Storia della fantascienza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; prefisso " p." ridondante; prefisso " pp." ridondante; prefisso " pagg." ridondante; fix formato data
Riga 4:
La '''[[fantascienza]]''' è un genere - dal punto di vista [[genere letterario|letterario]], cinematografico e degli altri media - assai variegato. Poiché vi è scarso consenso nella sua definizione<ref>{{Cita web|url=http://www.semioticon.com/seo/S/science_fiction.html|titolo=Science Fiction|autore=|editore=Semioticon.com|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref><ref>Per alcune definizioni di autori celebri vedi {{cita web|titolo=Definitions of Science Fiction|url=http://scifi.about.com/od/scififantasy101/a/SCIFI_defs.htm|lingua=en|accesso=22 aprile 2012|autore=Mark Wilson|editore=About.com}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.delos.fantascienza.com/delos40/definiz.html|titolo=Definiscimi "fantascienza"|autore=[[Silvio Sosio]]|rivista=[[Delos (rivista)|Delos Science Fiction]]|numero=40|data=ottobre 1998|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> tra studiosi e appassionati, le sue origini sono una questione aperta, ma si collocano comunque nell'ambito della [[letteratura]].
 
Essendo indissolubilmente legato al concetto di [[scienza]],<ref>"Le storie di fantascienza sono quelle in cui un qualche aspetto di scienza futura o di alta tecnologia è così integrale alla storia che, se togli la scienza o la tecnologia, la storia collassa. "{{en}} "Science fiction stories are those in which some aspect of future science or high technology is so integral to the story that, if you take away the science or technology, the story collapses." {{Cita libro|autore=[[Ben Bova]]|titolo=Craft of Writing Sci. Fict. that Sells|paginep=p. ii. 6|anno=1994|isbn=0-89879-600-8}} citato in: {{Cita web|url=http://www.jessesword.com/sf/view/209|autore=Jesse Sheidlower (a cura di)|titolo=Citations for science fiction n.|editore=Science Fiction Citations|data=|accesso=23 maggio 2012|lingua=en}}</ref> le premesse per la nascita del genere fantascientifico si formano a partire dal [[XVI secolo|Cinquecento]] in poi con la [[rivoluzione scientifica]], in particolare a seguito delle scoperte da [[Galileo Galilei|Galileo]] e [[Isaac Newton|Newton]] in [[astronomia]], [[fisica]] e [[matematica]], e con l'[[Illuminismo]]. [[Asimov]] pone come premessa essenziale la [[rivoluzione industriale]], ritenendo che la fantascienza abbisogni di un diffuso e consapevole sviluppo delle relazioni fra scienza e tecnica.<ref name=MammothBook>Isaac Asimov, ''Introduzione'' a AA.VV., ''Il grande libro della fantascienza classica'', Interno Giallo Editore, Milano, 1991</ref> Per tali ragioni, dovendo individuare una data di nascita della moderna fantascienza, essa viene per convenzione fissata all'aprile del [[1926]],<ref name=birth>{{cita libro | titolo=Science fiction, today and tomorrow: a discursive symposium | autore=Reginald Bretnor, [[Ben Bova]] | editore=Harper & Row | anno=1974 | pagina=18 | url=http://books.google.it/books?ei=C9VDT72vC8Gk-ga-7ZnxBQ | isbn=978-0-06-010467-2 | lingua=en}}</ref><ref name="Europeo">{{cita libro|titolo=L'Europeo: settimanale politico d'attualità|edizione=volume 43|anno=1987|paginep=p. 96|url=http://books.google.it/books?id=thYnAQAAIAAJ&q=%22nascita+della+fantascienza%22+amazing+gernsback}}</ref> quando uscì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] la prima rivista specializzata in inglese, ''[[Amazing Stories]]'' diretta da [[Hugo Gernsback]],<ref name="no1">{{Cita web|url=http://pulpmags.org/PDFs/AMS41926/index.html|titolo=Il primo numero di ''Amazing''|autore=|editore=Pulpmags.org|lingua=en|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> che segna il momento in cui la fantascienza inizia a diventare un [[fenomeno di massa]],<ref name=MammothBook /> tuttavia al genere possono essere ascritte numerose opere precedenti, dal [[romanzo gotico]] ''[[Frankenstein]]'' di [[Mary Shelley]] ai [[romanzo scientifico|romanzi scientifici]] di [[Jules Verne]] e [[H. G. Wells]], o addirittura opere molto più antiche, come ''[[La storia vera]]'' di [[Luciano di Samosata|Luciano]]. Alcuni studiosi mettono in evidenza quale testo originario della fantascienza l'''[[Epopea di Gilgamesh]]'', risalente al [[XXII secolo a.C.|XXII]]-[[XXI secolo a.C.]],<ref name="Gilgamesh">{{cita libro|cognome=Gregory L. |nome=Zentz|titolo=Jupiter's ghost: next generation science fiction|anno=1991|editore=Praeger|lingua=inglese|paginep=p. 1|isbn=0-275-93940-5}}</ref> mentre altri identificano i primi elementi fantascientifici nella [[letteratura araba]] del [[tardo Medioevo]].<ref name="Roubi"/>
 
La fantascienza come genere definito si è sviluppata esplodendo nella prima metà del Novecento, quando la profonda compenetrazione tra [[scienza]] e [[invenzione (tecnologia)|invenzioni]] nella [[cultura occidentale]] aveva prodotto un interesse per la [[narrativa]] in grado di esplorare l'influenza della [[tecnologia]] sulle persone e sulla [[società (sociologia)|società]]. Pubblicata come genere popolare di intrattenimento nelle [[Pulp magazine|riviste ''pulp'']] rivolte soprattutto ai giovani negli anni venti e trenta del XX secolo, quando inizia anche a contaminare [[fumetto|fumetti]] e cinema, la fantascienza ha visto la sua "[[Epoca d'oro della fantascienza|epoca d'oro]]" durante gli anni quaranta, rimanendo anche dopo un genere largamente legato come immagine ad un pubblico di adolescenti e alle copertine sgargianti dei pulp. Nel corso del tempo lo stile e i contenuti delle opere sono tuttavia maturati e i temi fantascientifici sono stati analizzati e innovati da autori importanti. Il genere ricevette nuova linfa dalla [[letteratura modernista]], poi negli anni sessanta e settanta dal movimento della [[New Wave (fantascienza)|New Wave]] britannica, che la portò ad affrontare con raffinatezza stilistica nuovi temi scottanti fino ad allora accantonati dalle riviste di fantascienza, quindi il genere fu rivoluzionato negli anni ottanta dal [[cyberpunk]]. Il cinema ha spesso sfruttato idee e temi della letteratura, senza rinunciare a rielaborarli in modo originale. La fantascienza è stata vista sempre più come un'area confinante con la [[letteratura postmoderna]]<ref name="postmoderno">{{cita pubblicazione|url=http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero10/fossile2.htm|titolo=Il futuro fossile sepolto a Chernobyl|autore=Roberto Paura|accesso=27 ottobre 2011|rivista=Quaderni di'Altri Tempi|numero=10|volume=3|data=autunno 2007|issn=1970-3341}}</ref> e, soprattutto a partire dagli anni novanta, si è mescolata in molte opere con altri generi del [[fantastico]], confluendo nell'ambito più generale di quella è stata chiamata "narrativa speculativa" (''speculative fiction''). La fantascienza è mano a mano divenuta un genere considerato con rispetto, con una notevole influenza sui [[mass media]], sulla cultura e sul pensiero nel mondo.
Riga 13:
[[File:GilgameshTablet.jpg|left|thumb|L'''[[Epopea di Gilgamesh]]'']]
 
Vari storici hanno tentato di rivendicare un'origine antica per il genere fantascientifico. Si tratta di un'opinione minoritaria, mentre la maggioranza colloca queste opere nel migliore dei casi tra gli esempi di proto-fantascienza. [[Lester del Rey]]<ref name="Gilgamesh" /> ha dichiarato che la prima opera di fantascienza è stata la prima opera che la storia della letteratura registri, l<nowiki>'</nowiki>''[[Epopea di Gilgamesh]]'' (prime versioni del testo [[Lingua sumera|sumero]]: circa 2150-2000 a.C.). ''Gilgamesh'' mostra una scena del [[diluvio universale]] che in qualche modo ricorda le opere di [[fantascienza apocalittica]], tuttavia si potrebbe etichettare più propriamente come [[Fantastico|letteratura fantastica]], dato che in essa vi è poco di scienza o tecnologia. Tra le opere in [[Lingua greca|greco]] con elementi che ricordano la fantascienza vi sono - prima della ''[[La storia vera|Storia vera]]'' di [[Luciano di Samosata]] del II secolo - ''[[Le nuvole (Aristofane)|Le nuvole]]'' e ''[[Gli uccelli (Aristofane)|Gli uccelli]]'' di [[Aristofane]] (V secolo a.C.)<ref>{{SFEncyclopedia|Theatre}}, accesso 4 marzo 2012</ref> e la descrizione che fa [[Platone]] di [[Atlantide]] nei suoi dialoghi ''[[Timeo (dialogo)|Timeo]]'' e ''[[Crizia (dialogo)|Crizia]]'' (IV secolo a.C.).<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Bernardete|nome=Seth|titolo=On Plato's Timaeus And Timaeus' Science Fiction|volume=2|numero=2|anno=1971|rivista=Interpretation A Journal Of Bible And Theology|lingua=inglese|pagine=pp. =21-63}}</ref>
 
Primi elementi di fantascienza si ritrovano anche negli antichi [[poema epico|poemi epici]] della [[mitologia]] [[induismo|induista]] come il ''[[Rāmāyaṇa]]'', che aveva mitiche macchine volanti [[Vimana]] in grado di volare all'interno dell'atmosfera terrestre, di viaggiare nello spazio e di immergersi sott'acqua, insieme a un'arma che avrebbe potuto distruggere un'intera città.<ref>{{Cita web|url=http://www.sacred-texts.com/ufo/ourpast.htm|titolo=Flying Aircraft and Nuclear War and Other Strange Occurences of the Past|autore=James Hartman|editore=Sacred-texts.com|lingua=en|accesso=5 marzo 2012|data=16 marzo 1993}}</ref> L'antica epopea [[mitologia indù|mitologica indù]], il ''[[Mahābhārata]]'', cita la storia del re [[Kakudmi|Revaita]], che viaggia verso il cielo per incontrare il creatore [[Brahma]] ed è scioccato nell'apprendere che sono passati molti secoli quando torna sulla Terra, anticipando il concetto di [[viaggio nel tempo]].<ref>{{cita libro|cognome=K. Parmar|nome=Arjunsinh|curatore=Arjunsinh K. Parmar|titolo=Critical perspectives on the Mahābhārata|anno=2002|editore=Sarup & Sons|lingua=en|pagine=pp. =123-|url=http://books.google.it/books?id=XKjO1f3mDv0C&pg=PA123|isbn=81-7625-273-5}}</ref> In alcuni brani del testo biblico dell'''[[Apocalisse di Giovanni]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.biblegateway.com/resources/commentaries/IVP-NT/Rev/Great-Day-Wrath|titolo=Revelation 6 Commentary - The Great Day of Wrath|autore=|editore=BibleGateway.com|lingua=en|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> sembra di leggere letteralmente fantascienza e ''[[science fantasy]]'': "[...] vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto".<ref>{{Passo biblico2|Apocalisse|6.12-14}}</ref>
 
