Storia della Costa d'Avorio: differenze tra le versioni

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Il gruppo etnico principale vi giunse in epoca piuttosto recente, dalle zone vicine: il popolo [[Kru]] migrò dalla [[Liberia]] attorno al [[1600]]; i [[Senoufo]] e i [[Lubi]] vi giunsero scendendo verso sud dal [[Burkina Faso]] e dal [[Mali]]. Bisogna aspettare il [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo]] perché vi giungesse anche il popolo [[Akan]], inclusi i [[Baoulé]], che emigrarono dal [[Ghana]] nell'area orientale del paese, insieme ai [[Mandingo|Malinké]], migrati nello stesso periodo dalla [[Guinea]] verso il nordovest della Costa d'Avorio.
 
In confronto con il confinante Ghana, la CôteCosta d'IvoireAvorio non ha sofferto molto dal traffico di schiavi. Le navi dei mercanti di schiavi preferivano altre zone lungo la costa che offrivano approdi migliori.
 
== Inizi del colonialismo europeo in Africa ==
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L’avamposto di Grand-Bassam fu affidato a un armatore di Marsiglia, Arthur Verdier, che nel 1878 divenne il ministro residente (agente diplomatico) francese nella regione, col compito di restaurare i presidi militari per proteggere le installazioni commerciali.
Nel 1885, Francia e Germania, organizzarono una conferenza a Berlino per regolare la “corsa alle colonie” in Africa.
Nel 1886 la Francia procede all’occupazione effettiva della Costa d’Avorio (chiamata in francese ''Côte-d'Ivoire'').
L’anno dopo il tenente Louis Gustav Binger, intraprese un viaggio d’esplorazione di due anni al’interno della Costa d’Avorio.
Durante il viaggio, egli negoziò quattro trattati con capi locali della Costa d’Avorio e nello stesso anno un suo agente (Laplène) negoziò altri cinque trattati che estesero l’influenza francese su tutto il paese fino al bacino del Niger.
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== Epoca francese ==
La [[Francia]] si interessò alla CôteCosta d'IvoireAvorio intorno al [[1840]], persuadendo i capi locali a dare il monopolio dei commerci lungo la costa ai mercanti francesi. Successivamente, i francesi costruirono delle basi navali per tenere lontano gli altri mercanti e iniziarono una conquista sistematica dell'interno. L'occupazione fu ottenuta soltanto intorno al [[1890]] dopo una lunga guerra contro i [[Mandinka]], originari per lo più del [[Gambia]].Tra il 1900 e il 1911, la popolazione ivoriana fu vittima di un genocidio, riducendosi da 1,5 milioni a 160.000, a causa della schiavitù imposta dal colonialismo francese. La resistenza armata da parte dei Baoulé e di altri gruppi dell'est continuò fino al [[1917]].
I francesi avevano un obiettivo prevalente: stimolare la produzione di generi per l'[[esportazione]]. In breve tempo furono avviate lungo la costa delle piantagioni per la produzione di [[caffè]], [[cacao]] e [[olio di palma]]. La CôteCosta d'IvoireAvorio divenne l'unico paese dell'Africa Occidentale con una apprezzabile popolazione di 'coloni'; altrove, in Africa Occidentaleoccidentale e Centralecentrale, i francesi e gli inglesi erano essenzialmente dei burocrati. Di conseguenza, un terzo delle piantagioni di cacao, caffè e [[banana|banane]] erano nelle mani di cittadini francesi e un odiato sistema di lavoro forzato divenne la spina dorsale dell'economia.
Nel 1900 i francesi introdussero la tassa del testatico, col che potranno iniziare una serie di lavori pubblici nella colonia. In breve tempo furono avviate lungo la costa delle piantagioni per la produzione di caffè, cacao e olio di palma.
Durante la seconda guerra mondiale (1943) tutte le colonie dell’Africa occidentale passarono al potere di Charles de Gaulle.
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== L'indipendenza ==
 
[[Félix Houphouët-Boigny]], figlio di un capo Baoulé, era destinato a diventare l'artefice dell'indipendenza della CôteCosta d'IvoireAvorio. Nel [[1944]] fondò il primo sindacato agricolo dei coltivatori di cacao, come lui stesso era. Irritati dal fatto che la politica coloniale favoriva i proprietari di piantagioni francesi, essi si unirono per reclutare lavoratori migranti per le loro stesse aziende agricole. Houphouët-Boigny assunse in breve un ruolo di rilievo e in un anno venne eletto al Parlamento di Parigi. Un anno dopo la Francia aboliva il lavoro forzato. Man mano che Houphouët-Boigny cominciò ad apprezzare il denaro e il potere, e divenne più amichevole nei confronti dei Francesi, lasciò gradualmente cadere le rivendicazioni più radicali. La Francia lo ricompensò facendolo diventare il primo Africano a diventare ministro in un governo Europeo.
 
