei/risierasansabba.html Portale su Trieste, link visitato il 6 settembre 2008</ref><ref>http://guide.travelitalia.com/it/guide/Trieste/2112/ travelitalia.com, la pagina dedicata al museo della Risiera, link visitato il 6 settembre 2008</ref>.
 
L'impianto venne utilizzato per lo smaltimento dei cadaveri e la sua prima utilizzazione si ebbe il [[4 aprile]] [[1944]] con la cremazione di una settantina di cadaveri di ostaggi fucilati il giorno precedente in località [[Villa Opicina]] (Trieste).
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Il forno crematorio e la connessa ciminiera furono abbattuti con esplosivi dai nazisti in fuga nella notte tra il 29 e il [[30 aprile]] [[1945]], nel tentativo di eliminare le prove dei loro crimini. Tra le rovine furono ritrovate ossa e ceneri umane. Sul medesimo luogo, a ricordo, sorge oggi una struttura commemorativa costituita da una piastra metallica sul posto dove sorgeva il forno crematorio e da una stele che ricorda la presenza della ciminiera.
 
{{cn|<ref>Riguardo le ipotesi sui metodi di esecuzione, esse sarebbero avvenute o per gassazione attraverso automezzi appositamente attrezzati, o con un colpo di mazza alla nuca o per fucilazione. Nel complesso le esecuzioni sarebbero state almeno cinquemila, secondo una stima approssimativa, sebbene non si disponga di dati certi <ref>Carlo Mattogno ''La Risiera di San Sabba'', ed. Sentinella d'Italia - Monfalcone, 1985 - pagg. 33,34</ref>.}}
 
== Il museo e gli edifici ==