Storia della scienza: differenze tra le versioni

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In [[Cina]] i progressi tecnici e scientifici si susseguono tra il X e l'[[XI secolo]]: tra le altre cose, i cinesi inventarono il [[razzo]], il [[cannone]], il [[fucile]] mentre continuarono ad utilizzare l'[[energia idraulica]], a costruire [[ponti sospesi]] e trivellazioni profonde da cui estraevano [[gas]] e [[petrolio]]. Inventarono la [[stampa]] e la [[carta moneta]], il [[sismografo]] e la [[sismologia]]. Il sostrato filosofico su cui si innestava la scienza cinese era rappresentato dal [[Taoismo]], che diede anche notevoli impulsi allo studio di arti mediche come l'[[agopuntura]].
 
Nell'età moderna la scienza ciensecinese risentì tuttavia di diversi impedimenti, tra cui una burocratica organizzazione imperiale. Iniziò così il suo declino che si protrarrà fino al XVII secolo.<ref>[[Joseph Needham]], ''Scienza e Civiltà in Cina'', trad. it. Einaudi, 1986.</ref>
 
Notizie sui progressi scientifici indiani vennero dai missionari [[gesuiti]] inviati in India da [[Papa Gregorio XIII]] durante il XVI secolo per informarsi sul [[calendario indiano]]: essi riportarono notizie sulla [[scuola di astronomia del Kerala]], che si esprimeva nella lingua [[malayalam]]. Fondata dal matematico indiano [[Madhava]] (1340-1425), discepolo di [[Bhaskara]], questa scuola scoprì intorno al 1350 il concetto di serie infinita, con i metodi di integrazione numerica e la serie del p-[[pi greco]], nonché importanti funzioni trigonometriche, fondamentali strumenti della matematica moderna.
 
==Il Rinascimento europeo==