Roberto Salvadori: differenze tra le versioni
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==Carriera==
Dopo aver disputato nelle giovanili con il [[Associazione Calcio Magenta|Magenta]], squadra della sua città natale, esordisce nel calcio professionistico nella stagione [[Serie C 1969-1970|1969-70]] nel [[Società Sportiva Verbania Calcio|Verbania]], come mediano [[
Nell'estate [[1973]] viene acquistato per la cifra di 290 milioni, considerevole per un giocatore proveniente dalla C, dal [[Torino Football Club|Torino]]. Nella prima stagione, pur partendo come rincalzo, scende in campo 17 volte (1 rete nel pareggio in trasferta a [[Bologna Football Club 1909|Bologna]]), schierato da [[Gustavo Giagnoni|Giagnoni]] a centrocampo, posizione che occupa anche [[Serie A 1974-1975|nella stagione successiva]], quando disputa 24 incontri agli ordini di [[Edmondo Fabbri]].
{{cn|All'inizio della stagione [[Serie A 1975-1976|1975-76]], per il suo eclettismo e la sua intelligenza tattica (che gli valgono il soprannome di ''faina''), il nuovo allenatore dei granata [[Gigi Radice]] lo schiera sulla fascia sinistra come terzino. Gli esiti sono subito molto buoni e Salvadori grazie alle sue doti naturali di dinamicità si impone come uno dei
{{cn|Si mantiene
Dopo altre due buone stagioni
{{cn|Pur se ritenuto fra i migliori terzini sinistri italiani di fine [[anni settanta]]}} non ottiene nessuna presenza nella [[Nazionale italiana di calcio|Nazionale Maggiore]], chiuso prima da [[Francesco Rocca|Rocca]], quindi da [[Aldo Maldera|Maldera]] e [[Antonio Cabrini|Cabrini]]. Ottiene tuttavia due presenze con la Nazionale B, entrambe datate [[1977]]
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