[[File:Beowulf.firstpage.jpeg|thumb|upright=0.7|La prima pagina di ''[[Beowulf]]'']]
Riga 21:
In varie opere di letteratura fantastica, dalle ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' di [[Ovidio]], che narra di [[Dedalo]] e [[Icaro]], a ''[[Beowulf]]'', da ''[[La canzone dei Nibelunghi]]'' alla ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante]] e a ''[[La tempesta]]'' di [[Shakespeare]], sono stati riconosciuti degli elementi fantascientifici; ''La tempesta'' di Shakespeare contiene un prototipo [[Rinascimento|rinascimentale]] di [[scienziato pazzo]] (come la leggenda di [[Faust]]) ed è stata adattata per il [[film di fantascienza]] ''[[Il pianeta proibito]]''.<ref>{{Cita web|url=http://io9.com/5805477/alchemists-astronomers-and-wild-men-a-history-of-the-mad-scientist-part-one|titolo=Alchemists, Astronomers, and Wild Men: A History of the Mad Scientist, Part One|autore=Jess Nevins|editore=Io9.com|lingua=en|data=2 giugno 2011|accesso=5 marzo 2012}}</ref> Nella ''Divina Commedia'', Dante viaggia su altri pianeti e stelle, che compongono il [[firmamento]] e sono abitati: ad esempio nel cielo di [[Marte (pianeta)|Marte]] egli incontra le anime dei martiri e degli eroi.<ref>Dante Alighieri, [[Paradiso - Canto quindicesimo]]</ref>
 
[[L. Sprague de Camp]] e una serie di altri autori citano ''La storia vera'' di Luciano, una [[satira]] del [[II secolo]] incentrata su un [[viaggio interplanetario]], come uno dei primi esempi di fantascienza o protofantascienza, se non il primo. La posizione del critico inglese [[Kingsley Amis]] appare ambivalente: benché egli abbia scritto che "È a stento fantascienza, dal momento che accumula stravaganze su stravaganze per l'effetto comico", ha implicitamente riconosciuto il suo carattere fantascientifico, confrontando la sua trama con le prime [[space opera]] del XX secolo: "Voglio semplicemente sottolineare che la vivacità e la raffinatezza de ''La storia vera'' la fanno leggere come uno scherzo a spese di quasi tutta la prima fantascienza moderna, quella scritta, diciamo, tra il 1910 e il 1940."<ref>{{Cita|Amis, 1960|p. 28}}</ref> Tra i tipici temi e [[topoi]] della fantascienza nella ''Storia vera'' si annoverano<ref name="Fredericks, S.C.">{{Cita pubblicazione|url=http://www.depauw.edu/sfs/backissues/8/fredericks8art.htm|titolo=Lucian's True History as SF|autore=S.C. Fredericks|rivista=Science Fiction Studies|volume=3|numero=1|data=marzo 1976|paginepp=pp. 49–60|lingua=en|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> il viaggio nello spazio, l'incontro con [[extraterrestri nella fantascienza|forme di vita aliene]], tra cui un'esperienza di [[primo contatto]], la [[guerra interplanetaria|guerra]] e l'[[imperialismo]] interplanetari, la [[colonizzazione dello spazio|colonizzazione dei pianeti]], il motivo del gigantismo, creature come prodotti dalla tecnologia umana (il tema del [[robot]]), mondi che operano grazie a una serie di leggi fisiche alternative e un esplicito desiderio del protagonista per l'esplorazione e l'avventura.<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Grewell|nome=Greg|titolo=Colonizing the Universe: Science Fictions Then, Now, and in the (Imagined) Future|volume=55|numero=2|anno=2001|rivista=Rocky Mountain Review of Language and Literature|lingua=en|paginepp=pp. 25–47}}</ref><ref name=Lucian>{{Cita pubblicazione|url=http://www.depauw.edu/sfs/backissues/10/swanson10art.htm|titolo=The True, the False, and the Truly False: Lucian's Philosophical Science Fiction|autore=Roy Arthur Swanson|rivista=Science Fiction Studies|volume=3|numero=3|data=novembre 1976|paginepp=pp. 227–239|lingua=en|accesso=21 febbraio 2012}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Aristoula Georgiadou e David H.J.Larmour|titolo=Lucian's Science Fiction Novel True Histories. Interpretation and Commentary|anno=1998|editore=Brill Academic Pub|città=Leiden |paginep=p. 1-5|isbn=90-04-10667-7}}</ref><ref>{{Cita|Gunn, 1988|p. 249}} Gunn chiama la novella "proto-science fiction".</ref>
 
[[File:Taketori Monogatari 2.jpg|thumb|left|Kaguya-hime che torna sulla Luna nel ''[[Taketori monogatari]]'' ("Storia di un tagliabambù")]]
 
Il primo [[letteratura giapponese|racconto giapponese]] di ''[[Urashima Tarō]]'' riguarda il viaggiare avanti nel tempo fino a un futuro lontano<ref name=Yorke>{{Cita pubblicazione|titolo=Malchronia: Cryonics and Bionics as Primitive Weapons in the War on Time|nome=Christopher|cognome=Yorke|rivista=Journal of Evolution and Technology|volume=15|numero=1|data=febbraio 2006|paginepp=pp. 73–85|url=http://jetpress.org/volume15/yorke-rowe.html|accesso=29 agosto 2009}}</ref> ed è stata descritta la prima volta nel ''[[Nihongi]]'' (720).<ref>{{Cita libro|titolo=Folklore, myths, and legends: a world perspective|nome=Donna|cognome=Rosenberg|editore=McGraw-Hill|anno=1997|pagine=421|isbn=084425780X0-8442-5780-X}}</ref> Tratta di un giovane pescatore di nome Urashima Tarō che visita un palazzo sottomarino e vi rimane per tre giorni. Tornato al suo villaggio, si ritrova 300 anni nel futuro, dove è stato dimenticato, la sua casa è in rovina e la sua famiglia morta da tempo.<ref name=Yorke/> La narrazione giapponese del X secolo ''[[Taketori monogatari]]'' ("storia di un tagliabambù") può a sua volta essere considerata proto-fantascienza. La protagonista della storia, Kaguya-hime, è una principessa dalla [[La Luna nella fantascienza|Luna]] che viene mandata sulla Terra per sicurezza durante una guerra celeste, venendo trovata e allevata da un tagliatore di bambù in Giappone. È poi riportata sulla Luna con la sua vera famiglia extraterrestre. Un'illustrazione del manoscritto raffigura una macchina volante circolare simile a un [[disco volante (aeronautica)|disco volante]].<ref name=Richardson/>
 
[[File:Arabian nights manuscript.jpg|thumb|Manoscritto arabo de ''[[Le mille e una notte]]'']]
 
Diverse storie all'interno de ''[[Le mille e una notte]]'' mostrano anche degli elementi fantascientifici; un esempio è ''Le avventure di Bulukiya'', dove il protagonista Bulukiya, alla ricerca dell'[[Elisir di lunga vita|erba dell'immortalità]], esplora i mari, viaggia fino al [[Giardino dell'Eden]] e [[Jahannam]], attraversando il [[cosmo]] fino a mondi diversi molto più grandi del suo, anticipando elementi di fantascienza galattica;<ref name=Irwin>{{Cita|Irwin, 2003|p. 209}}</ref> lungo la strada, incontra società di [[jinn]],<ref>{{Cita|Irwin, 2003|p. 204}}</ref>[[sirena|sirene]], [[Serpente (immaginario)|serpenti]] parlanti, [[albero|alberi]] parlanti e altre forme di vita.<ref name="Irwin"/> In ''Abdallah di terra e di mare'', il protagonista acquisisce la capacità di respirare sott'acqua e scopre una società sottomarina che è ritratta come un riflesso rovesciato della società a terra, nel senso che la società subacquea segue una forma di [[proto-comunismo]] in cui concetti come denaro e vestiti non esistono. Altri racconti delle ''Mille e una notte'' parlano di antiche tecnologie perdute, antiche civiltà avanzate deviate dal loro corso e le catastrofi che le sopraffecero.<ref>{{Cita|Irwin, 2003|pp. 211–2}}</ref> ''La città di rame'' mostra un gruppo di viaggiatori in una spedizione [[Archeologia|archeologica]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=An Allegory from the Arabian Nights: The City of Brass|nome=Andras|cognome=Hamori|rivista=Bulletin of the School of Oriental and African Studies|volume=34|numero=1|anno=1971|editore=Cambridge University Press|paginepp=pp. 9–19 [9]|doi=10.1017/S0041977X00141540}}</ref> attraverso il [[Sahara]] per trovare un'antica città perduta e tentare di recuperare un recipiente d'ottone che [[Salomone]] una volta aveva utilizzato per imprigionare un [[jinn]],<ref>{{Cita libro|titolo=Story-Telling Techniques in the Arabian Nights|nome=David|cognome=Pinault|editore=Brill Publishers|anno=1992|paginepp=pp. 148–9 e 217–9|isbn=90-04-09530-6}}</ref> e, lungo la strada, incontra una regina [[Mummia|mummificata]], abitanti [[pietrificazione|pietrificati]],<ref>{{Cita|Irwin, 2003p. 213}}</ref> [[androide|robot umanoidi]] e [[Automa meccanico|automi]] che sembrano vivi, seducenti [[marionetta|marionette]] che danzano senza fili<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=An Allegory from the Arabian Nights: The City of Brass|nome=Andras|cognome=Hamori|rivista=Bulletin of the School of Oriental and African Studies|volume=34|numero=1|anno=1971|editore=[[Cambridge University Press]]|paginepp=pp. 9–19 [12–3]|doi=10.1017/S0041977X00141540}}</ref> e un cavaliere [[robot]]ico di ottone che dirige la congrega verso l'antica città. Ne ''Il cavallo di ebano'' è presente un robot<ref name="Pinault"/> sotto forma di un cavallo volante meccanico controllato utilizzando dei tasti, in grado di volare nello spazio esterno e verso il Sole,<ref>{{Cita libro|titolo=One Thousand and One Arabian Nights|cognome=Geraldine McCaughrean|nome=Rosamund Fowler|editore=Oxford University Press|anno=1999|paginepp=pp. 247–51|isbn=0-19-275013-5}}</ref> mentre la ''Storia del terzo derviscio qalandar'' mostra anche un robot dalle sembianze di un inquietante [[Marinaio|barcaiolo]].<ref name="Pinault">{{Cita libro|titolo=Story-Telling Techniques in the Arabian Nights|nome=David|cognome=Pinault|editore=Brill Publishers|anno=1992|paginepp=pp. 10–1|isbn=90-04-09530-6}}</ref> ''La città di rame'' e ''Il cavallo di ebano'' possono essere considerati i primi esempi di proto-fantascienza.<ref name=Richardson>{{Cita libro|titolo=The Halstead Treasury of Ancient Science Fiction|nome=Matthew|cognome=Richardson|editore=Halstead Press|città=Rushcutters Bay, New South Wales|anno=2001|isbn=1-875684-64-6}} ([[cf.]] {{Cita pubblicazione|titolo=Once Upon a Time|rivista=Emerald City|numero=85|data=settembre 2002|url=http://www.emcit.com/emcit085.shtml#Once|accesso=17 settembre 2008}})</ref><ref>[http://www.islamscifi.com/?Academic_Literature Academic Literature], Islam and Science Fiction</ref> Tra gli altri esempi della prima proto-fantascienza araba vi sono il trattato ''Opinioni degli abitanti della città virtuosa'' di [[al-Farabi|al-Fārābī]] su una società [[utopia|utopica]], il racconto futuristico ''Awaj bin Anfaq'' di [[al-Qazwīnī]] su di un uomo che giunse sulla Terra da un pianeta remoto e alcuni elementi da ''Mille e una notte'' come il [[tappeto volante]].<ref>{{Cita web|url=http://www.heise.de/tp/r4/artikel/23/23713/1.html|titolo=The Almost Complete Lack of the Element of "Futureness"|autore=Achmed A. W. Khammas|editore= Science Fiction in Arabic Literature|lingua=en|accesso=21 febbraio 2012|data=10 ottobre 2006}}</ref>
 