Al momento della indipendenza della CôteCosta d'IvoireAvorio nel [[1960]], il Paese era nettamente il più prospero dell'[[Africa Occidentale Francese]], dal paese proveniva oltre il 40% alle esportazioni totali della regione. Quando Houphouët-Boigny divenne il primo [[Presidenti della Costa d'Avorio|Presidente della Costa d'Avorio]], il suo esecutivo assicurò ai coltivatori prezzi elevati per stimolare ulteriormente la produzione. La produzione di caffè aumentò in modo significativo lanciando la CôteCosta d'IvoireAvorio al terzo posto come volume totale esportato dopo [[Brasile]] e [[Colombia]]. Per il cacao avvenne lo stesso: entro il [[1979]] iil Paese era il maggiore produttore mondiale, diventando anche il maggior esportatore Africanoafricano di [[ananas]] e [[olio di palma]]. Tecnici francesi avevano pilotato da dietro le quinte questo programma, a cui spesso ci si riferiva come al '"miracolo Ivoriano'". Nel resto dell'Africa gli Europei venivano espulsi a seguito dei processi di indipendenza; in CôteCosta d'IvoireAvorio al contrario aumentavano vistosamente. La comunità Francesefrancese crebbe da 10000 a 50000 unità, la maggior parte dei quali insegnanti e consiglieri. Per 20 anni l'economia mantenne un tasso annuo di crescita di quasi il 10%, il maggiore fra i paesi Africaniafricani non esportatori di petrolio.
 
== Il governo di Houphouët-Boigny ==
 
[[Félix Houphouët-Boigny|Houphouët-Boigny]] governò con una fermezza definita da alcuni "pugno di ferro" e da altri "metodo paternalistico". La stampa non era indipendente ed era ammesso un unico partito politico. Houphouët-Boigny fu anche il maggior ideatore Africano di progetti faraonici. Fu aspramente criticato per avere utilizzato ingentissime risorse allo scopo di trasformare il suo villaggio, [[Yamoussoukro]], nella nuova capitale. All'inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]] l'economia Ivorianaivoriana fu scossa dai contraccolpi della recessione internazionale e dalla siccità locale. Anche a causa del taglio indiscriminato degli alberi da alto fusto e della caduta del prezzo dello zucchero, il debito estero triplicò. L'eco dell'aumento della criminalità ad [[Abidjan]] arrivò sino in Europa. Il miracolo era finito.
 
Nel 1982 [[Laurent Gbagbo]] fondafondò in esilio il [[Fronte Popolare Ivoriano]], ispirandosi al [[Partito Socialista Francese]].
 
Nel [[1990]], centinaia di lavoratori civili scioperarono, insieme agli studenti che protestavano contro la corruzione istituzionale. L'agitazione forzò il governo ad accettare la [[democrazia]] multipartitica. Houphouët-Boigny divenne sempre più debole e morì nel [[1993]]. Il suo successore fu [[Henri Konan-Bédié]].
 
== Il governo Bédié ==
Nell'ottobre [[1995]], Bédié venne confermato alla presidenza con il 96% dei voti contro un'opposizione frammentata e disorganizzata. Il suo governo perse però in breve tempo il sostegno internazionale. Bédié favorì l'aumento della corruzione, causando la diffusione del malcontento anche all'interno dell'esercito. Mandò in prigione diverse centinaia di sostenitori dell'opposizione ma d'altro canto migliorò l'economia, almeno superficialmente, con la diminuzione dell'inflazione e un tentativo di eliminare il debito estero.
 
=== L'ivorianità ===
Al contrario di Houphouët-Boigny, che fu molto attento nell'evitare ogni forma di conflitto etnico lascianolasciando l'accesso alle posizioni di potere a tutti i cittadini indipendentemente dalla provenienza, Bedié enfatizzò il concetto di "ivorianità" (''[[Ivoirité]]'') tramite il quale escluse dalle elezioni presidenziali [[Alassane Ouattara]], suo principale rivale e candidato dell'opposizione, usando come pretesto le sue presunte origini deldal [[Burkina Faso]].
La decisione dell'esclusione di Ouattara infiammò l'opposizione, in gran parte sostenuta dagli IvoirianiIvoriani del nord. Reagendo all'esclusione del suo candidato migliore, l'opposizione boicottò in maniera massiccia lo scrutinio e denunciò la manovra. Poco dopo, il presidente Bédié allontanava il generale Gueï, capo dell'esercito, dopo che quest'ultimo aveva rifiutato di impegnare le sue truppe contro l'opposizione.
 
Quattro anni dopo essere stato allontanato, cioè il 24 dicembre [[1999]], il generale Robert Gueï, alla testa di un gruppo di soldati, rovesciò il governo di Henri Konan Bédié. Accolto come un riparatore dei torti dalla popolazione, il generale Gueï promise di ridurre il crimine e la corruzione; i generali fecero pressioni per introdurre severe misure di [[austerità]] economica, e auspicarono una società meno dispendiosa, anche attraverso campagne di sensibilizzazione lungo le strade. L'esercito instaurò, il 4 gennaio [[2000]] un Comitato di Salute Pubblica con il compito di condurre al più presto a libere elezioni nel paese.
 
