Storia dell'Angola: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto "l'ambasciatore polacco"
m ortografia
Riga 20:
Dias de Novais tornò in Portogallo nel [[1564]] lasciando a capo della missione il gesuita Francisco de Gouveia. In Portogallo, con l'accordo di permettere ai coloni portoghesi di fondare colonie private sul territorio, la corona concesse a Dias de Novais di conquistare e governare tutti i territori a sud del fiume [[Kwanza]]. In forza di questo accordo Diad de Novais tornò in Angola con un contingente armato e nuovi missionari gesuiti.
 
Originariamente egli aveva l'intenzione di fornire il contingente armato come mercenari in rinforzo ai sovrani di Congo e Ndongo, dopo diverse vittorie, un portoghese ormai da lungo tempo presente in Angola, Francisco Barbuda, convinse il re del Congo che la presenza dei mercenari bianchi era destinata a portare alla rovina il suo regno. Seguendo i consigli di costui, il sovrano del Ndongo ordinò di uccidere o espellere dalle sue terre tutti i portoghesi. Nel [[1579]] un fulmineo attacco contro la loro presenza, costrinse i portoghesi ed i loro servitori di origine kongolesecongolese, a fuggire dal Ndongo e rifugiarsi nella regione intorno alla città di [[Luanda]].
 
I portoghesi vennero soccorsi dal sovrano del Congo, [[Alvaro I del Congo|Alvaro I]], il quale inviò il suo esercito a proteggere i portoghesi e ad attaccare il Ndongo come rappresaglia per aver ucciso gli schiavi kongolesicongolesi. Sebbene l'esercito congolese venisse sconfitto nell'attraversamento del fiume [[Bengo]], Dias de Novais riuscì a conquistare Luanda e a prendere il piccolo forte di Nzele nei pressi del fiume Kwanza. Dal 1575 al 1589, anno della sua morte, Dias de Novais cercò di espandere e di recuperare i territori prima sotto il controllo portoghese nella valle dello Kwanza.
 
Cercò per questo di allearsi con i capi tribù locali ostili al regno del Ndongo, tra i quali il più importante fu il capo della tribù di [[Muxina]]. Grazie a queste alleanze i portoghesi riuscirono a conquistare la provincia di Ilamba situata tra i fiumi Kwanza e Bengo, ed in una dura battaglia nel [[1582]] riuscirono a conquistare la zona nei pressi dell'intersezione tra il fiume Kwanza e il [[Lucala]] dove fondarono l'avamposto di [[Massangano]].