Secondo Roubi,<ref name="Roubi"/> i due capitol finali del [[letteratura araba|romanzo teologico arabo]] ''Fādil ibn Nātiq'' (c. 1270), conosciuto in Occidente come il ''[[Theologus autodidactus]]'', dell'[[eclettico]] scrittore arabo [[Ibn al-Nafis]] (1213-1288) possono essere descritti come fantascienza. Il [[romanzo filosofico|romanzo teologico]] si occupa di vari elementi utilizzati anche dalla fantascienza come [[abiogenesi|generazione spontanea]], [[futurologia]], [[fantascienza apocalittica e post apocalittica|temi apocalittici]], [[escatologia islamica|escatologia]], [[risurrezione]] e dell'[[aldilà]], ma piuttosto che dare spiegazioni soprannaturali o mitologiche a questi elementi Ibn al-Nafis ha tentato di spiegarli utilizzando le proprie vaste conoscenze scientifiche in [[anatomia]], [[biologia]], [[fisiologia]], [[astronomia]], [[cosmologia (astronomia)|cosmologia]] e [[geologia]]. Per esempio, è stato attraverso questo [[romanzo]] che Ibn al-Nafis introduce la sua teoria scientifica [[metabolismo]],<ref name="Roubi">Dr. Abu Shadi Al-Roubi (1982), "Ibn al-Nafis as a philosopher", ''Symposium on Ibn al-Nafis'', Second International Conference on Islamic Medicine: Islamic Medical Organization, Kuwait ([[cf.]] [http://www.islamset.com/isc/nafis/drroubi.html Ibnul-Nafees As a Philosopher], [http://web.archive.org/web/20080206072116/http://www.islamset.com/isc/nafis/drroubi.html ''Encyclopedia of Islamic World''])</ref> e fa riferimento alla propria scoperta scientifica della [[circolazione polmonare]] per spiegare la risurrezione del corpo.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Fancy |nome=Nahyan A. G. |anno=2006 |titolo=Pulmonary Transit and Bodily Resurrection: The Interaction of Medicine, Philosophy and Religion in the Works of Ibn al-Nafīs (d. 1288) |rivista=Electronic Theses and Dissertations |editore=[[University of Notre Dame]] |url=http://etd.nd.edu/ETD-db/theses/available/etd-11292006-152615 |pagine=pp. =232–233 }}</ref>
 
===Proto-fantascienza europea===
Riga 43:
Il viaggio nello spazio a sua volta ha un ruolo importante nel ''[[Micromega]]'' di [[Voltaire]] (1752), rilevante anche per l'idea che i popoli di altri mondi potrebbero essere in qualche modo più avanzati rispetto a quelli della Terra.
 
Tra le prime opere occidentali con rilevanti elementi fantascientifici vi sono inoltre il mondo alternativo scoperto nell'[[Mare glaciale artico|Artico]] da un giovane nobiluomo nel romanzo di [[Margaret Cavendish]] del 1666 ''[[The Blazing World|The Description of a New World, Called the Blazing-World]]'', la descrizioni di vita nel [[futuro]] come ne ''[[L'anno 2440]]'' di [[Louis-Sébastien Mercier]] (1772), la descrizione di culture aliene ne ''[[I viaggi di Gulliver]]'' di [[Jonathan Swift]] (1726) e ne ''[[Il viaggio sotterraneo di Niels Klim]]'' di [[Ludvig Holberg]] (1741), tra i primi esempi del filone della "[[Terra cava]]". Nel 1733 [[Samuel Madden]] scrisse ''[[Memorie del Novecento]]'' (''Memoirs of the Twentieth Century''), in cui al narratore nel 1728 viene consegnata una serie di documenti di stato datati 1997-1998 dal suo [[angelo custode]], un [[espediente narrativo]] che ricorda i successivi romanzi con [[viaggi nel tempo]], sebbene la storia non spieghi come l'angelo avesse ottenuto tali documenti. Degni di nota sono a loro volta ''Voyages et aventures de Jacques Massé'' (1710)<ref>{{Cita libro|url=http://jacbayle.perso.neuf.fr/livres/Utopie/Tyssot.html|titolo=Simon Tyssot de Patot: Voyages et aventures de Jacques Massé|autore=|editore=Jacbayle.perso.neuf.fr|lingua=fr|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> di [[Simon Tyssot de Patot]], che esibisce un [[mondo perduto (genere)|mondo perduto]], ''La vie, les aventures et le voyage de Groenland du Révérend Père Cordelier Pierre de Mésange'' (1720) sempre di Tyssot e ''La découverte australe par un homme volant, ou Le dédale français''<ref>{{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1019190|titolo=La découverte australe par un homme volant, ou Le dédale français. Volumi 3-4|autore=|editore=Gallica.bnf|lingua=fr|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> (1781) di [[Restif de la Bretonne]] che descrive invenzioni profetiche.<ref>{{cita libro|cognome=Lyau|nome=Bradford|coautori=Donald E. Palumbo, C. W. Sullivan III|titolo=The Anticipation Novelists of 1950s French Science Fiction: Stepchildren of Voltaire|anno=2010|editore=McFarland|città=|lingua=inglese|pagine=pp. =17-22|url=http://books.google.it/books?id=oo6YXHqbUPMC&pg=PA17|isbn=0-7864-5857-7}}</ref>
 
[[File:Frontispiece to Frankenstein 1831.jpg|thumb|left|upright=0.8|Frontespizio per una edizione di ''[[Frankenstein]]'' del 1831]]
 
Tra tutti il più degno di nota è ''[[Frankenstein]]'' di [[Mary Shelley]] pubblicato la prima volta nel 1818.<ref name="shelley">{{SFEncyclopedia|shelley_mary_wollstonecraft|Shelley, Mary Wollstonecraft}} Ultimo accesso 22 aprile 2012</ref> Nel suo libro ''Un miliardo di anni'', [[Brian Aldiss]] sostiene che ''Frankenstein'' rappresenta "la prima opera fondamentale a cui può essere logicamente attaccata l'etichetta "fantascienza"; questa è inoltre la prima opera rappresentante la tematica dello "[[scienziato pazzo]]". Benché sia normalmente associato col genere dell'[[letteratura horror|horror]] [[romanzo gotico|gotico]], il romanzo introduce temi fantascientifici quali l'uso della tecnologia per ottenere conquiste al di là della portata della scienza del tempo e l'"alieno" come [[antagonista]], fornendo una visione della condizione umana da una prospettiva esterna; Aldiss sostiene che la fantascienza in generale deriva le sue convenzioni dal romanzo gotico. Il racconto di Mary Shelley ''Roger Dodsworth: The Reanimated Englishman'' (1826)<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Robinson |nome=Charles E. |anno=1975 |titolo=Mary Shelley and the Roger Dodsworth Hoax |rivista=Keats-Shelley Journal |volume=24 |paginepp=pagg. 20–28 |jstor=30212770}}</ref> vede un uomo [[ibernazione|congelato]] nel ghiaccio rivivere nell'epoca moderna, incorporando il tema ormai comune nella fantascienza della [[crionica]] e al contempo esemplificando l'uso della scienza della Shelley come idea guida per le sue storie. Un altro romanzo futuristico della Shelley, ''[[L'ultimo uomo]]'' (''The Last Man''), è una storia apocalittica spesso citata come il primo vero romanzo di fantascienza.<ref name="shelley" />
 
Numerosi scrittori del XIX secolo pubblicarono occasionalmente una storia immaginativa, come ad esempio ''[[Canto di Natale]]'' (1843) di [[Charles Dickens]] che introdusse al grande pubblico il [[viaggio nel tempo]],<ref name="Camp2011" /> tema presentato già qualche anno prima, nel 1836, da [[Aleksandr Fomič Vel'tman]] in ''Predki Kalimerosa: Aleksandr Filippovič Makedonskij'',<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/aleksandr-fomic-vel-tman/|titolo=Vel´tman|editore=Treccani.it|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> definito il primo romanzo russo di fantascienza originale, in cui il narratore cavalca fino all'[[antica Grecia]] su un [[ippogrifo]], incontra [[Aristotele]] e prosegue viaggiando con [[Alessandro Magno]] prima di tornare alla propria epoca.<ref name=Akutin>{{Cita web|url=http://az.lib.ru/w/welxtman_a_f/text_0090.shtml|titolo=Александр Вельтман и его роман "Странник"|autore=Yury Akutin|editore=Az.lib.ru|lingua=ru|accesso=}}</ref>
 
È notevole la storia scritta nel [[1813]] dall'olandese [[Willem Bilderdijk]]: nel suo romanzo ''Kort verhaal van eene aanmerkelijke luchtreis, en nieuwe planeetontdekking'' ("Breve storia di un notevole viaggio aereo, e della scoperta di un nuovo pianeta"),<ref>{{gutenberg|37522|Kort verhaal van eene aanmerkelijke luchtreis, en nieuwe planeetontdekking}}</ref> Bilderdijk racconta di un europeo in qualche modo bloccato in un paese arabo dove si vanta di essere in grado di costruire una [[mongolfiera]] capace di sollevare le persone e farle volare in aria; i gas utilizzati risultano essere molto più potenti del previsto e dopo un po' atterra su un pianeta posizionato tra la Terra e la Luna. Lo scrittore usa la storia per dipingere una panoramica delle conoscenze scientifiche relative alla Luna in tutti gli aspetti che il viaggiatore in quel luogo avrebbe potuto incontrare. Nel racconto di [[Edgar Allan Poe]] ''[[L'incomparabile avventura di un certo Hans Pfaall]]'' pubblicato una ventina d'anni dopo si possono trovare non poche similitudini.<ref>{{cita libro|cognome=James|nome=Edward|coautori=Farah Mendlesohn|titolo=The Cambridge Companion to Science Fiction|anno=2003|editore=Cambridge University Press|città=|pagine=pp. =18-20|url=http://books.google.it/books?id=55wUHXiay-gC&pg=PA18&lpg=PA18|isbn=0-521-01657-6}}</ref> A sua volta Poe fu letto da un giovane Jules Verne.
[[File:GrainvilleLastMan.jpg|thumb|upright=0.7|Frontespizio di ''Le dernier homme'' (1805) di Grainville]]
 
In qualche modo influenzato dalle teorie scientifiche del [[XIX secolo]], ma certamente dall'idea del progresso umano, [[Victor Hugo]] scrisse ne ''[[La leggenda dei secoli]]'' (''La Légende des siècles'', 1859)<ref>{{gutenberg|12137|La Légende des siècles di Victor Hugo}}</ref> un lungo poema in due parti che può essere visto come una narrazione [[distopia|distopica]]/[[utopia|utopica]], chiamato ''XX secolo''.
 
