Il prestigio influenza se una [[Varietà (linguistica)|varietà linguistica]] è considerata una [[lingua (idioma)|lingua]] o un [[dialetto]]. Nel discutere le definizioni di lingua, [[Dell Hymes]] scrisse che "talvolta si diecedice che due comunità abbiano le stesse, o diverse, lingue sulla base della [[mutua intelligibilità]], o o della mancanza della stessa," ma, da sola, questa definizione è spesso insufficiente.<ref>Hymes (1971), pp. 47–92.</ref> Le diverse varietà linguistiche di un'area esistono lungo un [[continuum dialettale]], e spostarsi [[Geografia|geograficamente]] spesso implica un cambiamento della varietà locale. Questo ''continuum'' significa che malgrado il fatto che il [[Lingua tedesca|tedeescotedesco standard]] e l'[[Lingua olandese|olandese standard]] non siano mutuamente intelligibili, l'idioma delle persone che vivono vicino alla [[Confine|frontiera]] tra la [[Germania]] e i [[Paesi Bassi]] assomiglierà più strettamente a quello dei loro vicini dall'altra parte della frontiera che alla [[lingua standard]] del loro paese natale. Anche così, i parlanti vicino alle frontiere descrivono sé stessi come parlanti una varietà della loro lingua standard, e l'evoluzione di questi dialetti è nella direzione della loro lingua standard.<ref>Trudgill (1992), p. 169.</ref><ref>Wardhaugh (2006), p. 31.</ref> Che essi siano classificati come tali riflette il fatto che le "differenze della lingua non sono solo segni dell'appartenenza differenziale a un gruppo, ma anche potenti fattori scatenanti gli atteggiamenti di gruppo."<ref>Haugen (1966b), p. 297.</ref> Tale indeterminatezza ha avuto come risultato l'[[aforisma]] "Una lingua è un dialetto con un esercito e una marina.". Cioè, i parlanti una qualche varietà linguistica dotati di potere sociale e politico sono visti come aventi una lingua distinta, mentre "'dialetto' è [...] un termine che suggerisce un idioma delle classi inferiori o rurale.".<ref>Haugen (1966a), p. 924.</ref> Un esempio canonico di ciò sono le [[Lingue germaniche settentrionali|lingue scandinave]], incluso il [[Lingua danese|danese]], lo [[Lingua svedese|svedese]] e il [[Lingua norvegese|norvegese]], dove le differenze linguistiche "costituiscono barriere ma non bloccano completamente la comunicazione,", ma sono considerate lingue distinte perché sono parlate in [[Nazione|paesi]] differenti.<ref>Haugen (1966b), p. 281.</ref>