No TAV: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Illegalità commesse: sezione da controllare
Riga 65:
Il 22 maggio 2011 gli attivisti NO TAV formano un presidio permanente a [[Chiomonte]], nell'area che dovrà essere utilizzata per realizzare un tunnel necessario a sondare il terreno dello scavo<ref>{{Cita news|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/05/22/news/valsusa_i_no_tav_montano_la_guardia_a_chiomonte-16611969/index.html?ref=search|titolo=Valsusa, i No Tav montano la guardia a Chiomonte|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=22 maggio 2011|accesso=18 luglio 2011}}</ref>, per bloccare l'inizio dei lavori fino al 30 giugno impedendo così all'Italia di raggiungere i requisiti necessari per ottenere i finanziamenti europei per la realizzazione della linea ferroviaria<ref>L'Unione Europea si è promessa di dare un contributo economico per la realizzazione dell'opera se i lavori iniziassero entro il 30 giugno 2011</ref>.
 
Alle 4.30 del mattino del 27 giungogiugno vennero inviati circa 2500 poliziotti per sgomberare il presidio e consegnare così l'area alla società addetta ai lavori, i NO TAV presenti spararono quindi dei fuochi d'artificio per segnalare l'arrivo delle forze dell'ordine agli abitanti della valle invitandoli così ad arrivare per dar manforte. Ci fu quindi un violento scontro tra forze dell'ordine e i manifestanti che causò anche qualche ferito. Alla fine dello scontro le forze dell'ordine riuscirono ad entrare in possesso della zona e transennarla per impedire una nuova occupazione.<ref>{{Cita news|autore=Marco Imarisio|url=http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_27/imarisio-tav-presidio-chiomonte_faae1812-a072-11e0-b2f7-bc745ffd716f.shtml|titolo=Val di Susa, espugnato il presidio No Tav La polizia mette in fuga i manifestanti|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=27 giugno 2011|accesso=18 luglio 2011}}</ref>
 
I comitati NO TAV organizzarono quindi una manifestazione di protesta il 3 luglio 2011 sempre a [[Chiomonte]], secondo gli organizzatori, parteciparono circa 60.000 persone. Al corteo fecero parte anche alcuni sindaci dei comuni della Val di Susa. Nel pomeriggio, dal corteo autorizzato, si distaccò una parte di manifestanti che decise di andare ad assediare la zona presidiata dalle forze dell'ordine per tentare di rioccuparla. Ci fu quindi un violento scontro che causò alcuni feriti tra i manifestanti, circa 200 fra Polizia e carabinieri e 5 arresti. Comunque alla fine della giornata le forze dell'ordine riuscirono a mantenere il possesso dell'area adibita al cantiere.<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_03/val-di-susa-i-cortei-dei-no-tav_75266e96-a546-11e0-980c-35d723c25df8.shtml|titolo=Tav, battaglia al cantiere: feriti e arresti Dopo i cortei dei residenti, la guerriglia|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=3 luglio 2011|accesso=18 luglio 2011}}</ref>