Tra gli altri importanti autori e opere che precorrono la fantascienza a partire dal primo Ottocento vi sono: ''Le dernier homme'' (1805),<ref>{{Cita web|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k83202k/f4.image|titolo=Le dernier homme: ouvrage posthume|autore=|editore=Gallica.bnf.fr|lingua=fr|accesso=21 febbraio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.carmillaonline.com/archives/2003/05/000231print.html|titolo=La Fantascienza in Francia|autore=Jean-Pierre Fontana|editore=Carmilla on line|accesso=21 febbraio 2012|data=10 maggio 2003}}</ref> opera postuma di [[Jean-Baptiste Cousin de Grainville]], ''Le roman de l'avenir'' (1834) dello storico [[Félix Bodin]]<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Alkon|nome=Paul K.|titolo=Inventing Futuristic Fiction|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/40649967?uid=3738296&uid=2&uid=4&sid=55829368163|volume=36|numero=2|anno=2009|rivista=Science Fiction Studies|lingua=inglese|isbn={{NoISBN}}|paginepp=pp. 352-355}}</ref> e ''Le Monde tel qu'il sera'' (1846) di [[Émile Souvestre]],<ref>{{cita libro|cognome=Baldini|nome=Artemio Enzo|coautori=Arrigo Colombo|titolo=Utopia e distopia|anno=1993|editore=Dedalo|città=Milano|paginep=p. 26, 167|url=http://books.google.it/books?id=PAfVz2z3njgC&pg=PA26|isbn=88-220-6144-6}}</ref> due romanzi che cercano di prevedere come sarà il secolo successivo; ''The Mummy!: A Tale of the Twenty-Second Century'' (1836) di [[Jane C. Loudon]], in cui [[Cheope]] ritorna in vita grazie a mezzi scientifici avanzati; ''Napoleone apocrifo'' (''Napoleon et la conquête du monde'', 1836)<ref>{{Cita web|url=http://www.bdfi.net/auteurs/g/geoffroy_louis.php|titolo=Drapeau France Louis-Napoléon Geoffroy-Château|autore=|editore=Bdfi.net|accesso=21 febbraio 2012}}</ref> di [[Louis Geoffroy]], una [[ucronia]] in cui si immagina che [[Napoleone]] abbia vinto la [[campagna di Russia]] fondando un [[Governo mondiale|impero universale]] popolato di invenzioni fantascientifiche; ''Star ou Psi de Cassiopée'' (1854) di [[C.I. Defontenay]], una cronaca alla [[Olaf Stapledon]] di un mondo alieno; ''[[Storia filosofica dei secoli futuri]]'' di [[Ippolito Nievo]] del 1860,<ref>Ippolito Nievo, ''[[s:Storia filosofica dei secoli futuri|Storia filosofica dei secoli futuri]]'', 1860 (testo integrale su Wikisource)</ref> una cronaca [[fantapolitica]] che va dall'anno 1860 al 2222 e in cui è prevista tra l'altro la creazione di [[androide|uomini artificiali]]; ''La pluralità dei mondi abitati'' (''La pluralité des mondes habités'', 1862)<ref>{{cita libro|cognome=Flammarion|nome=Camille |wkautore=Camille Flammarion|titolo=La pluralità dei mondi abitati|edizione=1|anno=1880|editore=Carlo Simonetti|città=Milano|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k246240|isbn={{NoISBN}}}}</ref> dell'astronomo [[Camille Flammarion]], con speculazioni sulla vita extraterrestre (in relazione al tema filosofico della [[pluralità dei mondi]]); per arrivare a ''La razza dell'avvenire'' (''The Coming Race'', conosciuto anche come ''La razza futura'', ''La razza ventura'' o ''La razza che verrà'')<ref name="testo Vril">{{gutenberg|1951|Vril, The Power of the Coming Race}} di sir Edward Bulwer-Lytton (1871)</ref> di sir [[Edward Bulwer-Lytton]] del 1871,<ref name="testo Vril" /> un romanzo dove il protagonista scopre una civiltà sotterranea altamente evoluta, che ebbe notevole influenza sulle successive opere sul tema della "[[mondo perduto (genere)|razza perduta]]".<ref name=brittborn/>
 
Il critico [[Darko Suvin]] colloca la nascita della fantascienza britannica proprio nel 1871, precisamente al 1º maggio di quell'anno,<ref name=brittborn>{{Cita web|url=http://io9.com/5796919/may-day-1871-the-day-science-fiction-was-invented|titolo=May Day, 1871: The Day “Science Fiction” Was Invented|autore=Jess Nevin|editore=Io9.com|lingua=en|data=29 aprile 2011|accesso=5 marzo 2012}}</ref> una data cruciale per tre libri importanti: in quello stesso giorno furono pubblicati ''La razza dell'avvenire'' di Bulwer-Lytton e ''[[La battaglia di Dorking]]'' (''The Battle of Dorking'') di [[George Tomkyns Chesney]], la storia di un'invasione che pone fine all'[[Impero britannico]], e [[Samuel Butler]] consegnò al suo editore il manoscritto di quello che sarebbe diventato ''[[Erewhon]]'' (pubblicato l'anno successivo), dove espone il concetto che le macchine potrebbero un giorno diventare senzienti e soppiantare la razza umana. L'influenza di questi tre romanzi - senza trascurare le traduzioni dei romanzi di Verne - sarebbe stata decisiva negli anni successivi per lo sviluppo della fantascienza inglese.<ref name=brittborn/>
Riga 65:
La fantascienza riconosciuta come tale vide la luce in Europa verso la fine dell'Ottocento con i [[romanzo scientifico|romanzi scientifici]] del francese [[Jules Verne]] e i romanzi di [[critica sociale]] ad orientamento scientifico del britannico [[H. G. Wells]],<ref name="verne wells">{{cite encyclopedia|url=http://encarta.msn.com/encyclopedia_761563123_2/Science_Fiction.html|encyclopedia=Encarta Online Encyclopedia|publisher=Microsoft|title=Science Fiction|year=2006|accessdate=17 gennaio 2007|archiveurl=http://www.webcitation.org/5kwqw46wy|archivedate=31 ottobre 2009|deadurl=yes}}</ref> due autori che sono oggi considerati i padri del genere fantascientifico.<ref name="SFEncyclopedia Verne">{{SFEncyclopedia|verne_jules|Jules Verne}} Ultimo accesso 25 maggio 2012</ref>
 
Le storie avventurose di Verne, in particolare ''[[Viaggio al centro della Terra (romanzo)|Viaggio al centro della Terra]]'' (1864), ''[[Dalla Terra alla Luna]]'' (1865) e ''[[Ventimila leghe sotto i mari]]'' (1869), mescolano un'audace avventura romantica con una tecnologia molto aggiornata o [[futuribile]], cioè estrapolata nel futuro secondo logica. Questi testi ebbero un enorme successo commerciale, dando così la possibilità agli scrittori di acquisire popolarità e successo con questi contenuti stravaganti. [[L. Sprague de Camp]] ha definito Verne "il primo romanziere a tempo pieno di fantascienza del mondo".<ref name="Camp2011">{{Cita libro|autore=L. Sprague de Camp|titolo=Lovecraft: A Biography|url=http://books.google.com/books?id=F-trxlzrgBAC&pg=PT159|accesso=25 maggio 2012|anno=2011|editore=Orion|pagine=p. =159-160|isbn=978-0-575-10364-1}}</ref> Malgrado la loro popolarità, le opere di Verne sono state considerate per lungo tempo semplice [[letteratura per ragazzi]]: dovettero trascorrere molti anni dalla morte dello scrittore prima che la critica nazionale lo ammettesse a pieno titolo tra i grandi della [[letteratura francese]] ed è stato soprattutto a partire dagli [[anni 1980|anni ottanta del Novecento]] che la critica anglosassone lo ha ampiamente studiato, ritradotto e riconosciuto come uno dei padri della fantascienza.<ref name="SFEncyclopedia Verne" />
 
Le storie di H. G. Wells, nato sessant'anni dopo Verne, utilizzavano invece meccanismi fantascientifici per esporre punti di vista didattici sulla società. Mentre Verne rimaneva vicino alla tecnologia del suo tempo, Wells si sentì libero di inventare qualsiasi elemento straordinario gli potesse servire per le proprie storie: [[invisibilità]], [[antigravità]], piante mangiauomini, [[Invasione aliena|invasori da Marte]].<ref name="Camp2011" /> Ne ''[[La macchina del tempo (romanzo)|La macchina del tempo]]'' (1895), ad esempio, i dettagli tecnici della macchina sono rapidamente sorvolati in modo che il viaggiatore nel tempo possa raccontare una storia che critica la [[classe sociale|stratificazione della società]] britannica. La storia utilizza anche l'[[evoluzione]] darwiniana e mostra una consapevolezza critica del [[marxismo]]. Ne ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'' (1898), la tecnologia dei [[Marte nella fantascienza|marziani]] non viene spiegata come sarebbe avvenuto in un romanzo di Verne e la storia si risolve grazie a un ''[[deus ex machina]]''.<ref>{{cita libro|cognome=Ketterer|nome=David|titolo=Flashes of the fantastic: selected essays from the War of the worlds centennial, nineteenth International Conference on the Fantastic in the Arts|anno=2004|editore=Greenwood Publishing Group|città=|pagine=pp. =33-41|url=http://books.google.it/books?id=Xh5wFOn256wC&pg=PA33|isbn=0-313-31607-4}}</ref>
[[File:Sortie de l'opéra en l'an 2000-2.jpg|thumb|''La sortie de l'opéra en l'an 2000'' (L'uscita dall'Opera nell'anno 2000), litografia colorata a mano di [[Albert Robida]] (1882 circa)]]
 
Riga 93:
[[Mark Twain]] esplorò temi scientifici nel suo romanzo ''[[Un americano alla corte di re Artù]]'' (''A Connecticut Yankee in King Arthur's Court''). Per mezzo di "trasmigrazione delle anime" e "trasposizione di epoche e dei corpi", lo ''Yankee'' di Twain viene trasportato indietro nel tempo, portandosi dietro la propria conoscenza della tecnologia del XIX secolo. Scritto nel 1889, ''Un americano alla corte di re Artù'' sembra predire gli eventi della [[prima guerra mondiale]], quando in Europa le vecchie idee sulla cavalleria della guerra vennero distrutte da nuove armi e tattiche.<ref>{{Cita web|url=http://collectingsf.com/hertz/yankee.html|titolo=A Fan's View : Book Notes by John Hertz|autore=John Hertz|data=giugno 2009|editore=Collectingsf.com|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref>
 
La [[Libri di Oz|serie di 14 libri]] (1900-1920) di [[L. Frank Baum]] ambientata nella sua stravagante [[Il mago di Oz|Terra di Oz]] contiene raffigurazioni di strane armi (''Dorothy and the Wizard in Oz'', ''Glinda of Oz''), [[automa meccanico|uomini meccanici]] (''Tik-Tok of Oz'') e uno stuolo di invenzioni tecnologiche e dispositivi non ancora realizzati, compresa forse la prima apparizione letteraria di comunicatori [[palmari]] [[wireless]] (''Tik-Tok of Oz'').<ref>{{Cita web|url=http://greatsfandf.com/AUTHORS/LFrankBaum.php|titolo=Science-Fiction and Fantasy Books by L. Frank Baum|autore=|editore=Greatsfandf.com|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|cognome=Berman|nome=Ruth |rivista=Science Fiction Studies|volume=30|numero=3|data=novembre 2003|titolo=The Wizardry of Oz|lingua=en|pagine=pp. =504-509|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/4241209?uid=3738296&uid=2129&uid=2&uid=70&uid=4&sid=55829722193}}</ref>
 
[[Jack London]] ha scritto diverse storie di fantascienza, tra cui ''[[Il tallone di ferro]]'' (''The Iron Heel'', 1908), una storia [[fantapolitica]] che descrive una futura [[distopia]] totalitaria, ''[[La conquista della Cina]]'' (''The Unparalleled Invasion'', 1910), una storia che coinvolge future [[guerra batteriologica|guerre batteriologiche]] e [[pulizia etnica]], e ''[[Il rosso]]'' (''The Red One'', 1918), un racconto lungo che coinvolge degli extraterrestri. Scrisse inoltre una storia sull'[[invisibilità]] e una storia su un'irresistibile [[arma a energia]]. Queste storie iniziarono a cambiare le caratteristiche della fantascienza.<ref>{{Cita web|url=http://london.sonoma.edu/Essays/scifi.html|titolo=Jack London and Science Fiction|autore=|editore=London.sonoma.edu|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.omphalosbookreviews.com/index.php/reviews/info/90|titolo=Science Fiction of Jack London, The by London, Jack, 1901|autore=Gregory Tidwell|data=2008|editore=Omphalosbookreviews.com|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref>
Riga 104:
Uno scrittore a sua volta paragonabile a Wells fu [[J. H. Rosny aîné]] (1856-1940),<ref>{{cita pubblicazione |cognome= Evans |nome=Arthur B. |anno= 1988|mese=marzo|titolo= Science Fiction vs. Scientific Fiction in France: From Jules Verne to J.-H. Rosny Aîné|rivista=Science-fiction Studies |volume=XV:1 |numero= 44|pagine=1-11|url=http://jv.gilead.org.il/evans/jv-rosny.html |lingua= inglese |accesso=22 aprile 2012 }}</ref><ref>{{SFEncyclopedia|rosny_aine_j_h|J. H. Rosny aîné}}</ref> nato in [[Belgio]] e considerato uno dei padri della "moderna" fantascienza francese,<ref>{{cita web|url=http://www2.unifr.ch/memento/detail.php?id=11774.0|titolo=Science-fiction, merveilleux scientifique : quel avenir pour les pères fondateurs ? – J. Verne, J.-H. Rosny aîné, H.G. Wells|editore=Università di Friburgo|anno=8 marzo 2012|accesso=21 aprile 2012}}</ref> che scrisse una serie di storie che illustrano intelligenze aliene, tecnologie future e viaggi spaziali, tra cui il classico ''Gli Xipéhuz'' (1887)<ref>{{Cita web|url=http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1068414/gli-xipehuz/|titolo=Gli Xipéhuz (Les Xipéhuz)|autore=|editore=Fantascienza.com|accesso=22 febbraio 2012}}</ref> e ''[[La morte della Terra]]'' (1910).<ref>{{Cita web|url=http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1068418/la-morte-della-terra/|titolo=La morte della Terra (La Mort de la Terre)|autore=|editore=Fantascienza.com|accesso=22 febbraio 2012}}</ref> Altri emuli di Verne furono, solo in Francia, [[Louis-Henri Boussenard]], [[André Laurie]], [[Albert Robida]] e lo stesso figlio dello scrittore, [[Michel Verne]], il quale anche dopo la morte del padre continuò a pubblicare usandone il nome.<ref name="SFEncyclopedia Verne" />
 
