Lucien Aimar: differenze tra le versioni

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==Carriera==
=== Gli esordi e la vittoria al Tour 1966 ===
[[Scalatore]],<ref name=profilotbw/> ottenne risultati sin da dilettante, categoria in cui fu terzo nel campionato nazionale 1960 e 1963; nel 1964 vinse il prestigioso [[Tour de l'Avenir]], ma il successo gli fu revocato (a favore di [[Felice Gimondi]]) perché reo di aver preso a pugni il ciclstaciclista belga [[Joseph Spruyt]].<ref name=profilotbw/> Se non gli fosse stata inflitta la penalità, Aimar avrebbe vinto le due principali corse a tappe dilettantistiche francesi nella stessa stagione; oltre all'Avenir anche la Route de France. Sempre nel 1964 fu quarto ai [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|campionati del mondo]] e partecipò anche ai [[Ciclismo ai Giochi della XVIII Olimpiade|Giochi olimpici]] di Tokyo nella prova in linea, dove terminò ottantesimo.
 
L'episodio al Tour de l'Avenir non impedì a [[Raphaël Géminiani]], allora direttore sportivo della [[Ford France]], di ingaggiare Aimar come gregario di [[Jacques Anquetil]]. Nel 1965 lo stesso Géminiani lanciò Aimar come capitano della propria formazione al [[Tour de France 1965|Tour de France]], complice anche l'assenza di Anquetil: tuttavia, nella tappa dell'[[Colle d'Aubisque|Aubisque]], il giovane neoprò andò in crisi di fame e fu costretto al ritiro. In quella stagione concluse comunque terzo nella [[Parigi-Camembert]] e quarto nel [[Critérium du Dauphiné Libéré]].
 
Nel 1966 vinse la Genova-Nizza e fu secondo sia alla [[Freccia Vallone]] che alla [[Euskal Bizikleta]], mentre chiuse quarto il [[Critérium International]] e quinto il Critérium du Dauphiné Libéré. Al [[Tour de France 1966|Tour de France]] Géminiani lo lanciòschierò come gregario di Anquetil. Aimar riuscì a conquistare la [[maglia gialla]] nella tappa con arrivo a [[Torino]] e – anche grazie all'aiuto di Anquetil, che poi si ritirò<ref name=profilotbw/> – a portarla fino al traguardo finale di [[Parigi]], battendo [[Jan Janssen]] e [[Raymond Poulidor]], vincendòvincendo così la ''Grande Boucle'' anche se senza nessun successo di tappa.
 
=== Gli ultimi anni ===
Nella stagione successiva passò alla Bic, sempre con Anquetil. Vinse la [[Quattro giorni di Dunkerque]] e al [[Giro d'Italia 1967|Giro d'Italia]] si mise proprio al servizio del compagno Anquetilcapitano, chiudendo al settimo posto. Al [[Tour de France 1967|Tour]], invece, vestì la maglia della Nazionale Francese "A", permettendo la vittoria di [[Roger Pingeon]] e chiudendo al sesto posto. Nel 1968, complice il ritiro di Anquetil, si ritrovò capitano unico della Bic. Partecipò sia al [[Tour de France 1968|Tour]] che alla [[Vuelta a España]] concludendo in entrambi casi nei primi dieci. In quell'anno vinse il campionato francese e partecipò anche ai mondiali, che chiuse decimo.
 
Il 1969 non lo vide competitivo e fu anche sospeso per un mese per aver fatto uso di sostanze dopanti; fu comunque quarto nel campionato nazionale e quinto nella [[Setmana Catalana]]. Nel 1970 passò alla [[Sonolor-Lejeune]]. Al [[Tour de France 1970|Tour de France]] terminò oltre la decima posizione, tuttavia il suo lavoro da gregario permise al giovane compagno [[Lucien Van Impe]] di chiudere la corsa al sesto posto. Fra i piazzamenti di quella stagione, il secondo posto nel Critérium International, il quinto nella [[Paris-Nice]] e anche il secondo posto nella classica francese [[Bordeaux-Parigi]], dietro a [[Herman Van Springel]]; vinse anche una corsa del panorama francese, la [[Polymultipliée]].<ref name=profilotbw/>