Pederastia: differenze tra le versioni

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Per tutto il Medioevo all'interno della civiltà islamica le relazioni pederastiche "erano così prontamente accolte e praticate dalle classi superiori della società che si faceva pochissimo o nessuno sforzo nel tentativo di tenerne celata l'esistenza"<ref>Marshall Hodgson, ''The Venture of Islam,'' Chicago and London, 1974; 2:146</ref>.
 
Nel mondo arabo pre-moderno c'è stata una "diffusa convinzione che i giovani imberbi possedessero doti innate di ''tentatori'' degli uomini adulti nel loro complesso, non solo per una piccola minoranza di devianti"<ref>El-Rouayheb, 2005. Op.cit. p.115</ref>. In tutta l'[[Asia centrale]] è stata a lungo diffusa, rimanendo anche ai giorni d'oggi una parte della cultura sociale (in Afhanistan[[Afghanistan]] ad esempio con la pratica detta [[Bacha Bazi]]-''giocare coi ragazzini''), come dimostra il proverbio che dice: "''Le donne per la procreazione, i ragazzi per il piacere, ma i meloni per il puro piacere''"<ref>Sir Richard Burton, ''Kama Sutra: the Hindu art of lovemaking,'' intro. [[Pathan]] proverb, also reported in similar forms from the [[Arab]] countries, [[Iran]] and North Africa.</ref>. Durante l'[[Impero ottomano]] danzatori adolescenti solitamente travestiti in abiti femminili allietavano le corti dei principi: erano chiamati [[Köçek]].
 
Nella Persia islamica l'arte e la letteratura hanno fatto uso frequente del [[topos]] amoroso pederastico: dipinti e disegni di vari artisti, tra cui [[Reza Abbasi]] (1565-1635) celebra la bellezza dei ragazzi assieme alla bontà del [[vino]].