[[Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov]], uno dei due fondatori del [[bolscevismo]], medico, sperimentatore, filosofo ed economista, fu il più importante scrittore fantascientifico russo prima della [[rivoluzione del 1917]],<ref name="GiovanniniMinicangeli1998">{{Cita libro|autore=Fabio Giovannini|autore2=Marco Minicangeli|titolo=Storia del romanzo di fantascienza: guida per conoscere (e amare) l'altra letteratura|url=http://books.google.com/books?id=Rab-fhFtICMC&pg=PA32|accesso=10 giugno 2013|anno=1998|editore=Castelvecchi|pagine=p. =32|isbn=978-88-8210-062-9}}</ref> autore del popolare romanzo ''[[La stella rossa]]'' (Красная звезда ''Krasnaja zvezda'', 1908) e del suo seguito ''[[L'ingegner Menni]]'' (''Inžener Menni'', 1912), ambientati in un [[Marte nella fantascienza|pianeta Marte]] dalla società [[socialismo utopico|socialista utopica]]. ''La stella rossa'' fu un grande successo editoriale, stampato in centinaia di migliaia di copie.
 
Gli anni venti e trenta tuttavia avrebbero visto il genere rappresentato in un nuovo formato, quello dei ''[[Pulp magazine|pulp]]''.
Riga 122:
[[File:Stamp Germany 1995 80Pf-Briefmarkenblock 100 Jahre Film.jpg|thumb|left|La donna robot del film ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' (1927) in un francobollo commemorativo]]
 
Pubblicate in questa e altre riviste pulp dal crescente successo, tali storie di ''scientifiction'' non erano viste come letteratura seria, ma come sensazionalismo. Malgrado questo, una rivista interamente dedicata alla fantascienza costituì un grande impulso alla consapevolezza del pubblico verso le storie di speculazione scientifica. Tra le altre riviste pulp concorrenti di ''Amazing Stories'' vi erano ''[[Weird Tales]]'' (che pubblicava in primo luogo storie fantastiche), ''[[Astounding Stories]]'' e ''[[Wonder Stories]]''.<ref>{{cita libro|cognome=Clute|nome=John|coautori=John Grant|titolo=The Encyclopedia of Fantasy|anno=1997|editore=St. Martin's Press|città=New York|lingua=inglese|paginepp=pp. 1000-1003|isbn=0-312-19869-8}}</ref><ref>{{cita libro|cognome=Ashley|nome=Mike|titolo=The Time Machines:The Story of the Science-Fiction Pulp Magazines from the beginning to 1950|anno=2000|editore=Liverpool University Press|città=Liverpool|lingua=inglese|isbn=0-85323-865-0}}</ref><ref>{{cita libro|cognome=Davin|nome= Erik Leif|titolo=Pioneers of Wonder|anno=1999|editore=Prometheus Books|lingua=inglese|paginepp=pp. 29-13|isbn=1-57392-702-3}}</ref> Fu nell'epoca di Gernsback che nacque il [[fandom]] della fantascienza, per mezzo della colonna delle "Lettere al direttore" di ''Amazing'' e dei suoi concorrenti.<ref>{{cita libro|cognome=Moskowitz|nome=Sam|titolo=The Immortal Storm: A History of Science Fiction Fandom|anno=1988 |editore=Hyperion Press|città=|lingua=inglese|isbn=0-88355-131-4}}</ref>
 
Il film ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' (1927) di [[Fritz Lang]], in cui si vide il primo [[androide|robot umanoide]] cinematografico, e l'amore per la macchina del [[Futurismo]] italiano sono indicativi di entrambe le speranze e le paure del mondo tra le grandi guerre europee.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://movies.nytimes.com/movie/review?res=9A05E2D8143BE13ABC4F53DFB566838C639EDE|titolo=Metropolis (1927) - A Technical Marvel.|autore=|data=7 marzo 1927|pubblicazione=Nytimes.com|accesso=5 marzo 2012}}</ref> ''Metropolis'' fu uno dei film precursori del [[cinema di fantascienza]], insieme a ''[[Viaggio nella Luna]]'' (1902) e a ''[[Viaggio attraverso l'impossibile]]'' (1904), entrambi di [[Georges Méliès]], nonché uno dei film di maggior successo degli anni; la sua estetica [[Art déco]] divenne per qualche tempo l'estetica alla guida dei pulp di fantascienza.<ref>{{Cita web|url=http://www.filmsite.org/voya.html|titolo=Voyage Dans La Lune (A Trip to the Moon) (1902)|autore=|editore=Filmsite.org|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref><ref>{{Mymovies|film|27521}}</ref>
 
Nascevano anche i [[fumetti]] di fantascienza, in forma di [[striscia a fumetti|strisce]] nei quotidiani, i più famosi dei quali sono stati ''[[Buck Rogers]]'' (1928), il primo a essere disegnato in modo realistico e non caricaturale, e il suo "concorrente" ''[[Flash Gordon]]'' (1934). Questi personaggi sbarcarono entro pochi anni alla radio e sul grande schermo, con [[serial cinematografico|serial cinematografici]] che puntavano anche a un pubblico adulto.<ref name="Stedman1971">{{Cita libro| cognome = Stedman| nome = Raymond William| titolo = Serials: Suspense and Drama By Installment| editore = University of Oklahoma Press| pagine = 97–100, 102| capitolo = 4. Perilous Saturdays| anno = 1971| isbn = 978-0-8061-0927-5}}</ref> Il primo fumetto di tema fantascientifico, con personaggi alieni, ''[[Marsoozalums]]'', era apparso già nel 1901 sul ''New York Journal'';<ref name="TreccaniCastelli2006">{{cita web|url=http://www.treccani.it/scuola/dossier/2006/pianeti/8.html|titolo=Alieni a fumetti|autore=[[Alfredo Castelli]]|data=27/10/ ottobre 2006|editore=Treccani.it|accesso=2 ottobre 2013}}</ref> il secondo, ''[[Mr. Skygack, from Mars]]'', risale al 1907.<ref name="TreccaniCastelli2006" /> Il più famoso personaggio extraterrestre, [[Superman]], fece la sua apparizione nel 1938.<ref name="TreccaniSuperman">{{treccani|superman}}</ref>
 
===Scrittura modernista===
Riga 135:
I drammi ''[[L'affare Makropulos]]'', ''[[R.U.R. (Rossumovi univerzální roboti)]]'', ''[[Dalla vita degli insetti]]'' e il romanzo ''[[La guerra delle salamandre]]'' del drammaturgo ceco [[Karel Čapek]] erano letteratura modernista che ha inventato importanti motivi della fantascienza. ''R.U.R.'', in particolare, è noto per l'introduzione della parola [[robot]] nel vocabolario mondiale.<ref>{{Cita web|url=http://www.heureka.clara.net/art/karel-capek.htm|titolo=Karel Capek|autore=|editore=Heureka.clara.net|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref>
 
Un tema forte nella scrittura modernista era l'[[alienazione]], l'estraniazione dall'ambiente familiare in modo che gli ambienti e i comportamenti di solito considerati "normali" vengano visti come fossero pratiche apparentemente bizzarre di una cultura aliena. Il pubblico delle opere dei drammi modernisti o i lettori di romanzi moderni è spesso portato a mettere tutto in discussione.<ref>{{cita libro|cognome=Philmus|nome=Robert M. |titolo=Science Fiction Studies|edizione=Vol. 9, No. 1|anno=1982|editore=SF-TH Inc|città=|lingua=inglese|pagine=pp. =89-92}}</ref>
[[File:Isaac.Asimov01.jpg|left|thumb|upright=0.8|[[Isaac Asimov]], tra i più celebri scrittori di fantascienza.]]
 
Al contempo, cominciò a svilupparsi una tradizione di romanzi fantascientifici più letterari, che trattavano della dissonanza tra la percezione delle condizioni utopistiche e la piena espressione dei desideri umani: il [[distopia|romanzo distopico]]. Per qualche tempo, gli elementi fantascientifici di queste opere sono stati ignorati dai principali critici letterari, per quanto abbiano un debito maggiore al genere fantascientifico di quello dei modernisti. Lo scrivere sinceramente utopistico, compresa la maggior parte di Wells, ha profondamente influenzato la fantascienza, a partire da ''[[Ralph 124C 41+]]'' (1911) di [[Hugo Gernsback]].<ref>{{cita libro|cognome=Clute|nome=John|coautori=Peter Nicholls|titolo=The Encyclopedia of Science Fiction|anno=1995|editore=St. Martin's Griffin|città=New York|lingua=inglese|pagine=p. =361|isbn=0-312-13486-X}}</ref>
 
Il romanzo ''[[Noi (Zamjatin)|Noi]]'' pubblicato nel 1924 del russo [[Evgenij Ivanovič Zamjatin]] presenta un tentativo totalitario di creare un'utopia che si traduce in uno Stato distopico in cui il [[libero arbitrio]] è perduto.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.boston.com/news/globe/ideas/articles/2006/07/23/in_a_perfect_world/?page=full|titolo=In a perfect world|autore=Joshua Glenn|data=|pubblicazione=Boston.com|accesso=5 marzo 2012}}</ref> Il britannico [[Aldous Huxley]] colmò il fossato tra la creazione letteraria e il mondo della fantascienza con ''[[Il mondo nuovo]]'' (''Brave New World'', 1932), un ritratto ironico di una società stabile e apparentemente felice costruita sul dominio umano della manipolazione genetica.<ref>{{Cita web|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/277723/Aldous-Huxley|titolo=Aldous Huxley
Riga 155:
Durante la [[seconda guerra mondiale]] i piloti speculavano sulle origini dei "[[foo fighter]]" che vedevano librarsi attorno a loro nell'aria. Nel frattempo la [[Germania nazista]] aveva sviluppato bombe volanti conosciute come [[V1 (Fieseler Fi 103)|V1]] e [[V2 (Aggregat 4)|V2]] che ricordano le "[[astronave|astronavi]]" sempre presenti nella fantascienza popolare di allora, presagendo il [[esplorazione dello spazio|volo spaziale]]. Furono sviluppati gli [[Aereo a reazione|aerei a reazione]] e la [[bomba atomica]]: ebbe inizio l'[[Era atomica]]. Il racconto ''Termine ultimo'' (''Deadline'', 1941)<ref>{{Cita web|url=http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1018274/termine-ultimo/|titolo= Termine ultimo (Deadline)|autore=|editore=Fantascienza.com|accesso=22 febbraio 2012}}</ref> di [[Cleve Cartmill]] sull'immaginario progetto di ordigno atomico indusse l'[[FBI]] a fare visita agli uffici della rivista ''Astounding''.<ref>Cartmill, Cleve, ''Deadline.'' IN: Astounding Science Fiction, Vol. XXXIII, No. l, pp. 154-178. New York: Street & Smith, March 1944</ref>
 