== Il governo Gbagbo ==
[[File:Coted'Ivoire Elections2002.png|thumb|I risultati delle elezioni del 2002]]
Il 1º agosto 2000, la Costa d'Avorio si dotò di una nuova costituzione, approvata dall'86% degli elettori ivoriani in occasione di un plebiscito popolare condotto nel mese precedente. Grazie alla nuova costituzione, il generale Gueï, su modello del suo predecessore, Henri Konan Bédié, decise a sua volta di invocare il concetto di ivorianità per escludere Alassane Ouattara dalla corsa elettorale per una seconda volta. Il generale Gueï e [[Laurent Gbagbo]] si trovarono allora ad essere i soli candidati alla presidenza del paese. Laurent Gbagbo, candidato del [[Fronte Popolare Ivoriano]], sfidòsi iltrovarono generaleallora Robertad Guéi,essere capoi delsoli Comitato di Salute Pubblica,candidati alla presidenza del paese.
 
L'elezione, tenutasi nell'ottobre del 2000, non fu né pacifica né democratica,: la vigilia delle elezioni fu segnata da agitazioni sia tra le file dell'esercito che tra i civili. Il tentativo di brogli elettorali da parte di Guéi portò a un sollevamento popolare, che causò la morte di 180 persone e la sua rapida sostituzione con il vincitore delle elezioni, Gbagbo. Appena eletto, il presidente Gbagbo respinse la legittimità politica di Alassane Ouattara, capo del RDR (raccolta dei repubblicani) scatenando violente proteste nel nord del paese.
 
Il 19 settembre [[2002]], truppe di ribelli provenienti dal nord guadagnarono il controllo di gran parte del paese. L'ex presidente Guéi rimase ucciso nei combattimenti. Una prima tregua con i ribelli, che godevano del pieno appoggio della popolazione del nord, prevalentemente musulmana, si rivelò di breve durata e ripresero i combattimenti per conquistare le principali zone di coltivazione del cacao. La Francia inviò delle truppe per il rispetto dei confini della tregua; milizie irregolari, comprendenti signori della guerra e combattenti provenienti dalla [[Liberia]] e dalla [[Sierra Leone]], approfittarono della crisi per impossessarsi di parte delle regioni occidentali.
 
Nel gennaio [[2003]], il presidente Gbagbo e i capi dei ribelli firmarono degli accordi per la creazione di un 'governo di unità nazionale'. Il coprifuoco fu tolto e le truppe Francesifrancesi ripulirono il confine occidentale del paese, che era fuori controllo. Ma i problemi centrali rimasero e nessuna delle due fazioni riuscì a realizzare i propri obiettivi.
 
Da allora, il governo di unità nazionale si è dimostrato estremamente instabile. Nel marzo [[2004]], 120 persone furono uccise durante un raduno dell'opposizione. Un rapporto sull'accaduto concluse che le uccisioni erano state premeditate. Nonostante i mediatori delle [[Nazioni Unite]] fossero sul posto, le relazioni tra Gbagbo e l'opposizione continuarono a deteriorarsi.
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== Le elezioni del 2010 ==
 
Il 31 ottobre 2010 si sono svolte nuove elezioni presidenziali: tra i candidati vi erano [[Alassane Ouattara]], candidato del [[Raggruppamento dei Repubblicano]], e Laurent Gbagbo, candidato del [[Fronte Popolare Ivoriano]], che ottennero al primo turno rispettivamente il 32,08% e il 38,02%. Il 28 novembre si è svolto il ballottaggio, al termine del quale la Commissione elettorale indipendente certifica i risultati delle elezioni cheha dannodichiarato vincitore Alassane Ouattara con il 54,10% dei voti. Gbagbo, contestando il risultato a lui avverso, non ha lasciato la Presidenza nonostante le innumerevoli pressioni provenienti anche dall'estero. Con il fallimento di tutte le trattative diplomatiche si è così giunti ad un nuovo sanguinoso scontro tra opposte fazioni che ha percorso tutto il paese. Dopo l'intervento di truppe francesi (intervenute su mandato ONU a seguito didella risoluzione 1975 votata quasi all'unanimità), l'11 aprile [[2011]] Gbagbo viene arrestato e consegnato alla [[Corte Penale Internazionale]] dove è detenuto con l'accusa di crimini contro l'umanità.<ref>[http://www.amnesty.it/ex-presidente-costa-avorio-trasferito-a-corte-penale-internazionale.html Laurent Gbagbo trasferito alla Corte penale internazionale - Amnesty International]</ref>
<ref>[http://www.icc-cpi.int/menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/press%20releases%20(2011)/pr747?lan=fr-FR.html Nouveau suspect en détention à la CPI : Laurent Gbagbo est arrivé au quartier pénitentiaire]</ref>
L'11Lo aprilestesso [[2011]]giorno il Consiglio Costituzionale proclama Alassane Ouattara nuovo [[Presidenti della Costa d'Avorio|Presidente della Costa d'Avorio]].
 
L'11 aprile [[2011]] il Consiglio Costituzionale proclama Alassane Ouattara nuovo [[Presidenti della Costa d'Avorio|Presidente della Costa d'Avorio]].
 
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