Rupicapra pyrenaica ornata: differenze tra le versioni

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Durante l'[[estate]], i camosci si nutrono perlopiù di erbe, in particolare le femmine prediligono il ''[[Festuco-Trifolietum thalii]]'' per la sua ricchezza di proteine, necessarie per l'allevamento della prole. Durante l'inverno, invece, essi ripiegano su [[muschi]], [[licheni]] e germogli d'albero.
===Riproduzione===
I maschi, normalmente solitari, rompono il loro eremitaggio in [[autunno]] (solitamente verso la metà di ottobre), quando comincia il periodo estrale delle femmine. Per accaparrarsi il diritto all'accoppiamento, i vari maschi che si riuniscono attorno ad un gruppo di femmine in calore lottano in maniera molto cruenta, spesso procurandosi ferite anche gravi.</br>
 
La [[gestazione]] dura circa sei mesi, al termine delle quali (di norma agli inizi di giungogiugno) la femmina si allontana dal gruppo per dare alla luce un unico cucciolo in un luogo appartato. I piccoli sono molto precoci e nascono ben ricoperti di pelo e con gli occhi aperti, mentre sono in grado di camminare già qualche ora dopo la nascita. La loro crescita è piuttosto veloce, grazie al latte materno ricco di proteine, e nel giro di un anno i piccoli raggiungono l'indipendenza: a questo punto i maschi lasciano il gruppo per riunirsi in gruppi monosessuali con altri giovani maschi fino al terzo anno di vita, quando diverranno animali solitari, mentre le femmine tendono a restare nel gruppo natio anche dopo l'indipendenza.
 
==Conservazione==