Quando si diffuse la storia della [[Incidente di Roswell|caduta di un disco volante]] a [[Roswell (Nuovo Messico)|Roswell]] in [[Nuovo Messico]] nel 1947, la fantascienza era diventata moderno [[folclore]].<ref name="Smith2000">{{Cita libro|autore=Toby Smith|titolo=Little Gray Men: Roswell and the Rise of a Popular Culture|url=http://books.google.com/books?id=9qSxyR0i6goC&pg=PA88|accesso=22 aprile 2012|data=1º febbraio 2000|editore=UNM Press|pagine=p. =88–|isbn=978-0-8263-2121-3}}</ref>
 
==Epoca d'oro==
{{vedi anche|Epoca d'oro della fantascienza}}
Il periodo degli anni quaranta fino agli inizi dei cinquanta è spesso identificato come "l'[[Epoca d'oro della fantascienza]]" statunitense (''Golden Age of Science Fiction''). Le storie fantascientifiche in quest'epoca conquistano l'attenzione di un vasto pubblico negli Stati Uniti d'America e vengono pubblicate molte opere classiche.<ref name=EDF>{{cita libro|cognome=Roberts|nome=Adam |titolo=The History of Science Fiction|anno=2006|editore=Palgrave Macmillan|città= New York|lingua=inglese|pagine=pp. =195-218|isbn=0-333-97022-5}}</ref>
 
===La rivista ''Astounding''===
Riga 169:
Campbell ha esercitato una straordinaria influenza sul lavoro della sua scuderia di scrittori, dando così forma alla direzione che prendeva la fantascienza. Asimov ha scritto: "Siamo stati le sue stesse estensioni; eravamo i suoi cloni letterari".<ref>{{Cita|Asimov, 1981|pp. 177-78}}</ref> Sotto la direzione di Campbell, gli anni dal 1938 a circa il 1950 sarebbe divenuti noti come l'"[[epoca d'oro della fantascienza]]", per quanto Asimov sottolinei che il termine "epoca d'oro" è stato utilizzato più genericamente per riferirsi ad altri periodi della storia della fantascienza.<ref name=EDF/>
 
La guida di Campbell per i suoi scrittori includeva il suo famoso motto: "Scrivimi una creatura che pensa come un uomo, o meglio di un uomo, ma non come un uomo."<ref>"Write me a creature that thinks as well as a man or better than a man, but not like a man." {{cita libro|cognome=Westfahl|nome=Gary|titolo=The mechanics of wonder: the creation of the idea of science fiction|anno=1998|editore=Liverpool University Press|lingua=inglese|pagine=pp. =7-8|url=http://books.google.it/books?id=v9z-8J-1qKAC&pg=PA7|isbn=0-85323-563-5}}</ref> Egli sottolineava una maggiore qualità nella scrittura rispetto ai precedenti curatori editoriali, con particolare attenzione allo sviluppo del gruppo di giovani scrittori che lo attorniavano; aggiunse rispettabilità anche all'avventurarsi nel genere da parte di scrittori che non si dedicarono esclusivamente alla fantascienza. Le copertine delle riviste con [[Mostro dagli occhi da insetto|mostri dagli occhi da insetto]] e donne in abiti succinti, tuttavia, conservarono l'immagine di un genere sensazionalistico, in grado di attrarre solo gli adolescenti. C'era un desiderio nel pubblico per la sensazione, un desiderio della gente di essere tolta dalla propria vita noiosa verso un mondo di viaggi nello spazio e d'avventura.<ref name=Britannica>{{Cita web|url=http://www.britannica.com/EBchecked/topic/528857/science-fiction/235719/Mass-markets-and-juvenile-science-fiction#toc235720|titolo=The "golden age" of science fiction|autore=|editore=Britannica|lingua=en|accesso=5 marzo 2012}}</ref>
 
Una nota interessante sul regime di Campbell è il suo contributo alla nascita del culto di [[Scientology]] di [[L. Ron Hubbard]];<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://xenu.com-it.net/txt/wallis1.htm|titolo=Psicologia dei poveri? Osservazioni su Dianetics|autore=Roy Wallis|rivista=The Zetetic|data=autunno/inverno 1976|volume=1|numero=1|accesso=5 marzo 2012}}</ref> Hubbard era considerato un promettente scrittore di fantascienza e un protetto di Campbell, che pubblicò i primi articoli di Hubbard sulla [[Dianetica]] e la sua nuova religione. Col procedere del proprio regno di curatore di ''Astounding'', Campbell diede maggiore attenzione a idee come quelle di Hubbard, scrivendo editoriali a sostegno della Dianetica. Per quanto ''Astounding'' continuasse ad avere un pubblico di lettori affezionati, gli appassionati iniziarono a rivolgersi ad altre riviste per trovare storie di fantascienza.<ref name=EDF/>
Riga 193:
''[[L'innominabile]]'' e ''[[Aspettando Godot]]'' di [[Samuel Beckett]] hanno avuto una notevole influenza sulla letteratura negli anni cinquanta. Nel primo caso ogni senso di luogo e di tempo vengono meno, tutto ciò che rimane è una voce in bilico tra la voglia di continuare ad esistere e il desiderio di trovare il silenzio e l'oblio. Nel secondo, i temi diventano il tempo e i paradossi di causa ed effetto. L'influenza di Beckett sull<nowiki>'</nowiki>''[[intellighenzia]]'' - così come l'influenza generale dell'[[esistenzialismo]] e le battaglie legali per pubblicare libri poi classificati come osceni - resero la fantascienza più sofisticata, soprattutto in Gran Bretagna.<ref name="Boxall2009">{{cita libro | titolo=Since Beckett: contemporary writing in the wake of modernism | serie=Continuum literary studies | nome=Peter | cognome=Boxall | editore=Continuum International Publishing Group | anno=2009 | url=http://books.google.it/books?id=EGaH1h_6zlIC | isbn=978-0-8264-9167-1 | lingua=en}}</ref>
 
[[William S. Burroughs]] (1914-1997) fu lo scrittore che finalmente portò la fantascienza a congiungersi alla tendenza letteraria modernista. Con l'aiuto di [[Jack Kerouac]], Burroughs pubblicò ''[[Il pasto nudo]]'', il primo di una serie di romanzi che impiegano una tecnica semi-[[Dadaismo|dada]]ista chiamata ''[[cut-up]]'' e le [[decostruzione|decostruzioni]] moderniste della società tradizionale, gettando la maschera della normalità per rivelare il nulla dietro di essa. Burroughs ha mostrato visioni della società come complotto di alieni, mostri, stati di polizia, spacciatori di droga e livelli alternativi di realtà.<ref>Morgan, Ted. ''Literary Outlaw: The Life and Times of William S.Burroughs.'' New York: Avon, 1988. ISBN 0-805-00901-9. p. 355.</ref> La [[linguistica]] della fantascienza si fuse con gli esperimenti del modernismo in una [[gestalt]] da [[Beat Generation]].<ref name="Zott2003">{{Cita libro|autore=Lynn Marie Zott|titolo=The Beat Generation: Authors A-H|url=http://books.google.com/books?id=2N7yAAAAMAAJ|accesso=21 aprile 2012|anno=2003|editore=Gale|pagine=p. =84|isbn=978-0-7876-7571-4}}</ref><ref name="Myrsiades2002">{{Cita libro|autore=Kostas Myrsiades|titolo=The Beat Generation: critical essays|url=http://books.google.com/books?id=2LJZAAAAMAAJ|accesso=21 aprile 2012|anno=2002|editore=Peter Lang|pagine=150|isbn=978-0-8204-5778-9}}</ref>
 
===La New Wave e i suoi paralleli===
Riga 208:
Anche se la New Wave, specie all'inizio, era in gran parte un movimento britannico,<ref name="new_wave" /> ci furono sviluppi paralleli che contemporaneamente si svolsero nella fantascienza americana. Il rapporto tra la New Wave britannica e la fantascienza americana è stato chiarito nell'antologia originale ''[[Dangerous Visions]]'' ("Visioni pericolose") di [[Harlan Ellison]] del 1967, che presentava scrittori di fantascienza sia americani che britannici, con storie che ampliavano i confini di ciò che era accettabile in una rivista di fantascienza, trattando temi fino ad allora tenuti ai margini come [[sessualità]], [[incesto]], [[ateismo]], [[anti-imperialismo|anti imperialismo]], [[antimilitarismo]], [[pacifismo]]. Isaac Asimov, scrivendo una prefazione all'antologia, la etichettò come "Seconda rivoluzione",<ref name="2a_rivoluzione">Isaac Asimov, ''Prima prefazione. La seconda rivoluzione'' (''Foreword 1 - The Second Revolution'') in ''[[Dangerous Visions]]''; traduzione di Vittorio Curtoni.</ref> dopo la prima rivoluzione che aveva prodotto l'Epoca d'oro.
 
La New Wave e i suoi contemporanei posero maggiormente l'accento sullo stile e su una forma più colta del raccontare, indagando anche soggetti controversi che i vecchi scrittori di fantascienza avevano evitato: per la prima volta la sessualità, che Kingsley Amis lamentava essere pressoché ignorata nella fantascienza,<ref>"Amid the most elaborate technological innovations, the most outré political or economic shifts, involving changes in the general conduct of life as extreme as the gulf dividing us from the Middle Ages, man and woman, husband and wife, lover and mistress go on doing their stuff in the mid-twentieth century way with a kind of brutish imperturbability… The sentimental consensus that this is perhaps the only part of human nature that can never be changed…is a disappointing trait in science-fiction writers, who as a rule are almost over-excitable in their readiness to see as variables what are normally taken to be constants… Though it may go against the grain to admit it, science-fiction writers are evidently satisfied with the sexual status quo." (''New Maps of Hell'', pp. 114-15)</ref> venne presa in seria considerazione da scrittori come [[Samuel R. Delany]], [[Ursula K. Le Guin]], [[Norman Spinrad]] e [[Theodore Sturgeon]]. Fu data voce inoltre alle questioni politiche contemporanee, dal momento che [[John Brunner]] e [[J.G. Ballard]] scrissero rispettivamente racconti ammonitori sulla [[sovrappopolazione]] e sull'[[fine del mondo|apocalisse]].<ref>{{cita libro|cognome=Booker|nome=M. Keith|coautori=Anne-Marie Thomas|titolo=The science fiction handbook|anno=2009|editore=John Wiley and Sons|lingua=inglese|pagine=p. =60|url=http://books.google.it/books?id=uW9xST9UsOIC&pg=PA60&lpg=PA60|isbn=1-4051-6205-8}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.guardian.co.uk/books/booksblog/2007/dec/04/literaryapocalypsenowandth|titolo=Literary apocalypse now, and then|autore=Sam Jordison|data=4 dicembre 2007|pubblicazione=Guardian.co.uk|accesso=12 marzo 2012}}</ref>
 
Asimov ha notato che la "seconda rivoluzione" possiede confini assai meno netti rispetto alla prima,<ref name="2a_rivoluzione" /> attribuendo ciò allo sviluppo delle antologie, che avevano messo maggiormente in vista le vecchie storie; tuttavia un certo numero di scrittori dell'Epoca d'oro dopo che la New Wave aveva colpito cambiò il proprio stile. Robert A. Heinlein passò dalle sue storie campbelliane di [[Storia futura (Heinlein)|Storia futura]] ad opere di narrativa stilisticamente audaci e sessualmente aperte, in particolare ''[[Straniero in terra straniera]]'' (1961) e ''[[La Luna è una severa maestra]]'' (1965-66). Isaac Asimov scrisse ''[[Neanche gli dei]]'' (1972) che ricorda da vicino la New Wave.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Ina Rae Hark|titolo= Unity in the Composite Novel: Triadic Patterning in Asimov's The Gods Themselves|rivista= Science Fiction Studies|numero=19|volume=6, Part 3|mese=novembre|anno=1979|url=http://www.depauw.edu/sfs/backissues/19/hark19art.htm|accesso=21 aprile 2012}}</ref> Molti altri continuarono con successo anche mentre gli stili cambiavano.
Riga 230:
 
===Gli anni settanta===
Gli [[anni 1970|anni settanta]] sono caratterizzati dalla continuazione dell'attività degli scrittori New Wave: soprattutto Ballard scrive in questo periodo la sua trilogia fondamentale, ''[[Crash (James Graham Ballard)|Crash]]'', ''[[Il condominio]]'' (''High Rise'') e ''[[L'isola di cemento]]'' (''The Concrete Island'').<ref name="Brigg1985">{{Cita libro|autore=Peter Brigg|titolo=J.G. Ballard|url=http://books.google.com/books?id=hjnb3usKVP8C&pg=PA18|accesso=21 aprile 2012|data=1º agosto 1985|editore=Wildside Press LLC|pagine=p. =18|isbn=978-0-916732-83-7}}</ref> Entra in crisi invece Philip K. Dick, tra problemi di droga ed esistenziali,<ref name="Kucukalic2009">{{Cita libro|autore=Lejla Kucukalic|titolo=Philip K. Dick: Canonical Writer of the Digital Age|url=http://books.google.com/books?id=04HuCJF6P3IC&pg=PR13|accesso=23 aprile 2012|anno=2009|editore=Routledge|pagine=XIII–|isbn=978-0-415-96242-1}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Philip Purser-Hallard|titolo= The drugs did work |rivista=The Guardian| giorno=12| mese=agosto|anno=2006| url=http://www.guardian.co.uk/film/2006/aug/12/sciencefictionfantasyandhorror.philipkdick| accesso=23 aprile 2012}}</ref> che lo portano a una pausa nella sua produzione fino alla seconda metà del decennio. L'impatto innovativo della New Wave va comunque attenuandosi, e si deve parlare ormai di singoli autori che vanno ciascuno per la propria strada, più che di un collettivo che marcia compatto.
 
Non mancano i contrasti: il polacco [[Stanisław Lem]] - uno dei principali scrittori est-europei - lancia forti critiche a gran parte degli autori occidentali, in particolare americani, e a buona parte della fantascienza, che considera mal concepita e scritta, interessata più all'avventura che alle idee o a nuove forme di letteratura, tanto che nel [[1976]] viene rimosso da membro onorario dalla [[Science Fiction and Fantasy Writers of America]] (SFWA) dopo che aveva ottenuto questo riconoscimento nel [[1973]].<ref>{{cita web|url=http://english.lem.pl/faq#SWFA|titolo=FAQ del sito ufficiale di Lem|editore=lem.pl|accesso=21 aprile 2012}}</ref>
[[File:Star Wars Logo.svg|thumb|Il logo di ''[[Guerre stellari]]'']]
 
Un grosso fenomeno che caratterizza gli anni settanta è l'emergere di numerose scrittrici, sempre più interessate ai temi del [[femminismo]] e più in generale dell'identità femminile.<ref name="femminismo">{{cita web|url=http://faculty.law.lsu.edu/ccorcos/biblio/womenscifi.htm|titolo=Women's Rights and Women's Images in Science Fiction: A Selected Bibliography|autore=C.A. Corcos|anno=1998|accesso=22 febbraio 2010}}</ref> Tra le figure dominanti spiccano sempre [[Joanna Russ]] e [[Ursula K. Le Guin]], ma ad esse si aggiungono altre, [[Marion Zimmer Bradley]] e [[Doris Lessing]]<ref>{{Cita web|url=http://www.intercom.publinet.it/cs/1cs5.htm|titolo=Lungo viaggio di Doris Lessing dentro la SF |autore=|editore=Intercom.publinet.it|accesso=22 febbraio 2012}}</ref> (autrice che proviene da altre esperienze, ma che dalla fine degli anni settanta scrive il monumentale ciclo fantascientifico di ''Canopus in Argos: Archives'').<ref>{{cita libro | url=http://www.intercom.publinet.it/cs/1cs5.htm | nome=Oriana | cognome=Palusci | titolo=Lungo viaggio di Doris Lessing dentro la SF | operacollana=La fantascienza inglese del '900: aspetti di una tradizione narrativa | editore=Nord | anno=1982}}</ref> A queste vanno aggiunte due scrittrici di primo piano, Alice Sheldon, che fino al [[1977]] si era nascosta dietro lo pseudonimo maschile di [[James Tiptree Jr.]],<ref>{{Cita web|url=http://www.irosf.com/q/zine/article/10285|titolo=Who Needs Feminist Science Fiction?|autore=Ruth Nestvold, Jay Lake|editore=Irosf.com|lingua=en|accesso=12 marzo 2012}}</ref> e l'afroamericana [[Octavia Butler]], che nelle sue opere pone complesse questioni sulla natura di [[Razzismo#La_questione_delle_.22razze.22_umane|razza]] e [[Genere (scienze sociali)|genere]].<ref>In particolare in ''[[Legami di sangue (Butler)]]'' (''Kindred'', 1979). vedi Sturgis, Susanna. Octavia E. Butler: June 22, 1947–February 24, 2006: ''The Women's Review of Books'', 23(3): 19 May 2006.</ref>
 
Nella seconda metà degli anni settanta il [[cinema di fantascienza]] segna una svolta con il travolgente successo di ''[[Guerre stellari (film 1977)|Guerre stellari]]'' di [[George Lucas]]. la pellicola riporta alla ''[[space opera]]'' degli anni quaranta ma contiene forti elementi di ''[[sword and sorcery]]'' (tanto è stato usato per essa il termine ibrido ''[[science fantasy]]''<ref>{{cita web|url=http://www.sciencefantasy.co.uk|titolo= Science Fantasy, An Introduction|accesso=22 febbraio 2010}}</ref> e alcuni la descrivono come una [[fiaba]] fantascientifica in cui si miscelano tutti gli elementi tipici del filone fiabesco-mitologico).<ref>{{cita libro|cognome=Della Fornace|nome=Luciana|titolo=Come si legge un film: introduzione critica ai generi e ai filoni cinematografici |anno=1981|editore=Bulzoni|città= |paginep=p. 107| url=http://books.google.it/books?hl=it&id=x_0aAQAAIAAJ&q=guerre+stellari|isbn={{NoISBN}}}}</ref> Il successo popolare del film di Lucas fa presagire un ritorno alla fantascienza di intrattenimento, più spensierata, dopo l'ondata "intellettuale" degli anni sessanta e settanta. La fantascienza cinematografica si svincola da quella letteraria: d'ora in poi i maggiori cineasti di Hollywood - come Lucas e [[Steven Spielberg|Spielberg]] - utilizzeranno sceneggiature originali per i loro film, senza limitarsi a trasposizioni di romanzi.<ref name="SFE-Cinema" /> I libri di fantascienza sono destinati a rimanere una delle fonti d'ispirazione, ma accanto ad altri generi, ai fumetti, alla televisione e al cinema stesso.<ref name=Curtoni2003>[[Vittorio Curtoni]] nella prefazione a {{Cita libro|autore=Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo, Michele Tetro|titolo=Il grande cinema di fantascienza: aspettando il monolito nero (1902-1967)|url=http://books.google.com/books?id=2L52yZx9YCwC&pg=PA7|anno=2003|editore=Gremese Editore|paginep=p. 7–8|isbn=978-88-8440-266-0}}</ref>
 
==Fantascienza contemporanea e sviluppi==
Riga 244:
 
{{vedi anche|Cyberpunk}}
Svanita la New Wave come presenza importante nel panorama della fantascienza, a dominare la scena nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]] è decisamente l'ondata [[Cyberpunk]]. Non appena le nuove tecnologie [[informatica|informatiche]] e i [[personal computer]] iniziarono a divenire parte integrante della società, gli scrittori di fantascienza sentirono il bisogno di fare affermazioni sulla loro influenza sul panorama culturale e politico. Sebbene collocasse la stessa importanza sullo stile come aveva fatto la New Wave, il nuovo filone sviluppò uno stile unico, di solito concentrandosi sul lato "[[punk (cultura)|punk]]" del suo immaginario mondo futuro [[Cultura underground|underground]]. Gli scrittori cyberpunk come [[William Gibson]] si allontanarono dal tradizionale ottimismo e sostegno al progresso della fantascienza tradizionale,<ref name="gibson cyber">{{Cita libro|url=http://www.stanford.edu/class/history34q/readings/Cyberspace/HaywardSituatingCyberspace.html|titolo=Future Visions: New Technologies of the Screen|autore=Philip Hayward|paginepp=pagg. 180–204|editore=British Film Institute|anno=1993|accesso=17 gennaio 2007}}</ref> descrivendo distopici futuri prossimi dominati dalle grandi corporazioni.<ref>{{cita libro|cognome=Cavallaro|nome=Dani|titolo=Cyberpunk and cyberculture: science fiction and the work of William Gibson|anno=2000|editore=Continuum International Publishing Group|lingua=inglese|paginepp=pp. 54-56|url=http://books.google.it/books?id=mZ4cOkg6T-UC&pg=PA54|isbn=0-485-00607-3}}</ref>
[[File:Bruce Sterling.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Bruce Sterling]]]]
 
Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello esterno tra le stelle e quello interiore della psiche, è quello [[realtà virtuale|virtuale]] delle tecnologie informatiche e di [[telecomunicazione]]. Si può ben dire che il mondo di [[Internet]] venga profetizzata (anche se già ne esisteva una prima forma pionieristica) nel [[1984]] dal romanzo più celebrato del Cyberpunk, ''[[Neuromante]]'' di William Gibson con il suo [[cyberspazio]]. Anche il Cyberpunk viene lanciato da un'antologia di racconti, ''[[Mirrorshades]]'', curata dall'intraprendente scrittore e giornalista [[Bruce Sterling]].<ref>{{cita libro|curatore=[[Bruce Sterling]]|titolo=[[Mirrorshades]]|anno=1986|editore=Arbor House|città=|lingua=inglese|isbn=0-87795-868-8}}</ref> ''Neuromante'' di Gibson annunciò il movimento cyberpunk al più vasto mondo letterario e fu un enorme successo commerciale. Tra gli altri autori fondamentali del movimento oltre a Gibson e Sterling vi sono stati [[John Shirley]] e più tardi [[Neal Stephenson]]. Per quanto il Cyberpunk in seguito avrebbe operato una impollinazione incrociata con altri stili di fantascienza, agli inizi pareva di scorgervi una qualche nozione di purezza ideologica. John Shirley paragonò il movimento cyberpunk a una [[tribù]].<ref>{{cita libro|cognome=Cadigan|nome=Pat|titolo=The Ultimate Cyberpunk|anno=2002|editore=iBooks|città=|isbn=0-7434-5239-9}}</ref>
 
Sulla scia dell'ondata cyberpunk si assiste ad un rinnovato interesse accademico per la fantascienza, vista sempre più come un'area confinante con la [[letteratura postmoderna]]<ref name="postmoderno" />, all'esplodere dell'immaginario fantascientifico nel nuovo ambito dei [[videogioco|videogiochi]], ma soprattutto ad un rinnovato interesse da parte del [[cinema]] di [[Hollywood]], che comincia a realizzare, complici le nuove tecnologie digitali, film sempre più spettacolari spesso basati, direttamente o indirettamente, sui classici del genere. Durante gli anni ottanta venne inoltre prodotto in Giappone un gran numero di opere [[manga]] e [[anime]] cyberpunk.<ref>{{cita libro|cognome=Perron|nome=Bernard|coautori=Clive Barker|titolo=Horror video games: essays on the fusion of fear and play|anno=2009|editore=McFarland|lingua=inglese|pagine=p. =117|url=http://books.google.it/books?id=pNaQLQC9XhEC&pg=PA117|isbn=0-7864-4197-6}}</ref><ref name=Takayuki>{{Cita libro|autore=Takayuki Tatsumi|titolo=Full Metal Apache: Transactions Between Cyberpunk Japan And Avant-Pop America|url=http://books.google.com/books?id=0Dcxkm5u05YC|accesso=21 aprile 2012|anno=2006|editore=Duke University Press|isbn=978-0-8223-3774-4}}</ref>
 
L'ondata cyberpunk tuttavia durò meno della New Wave, soprattutto a causa dell'affievolirsi dell'ispirazione dell'autore più dotato, William Gibson. Altri autori del movimento si affermarono in modo più o meno duraturo, come [[Lucius Shepard]], [[Kim Stanley Robinson]], [[Rudy Rucker]], [[Lewis Shiner]]. A margine del movimento cyber sta una tra le maggiori autrici che hanno esordito in questi anni, la sofisticata e letteraria [[Pat Cadigan]],<ref name="EvansJr.2010">{{Cita libro|autore=Arthur B. Evans|autore2=Istvan Csicsery-Ronay, Jr.|autore3=Joan Gordon|titolo=The Wesleyan Anthology of Science Fiction|url=http://books.google.com/books?id=o5jqijleJT4C&pg=PA587|accesso=22 aprile 2012|data=1º agosto 2010|editore=Wesleyan University Press|paginepp=pp. 587–|isbn=978-0-8195-6955-4}}</ref> mentre ne è del tutto al di fuori l'altra figura di spicco della scrittura al femminile, [[Octavia Butler]].<ref>{{cita libro|cognome=Hampton|nome=Gregory Jerome|titolo=Changing bodies in the fiction of Octavia Butler: slaves, aliens, and vampires|edizione=Lexington Books|anno=2010|lingua=inglese|paginepp=pp. xvi-xvii|url=http://books.google.it/books?id=-vwGAQyqjkEC&pg=PR16&lpg=PR16|isbn=0-7391-3787-5}}</ref>
 
=== Dopo il cyberpunk ===
Riga 262:
Tra i temi emergenti negli anni novanta vi sono le questioni ambientali, le implicazioni della globalizzazione di Internet e dell'universo informativo in espansione, i quesiti su [[biotecnologie]] e [[nanotecnologie]], così come un interesse post-[[guerra fredda]] per le società [[post scarsità]]; ''[[L'era del diamante]]'' di [[Neal Stephenson]] esplora in modo completo questi temi. Nel frattempo il successo dei romanzi del [[ciclo dei Vor]] di [[Lois McMaster Bujold]] dalla seconda metà degli anni ottanta in poi ha riportato alla ribalta il tipo di storie basate sul personaggio,<ref name="bujold char">{{Cita web|url=http://www.nesfa.org/press/Books/Bujold-2.htm|titolo=Shards of Honor|editore=NESFA Press|data=10 maggio 2004|accesso=17 gennaio 2007}}</ref> reinserendo romanticismo e ''romance''<ref name=romance /> all'interno della space opera.
 
L'affidamento del cyberpunk sulla fantascienza del futuro prossimo si è approfondita. Nel romanzo di William Gibson ''[[L'accademia dei sogni]]'' (2003), la storia è una storia cyberpunk raccontata nel presente, il limite ultimo dell'estrapolazione del futuro prossimo. Le idee cyberpunk si sono tuttavia diffuse in altre direzioni. Gli autori di [[space opera]] hanno scritto opere con motivi cyberpunk, compreso [[David Brin]] con ''[[Kiln People]]'' e [[Ken MacLeod]] nella serie della [[Rivoluzione d'autunno]].<ref name="Bentley2005">{{Cita libro|autore=Nick Bentley|titolo=British Fiction Of The 1990s|url=http://books.google.com/books?id=lyqiHcYV2JQC&pg=PA87|accesso=22 aprile 2012|data=21 ottobre 2005|editore=Routledge|pagine=p. =87–|isbn=978-0-415-34256-8}}</ref> Questa fusione delle due diverse epiche della fantascienza negli anni ottanta ha prodotto una letteratura di estrapolazione in contrasto con certe storie tecnologiche narrate nel presente.
 
John Clute scrive che la fantascienza a cavallo del secolo può essere intesa in due modi: "una visione del trionfo della fantascienza come genere e come una serie di testi di alto livello che hanno figurato al nostro sguardo i futuri significativi che, in quegli anni, sono passati ... [oppure una visione] ... indecifrabile dal mondo nel corso di quegli anni ... fatalmente indistinguibile dal mondo che ha tentato di adombrare, per significare".<ref>"a vision of the triumph of science fiction as a genre and as a series of outstanding texts which figured to our gaze the significant futures that, during those years, came to pass&nbsp;... [or]... indecipherable from the world during those years&nbsp;... fatally indistinguishable from the world it attempted to adumbrate, to signify." in {{Cita libro|curatore=Edward James, Farah Mendlesohn|autore=John Clute|titolo=The Cambridge companion to science fiction|città=|editore=Cambridge University Press|anno=2003|paginep=p. 64|url=http://books.google.it/books?id=55wUHXiay-gC&pg=PA64&lpg=PA64|isbn=978-05210165750-521-01657-5}}</ref>
 
=== Dagli anni novanta ===
Riga 271:
Gli anni novanta sono caratterizzati da una forte ripresa della fantascienza britannica, tanto che alla fine del decennio si parlerà di un vero e proprio "British Boom", legato all'attività di nuovi autori quali [[Iain Banks]], [[Ken MacLeod]], [[M. John Harrison]] e infine il più giovane, [[China Miéville]].<ref>{{Cita web|url=http://www.depauw.edu/sfs/pioneers/butler91.htm|titolo=Thirteen Ways of Looking at the British Boom|autore=Andrew M. Butler|editore=Depauw.edu|lingua=en|accesso=12 marzo 2012}}</ref>
 
Negli Stati Uniti si assiste invece a un fenomeno di declino delle vendite<ref name=stresses>{{Cita libro|autore=George Edgar Slusser|autore2=Gary Westfahl|autore3=Eric S. Rabkin|titolo=Science Fiction and Market Realities|url=http://books.google.com/books?id=msaLgFGEjEMC&pg=PA36|accesso=21 aprile 2012|data=1º agosto 1996|editore=University of Georgia Press|pagine=p. =36–|isbn=978-0-8203-1726-7}}</ref> di tali proporzioni che alcuni scrittori cambiano genere: tra essi vecchi leoni come [[Thomas M. Disch]], che si ricicla brillantemente nell'[[letteratura horror|horror]] con la sua ''Minnesota Supernatural Series''; [[Robert Sheckley]], che tenta di passare al giallo (come aveva già fatto negli anni sessanta), ma senza grandi risultati; [[Patricia Anthony]], una delle autrici più promettenti, che dalla fantascienza passa al [[fantasy]]; [[Jonathan Lethem]] - autore che ha in [[Philip K. Dick]] il suo riferimento primario - che passa alla letteratura ''[[mainstream]]''.<ref>{{cita libro|cognome=Cartosio|nome=B.|coautori=A. Portelli, G. Mariani|titolo=Acoma. Rivista internazionale di studi nordamericani|volume=24|anno=2002|editore=ShaKe|cid=http://books.google.it/books?id=oUUrAQAAIAAJ&q}}</ref>
 
Tutto questo avviene proprio nel momento in cui temi, idee, immagini, luoghi, trame della fantascienza compaiono sempre più spesso anche al di fuori del genere, tanto che si parla di un filone ''[[avantpop|Avant-Pop]]'' che pesca dalla fantascienza come dal [[Letteratura gialla|giallo]], dal [[western]], dall'[[Letteratura horror|horror]].<ref>{{cita web|url=http://www.altx.com/memoriam/pomo.html|titolo=SMELLS LIKE AVANT-POP|editore=altx.com|accesso=21 aprile 2012}}</ref> Oltre alla prima produzione di Lethem, è buon rappresentante di questa tendenza uno degli scrittori giovani, [[Matt Ruff]].<ref name="L'Espresso">{{Cita libro|titolo=L'Espresso|url=http://books.google.com/books?id=1lQdAQAAMAAJ&pg=PA257|accesso=21 aprile 2012|anno=2000|pagine=p. =257}}</ref>
 
Anche in Gran Bretagna la ripresa della letteratura fantascientifica si lega a fenomeni d'ibridazione, che fanno parlare di [[New Weird]], o di ''weird fiction'', o ''[[Slipstream (letteratura)|slipstream]]''.<ref>{{cita libro|cognome=K. Wolfe|nome=Gary |titolo=Evaporating Genres: Essays on Fantastic Literature|anno=2011|editore=Wesleyan University Press|città=|lingua=inglese|paginepp=pp. 167-168|url=http://books.google.it/books?id=d1d67WvR3AcC&pg=PA167|isbn=0-8195-6937-2}}</ref> China Miéville, ad esempio, nei suoi romanzi mescola fantasy, horror, [[Romanzo gotico|gotico]], fantascienza<ref name="Luckhurst2005">{{Cita libro|autore=Roger Luckhurst|titolo=Science Fiction|url=http://books.google.com/books?id=F3JU3SJ5fDIC&pg=PA243|accesso=21 aprile 2012|data=16 maggio 2005|editore=Polity|paginep=p. 243|isbn=978-0-7456-2893-6}}</ref> e (in dosi massicce) i [[gioco di ruolo|giochi di ruolo]].
 
Malgrado il deciso ridimensionamento,<ref name=stresses /> negli anni novanta e duemila la narrativa di genere fantascientifico ha mantenuto un proprio mercato di riferimento, in lingua inglese e negli Stati Uniti in particolare, e ha visto emergere nuovi autori di successo, come ad esempio [[Dan Simmons]],<ref>{{SFEncyclopedia|simmons_dan|Dan Simmons}}</ref> con il suo ciclo dei [[Canti di Hyperion]] denso di contaminazioni letterarie, e [[Catherine Asaro]] con il [[ciclo dell'Impero Skoliano]]<ref>{{SFEncyclopedia|asaro_catherine|Catherine Asaro}}</ref> che mescola [[fantascienza hard]] al classico ''romance''<ref name=romance>in inglese ''romance'' indica la [[narrativa]] a carattere eroico e mitico, propensa all'utilizzo di allegoria ed elementi fantastici.</ref>, creando trame ricche di avventure, sentimenti e [[Space opera|spazio profondo]].
Riga 306:
*{{cita libro|cognome=Gunn|nome=James E.|wkautore=James Gunn (scrittore)|titolo=Storia illustrata della fantascienza|anno=1979|editore=Armenia|città=Milano|isbn=88-04-31782-5}}
*{{cita web|url=http://www.semioticon.com/seo/S/science_fiction.html|autore=Stephan Kraitsowits|titolo= Science Fiction su Semiotics Encyclopedia Online, E.J. Pratt Library - Victoria University|accesso=5 marzo 2012}} (long entry)
*{{cita libro|cognome=Pagetti|nome=Carlo|titolo=Il senso del futuro. La fantascienza nella letteratura americana|anno=1970|editore=Edizioni di storia e letteratura|città=Roma |isbn={{NoISBN}}}}. Nuova edizione 2013 di Mimesis Edizioni, ISBN 978-88-575-1302-7
*{{cita libro|cognome=Sadoul|nome=Jacques|wkautore=Jacques Sadoul|titolo=Storia della fantascienza|anno=1975|editore=Garzanti|città=Milano |isbn=88-429-0452-X}}
*{{cita web|url=http://www.sfwriter.com/owomout.htm|titolo=The Future Then And Now - The Evolution of Science Fiction|autore=[[Robert J. Sawyer]]|anno=1993|accesso=5 marzo 2012}}